Capitolo 11
Sognò sua madre con un vestito elegante che suonava il piano della pace, poi suo padre e Jenny che la chiamavano senza ottenere risposta. Vide se stessa trovare il piano della pace e abbracciare suo padre, ed infine...
Si svegliò di soprassalto: non si trovava più in un lago enorme, ma navigava sdraiata sulla sua piuma lungo un fiume, trasportata dalla corrente. Mise una mano nell'acqua e si bagnò un po' gli occhi. All'improvviso si sentì un fragore lontano crescere sempre di più, Ena urlò: davanti a lei c'era un'enorme cascata. Provò a fermare la piuma remando controcorrente, ma la piuma avanzava velocemente. Si aggrappò ad una roccia con una mano, ma l'acqua la trascinò via. Veloce si aggrappò alla piuma, che continuava ad avanzare. Ormai non aveva più scampo, la cascata era davanti a lei e non fece in tempo a prendere il respiro che precipitò. Fece due o tre capriole e sbatté su un sasso, prima di cadere schiantandosi al suolo. Si alzò dopo essersi ripresa e si massaggiò la testa, notando un pozzo enorme. Si lamentò piano, prima di vedere la piuma tornata ad essere piccola, incastrata tra due rocce. La prese e la posò nel cestino. Quando lo aprì vide che però era vuoto. "No... no! No!", disse cercando tra le rocce il diario, la penna e lo specchio. In un angolo finalmente li vide! Non c'era acqua lì, ma solo diverse rocce. Ena corse lì: mancava il diario. Mise dentro la penna e lo specchio e riprese a cercare il libro. Superò diverse rocce finché non lo vide, bagnato, continuare a scivolare tra le rocce. Ena lo raccolse. "NO!" strillò vedendo le pagine bagnate e scolorite. Il cuore gli si ghiacciò. Uscì finalmente dal fiume ed appoggiò il libro a terra, dicendo: "Asciugati... asciugati!!!" Però all'ombra non poteva asciugarsi. Lo prese e si diresse verso il sole, ma inciampò e cadde. Si sentì un rumore di cocci. Il suo cuore cominciò a battere velocemente, aprì il cestino e prese lo specchio.... era in mille pezzi!!! "No... no!!! È impossibile, si è rotto !!!". Posò a terra il libro e lo specchio, trattenendo le lacrime. La piuma si illuminò di nuovo nel cestino. Uscì volando e diventò enorme, avvolse i due oggetti ed una luce abbagliò Ena. La penna divenne nuovamente piccola e cadde a terra. Ena si accucciò. Lo specchio era di nuovo intero ed il libro asciutto! Li prese sorridendo. Quando posò la penna davanti a lei apparve uno zaino con una tracolla, decisamente più comodo. Ena lo aprì. Dentro c'era una bottiglietta d'acqua, del pane ed un nastro per capelli, cui si fece una coda e si mise lo zaino sulle spalle. L'avventura era appena iniziata.
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