Compiti Per Casa
[3.9]
L'ultima tappa dei due ragazzi, fu la città di Messina, dopo estenuanti giorni di viaggio finalmente erano arrivati alla città e andarono verso un negozietto che vendeva frutta e verdura, ovvero il luogo dove avevano l'incontro con un altro uomo d'onore.
<<Siamo arrivati>> disse Johnny spegnendo l'auto
<<Non riesco ancora a crederci>> disse Sonia sbadigliando
<<Se vuole possiamo fare un po' di spesa>> suggerì il ragazzo
<<No no, sono apposto così>>rispose ridendo, era un minuscolo negozio l'entrata a malapena si vedeva perché era affollatissima
<<Scusate signori, dovremo passare è urgente>>Johnny alzò la voce
<<Lei chi è mi scusi?>>domandò uno dei clienti
<<Amico del signor Lo Bianco, perché c'è qualche problema?>>domandò avvicinandosi all'uomo
<<Perché non l'ha detto subito, prego si accomodi e mi scusi per come mi sono comportato prima, sono stato->>
<<Stai zitto.>> Sussurrò Johnny interrompendolo e afferrandolo per la gola, Sonia poggiò la sua mano nel braccio del ragazzo, Johnny voltandosi verso di lei capì di lasciare perdere e tolse la mano dal collo del cliente.
Entrando nel negozio c'era una porta che conduceva a una stanzetta, era lì che doveva tenersi l'incontro.
Aprirono la porta, entrarono senza fare rumore, videro un uomo seduto al centro della stanza, illuminata solo da una finestrella in alto che faceva passare i raggi del sole e li faceva arrivare al viso del tizio, colpito solo da una parte del viso, teneva tra le mani una sigaretta, piano piano la portava alle labbra, poi il fumo, e altre nuvole di fumo, li guardò aspettando cosa avessero da dire, assottigliando gli occhi e cominciando a guardarli dalla testa ai piedi
<<Buon pomeriggio signor Lo Bianco>>disse Johnny avvicinandosi passo dopo passo al tizio
<<Ciao Jo>>salutò a bassa voce accavallando le gambe
<<Lei è Sonia Hudson, è qui perché... D'ora in avanti noi Calvaruso e gli americani saremo una cosa sola>> Lo Bianco fissò la ragazza portando ancora in bocca la sigaretta
<<Bella è, bionda, occhi chiari...bella te la sei scelta Johnny>>disse Lo Bianco ridacchiando
<<Non stiamo insieme, siamo solo... colleghi>>
<<Ma lo capisce l'italiano lei?>>domandò sorridendo
<<Non parla la nostra lingua>>rispose con tono serio
<<Ma lo sei che sei bellissima?>>disse l'uomo alzandosi dalla sedia e camminando verso la ragazza, si avvicinò fin troppo invadendo i suoi spazi, Sonia lo fissò senza aprire bocca, poi tirò un forte schiaffo all'uomo, la mano sembrava fosse stata stampata sul viso del Boss, era tutto rosso, Johnny si mise a ridere
<<Lo vede? Non capirà l'italiano, ma capisce subito quando la situazione diventa abbastanza pericolosa per lei>>disse il ragazzo
<<Che cosa volete? Forza ora! Prima che la mia pazienza finisca...che male>>
<<Il suo appoggio, riconoscerà me e gli americani come nuovi capi in Sicilia, la commissione oggi si riunirà e parleranno del futuro di Cosa Nostra, saliranno gli americani che sapranno sicuramente sistemare tutti i nostri problemi con la polizia>> Lo Bianco con un calcio fece volare per terra la sedia, era nervoso e arrabbiato
<< Va bene! Approvo tutto quello che volete!! Vattinni johnny pi faùri! Ma cu mi porti a casa i folli? razza ri arrusa chi jè>>urlò Lo Bianco gesticolando e infuriato. I due uscirono dal negozio e tornarono in auto, Johnny non mise subito in moto, si sedette sul sedile mettendo una mano sulla sua gamba e una sul freno a mano, fissò il vuoto per qualche secondo rimanendo in silenzio, Sonia si mise una mano sulla fronte, poi cominciò a ridere, a ridere sempre di più, finché la risata non contagiò anche Johnny
<<Che ne dici di avvertire i tuoi amici?>>chiese Johnny prendendo il cellulare
<<Che senso ha chiedermelo se hai già preso il cellulare per farlo?>>
<<Io al tuo posto invece...mi domanderei perché chiederlo se è d'obbligo farlo>>disse Johnny, Sonia lo guardò sorridendo e con la bocca socchiusa
<<Vuoi provare qualcosa di buono?>>domandò il ragazzo sussurrando
<<Qualcosa di buono? Quanto buono?>>rispose Sonia sussurrando e guardandolo negli occhi
<<Rimarrai stupita, non è come gli altri che hai visto fin'ora, è speciale..>>Johnny accese l'auto e si allontanarono dalla zona.
La cosa di cui parlava Johnny era un fast food dove preparavano diversi panini e cibi tipici messinesi, diverse famiglie con bambini e ragazzi riempivano i tavolini all'aperto, Johnny andò verso uno dei ragazzi dello staff e domandò
<<Scusa, quanto c'è da aspettare?>>
<<Tanto purtroppo, c'è gente ancora in fila, non so quanto dovrà aspettare precisamente>> consigliò il ragazzo, Johnny pensò per qualche secondo grattandosi la testa, si girò verso Sonia che era seduta sul cofano con il cellulare in mano, poi gli venne un idea.
<<Sono dei panini che dovrei portare al signor Lo Bianco... Non so se intende>>sussurrò Johnny all'orecchio del ragazzo
<<Oh ma certo, capisco...certo certo ora sistemiamo tutte cose, se aspetta due minuti le porto i panini, va bene?>>Johnny accennò un sorriso e annuì, andò verso la ragazza intenta a chattare sul suo telefono
<<Hey>>
<<Oh hey Johnny, che succede?>> Domandò preoccupata
<<No no, è tutto apposto non preoccuparti dovremo solo aspettare qualche minuto>> spiegò il ragazzo mettendo le braccia conserte
<<Senti Sonia, è stata una settimana particolare, vorrei...vorrei sapere se per te è stato lo stesso>>
<<Che vuoi dire? Abbiamo fatto il nostro lavoro>> disse posando il telefono nella giacca
<<Si, però... cioè, diamine come posso spiegarmi meglio? Vorrei sapere se ti sei trovata bene, se non ti ho creato disturbo, capisci?>> Domandò ancora
<<No>> rispose scuotendo la testa
<<Come no... Mi spiego veramente male allora>>disse Johnny disperandosi e sbuffando
<<Sai cosa non capisco Johnny?>>il ragazzo si voltò verso di lei
<<Non capisco perché...ci metti tanto a dirmi una cosa così semplice>>si avvicinò a lui piano piano
<<Ho visto qualcosa in te che in altre persone non ho visto, sei una ragazza brillante, sveglia, furba, sei divertente, e cazzo se sei bellissima sei uno schianto, sei perfetta, sei tutto ciò che non sono io, sei tutto ciò che io vorrei, sei tutto ciò che io avrei sempre voluto avere...E sei tutto ciò..che io amo, e che io vorrei avere tra le mie braccia>>
Johnny e Sonia si guardarono reciprocamente, lui le prese la mano.
Dimenticarono tutto ciò che era intorno a loro, e si diedero un bacio che altro non era che un adorabile trucco della natura, per interrompere quel discorso in cui le parole rischiavano di diventare superflue.
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