Capitolo 9
Ena si ritrovò distesa a terra in un angolo della foresta. Col cuore a mille si alzò, determinata a trovare il piano della pace. Avanzò tra gli alberi finché vide un lago enorme. Approfittò dell'occasione per bere dell'acqua. Un uccello le volò davanti, cantando una meravigliosa melodia. Una piuma colorata scese dal cielo fino a posarsi sull'acqua del lago. Una luce abbagliò Ena, che si coprì gli occhi con la mano. Immediatamente, emersero delle rocce enormi che congiungevano una riva del lago con una grotta. Ena saltò sulla prima roccia cercando di raggiungere la grotta. Saltando da una roccia all'altra raggiunse la piuma. Si chinò sulla roccia in modo da vederla meglio. Era di diversi colori, prima rosa, poi blu, poi gialla ed infine verde, ed al centro era infilata una gemma verde acqua. Allungò la mano e la toccò. Era una piuma morbidissima, oltre che bella. Era rimasta incastrata tra le rocce. Ena cercò di tirarla per prenderla, quando riuscì ad estrarla le rocce iniziarono a tremare ed a sparire, una dopo l'altra. Ena con la piuma in mano corse per poter entrare nella grotta, ma il piede le si incastrò tra due rocce. Provò a tirarlo fuori, ma non ci riuscì, quindi guardò le rocce che sparivano dietro di lei. All'improvviso le due rocce dove si era incastrato il piede cominciarono ad immergersi nell'acqua. Ena con le mani cercava di rimanere a galla. Annaspando riuscì finalmente a togliere il piede ed a salire sulla roccia vicina, che ormai stava scendendo anche lei. Arrivò davanti alla grotta e notò che era piena d'acqua anche quella, quindi prese un grosso respiro e si tuffò. Nuotò verso il fondo, quando vide delle bolle salire verso l'alto, per poi scoppiare sulla parete della grotta e riformarsi nello stesso luogo. Sulla roccia davanti era inciso: "Bolle d'aria per respirare sott'acqua. Tenere in bocca". Ena lesse ed immediatamente ne prese una e se la mise in bocca. Non riusciva a crederci, stava veramente respirando sott'acqua! Avanzò, questa volta notando una parte aperta della grotta. Era un cunicolo stretto ma illuminato da alcune torce, che come per magia non si spegnevano in acqua. Avanzava nel passaggio tenendo in bocca la bolla d'aria, finché le torce finirono ed Ena uscì dal cunicolo. Migliaia di alghe colorate si muovevano verso il cielo. Pesci di mille colori attraversavano il lago, il sole illuminava con i suoi raggi le profondità del lago. Solo in quel momento Ena, guardandosi finalmente intorno, si rese conto della straordinarietà di quel posto stupendo.
Nuotò ancora finché la piuma che teneva in mano si illuminò.
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