Capitolo 16
"Si sta riprendendo?". "Credo di sì". Due voci femminili rimbombarono nella stanza. Ena aprì gli occhi, era a casa sdraiata sul suo letto. Avanti a lei c'erano sua madre e Jenny e in un angolo suo padre allibito. Ena si alzò. "Non ti alzare", disse sua madre toccandole la fronte. "Mamma... come mai... sei qui?", disse Ena sdraiandosi di nuovo. "Ho spiegato a tuo padre e a Jenny la storia del piano della pace e del pericolo che hai corso". Sua sorella aveva creduto subito a sua madre poiché i bambini credono più nelle storie fantasiose mentre gli adulti non credevano in cose simili. "Ero nell'universo di mezzo quando mi sono resa conto del pericolo che stavi correndo così ti sono venuta incontro nell' universo delle 26 rocce. Per fortuna ho sentito dei rumori e ti ho vista stesa a terra. Ti ho portato a casa. Ena sei stata molto coraggiosa!" Lei sorrise poi sobbalzò: "Il piano?". La mamma si spostò facendo notare ad Ena il piano dietro di lei. "L'ho preso quando ti ho portata a casa". Jenny distolse entrambe dai loro pensieri: "Ehi, non credete sia ora di suonare il piano?". Sua madre la guardò: "Hai ragione!". Ena si alzò dal letto e raggiuse sua madre davanti al piano. "Credo sia meglio andare a suonare fuori", disse Tiffany. Si diressero fuori lasciando il piano all' interno. "Ma non hai portato il piano!", esclamò finalmente il papà. "No", disse Tiffany, che battendo due volte le mani fece apparire il piano avanti a lei. Si sedette sul sedile e mise le mani sui tasti cominciando a suonare la melodia più bella e dolce che Ena avesse mai sentito. Improvvisamente la loro casa sporca e malridotta si trasformò diventando una casa nuova ed accogliente. Le strade rotte del paesino si aggiustarono, i giochi del parco finalmente si aggiustarono, la piazza si popolò sotto i loro occhi, i telegiornali impazzirono per la notizia. Bambini che correvano e ridevano, genitori e adulti che ridevano e parlavano, anziani che rimasero immobili sbalorditi per l'avvenimento. Entrarono in casa ridendo, ammirando il nuovo arredamento. In casa c'era un divano bianco e nero dove si sedettero tutti e quattro. "Allora... adesso devi andare via?", chiese il papà a Tiffany. Lei annuì, fissando Ena. "È tutto suo il merito se ora nel mondo regna la pace", disse. "Non sarei riuscita a sopravvivere se non fossi arrivata tu in tempo", disse prontamente Ena. La madre le accarezzò la testa poi prese qualcosa dalla tasca bianca dell'abito. Estrasse una chiave d'oro e la diede ad Ena. "Tu potrai venire nel mondo di mezzo quando vorrai", disse Tiffany alzandosi, "però solo tu puoi venire. Non è stato facile convincere l'assemblea dei saggi!". Il padre continuava a fissare Tiffany: "Quando vorrai venire, nel cassetto della tua nuova scrivania c'è una stella. Metti la chiave nella stella e gira". Il papà si alzò "Sei più bella di quanto ricordassi!... Quindi non ci vedremo più...", disse lui. "Credo! Però, chissà...", disse la mamma cercando di non piangere. Si fissarono poi si abbracciarono. "Ciao!" disse la mamma svanendo nel nulla. Ena, Jenny e il papà rimasero così abbracciati.
Ena sorrise felice. Aveva vinto. Aveva portato la pace nel mondo. Aveva trovato il piano della pace.
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E' terminata qui la nostra avventura! Spero davvero che la storia vi sia piaciuta! ♥
Queste due storie (Il piano della pace e le voci di Wood Land) sono state scritte da me a solo 10-11 anni. Per questo desidero che le apprezziate così come sono e perché mi sono impegnata davvero molto. ♥
Sto ancora scrivendo una nuova storia e nel frattempo migliorandone una scritta in passato. Spero di poterla mettere al più presto.
Ps. Passata a vedere il servizio recensioni di @fenice_bianca
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