Capitolo 20 ~ Ti ricordi di me?

《Tyler! Quante volte devo dirti e ti dovrò ancora ripetere di piantarla con le video chiamate?》

Ci fu un attimo breve di silenzio, Peter fissava Tyler, si conoscevano solo di vista, ma entrambi erano consci del fatto che frequentavano la stessa scuola. Tyler fissava Love che, con le braccia conserte, guardava altrove cercando di ignorare la situazione.

《Ma... cosa ci fai qui?》

Lei si voltò a tre quarti per proteggersi il più possibile da quella domanda con una risposta troppo complicata e lunga.

《Non sono affari che ti riguardano》

Justin intervenì piantandosi davanti a lei come a difenderla da chissà cosa e senza un motivo preciso. Lo sguardo del kryger si impossessò di Tyler, era come un altro potere che Dio gli aveva dato, ma come faceva a pietrificare tutti quelli che lo guardavano?

《Tyler, eh?》

Continuò l'essere che guardò Love.

《È così che stanno le cose?》

Love evitava i suoi occhi troppo neri e continuava a guardare chissà cosa, non sembrava voler rispondere.

《Rispondi donna!》

E la prese per le spalle costringendola a guardarlo, sapeva che nessuno avrebbe potuto non temere davanti a quelle sfere tenebrose, ma lei cominciò a dimenarsi mentre tutti guardavano la scena in silenzio senza dire e fare nulla, Peter era incerto se intervenire.

《È lui quello che era con te, quello che hai fatto scappare!》

E a quel punto la scaraventò a terra, l'aria si mosse velocemente e lei non aveva più i riflessi allenati come prima, era da anni che non si allenava seriamente. Si alzò facendo forza sulle braccia ed i gomiti.

《Guarda come ti sei ridotta! Ad una buona a nulla!》

Era vero, aveva ragione, glielo aveva ribadito spesso e più se lo sentiva dire, più la sua autostima cedeva e l'ammirazione per Justin saliva. Era un professionista in questo. Si alzò goffamente mentre lui strinse i pugni.

《Sì, è vero sono io》

Justin si voltò verso Tyler dopo aver udito quelle parole.

《E con questo?》

Justin lo guardò con occhi di fuoco, ancora.

《Tu sei solo un terrestre!》

Cambiò argomento e furioso si avviò verso la porta della stanza, la aprì e appena uscito la sbattè violentemente, tanto che cedette e fece un tonfo a terra, a quel punto tutti si voltarono senza parole e Tyler, anche non trovandosi materialmente lì, prese paura. Silenzio, poi...

《Ciao Tyler, ti ricordi di me?》

Tom si fece avanti con quel suo sorriso smagliante.

《L'ultima volta che ti ho visto eri piccolo, avrai avuto due anni circa...》

Tyler prese a fissarlo, ci pensò un po' e poi scosse la testa.

《Papà perché sei lì? Love che c'entri tu? E che fine avevi fatto? E quel tipo di prima?》

Samuel guardò Love chiedendosi perché Tyler la conoscesse e perché Justin si era infuriato così, si era perso qualcosa evidentemente. Love rimase in silenzio, un po' in imbarazzo perché tutti la guardavano, un po' impaurita, senza Justin si sentiva come scoperta, come se ora fosse posta a pericoli di cui prima non si preoccupava affatto, era da tanto che non provava quella sensazione. Doveva rispondere.

《Ti spiegherò tutto, ma non così》

Disse Love con un tono di voce basso all'amico, non sapeva perché, ma pensava di potersi fidare.

《Papà, mi puoi venire a prendere?》

Il padre lo guardò spaesato, non sapeva che fare dato che non conosceva tutta la versione della storia, ma si fidava del figlio, ci pensò un po', poi rispose.

《Ti mando per email numero della mia carta così puoi...》

Tacque quando si sentì una mano sul braccio, una presa decisa ma non stretta.

《Ci penso io》

Samuel si voltò e vide un viso serio e femminile. Love sarebbe stata sicuramente più veloce di un aereo, ma questo Samuel non lo sapeva e proprio non capiva il motivo delle sue parole. Guardò Tom, lui era tranquillo, decideale di fidarsi, quindi annuì senza fare domande sapendo che avrebbe ottenuto risposte, prima o poi, in qualche modo.

Il cielo era privo di nuvole e l'aria era ferma e secca, insopportabile.

Dopo essersi fatta dare l'indirizzo della casa di Tyler, Love uscì sotto gli sguardi dei presenti ed uscita fuori si innalzò in volo sotto gli occhi nascosti di Justin intento a seguirla per capire cosa avesse intenzione di fare, ma non lo fece, no, non voleva assalirla, anche lei aveva i suoi spazi e voleva rispettarli, sebbene una parte di sè era sicura che stare anche solo per un istante con un principe fosse una cosa incredibile e che nessuno poteva sottrarsi alla sua presenza, anche lontana, era così che gli aveva insegnato il padre.

Justin rientrò in quella casa, si annoiava terribilmente dato che non poteva distruggere nulla perché altrimenti ce l'avrebbe avuta con lui per il resto dei suoi giorni. Sbatté la porta dell'entrata mentre tutti si voltarono intuendo chi fosse e si diresse verso la stanza dove si trovavano i presenti con le mani a pugni stretti e la testa bassa, come sempre, avrebbe voluto sbattere anche l'altra porta ma non c'era più. Non disse niente.

Peter lo guardava, avrebbe voluto conoscerlo sperando che ci fosse dell'altro e gli frullavano un sacco di domande in testa.

《Potreste lasciarci soli perfavore?》

Justin sbarrò gli occhi senza farsi vedere sentendo quelle parole ed il mondo gli cadde addosso per un istante, poi si ricordò chi era. Samuel e Tom uscirono senza indugio ed andarono altrove. Ci fu un attimo di silenzio imbarazzante.

《Posso avere una conversazione in modo civile con te per una volta?》

Chiese lui avvicinandosi mentre Justin guardava in basso.

《Non credo tu abbia alternative migliori in questo caso》

Aveva ragione, e questo lo metteva terribilmente a disagio.

《Che cosa vuoi precisamente?》

Lui rispose prontamente alla domanda come se se l'aspettasse.

《Voglio il quadro completo della storia, vorrei capirci qualcosa prima di partire con degli sconosciuti in un posto irraggiungibile》

Justin socchiuse di poco gli occhi.

《Mi dispiace ma non la so nemmeno io》

Ci fu qualche decimo di secondo di silenzio.

《Allora non lo so》

Si fermò un attimo per pensare a come tirare fuori le parole.

《Dimmi qualcosa di te》

Lui strinse ancora di più i pugni.

《Non.... non irritarmi terrestre. Se è la "storia completa", o come la chiami tu, che vuoi, devi aspettare che tornino》

Aveva ragione, ma Peter credeva che Justin fosse come un fratello per Love e che lei gli avesse raccontato tutto, ma evidentemente si sbagliava e poi, comunque, avrebbe avuto bisogno della presenza di Tyler, ma perché tra tutte le domande che poteva fargli gli aveva fatto quella più stupida ed ovvia?

《Allora... che mi dici di Love?》

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