Una Vittoria Dolorosa
[2.8]
Tornati alla base i ragazzi festeggiarono il salvataggio della ragazza, Jessica riabbracciò l'amica, cominciando a piangere la strinse sempre più forte felice di rivederla e di averla con sé , alle loro spalle Jackson, Rikardo,Jacob,Markus e Sonia facevano il trenino canticchiando.
<<Apriamo questo gioiellino, vino Marsigliese? Ma è il migliore che c'è ultimamente!>>esclamò Ashley versando il vino nel bicchiere.
<<Non come quello italiano ricordatelo>>precisò Angelina ridendo.
<<Buonasera ragazzi, auguri per i traguardi raggiunti!>>disse Charles arrivando accompagnato da Herman e Michael e portando tra le mani dei pacchi regalo.
<<Ora bisogna provare questo vino francese, che ne dite?>>propose Michael strappando dalle mani di Ashley la bottiglia.
<<Hey, calmati non è mica oro, restituisci bottiglia ad Ashley maleducato>>esclamò Angelina sgridando Mike.
Markus intanto andò nel suo studio a scrivere alcune cose su un'agenda, nonostante i festeggiamenti lui era ancora focalizzato sul lavoro e su ciò che doveva fare una volta tolti di mezzo gli ultimi concorrenti.
I festeggiamenti potevano attendere, il lavoro doveva essere al primo posto, senza ciò i soldi non arrivavano e senza soldi i festeggiamenti non potevano essere organizzati.
Ma al di là di ciò Markus amava ciò che faceva, e soprattutto aveva il denaro.
Mentre era impegnato nel suo studio concentrato sul lavoro, fu distratto dall'arrivo di uno degli amici che stavano festeggiando.
Annie bussò alla porta aperta <<Posso entrare?>>chiese la ragazza sussurrando.
<<Certo, dimmi pure>>rispose posando l'agenda con tono scocciato.
<<Volevo ringraziarti per tutto quello che hai fatto, hai rischiato la vita e quasi fatto uccidere tutti per salvarmi... E io non sono neanche un elemento importante in questo gruppo>>
<<Lo sei, sei molto importante per tutti noi... So che suona un po' strano, dopo poco più di una settimana già sei tra le nostre grazie, ma è così>>disse avvicinandosi alla ragazza.
I due si guardarono negli occhi sorridendo, l'atmosfera tra i due cominciava a diventare sempre più tranquilla, Annie accarezzò il viso di Markus, per poi mettere le sue braccia intorno al collo del ragazzo, lui abbracciò la ragazza stringendola a sé e dando inizio a un lungo bacio tra i due che sarebbe durato più di qualche attimo.
<<Markus! Markus!>>urlò Herman correndo verso il suo ufficio tra il baccano.
Beccò Annie e Mark nel momento meno opportuno, spalancando gli occhi e rendendosi conto della fesseria che aveva fatto tornò indietro e chiuse la porta dietro di sé.
I due continuarono indisturbati, mentre l'aria si faceva sempre più calda e i due cominciarono a togliersi i vestiti.
<<Herman dov'è Annie? Per caso l'hanno rapita un altra volta?>>chiese Rikardo ridendo.
<<È nell'ufficio di Markus, non ti conviene andare stanno avendo un momento privato>>rispose ridendo e dando una pacca sulla spalla al ragazzo.
Rikardo posò il suo drink sul tavolo, andò con passo svelto verso la porta dell'ufficio, si chinò e sbirciò dalla serratura, dalla fessura scoprendo che Markus e Annie si stavano coccolando.
Cominciò a stringere i denti dal nervoso e alzandosi se ne andò via sbuffando.
Nello stesso momento dalla porta d'entrata entrò la nuova alleata della Familitas, il capo del Cartello di Brasilia Alìcia Calvalho, Rikardo quando la vide se ne innamorò perdutamente, la guardò dalla testa ai piedi, dai vestiti provocanti che indossava alla carnagione mulatta che aveva e i capelli lunghi, bruni e mossi.
Quando la ragazza cominciò a salutare tutti, le andò incontro.
<<Tu devi essere la famosissima e bellissima Alìcia Calvalho>> disse facendole fare un giro su se stessa e mostrandole tutto il suo fascino.
<<Piacere, tu chi saresti?>>chiese con un sorriso stampato in faccia.
<<Rikardo Rodriguez Garcia>>rispose mettendosi le mani in tasca.
<<Oh... Sei spagnolo?>>domandò con interesse.
<<Mio nonno lo era>>
<<E scommetto che sei uno dei galoppini di Markus>>ipotizzò andandosene via ridendo, Rikardo la guardò infastidito e tornò al tavolo riprendendosi il drink.
Dopo qualche minuto Mark e Annie uscirono dall'ufficio mano nella mano, prima di andare dagli altri si diedero un altro bacio, Annie lo guardò intensamente e gli disse. <<Scusa se non abbiamo mai avuto chissà quanto tempo per parlare anche qualche minuto>>sussurrò Annie guardandolo ancora presa dal momento e con il sudore alla fronte.
<<Le conversazioni migliori restano quelle senza spazio tra due bocche>>bisbigliò Mark.
I due tornarono dal resto del gruppo e trovarono tutti seduti davanti al tavolo a parlare.
<<Eccoli, ragazzi facciamo un applauso al nostro Markus!>>esclamò Jacob alzandosi in piedi, un grande applauso accompagnò Markus al posto di capotavola che venne accolto come un Re, poi alzò il bicchiere mezzo pieno di vino mostrandolo a tutti gli ospiti.
<<Alla Familitas, e a tutti coloro che ci hanno aiutato in questo percorso>>disse il boss.
<<Molto commovente Mark, sto per lacrimare>>esclamò Sonia sogghignando.
<<Non ti ci vuole molto sai?>>rispose prendendo in giro l'amica che rispose con un dito medio.
<<Salute!>>esclamò Michael.
Tutti si godettero la cena buonissima, ricca di piatti di qualità e vini pregiati, ci fu un atmosfera familiare, tutti scherzavano e parlavano senza sosta raccontandosi storie e barzellette, chi non era più sobrio facendo anche discorsi senza un senso logico.
Familitas dopo tutto non era solo il nome di un organizzazione criminale, ma simboleggiava anche il rapporto che tutti gli associati avevano tra loro, ovvero un rapporto familiare.
Verso la fine della serata, alcuni si addormentarono sui divanetti, altri per terra, Jackson,Markus e Ashley rimasero svegli a parlare del più e del meno ormai stanchi dopo la serata passata a ridere e a conversare.
<< Mark, devo ringraziarti perché sei stato tu a farci arrivare a questo punto, prima che ti conoscessi eravamo una gang da quattro soldi, sottomessi dai Vespucci e obbligati alle loro regole, abbiamo fatto il botto e adesso siamo al top del top, nessuno finora ha mai fatto una cosa del genere, ti faccio i miei sinceri complimenti c'ho visto bene quel giorno>> Markus annuì sorridendo ascoltando attentamente Jackson e bevendo fino all'ultima goccia di vino nel bicchiere.
<<Sei stato la nostra fortuna... Sono, anzi siamo felici di averti conosciuto, grazie di tutto>>confessò Ashley prendendolo per mano e facendo un sorrisetto.
<<Abbiamo combattuto tanto e perso persone a noi care, ma nonostante tutto non riuscirò mai a dimenticare... Lei >>Disse Markus a bassa voce.
<<Hey, ascoltami adesso sei andato avanti, pensi che non l'abbia capito che tu ed Annie avete quasi scopato nel tuo ufficio?>>sussurrò Jackson sogghignando.
<<Charlotte molto probabilmente sarà andata avanti... Sono passati cinque anni Markus... Crea un futuro con Annie, è una brava ragazza, va bene?>>aggiunse guardandolo negli occhi.
Annie però riuscì a sentire tutto il discorso fingendo di dormire, e chiudendo gli occhi trattenne le lacrime.
<<Eh va bene, come si dice? "Vado a incipriarmi il naso">>disse Ashley ridendo.
Jack e Markus cominciarono a sistemare la cucina, buttando nella spazzatura i cartoni della pizza, fazzoletti, piatti di plastica e roba varia.
Si sentirono degli strani rumori dal tetto, Jack guardò verso il soffitto <<Sarà caduto qualcosa nel tetto, non preoccuparti>>ipotizzò Mark buttando le bottiglie di birra.
Dal bagno si sentirono degli spari, Jackson e Markus si guardarono a vicenda, tutti improvvisamente si svegliarono, il boss e l'amico si precipitarono verso il bagno senza esitare.
Jackson dopo essere arrivato davanti all'entrata ebbe gli occhi sbarrati, cadde sulle ginocchia guardando Ashley seduta con le spalle al muro, uccisa da dei colpi di pistola, con un biglietto in mano che mostrava scritto:
"Sarah non è morta"
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