Capitolo 4

La notte trascorse tranquillamente. Ena sognò di rivedere sua madre. Aveva lunghi capelli biondi con morbidi boccoli. La vedeva mentre cantava con una voce incredibilmente melodiosa e suonava un pianoforte, mentre vedeva se stessa in un angolo, con il volto rigato da un pianto. Un pianto dato dal desiderio di abbracciarla e stringerla ma sapeva che era impossibile. Anche quando si svegliò continuò a pensare a quel sogno e al volto di sua madre.

Sbadigliando si alzò, e andò in cucina controllando il cielo azzurro. Jenny stava preparando la colazione. "Buongiorno bell'addormentata", l'accolse Jenny mettendo il latte caldo nelle ciotole. "Buongiorno" rispose Ena. "Oggi è una bellissima giornata potrai andare fuori" disse Jenny indicandole la finestra. "Ecco", disse mettendo i biscotti sopra un piattino. Ena mangiò i biscotti e bevve il latte, poi andò a controllare il papà. Si trovava avanti alla finestra, guardava fuori. "Dovrei dirvelo" sussurrò continuando a guardare fuori. "Dirci cosa?", chiese Ena. "... di vostra madre...". Ena continuò a fissarlo senza dire nulla. Lui riprese: "Io amavo molto vostra madre. Già dalla prima volta che l'ho incontrata l'amavo. Sia per quei begli occhi verdi che per il carattere. Vivemmo felici per due anni fino alla nascita di Jenny... quando stava per averti mi confessò... mi confessò di essere una..." Il papà fece una pausa, poi: "... una musa... una di quelle considerate streghe dal re e da tutto il popolo. Io non credevo che lei fosse una strega, non l'ho mai creduto e non lo crederò mai. Pensavo che le muse fossero buone e dolci... che volessero aiutare noi umani... Ma una sera le guardie del castello la vennero a prendere. Tu eri appena nata e piangevi tra le braccia della tua dolce mamma... E prima che lei morisse mi disse, dandoti a me: prenditi cura della nostra Ena... e continua a vivere come se io fossi con te ogni giorno!". Ena ascoltò la storia del padre fino alla fine, con le lacrime incredule che le scendevano dagli occhi.

Corse in camera sua senza dire nulla asciugandosi le lacrime. Mai avrebbe pensato che la sua misteriosa mamma fosse una musa. Considerata strega da tutti. Si sedette vicino il letto e prese il diario.

Costruzione

21 Settembre. Ho deciso lo scopo credo sia fondamentale che almeno una musa suoni uno strumento con questo scopo: far regnare la pace nel mondo. Ora sto costruendo il pianoforte. Ho mischiato gli ingredienti ed il legno d'albero, poi ho acceso il fuoco ed ora stanno bollendo. Mia madre mi insegnò a capire gli orari in base agli spostamenti delle nuvole. Questo mi aiuta molto a capire quando smettere di far bollire. Quando avrà finito dovrò aspettare il tramonto e dare al "Miscuglio" una forma e lo scopo. Questo però è davvero segreto come scritto nelle 10 regole. Oggi ho di nuovo incontrato quel ragazzo. Cioè l'ho intravisto nella foresta prendere l'acqua del fiume.

Tiffany

Ena rimase silenziosa sbalordita: "Un pianoforte di legno in grado di far regnare la pace nel mondo... IL PIANO DELLA PACE!!!", pensò correndo in cucina a prendere il libro di leggende. Quando tornò in camera confrontò il testo del libro con il diario di Tiffany: "Si... tutto chiaro... mia madre suonava la nota angelica". Troppe notizie, troppo velocemente si erano susseguite, dalla scoperta della storia della mamma al piano della pace.

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