Promozione
[7.2]
Il giorno dopo ci fu l'incontro con tutti i membri del cartello, Mike e Sophia mancavano all'appello, impauriti di quello che potevano fargli Dottor H e gli altri componenti per la questione della roba proveniente dall'Albania. Dalle facce non sembravano molto contenti di quello che era avvenuto il giorno prima, i capi invece al di sotto di loro che comandavano i gruppi insieme ai loro uomini più fidati erano messi in fila , Dottor H con basso lento si avvicinò verso di loro.
<<Non prendiamoci in giro ragazzi, la persona che ha ucciso Rachele è qui presente tra di noi, sta ascoltando quello che sto dicendo io, non chiederò il nome di questa persona e non chiederò neanche che si faccia avanti davanti a me, personalmente non provo alcun tipo di sentimento verso di lei, ma come potete immaginare la situazione mi ha un po' scocciato soprattutto perché ho dovuto scomodarmi per andare a cercare un sostituto, ringrazio Adrianne per avermi facilitato le cose, davanti a noi abbiamo il nuovo intermediario, Santiago Diaz>>
<<Che significa? Che dovremmo farci comandare da uno degli amichetti di questi mangia baguette?>>disse il capo del gruppo "irlandese"
<<Significa che d'ora in poi sarà lui a trattare con le persone che richiedono la nostra roba, e sapete chi intendo>>rispose Dottor H
<<Bene, adesso è arrivato il momento di consegnare la roba forza portata e qui il culo>>disse Santiago. I vari capi dei gruppi si avvicinarono uno ad uno a Santiago, quando arrivò il turno di Markus Santiago di diete un borsone gli si avvicinò all'orecchio e gli disse
<<Tu e Adrienne avrete il 10% in più dei profitti>>Mark anouì essere andò via con Johnny, salirono in auto è prima di accendere il veicolo qualcuno bussò al suo finestrino
<<Hey Markus, prima di andare ho un favore da chiederti>>disse Paige
<<Dimmi tutto>>
<<Adrienne ritiene opportuno parlare con quei ragazzini presuntuosi, sono degli ottimi soldati, potremmo stringere un buon accordo, la loro base si trova nel West Bronx, sulla 169, accanto dovrebbe esserci un campetto di basket
>>
<<Ci andrò a parlare, vi farò sapere cosa dicono>>disse Markus
<<Sei un grande Mark>>disse andandosene. Prima di andare lì Mark lasciò Johnny a casa sua virgola voleva sbrigarsela da solo, in questo modo nel caso in cui le cose si fossero messe male soltanto lui sarebbe morto
<<Voglio dirti una cosa Markus, e vorrei che la tenessi bene a mente>>disse Johnny
<<Questa gente non è nessuno, l'hai sentita quella lì? "Sei un grande", sul serio? Non vi conoscete neanche, o al massimo se avete un minimo di rapporto non si può neanche definire amicizia! E già ti tratta come se fossi un suo amico, questa è soltanto gente che ti usa per i suoi scopi, cosa hai in testa? Di creare per caso un legame con loro? Fidati di me, con loro non si potrà mai e poi mai creare qualcosa, sono come tutti gli altri, sono uguali a quelle persone che sono venuti a casa tua e hanno provato a uccidermi, con l'unica differenza che stavolta non sei tu il bersaglio e in qualche modo hai conquistato la loro fiducia, ma nel momento in cui non gli servirai più... tu, verrai di nuovo preso di mira e stavolta non sarà Michael a volerti uccidere, ma Adrienne, che manderà quella ragazza che ti ha appena fatto quel complimento, e ti farà piantare un proiettile dritto in fronte>>
<<Credi che non lo sappia? Credi che dopo tantissimi anni in cui persino una persona che consideravo un fratello mi ha tradito non sappia com'è mi debba comportare? Capisco il tuo volermi aiutare, ma so cosa sto facendo, noi non siamo amici, noi siamo soltanto soci, io me ne voglio scappare da quest'inverno Johnny! E se per farlo devo fare determinate cose, allora sono disposto a farle, sono sicuro che loro possono assicurarmi la pace, che è quello che desidero di più al momento, dopo tutto l'inferno che finora ho passato>>disse Markus
<<Fai come credi Markus, ti posso soltanto dire, stai in guardia>>disse Johnny scendendo dall'auto.
Mark arrivò davanti al condominio, la base operativa della gang, al di fuori del palazzo c'erano una ventina di persone, alcune in piedi altre su dei motocross, altre sedute sul marciapiede, erano tutti vestiti con dei colori sfarzosi, c'è chi era vestito di Villa, chi ti viola, chi de fucsia, maschi e femmine, invece aveva anche i capelli tinti, sembravano appena uscito da un arcobaleno, Ma nonostante il loro aspetto non trasmettevano per niente tranquillità, quando lo videro camminare verso la porta d'entrata, tutti si alzarono o andarono verso di lui, uno di loro afferrandolo per la giacca lo tirò a sè, e davanti agli sguardi minacciosi di tutti gli chiese
<<Chi sei? Sei uno sbirro per caso?>>
<<Sono uno degli uomini che lavora con il vostro capo, con Phoebe>>rispose Mark, alcuni di loro si avvicinarono lentamente verso di lui, uno dei ragazzi al suo leggermente la maglietta facendo intravedere il ferro che teneva nei pantaloni, altri uscirono direttamente alla pistola, pronti a sparare in qualsiasi evenienza, Mark non si fece impaurire, ne aveva viste di cotte e di crude, perciò nulla Lo spaventava, ad un tratto si avvicinò una ragazza del gruppetto, gli diede uno spintone è insieme a lei cominciarono a spingerlo per cercare di farlo cadere anche gli altri, Mark a quel punto uscì la pistola, Ma altri ragazzi dietro di lui lo immobilizzarono, la ragazza che gli diede lo spintone gli rubò la pistola e la nascose dentro i suoi pantaloni.
<<Hey! Hey! Voglio solo parlare con il vostro boss tutto qui!>>esclamò Markus.
Uno dei ragazzi che lo teneva bloccato prese un fazzoletto e mettendoglielo sul naso lo fece svenire. Lo trascinarono fino all'appartamento in cui si trovavano le due ragazze, lui si svegliò negata una sedia in una stanza che si affacciava al balcone, completamente vuota, sporca, piena di ragnatele, all'angolo c'era uno stereo e un cellulare acceso poggiato sopra,si trovò in questa situazione per qualche minuto, finché non sentire alle sue spalle dei passi, sembrava qualcuno con dei tacchi, ho degli stivali, ad un tratto senti qualcosa toccargli la spalla, si voltò lentamente e vide che era una mano, con delle unghie lunghe quanto gli artigli di Wolverine e colorate di rosa.
<<Markus Moreno>>sussurrò all'orecchio del ragazzo, mugolava parole incomprensibili, e gli annusava il collo
<<Potresti slegarmi Phoebe?>>domandò Mark
<<Cosa? Non ti capisco, cosa vuoi?>>disse fingendo di non capire
<<Voglio essere sle->>Phoebe fece partire lo stereo interrompendo quello che stava dicendo Mark, musica rock ad alto volume, cantò ignorandolo e girò intorno a lui ballando
<<PHOEBE!>>urlò Markus, la ragazza iniziò a ridere in faccia a lui, dal tastino del pantalone uscì una forbice la fece vedere a Marcus attentamente lo avvicinò ai suoi occhi, continuò a prenderlo in giro facendo finta di colpirlo con essa, poi accarezzandogli il volto e andando dietro di lui prese una ciocca di capelli, e gliela taglio continuando a ridere, andò con dei piccoli saltelli davanti a lui e lanciò in aria i capelli, era impazzita, saltellava e urlava senza alcun motivo, poi si sedette sopra le gambe di Markus, si pulì le scarpe sopra quelle sue continuando a ridere come se fosse isterica, poi smise di urlare e di ridere, e poggiò la schiena sul busto di Mark e la testa sulla sua spalla. Mark in quegli istanti non capì quasi nulla di quello che stava accadendo, sembrava quasi che è Phoebe avesse assunto qualche droga sintetica, anzi sicuramente era così, ma fortunatamente arrivò Chloe, che spense la musica.
<<MA CHE CAZZO SUCCEDE QUI?!>>urlò svegliando Phoebe
<<Mi hai fatto spaventare>>rispose Phoebe, poi si girò e vide che era seduta su Markus, tirò un urlo di paura e cadde per terra terrorizzata
<<E TU CHE CAZZO CI FAI QUI?! PERCHE ERO SOPRA DI TE?!>>
<<Ma...quali problemi ti affliggono?>>domandò Mark perplesso
<<Che ci fai qui Mark?>>domandò Chloe confusa
<<Ero qui perché volevo parlarvi di affari, ma i vostri uomini hanno pensato bene di rapirmi, legarmi e farmi trattare come un manichino dalla tua amica>> rispose Mark con tono infastidito
<<Cavolo, scusami, non doveva accadere tutto ciò...diamine>>disse Chloe slegandolo
<<Scusa davvero, non doveva accadere tutto ciò, non ero in me>>disse Phoebe
<<Mi spieghi che cosa ti è preso?>>domandò Chloe
<<Ho ripreso con quella roba lì... Non ce la faccio a smettere Chloe, davvero è più forte di me>>rispose
<<Quale roba?>>domandò Mark, le due ragazze si guardarono a vicenda, esitarono a rispondere, poi Phoebe andò nella stanza accanto, prese da una scatola un sacchetto di plastica, all'interno c'era una fiala con un liquido verdognolo dentro, lo mostrò a Mark e glielo diede delicatamente
<<Che razza di roba è? Frullato di spinaci?>>domandò Markus ispezionando il sacchetto
<<Si chiama Fetilina, l'abbiamo creata io e Chloe...>>
<<È molto potente a quanto vedo>>disse Mark
<<Lo è, gli effetti che da sono... Euforia o rabbia, iperattività, sbalzo di temperatura, il cuore comincia a pompare troppo velocemente, a lei è capitato anche di perdere la ragione e avere scatti di follia, il problema è che dopo averla assunta ti senti debole, il tuo corpo di rifiuta di fare minimi sforzi, cominci a sentire tanto freddo, e il cervello comincia a dare piccoli segnali si assenza>>rispose.
<<Dimenticherò ciò che è successo, se mi darete delle fiale di questa roba>>disse Mark
<<Cosa?->>
<<Voglio delle fiale, un pacco intero, di questa...cosa verdognola>>aggiunse
<<Markus potrebbe ucciderti, ho fatto dei calcoli, i nostri ragazzi hanno usufruito della Fetilina e abbiamo scoperto che il rischio di morte supera la percentuale circa del settantadue percento, potresti crepare anche solo dopo qualche secondo che te la sei iniettata, mia sorella finora è stata soltanto fortunata, ma se continua ad usarla non so per quanto potrebbe rimanere viva!>>
improvvisamente, si sentirono degli spari dalle scale, urla e schiamazzi, i tre rimasero immobili ad ascoltare il frastuono che veniva fuori dall'appartamento.
Non durò molto, dopo due minuti cadde di nuovo il silenzio, i tre si guardarono a vicenda, Chloe prese la pistola e insieme a gli altri due ragazzi uscì dalla stanza vuota, puntò l'arma verso la porta d'entrata, tremava mentre impugnava la pistola, Phoebe la vide in difficoltà e gliela tolse violentemente dalle mani
<<Sei la solita sfigata fifona>>disse avvicinandosi alla porta con attenzione
<<Phoebe allontanati può essere pericoloso!>>esclamò Chloe preoccupata
<<Mi servirà un'altra siringa per metterli tutti al tappeto>>disse Phoebe
<<Tu che fai Markus? Te la fai sotto? Non vuoi venire a darmi una ma->>una raffica di proiettili oltrepassa la porta perforandola, colpisce in pieno Phoebe e tutto ciò che era intorno a lei, Mark e Chloe si misero al riparo tappandosi le orecchie per non essere assordati dagli spari.
Cadde ancora il silenzio, la porta venne buttata giù, un fascio di luce illuminò tutto il corridoio, e insieme a lui comparve un ombra di un uomo che teneva in mano un arma.
<<Sono Silver Head, uscite immediatamente fuori>>disse l'uomo, Mark uscì per primo con le mani in alto, la ragazzo lo seguì nascondendosi dietro di lui, l'uomo teneva in mano un grosso fucile che quasi sfiorava il pavimento, Chloe poi vide l'amica morta per terra, sdraiata a pancia in su e con gli occhi aperti, si chinò verso di lei e glieli chiuse, le accarezzò la fronte trattenendo il piango e le emozioni dentro di sé
<<Chloe...tu e Adrienne, lavorerete con Santiago, e continuerete a consegnare i carichi>>disse fissando la ragazza inginocchiata
<<Che c'è Markus? Qualcosa in contrario?>>domandò con tono minaccioso e spostando il suo sguardo verso l'espressione perplessa di Mark.
<<Nessun problema capo, è tutto apposto>>rispose a bassa voce.
<<Se proverete solo a pensare di mancare di rispetto uno di noi... ricordatevi di questo giorno>>disse uscendo dall'appartamento. Chloe scoppiò in un pianto disperato, urlando dal dolore che provava dentro di sé, cercando di fare uscire con le lacrime e con le grida il magone che la soffocava, Markus cercò di prenderla di peso, mentre urlava cercando di portarsela con se, e la trascinò fino all'ascensore, prima di andarsene prese con sé il sacchetto di plastica con la siringa.
Al piano terra il pavimento era pieno di cadaveri, la ragazza facendo fatica a camminare, cercò di coprirsi gli occhi con la mano, inciampava su alcuni corpi trivellati e abbandonati per terra, poi arrivarono all'auto di Mark e la fece salire a bordo. Il telefono cominciò a squillare
<<Adrienne dimmi>>
<<Hanno ammazzato León, è venuta Green Fox e ha ucciso quasi tutti i miei uomini, tra cui proprio il mio migliore amico, hanno attaccato anche te?>>domandò singhiozzando
<<No, hanno attaccato il quartiere dei ragazzi viola, sono andato a farti quel favore, ma Silver Head ha ucciso Phoebe ed è andato tutto a rotoli>>rispose Mark mettendosi una mano in fronte e appoggiandosi al tettuccio della macchina
<<L'importante è che stiamo tutti bene... Se vuoi puoi portare Chloe da me, è sicuro adesso>>disse Adrienne sbuffando .
<<Certo, tra poco arriviamo>> salì in auto e mettendo in moto la macchina chiese
<<Che ne dici se ti porto da Adrienne? Si è proposta di ospitarti, sicuramente lei saprà come aiutarti>>disse Markus, Chloe fissava il vuoto, con lo sguardo diretto verso il finestrino, dopo qualche secondo annuì lentamente mentre le lacrime continuano a scorrere lungo il suo viso, e andarono via prima dell'arrivo della polizia.
<<Tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri a Maddie, tanti auguri a te !>>un bel coro davanti alla ragazzina che soffiò sulle candeline che erano conficcate sulla torta al pistacchio.
Amiche, amici e tutta la famiglia applaudì e filmò tutta la scena con il cellulare. Maddie era imbarazzatissima, si coprì il volto con le mani, un ragazzino andò verso di lei e la abbracciò dandole un bacino sulla guancia, Markus vide tutta la scena.
<<Jason, chi diavolo è quel moccioso?>>domandò Markus infastidito
<<Molti sono ragazzi che vengono dalla scuola elementare di Arthur e Maddie, sono qui anche le mamme se vuoi saperlo>>rispose Jason
<<No no, non me ne frega niente della mamme, delle zie o di chiunque sia qui, voglio sapere chi è il genitore di quel mostriciattolo>>disse allontanandosi dalla folla
<<Perché? Cosa ti ha fatto quel ragazzino?>>chiese dubbioso
<<Cosa mia ha fatto? Diavolo Jason ha baciato Maddie, non l'hai visto? Non hai visto quel lurido rospo baciare la mia piccola?>>domandò innervosendosi
<<Che succede ragazzi?>>intervenne Nicole
<<Markus a quanto pare è geloso si sua figlia>>
<<Non sono per niente geloso! Vorrei soltanto che mia figlia non frequenti dei delinquenti>>ad un tratto arrivò Arthur e strattonando Mark disse
<<Papà dobbiamo aprire i regali>>
<<Sentito papino? Dobbiamo aprire i regali, i regali di Vincent>>disse Jason prendendo in giro Mark
<<Chi?>>
<<Vincent, il ragazzino di cui ti lamentavi>>
<<Che nome del cazzo>>borbottò andando verso il tavolo con i regali.
Maddie iniziò ad aprire i regali uno ad uno, vestiti, scarpe, collane, bracciali, orecchini, profumi, fotografie a non finire e tanta allegria.
Arrivò il momento di Vincent, Maddie aprì il pacco regalo con una voglia matta di sapere cosa le avesse regalato
<<Quel ragazzo è proprio carino non crede?>>disse uno dei genitori degli amici di Maddie
<<Purtroppo ho sentito brutte storie su di lui, dicono che il padre si droghi, e che la madre faccia la prostituta>>sussurrò Markus all'orecchio della donna.
<<Davvero? Ma non avrei mai pensato che->>
<<L'apparenza inganna signora, anche io sono rimasto perplesso>>
<<The Mistery House! Ma come hai fatto ad averlo? Dicevano che era domani la data d'uscita>>esclamò la ragazza tenendo tra le mani il libro
<<Questo è un segreto Maddie, non posso dirtelo>>disse Vincent, i due si diedero un abbraccio, Markus si girò e appoggiò la testa su Johnny cercando di non guardare la scena
<<Papi ci fai una foto?>>chiese Maddie, Markus strinse i denti trattenendo la rabbia, si girò verso di lei facendo un finto sorriso, prese il cellulare dalla tasca e cercando di non arrabbiarsi scattò la fotografia
<<Bravo signor Moreno, metta da parte la gelosia>>sussurrò Johnny dandogli una pacca sulla spalla, Mark gli lanciò un occhiataccia. Poi andò accanto a Maddie e insieme scartarono il pacco regalo.
<<Non è possibile! È davvero l'ultimo modello di iPhone appena uscito!>>esclamò Maddie
<<Niente di che, una sciocchezza>>disse Markus
<<Non è per niente una sciocchezza! Grazie mille>>disse abbracciando Markus
<<Sei il papà migliore del mondo>>sussurrò stringendolo a se.
L'indomani del compleanno, Markus si svegliò prestissimo, le prime luci dell'alba cominciavano a vedersi.
Si sedette su una sedia a fissare il cielo, accese una sigaretta godendosi l'atmosfera silenziosa, tranquilla, e l'aria fresca del mattino, la appoggiò sul suo posacenere, e andò dentro casa, prese la siringa, la guardò interessato e curioso di provare il contenuto all'interno.
Prese la siringa, iniettò nella vena il liquido verde, e la buttò nel cestino, si sentì forte, potente, il calore gli salì dal petto alla testa, il cuore iniziò a pompare, uscì subito in giardino e alzando la testa verso l'alto cominciò a ridere senza motivo, l'effetto durò qualche minuto, poi si sedette di nuovo sulla sedia, chiuse gli occhi e facendo un grande sospiro prese il cellulare che aveva accanto al posacenere.
<<Signor Wallace, la disturbo?>>
<<Potrebbe darmi il nuovo numero di Charlotte...per favore? Ho...bisogno di parlarle.
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