Capitolo 18 ~ Gioco
《Ne esistono di due formati: uno in un tubetto fatto come le gocce per gli occhi ed un altro in materia solida come un burro cacao o un rossetto ed è di un colore nero. Quello in stato liquido a gocce si mette nelle orecchie e l'altro si mette, appunto, come un burro cacao sulle labbra. Servono entrambi per questioni di lingue, devi sapere che noi Krygers non parliamo la vostra lingua, la nostra si chiama Krygerin. Il vertaler per le orecchie serve per tradurre in modo istantaneo le parole della vostra lingua alla nostra e quello per le labbra per parlare la vostra stessa lingua senzaino conoscerla, anche le labbra come ogni altra parte del corpo reagisce secondo gli impulsi cerebrali e quindi il cervello è collegato ad esse, il vertaler dice alle labbra quello che dovrebbe dire in Krygerin ed il verraler le fa muovere traducendo nella lingua Terrestre le parole inviate dal cervello》
Peter rimase distucco.
《Quindi in realtà la nostra lingua non l'hai mai saputa?》
Love diede un'occhiata veloce a Justin che sembrava ghiacciato, rimaneva immobile.
《Io l'ho imparata col tempo, anche perché il vertaler non è infinito.》
Dall'armatura inspiegabilmente tirò fuori un tubetto di plastica morbida color metallo ed un burro cacao dello stesso colore, uno nella mano destra ed un altro nella sinistra.
《Questi li ho presi prima di partire per la Terra con Justin che in questo momento li ha messi perché sennò non potrebbe capirci. L'effetto dura cinque giorni. Lui ne ha altri due e a casa ne ho un altro paio quasi finiti》
Li pose al ragazzo sorridendo che li prese delicatamente dalle mani di lei. Avevano l'aspetto di semplici e normali gocce per gli occhi e burro cacao ed erano perfettamente scambiabili con quelli Terrestri. Aprì il burro cacao, dalla confezione panna ne uscì una forma cilindrica nera con qualche riflesso luccicante ed il pensiero che quel solido avesse avuto contatti con le labbra di lei gli fece venire i brividi, lo chiuse e lo ripose sul tavolo legnoso, poi passò la sua attenzione sulle gocce aprendo il tubetto trasparente da cui si poteva vedere lo strano liquido nero intervallato da piccoli brillantini più chiari, poi li restituì a lei che li fece sparire nuovamente nell'armatura.
《Quella come funziona?》
Chiese alla ragazza indicando la sua armatura viola e nera. Love senza dire niente tirò fuori un oggetto rotondo simile ad una spilla, ma era strasparente e sopra aveva una specie di "collinetta" che si staccava dal resto del materiale. Lei premette quel tasto e l'armatura si sciolse diventando liquida e ritirandosi dentro lo strano oggetto che diventò dello stesso colore dell'armatura. Love sotto aveva una canottiera nera e attillata che risaltavano la pancia piatta, dei jeans lunghi e scuri e delle scarpe da ginnastica, poi ripremette il bottone e l'armatura le si appiccicò tutta sopra come miele o resina.
《Stiamo solo perdendo tempo in sciocchezze》
Justin si alzò e prese Love per il polzo, la sua stretta forte e decisa la fecero sentire sicura e protetta nonostante la prepotenza con cui la trascinò in giro per la casa mentre Peter li seguiva.
Tom si trovava davanti alla porta aperta che guardava il cielo pastello, quasi in cerca di qualcosa tra le nuvole.
《Vecchiaccio!》
E la figura si voltò lentamente, manteneva le mani e le braccia dietro la schiena e le mani intrecciate.
《Mi spieghi come fai a nascondere la tua potenza!?》
Chiese Justin in preda all'agitazione e all'anzia, sembrava che lo stesse minacciando ed il suo sguardo era spaventoso, impossibile non rispondere ad una sua domanda.
《Ascolta》
E i suoi occhi azzurri si fecero ancora più limpidi e sereni.
《Ne ho abbastanza degli enigmi》
Si lamentò il Kryger che pareva odiarlo.
《Le tue parole senza senso non risponderanno alla mia domanda》
E strinse i pungni che sembravano contenere tutta la sua malvagità mentre Peter e Love esitavano a tenerlo fermo per evitare che disteiggesse tutto, ma non lo facevano, sapevano che non sarebbero riusciti nel loro intento.
《Mi ci è voluto tempo per imparare questa tecnica》
Ed il vecchio sorrise ignorando i sentimenti di Justin insuppati nella rabbia e nel sangue.
《Ce la insegneresti?》
Chiese Peter facendosi avanti. Love non disse niente, aveva paura che Justin non sarebbe riuscito a sopportare una simile situazione: lui allenato da un Terrestre? Un essere così umile ed insignificante? No, non sarebbe riuscito a reggere la pressione e forse nemmeno lei era molto a favore di quest'idea, ma la voglia di imparare una nuova tecnica, anzi la Tecnica, l'ebbe fatta ricredere.
《Ma certo!》
Rispose sorridendo, era la domanda che si aspettava.
《Ma non ora》
Aggiunse.
《Tra un'ora circa dovrebbe arrivare Samuel》
Ricordò loro il vecchio che non vedeva l'ora che arrivasse l'amico.
《Torniamo?》
Chiese Love indicando la direzione in cui si trovava la stanza dove si erano posti precedentemente. Peter si fece avanti e quindi tornarono e si rimisero esattamente come prima, stessi posti, stessi movimenti, pensieri simili, e appena toccarono il cuscino di paglia a Peter venne un'idea per passare il tempo.
《Facciamo un gioco?》
Chiese Peter strizzando l'occhio. I due Krygers non sapevano cosa rispondere, non erano certo venuti lì per giocare, e anche Peter questo lo sapeva bene.
《Non so bene come si chiami...》
Dichiarò grattandosi il mento.
《Praticamente a turno uno di noi dice ad esempio "io non ho mai 'cosato'" e se gli altri giocatori hanno fatto quello che il giocatore ha detto di non aver mai fatto, allora beve》
Love si fece curiosa, aveva sentito parlare di tale gioco ma non aveva mai provato. Invece per Justin era nuovo, ma lui sembrava una cosa piuttosto infantile e senza senso.
《Ma cosa beviamo?》
Chiese Love a Peter.
《Non so...》
Si alzò ed andò quasi correndo alla porta accanto chiudendosi la porta dietro: nella stanza cadde il silenzio. Entrambi avevano lo sguardo basso, Love manteneva le mani appoggiate sopra le ginocchiata piegate sopra la paglia e Justin era serio e teso e sembrava quasi triste. Peter spalancò la porta con il piede, aveva le braccia piene di bottiglie d'acqua fredda, erano almeno sei, e non gli si riusciva a scorgere il viso, le appoggiò, quasi lanciandole, affannosamente sul tavolino. Mentre Love lo guardava come se fosse un alieno e Justin faceva l'indifferente, allora Peter vide lo sguardo di Love.
《C'era solo acqua...》
Spiegò il ragazzo sistemandole meglio sul tavolo. Le bottiglie erano trasparenti e da un litro chiuse da un tappo in plastica verde, in aggiunta si trovava un'etichetta bianca con forme arancioni e verdi assieme ad una scritta in giapponese e sotto una più piccola recitante "I LOHAS" accompagnata da un quadrante arancione con altre scritte asiatiche. Peter mise una bottiglia davanti ad ognuno di loro sistemando le restanti per terra accanto a lui.
《Io non ho mai...》
Ci pensò un attimo, poi continuò.
《...mangiato sushi》
Love sbarrò gli occhi.
《Ma seriamente?》
Disse scherzando.
《Io non vivrei sensa!》
E sorrise, era la prima volta che Peter la vedeva sorridere senza nemmeno un'ombra, sensa alcuna tensione e per un attimo gli parse che quello che stava vedendo non era vero. Love aprì la bottiglia girando il tappo ed appoggiandolo vicino a sè, sollevò la bottiglia e ne bevette un po'.
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