Capitolo 9 ~ Justin VS Peter
《Dov'è andato?》
Domandò Mark anche se sapeva benissimo di non riuscire ad ottenere una risposta dagli altri due guerrieri. Justin si girò attorno scaltro, Love si allontanò dal ragazzo, Peter doveva essere lì intorno. Dopo un attimo di silenzio il Kryger sentì un leggero soffio sulla spalla, si voltò e provò un dolore al dorso, Peter lo aveva colpito. I due cominciarono a lottare ferocemente con pugni e calci in aria, ma sembravano essere entrambi allo stesso livello, tanto che dopo minuti passati a lottare, nessuno dei due sembrava avere alcun danno. Mentre lottavano si spostavano verso le campagne, Love intuì che Peter voleva lottare il più lontano possibile dalle persone per non danneggiare nessuna struttura e per non far del male a nessuno. Mark e Love guardavano dal basso la lotta eterna.
Passato un'ora i due ancora lottavano senza sosta e nessuno dei due sembrava cedere, nessuno dei due era ferito, nessuno dei due mostrava segni di debolezza o stanchezza, Love pensò che nessuno dei due avrebbe vinto o perso quella battaglia. Mark si stupì di quella scena, non riusciva a credere che esistesse un terrestre forte quanto suo fratello maggiore, non riusciva a spiegarselo, e nemmeno Love sapeva come fosse stato possibile. Peter era qualcosa di diverso, chi era Peter? Perché era lì? Come sapeva combattere? Non lo sapeva, ma attendeva con ansia delle risposte certe.
《Credo gli serva aiuto》
Disse Mark a Love, ma mentre stava per prendere lo slancio per alzarsi in volo la ragazza lo fermò per un braccio.
《Non ti permetterà di aiutarlo, e lo sai》
Gli spiegò con aria seria.
《Lo so, ma se non riesce...》
《Se non riesce sono affaracci suoi!》
Rispose immediatamente Love anch'essa furente, non sapeva perché, forse Justin la contagiava un po'.
I due sentirono uno strano vento forte, poi videro Justin schiantarsi al suolo scavando una profonda buca per la forza con cui era stato scaraventato, allora Mark decise definitivamente di aiutarlo e Love non lo fermò, sebbene sapesse quello che sarebbe potuto succedere. Justin si alzò immediatamente, non aveva neanche un graffio nonostante il forte impatto con il terreno. Mark si alzò in volo e si scaraventò feroce contro Peter che lo batté in un attimo saettandolo a terra, era pieno di lividi e di ferite anche se ebbe iniziato a combattere solo pochi secondi prima, Mark sapeva di non poter competere contro quel nemico.
《Fratello, aiutami》
Chiese aiuto a Justin che gli stava difronte, lui gli allungò la mano e Mark la prese.
《Grazie》
Una strana luce si accese negli occhi del fratello però, infatti lo sollevò velocemente da terra e lo lanciò in aria come se fosse un oggetto, poi lo fece esplodere lanciando una sfera di luce di medie dimensioni. Il corpo del Kryge si sgretolò e i frammenti del suo corpo si sparpagliarono nell'aria. Peter guardava la scena allibito, non poteva credere che Justin avesse ucciso suo fratello solo perché aveva provato ad aiutarlo ma non ci era riuscito. Love invece rimaneva com'era, ignorava quella scena, sapeva sarebbe successo qualcosa del genere, quando qualcuno cerca di aiutare Justin, lui rifiuta l'aiuto, è convinto di riuscire a fare tutto da solo, qualsiasi cosa, secondo lui se qualcuno lo aiutava significava essere deboli, non essere in grado di farcela da soli, tanto da chiedere il supporto di qualcun'altro, e questo il ragazzo non poteva sopportarlo. Ogni volta che Love provava ad aiutarlo finiva sempre per farsi del male, o gliene faceva Justin, oppure il nemico.
《Non doveva aiutarmi! Nessuno si può permettere di darmi una mano! Io sono capace benissimo da solo e non ho bisogno dell'aiuto di qualcuno come quell'essere insignificante e privo di grandi forze!"》
Disse Justin in preda all'ira.
Il combattimento continuò per ore, i due sembravano avere una forza equivalente, entrambi erano forti, entrambi erano veloci. In alcuni momenti uno sembrava prevalere sull'altro, ma in pochi minuti l'equilibrio si ristabiliva. Love rimaneva impassibile a terra guardando il combattimento dal basso. Si chiedeva ancora chi era Peter, ma cercava di non pensarci, in fondo aveva tante altre cose a cui pensare. Il pianeta Terra verrà distrutto? I suoi abitanti? E Justin, cosa aveva intenzione di fare? Cosa voleva Macromind? Avrebbe voluto tanto quelle risposte, per averle avrebbe dato tutto l'oro della galassia, ma non le bastava che attendere.
Le ore passavano ed il pomeriggio stava passando per dare posto alla sera.
Pugni e calci erano arrivati allo stremo, così come le sfere di luce e di fuoco e le esplosioni. Entrambi erano stremati, Love cominciò a temere per loro. Avevano lividi e graffi dappertutto, l'armatura di Justin sembrava cedere e Peter aveva metà maglietta strappata ed era mal ridotta, la polvere incombeva, come incombeva la morte certa di uno di loro, la battaglia si fece seria. I due si scambiavano battute provocatorie rendendo l'aria ancora più sfidante e temeraria. Entrambi erano sicuri di vincere e nessuno aveva intensione di rassegnarsi. Love cominciò a pensare che veramente avessero bisogno d'aiuto, ma non poteva intromettersi, non avrebbe saputo scegliere da chi parte stare, la sua mente era ancora molto confusa. Così, sebbene le dispiacesse infinitamente, rimase a guardare la lotta senza alzare un dito.
Tutto ebbe una piega diversa quando Peter lanciò una grande sfera di luce emettente un forte alone di energia, Peter usò una strategia per far sì che la sfera seguisse Justin ovunque andasse, e lui lo aveva capito. Justin girò in tondo e la palla gli stava dietro, poi andò davanti a Peter, ma non fece in tempo a spostarsi che quella colpì entrambi e caddero al suolo. Il silenzio incombeva e nessuno dei due sembrava muoversi, Love capì che sarebbero morti entrambi se non avesse fatto qualcosa, ma chi aiutare? Doveva decidere il più presto possibile. Il sangue colava dai due corpi ed i lividi erano molto evidenti, l'armatura completamente ammaccata, tanto che si riusciva a vedere la pelle di Justin nera per le more e rossa per le ferite ed i graffi, lo stesso a Peter a cui si erano strappati gran parte dei vestiti, ad entrambi si vedevano fossi profondi che sembravano scavati con lame o enormi cucchiai ed il sangue colava senza interruzione finchè anche l'erba divenne rossa e l'aria nera. Love si avvicinò e notò che entrambi provavano a muoversi senza riuscirci, non avevano più forze ormai, quella lotta li aveva stremati e lei sapeva che Justin non era abituato a lunghe lotte, dato che lui i nemici li faceva fuori con uno o al massimo due colpi, lui non si aspettava che un terrestre potesse avere una forza tanto grande, e nemmeno lei riusciva a crederci. Presto l'aria si fece più calma. Love sentiva dei piccoli rumori, i due provavano ancora a muoversi e non volevano arrendersi, sentiva i loro respiri affannati che si facevano sempre più deboli. Se li avesse lasciati lì sarebbero morti. Sentì una strana aria. Si voltò di scatto: era un ragazzo spuntato da chissà dove. Era di statura media, non molto robusto, conosceva Peter.
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