Un Uomo di Classe
[5.9]
Markus, Charlotte e Nicole sistemarono la vecchia casa del boss, la pulirono per prepararla come nuova base operativa, fecero portare, da una ditta che si occupava di arredamenti, diversi arredi per riempire gli spazi ed eliminare l'eco che diventava sempre più fastidioso, dopo qualche ora riuscirono a sistemare tutto, Markus uscì il portafogli, diede un bel po' di denaro a uno dei dipendenti dell'azienda, li accompagnò alla porta e salutandoli chiuse la porta a chiave, chiuse gli occhi poggiando le spalle su di essa e sbuffò pensando a quanto lavoro e problemi doveva sbrigare.
<<Markus secondo me questa andrebbe bene per Nicole>>disse Charlotte a voce bassa cercando di non farsi sentire dalla ragazza
<<Che cosa stai dicendo? Hai idea di quanto ho speso per arredarla e organizzarla in modo tale che tutti potessimo usarla come base operativa?>>sussurrò Mark
<<Certo che lo so, ma c'è un altra questione, Ney York->>
<<New York cosa? Potevi dirmelo prima se volevi andare a New York Charlotte>>
<<Fidati di me, andiamo a New York, lasciamo che Nicole sbrighi qui i suoi affari>>disse Charlotte
<<Cosa cambierebbe tra Atlanta e New York?>>
<<È lì che abbiamo fondato tutto, è lì che siamo più riconosciuti in quanto capi, qui ad Atlanta ogni singolo ladruncolo ci manderebbe via a calci, tutti ci odiano...con tutti intendo ovviamente i criminali>>disse la ragazza
<<Riusciremmo a riprenderci il YellowWine, magari il nostro grattacielo, che ne pensi Mark?>>Markus stette qualche secondo a riflettere, probabilmente era la scelta più giusta, nonostante il tempo sprecato ad arredare la sua vecchia casa, dopo un gran sospiro annuì, tenendo lo sguardo basso.
<<È la scelta più giusta Markus>>sussurrò Charlotte baciandolo sulla guancia, poi andò da Nicole e spiegò la situazione. Il boss uscì di casa, prese una boccata d'aria guardando di nuovo il suo quartiere, dalla porta della casa di fronte uscì una signora anziana con il cane al guinzaglio, chiuse la porta a chiave mentre il cane cominciò ad abbaiare verso Markus, la signor si girò e vide il ragazzo salutarla
<<Oh cielo! Sei proprio tu figliolo?>>chiese camminando verso il marciapiede
<<Sono io! Markus, mi fa piacere rivederla signora Butler!>>esclamò avvicinandosi alla signora, poi si diedero un abbraccio e il ragazzo si chinò per accarezzare il cagnolino
<<Come stai Markus? È da tempo che non ti si vede da queste parti>>disse La signor Butler
<<Beh, sono stato un po' incasinato con il lavoro, adesso lavoro per un enoteca a New York>>disse Mark sorridendo
<<Mi fa piacere, volevo dirti che mi dispiace tanto di come quei farabutti dei federali ti hanno trattato! Sono degli incompetenti! Ma come osano arrestare un ragazzo così buono e gentile come te?>>disse la signora innervosendosi
<<È un mistero Signora Butler, magari un giorno si verrà a scoprire che in realtà è il suo cane il vero Boss della Familitas>>disse iniziando a ridere insieme alla signora Butler
<<Allora vado, a presto Markus spero di vederti spesso nel quartiere!>>esclamò
<<Arrivederci!>>Dalla porta della casa di Markus uscì Charlotte accompagnata da Nicole
<<Grazie per la casa Markus, ti devo moltissimo, soprattutto perché a me piacerebbe molto vivere qui negli Stati Uniti>>disse Nicole
<<Certo, tranquilla non ringraziare me, ringrazia Charlotte è tutta una sua idea>>disse Markus sorridendo
<<Tieniti aggiornata con Johnny, né starà passando di cotte e di crude lì in Russia >>aggiunse incrociando le braccia
<<Tra qualche giorno dovrebbe tornare in Sicilia, metterà uno dei nostri fidati al comando che ci terrà sempre informati delle novità, ma i capi rimarremo sempre noi Calvaruso>>disse Nicole gesticolando
<<Buona fortuna Nicole>>disse Charlotte abbracciando la ragazza
<<Sono contenta di averti conosciuta, sei una ragazza in gamba>>le sussurrò all'orecchio
<<Anche tu Charlotte, ti voglio bene>>disse Nicole tenendosi stretta ancora alla ragazza, Charlotte diede un bacio in fronte a Nicole poi insieme a Mark andò verso la loro auto
<<Sai una cosa Markus?>>domandò Nicole prima che Markus aprisse la portiera della sua Mustang
<<Non sei mai stato l'uomo che mi aspettavo di incontrare...>>aggiunse sorridendo, Markus la fissò per qualche secondo, poi accennò un sorriso, e salì nella sua auto.
___________
Il YellowWine era rimasto come prima, anche se l'attività era rimasta chiusa per molti mesi, accompagnati dalla polizia aprirono la saracinesca, e riaccesero l'elettricità, Markus e Charlotte strinsero la mano ai due agenti che li avevano aiutati e gli diedero una mazzetta
<<Siamo felici del suo ritorno signor Moreno, le assicuro la massima sicurezza e protezione per il suo locale>>disse l'agente di polizia
<<Allora? Che ne pensi?>>chiese Markus camminando lentamente nel locale
<<È tutto bellissimo, mi mette nostalgia>>rispose Charlotte osservando il locale, Markus si sedette davanti a un tavolo, prese il telecomando della TV e la accese controllando se funzionasse, la ragazza si sedette accanto a lui e gli prese la mano guardandolo con interesse
<<Ti dona la barba sai?>>sussurrò Charlotte, Markus si voltò verso di lei confuso, vide il suo sguardo attraente rivolgersi verso di lui, poi sorrise e le accarezzò il viso
<<Non potrò mai competere con la tua bellezza Charlotte>>rispose.
<<Vorrei ci fossero tutti a festeggiare questo ritorno...ma purtroppo siamo rimasti noi due>>aggiunse abbassando lo sguardo
<<Inviteremo tutti quelli che sono rimasti, Nicole, Steven, magari anche le persone che ti conoscono da più tempo, la gente del quartiere->> accidentalmente cambiò canale televisivo, i due ragazzi guardarono verso la TV, il notiziario annunciava vari arresti che avrebbero portato alla ricostruzione della Familitas, Markus si alzò in piedi accigliandosi.
<<È stato finalmente accettato il trasferimento a New York di Jackson Miles, e gli avvocati della Henry&Daniel dopo una lunga trattativa tra gli Stati Uniti e l'Italia, i tre sono coinvolti nella Familitas secondo il Federal Bureau Investigation e saranno processati entro la settimana>>Markus fissò lo schermo della TV, era incredulo di quello che le due orecchie avevano sentito, dentro di sé sentì dopo tempo di nuovo quel magone che lo aveva accompagnato fino all'incontro con Charlotte, cominciò a respirare con fatica, si sedette un altra volta, Charlotte gli diede una bottiglia d'acqua presa da un frigorifero al bancone, Mark la finì in pochi secondi, poi la lanciò per terra e cercò di prendere aria uscendo fuori dal locale.
<<Jackson..>>sussurrò dopo qualche minuto fuori a prendere respiro dopo quel brutto istante, guardò le luci dei locali di fronte al YellowWine, all'improvviso arrivarono due Rolls Royce davanti al locale, parcheggiarono, e dalle macchine scesero diverse persone sulla quarantina, vestiti elegantissimi, mostravano ricchezza dagli anelli in oro che portavano alle mani, e dalle collane.
Uno di loro si avvicinò a Markus che era ancora immobile a fissare il vuoto, sconvolto della notizia che aveva appena ricevuto
<<È aperto il YellowWine?>>chiese l'uomo con la sua voce rauca, Markus rimase a fissare il vuoto ignorando la domanda dell'uomo
<<Mi scusi, possiamo entrare?>>domandò ancora, Markus si voltò verso di lui e annuì accompagnandoli dentro, Charlotte si alzò immediatamente dalla sedia
<<Buona sera signori>>disse
<<Buona sera, possiamo sederci?>>domandò l'uomo seguito da altri sette dei suoi colleghi
<<Certo, sedetevi pure>> rispose andando a prendere i bicchieri, Markus rimase in piedi davanti l'entrata, doveva ancora metabolizzare la notizia, Charlotte posò i bicchieri e osservò tutti i clienti, l'uomo che aveva parlato a Markus era un uomo con camicia blu, pantaloni blu scuro e capelli bianchi pettinati all'indietro, indossò degli occhiali dorati per guardare il menù dei vini, altri uomini indossavano pure la giacca, chi grigia, chi nera e chi invece la portava di rosso, un altro ancora indossava una giacca coreana color porpora, e infine tre donne che indossavano un abito nero, verde smeraldo e grigio.
<<Signor Moreno! Venga qui forza la conosciamo benissimo>>disse l'uomo con la camicia blu, Mark si avvicinò al tavolo e si sedette come capo tavola
<<Allora signor Moreno, che ci consiglia di prendere sta sera?>>chiese
<<Vino Bianco>>rispose tenendo la voce bassa
<<Vino bianco, avete sentito tutti! Vino bianco! Signorina può portarmi il miglior vino bianco che avete?>>disse a Charlotte
<<Certo, arriva subito, i suoi colleghi cosa ordinano?>>chiese
<<Prendiamo tutti una bottiglia di vino>>rispose sorridendo alla ragazza
<<Siamo rimasti stupiti dalla riapertura del YellowWine, pensavamo che dopo la caduta del tuo impero fossi morto o... chissà, sotto un ponte>>aggiunse, Markus alzò lo sguardo e guardò l'uomo.
<<Con chi ho il piacere di parlare?>>domandò Markus, l'uomo offrì la mano al boss
<<Enrique, molto piacere>>rispose continuando a sorridere
<<Non mi dice nulla questo nome>>
<<Posso immaginare, in questi mesi di assenza siamo sbocciati come un fiore in poco tempo, non fraintendetemi non siamo... criminali, siamo solo un gruppo molto unito che si aiuta a vicenda>>disse aprendo il vino che gli diede Charlotte
<<Un Cartello?>>domandò Mark
<<Se non siamo criminali non siamo neanche un cartello>>rispose facendo ridere tutti i suoi colleghi
<<Qui siamo tutti amici, investigatori, dottori di un certo calibro, politici...>>aggiunse
<<Siamo un miscuglio, che crea una grande ragnatela che ricopre tutta New York>>intervenne l'uomo con la giacca rossa di fronte a lui
<<E sa perché siamo venuti proprio da lei signor Moreno?>>sussurrò l'uomo, Markus lo fissò negli occhi, con uno sguardo vuoto, che non trasmetteva alcun tipo di sentimento
<<Perché lei è la parte della ragnatela più importante da tessere per il ragno>>disse accennando un sorriso
<<Dottor H ha ragione, e ti assicuro che non è sempre così sdolcinato>>disse Enrique, Markus guardò per qualche secondo il tavolo, pensando alla proposta di Enrique per distrarsi dalla notizia di Jackson
<<Mi dispiace signori...ma non sono interessato all'offerta>>sussurrò spostando il suo sguardo verso Enrique che con il suo sorriso sprizzava gioia
<<Allora perché sei venuto qui Mark?>>sussurrò Enrique cambiando totalmente espressione, tutti fissarono Markus con uno sguardo infastidito, l'uomo con la giacca coreana si alzò in piedi facendo cadere la sedia alle sue spalle
<<Sr. Enrique, ¿me permute continuar?>>domandò, Enrique mantenne lo sguardo arrabbiato verso Markus, Dottor H si voltò verso di lui e annuì lentamente, Markus guardò l'uomo che si alzò in piedi, lo guardò andare verso la sua ragazza, Charlotte venne colpita con un suo schiaffo, a quel punto Mark si alzò velocemente e prese la pistola, Dottor H prese la sua e dando uno spintone a Markus gliela puntò contro, tutti si alzarono e puntarono le loro pistole verso il boss, Mark la puntò contro Enrique,
<<Calmo Signor K>>disse una delle donne, Charlotte rimase a terra, l'uomo con la giacca coreana le puntò la pistola mantenendo lo sguardo fisso verso il boss, la ragazza con diede un pugno al ginocchio dell'uomo facendolo cadere, lui sparò cercando di colpire la ragazza ma la mancò, Charlotte lo strinse a sé bloccandolo, stringendo con un braccio il suo collo e con l'altro gli puntava la pistola in testa
<<Massoneria...ricordo che me ne parlava un ragazzo, so chiamava Dave per caso lo conoscete?>>chiese Markus guardandolo uno ad uno attentamente
<<Il signor D... Come fai a conoscerlo?>>chiese una delle donne
<<Non ascoltarlo Green Fox, è sicuramente un bluff>>disse Dottor H
<<Che nomi del cazzo che avete, siete proprio il gruppo di supercattivi più scadente che abbia mai visto>>sussurrò Markus, la porta improvvisamente si aprì, ed entrò proprio Dave, giacca e cravatta, un abito completamente nero, con una cravatta bianca
<<Dave? Sei davvero tu?>>domandò Markus perplesso
<<Ciao Markus, ti trovo bene>>disse con voce calma e rilassata
<<Che cazzo significa>>sussurrò puntando la pistola a Dave
<<Abbassa la pistola Markus>>Disse avvicinandosi al boss, Mark cominciò a tremare, guardò ogni persona nella stanza cercando risposte
<<Abbassa...la...pistola>>sussurrò prendendo la sua mano che impugnava la pistola
<<Unisciti a noi...unisciti a gli illuminati>>disse accarezzando il volto di Markus con l'altra mano, il boss era perplesso, era confuso e stupito da ciò che stava accadendo, all'improvviso ricevette un colpo alla nuca, cadde per terra svenendo, era stato uno degli uomini al tavolo che silenziosamente era andato dietro Markus e lo colpì con un bicchiere di vetro, Charlotte urlò cercando strattonando l'uomo che aveva in ostaggio, Enrique cominciò a parlare a bassa voce con gli altri componenti del suo gruppo, poi trascinarono Markus fuori dal locale
<<Facciamo uno scambio! Markus per il vostro uomo!>>urlò Charlotte
<<Tienitelo, è tutto tuo il Signor K>>disse Green Fox sorridendo prima di chiudere la porta, Charlotte si arrabbiò, diede uno spintone al signor K facendolo cadere per terra, poi lo puntò con la pistola, in viso mostrava tutto la rabbia e la frustrazione che provava dentro di sé, premette il grilletto più volte, gli sparò una decina di colpi sulla fronte creando un grande foro nel cranio, poi lanciò in aria la pistola cercando di sfogarsi in qualche modo.
Tirò un urlo di dolore ribaltando tutti i tavoli e lanciando le serie verso le pareti, scoppio a piangere cadendo sulle sue ginocchia e coprendosi il volto con le mani.
In sottofondo si sentirono le sirene della polizia, le luci delle loro auto si intravedevano dalla vetrata.
La polizia entro prepotentemente dentro l'enoteca, gli agenti puntarono i fucili verso la ragazza, Charlotte alzò le braccia ormai stanca e disperata, e si fece arrestare.
Un altro membro importante è stato arrestato, e Markus rimane sempre più solo.
La Familitas comincia a perdere tutte le sue pedine in questa partita a scacchi.
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