Rimpatriata
[0.7]
<<Rapinare una banca? Ascolta Charles, Markus ha già avuto rapporti con gente poco raccomandabile e non vorrebbe rischiare di sporcare la sua fedina penale>> ribadì Charlotte.
<<Sei la mamma o la fidanzata del mio amico?>>chiese ironicamente Miller.
<<Io non so con chi pensi di avere a che fare, forse il signor Moreno qui presente ti avrà parlato di me come l'uomo che possiede decine e decine di ettari, in cui pianta centinaia di alberi di dollari, ma sappi che in realtà non è così>>aggiunse
<<Oh...davvero? Beh allora se non è così noi ce ne andiamo>>esordì la ragazza girandosi di spalle.
<<Charlotte non abbiamo un'altra scappatoia , e abbiamo poco tempo.>>sussurrò Mark alla fidanzata.
Charlotte si rigirò verso Charles e annuendo strinse i pugni e disse<<se proprio non c'è altro modo va bene, allora facciamolo>>
Charles recuperò dei fascicoli da alcuni scaffali nel suo studio, e frugando tra le varie cartelle reperì quella di alcuni conoscenti dei due amici.
Rikardo Rodriguez Garcia, un vecchio conoscente di Mark, che da un annetto frequentava molti quartieri malfamati di Atlanta e conosceva molte persone nei giri della malavita, diversi fogli con dati e tanto altro raccontavano chi era il signor Garcia, in più un immagine a raffigurare il suo volto.
<<Rikardo, ti ricordi di lui Mark? L'ultima volta che ci siamo visti fu prima che ti arruolassi
>> disse Charles sorridendo e quasi commosso, poi fece spazio per poggiare altri fascicoli.
<<Sonia, Marilyn, Noah, Joe, Tony>>aggiunse elencando i nomi.
<<Per caso ne hai anche uno per me e Charlotte?>>
<<Ho il tuo fascicolo ma non ne ho scritto uno per lei, è la prima volta che la vedo. Domani saremo noi tre e i nomi che ho elencato poco fa, per progettare il colpo>> il telefono della ragazza cominciò a squillare, Charlotte aprì la borsa e prendendo il cellulare sbuffò seccata.
<<È l'insegnante di ballo, devo andare>> Markus lasciò andare la ragazza, dopo un rapido bacio per salutarsi.
Charles sistemò la sua stanza mentre Markus si tenne occupato leggendo tutti i fascicoli riguardanti le persone che avrebbero fatto parte della rapina, si sedette sulla sedia e prendendo il fascicolo di Marilyn non esitò a sfogliare le varie pagine, nel mentre i ricordi leggendo le informazioni ricavate da Charles cominciarono a riaffiorare.
Lei si chiamava Marilyn Hudson sorella adottiva di Sonia Hudson, un'altra ragazza che avrebbe partecipato al colpo.
Sul fascicolo l'amico di Mark aveva descritto la situazione della ragazza affermando che alcuni episodi in passato, avevano evidenziato il suo comportamento impulsivo senza una ragione precisa, probabilmente soffriva di un Disturbo Esplosivo Intermittente e probabilmente non era la persona più affidabile nel gruppo, ma come diceva successivamente la scheda, possedeva una grande abilità nel destreggiarsi con le armi e nel combattimento corpo a corpo.
L'indomani mattina Markus si presentò al punto di incontro, un capannone appena fuori città che non avrebbe mai destato sospetti. Da lontano arrivarono due furgoni blu, appartenenti a un'azienda che produceva mobili per case e uffici, accostarono davanti all'auto di Mark e scesero due ragazzi dai rispettivi furgoni, ovvero Noah e Charles, mentre nell'altro Tony e Joe per aprire le porti posteriori.
<<Hey! Vedo che sei in anticipo! Dov'è Charlotte?>>domandò Charles
<<Aveva il corso di->>
<<Il corso di ballo? Lo so Markus me lo hai già detto, ora fammi scendere>> dedusse Charles uscendo dal furgone, insieme a lui scese Rikardo, il famoso amico di vecchia data.
<<Markus Moreno! Sono felice di rincontrarti, è da tanto che non ci si vede>>Esordì il giovane abbracciando Markus.
Dall'altro furgone scesero Marilyn e Sonia Hudson. Charles fece entrare tutto dentro il capannone, dopodiché chiuse la porta alle sue spalle.
Al centro dell'edificio c'era un tavolo e una lampada a illuminare una piantina. Mentre Mark si dirigeva insieme a gli altri verso il tavolo, gli arrivò un pugno al braccio alle sue spalle.
<<Non esistono più le buone maniere?>> Era Sonia, con accanto la sorella.
<<Oh, Sonia mi fa piacere che sei stata convocata pure tu, ci serviranno le tue manie di protagonismo>> Dichiarò Markus ridendo, poi guardò Marylin che aveva un espressione indifferente, la ragazza lo guardò per un attimo poi gli andò vicinissimo al volto e gli diede un abbraccio freddo.
<<Sono felice di rivederti>> sussurrò la ragazza poggiando la testa sulla spalla dell'amico.
La squadra era al completo, era arrivato il momento di pianificare tutto, Charles prese una penna e disegnò un cerchio sulla piantina che raffigurava l'intero quartiere.
<<Ho cerchiato in rosso la posizione della stazione di polizia, come vedete non è troppo distante dalla banca, potrebbero farsi trovare all'entrata entro una decina di minuti ma io vi darò una mano, disattiverò l'allarme dal mio computer e dopodiché avrete poco tempo per aprire le cassette di sicurezza e prendere tutto, prima che qualcuno si accorga della situazione>>
<<Quanto tempo potremmo avere? Cinque minuti?>> chiese Tony poggiando i palmi delle mani sul tavolo.
<<Domani vi porterete dei kit di bombole per saldature, non ci impiegherete troppo a entrare nella stanza, non so di preciso quanto tempo avrete ma sicuramente tutto dipenderà dal tempo che ci metterete a riempire le borse>> Charles poi si girò verso dei grandi pacchi alle sue spalle e li indicò con il dito.
<<Noah, Tony e Joe bloccheranno le vie d'accesso per arrivare alla banca, tranne una, che vi porterà dritti verso un punto che vi comunicherò io sul momento, da lì io e voi andremo verso l'aeroporto, prenderemo qualsiasi aereo che porti fuori dallo stato, e adiós amigos! Hasta la vista!>>
<<Sembra un buon piano, e i soldi come li faremo passare senza farci prendere?>>chiese Rikardo mettendo le mani ai fianchi.
<<Non prenderemo un aereo qualunque, c'è un tizio, che conosce un tizio, che conosce un altro tizio che possiede un hangar, e dunque un aereo privato, dovremo solo mostrare alla sicurezza chi siamo, e i vari documenti che dimostrano che l'hangar è nostro e ci lasceranno passare senza problemi. È strano che sia tutto così perfetto, ma le mie conoscenze mi sono state molto d'aiuto>> La squadra iniziò ad applaudire, non sembrava avere intoppi, Charles aveva stupito tutti con un piano accurato.
<<A domani Markus, ti voglio carico! Sarà una giornata movimentata!>>Esclamò Rikardo scuotendo l'amico, Sonia sporgendosi dal finestrino salutò Markus.
<<A domani soldato!>>esclamò la ragazza sogghignando e salutando l'amico. Il ragazzo salì in auto, chiuse il portello e mettendo in moto l'auto si allontanò dal capannone.
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