La coppa di Quidditch

«IL CIELO È SGOMBRO E NON TIRA UN FILO DI VENTO! LA GIORNATA È PERFETTA PER IL QUIDDITCH! LE SQUADRE GRIFFONDORO E SERPEVERDE SI CONFRONTANO PER L'ULTIMA PARTITA DELLA STAGIONE» Lee Jordan, il futuro cognato di Pansy, scaldava il pubblico come al solito. Nella calma relativa degli spogliatoi Draco cercava di trovare un po' di coraggio per uscire là fuori e affrontare la partita.

«Dai, non è niente di che» Blaise si sedette sulla panchina e gli diede una spallata per distrarlo dai suoi pensieri.

Purtroppo Draco era indistraibile. «Non gli rivolgo la parola da tre giorni e adesso devo affrontarlo in campo. L'ideale»

«LA SQUADRA VINCITRICE SI PORTERÀ A CASA LA COPPA DEL QUIDDITCH E UN BONUS PER LA COPPA DELLE CASE, CHE COMUNQUE HA GIÀ I COLORI ROSSO ORO CUCITI ADDOSSO»

«Ma non può starsene zitto?» Si lamentò Blaise. «Così porta sfortuna, se perdiamo sarà tutta colpa sua. Dovremo pensare a un modo per vendicarci»

«Che sciocchezza. Tu cosa proponi?» Chiese, tanto per dar corda all'amico.

Blaise si carezzò il mento con due dita. «Non saprei, potremmo legargli le treccine alla testiera del letto» Cosa? Era impazzito... oh no?

«Non starai pensando... Pansy ci ammazza se glielo ricordiamo» Scoppiarono a ridere, il vecchio scherzo che avevano fatto all'amica era uno dei ricordi più divertenti della loro infanzia.

Draco si piegò in due. «Te la ricordi la faccia di sua madre?»

«No, ma mi ricordo quella che ha fatto la tua. Narcissa sembrava sul punto di avere un infarto e tu, disgraziato "Non volevamo fare niente di male, mammina" Sono morto dal ridere»

«Se voi due avete finito di divertirvi» Bofonchiò Tiger. «Dobbiamo entrare in campo» Certo che farsi richiamare da Vincent era un nuovo traguardo. Si alzò e si portò davanti a tutti. 

«Cerchiamo di fare del nostro meglio, e chi se ne frega se vinciamo o perdiamo» Che discorso di incoraggiamento bislacco, ma non gli veniva proprio niente di meglio in quel momento. La squadra lo fissava in attesa del resto, non c'era altro, era tutto lì cosa doveva fare?

Blaise gli venne in aiuto, loro si capivano anche senza parlare, alzò la scopa in alto e urlò «Sì! Facciamogli il culo» Gli altri si unirono al suo entusiasmo, per fortuna e corsero in campo.

«ECCO CHE ANCHE LE SERPI ENTRANO IN CAMPO! QUANTO ENTUSIASMO, LO AVRANNO CAPITO CHE DEVONO BATTERSI CONTRO GRIFONDORO?»

«Giordan! Non cominciare» La voce della professoressa McGranit si infilò fin dentro il microfono.

«MA PROFESSORESSA. SERPEVERDE NON VINCE MAI CONTRO DI NOI» Quanto era fastidioso. 

Draco smise di ascoltarlo e si alzò in volo, tutta la squadra lo seguì, fecero un giro di campo e poi si misero in posizione, di fronte all'altra squadra, in attesa che venissero liberate le palle. Harry lo fissava con uno sguardo impenetrabile, che cosa aveva in mente? 

«MADAMA BOOM LANCIA LA PLUFFA E.... INIZIA LA PARTITA» Dannazione! non aveva neanche visto liberare il boccino. Per fortuna Harry sembrava perso quanto lui. «LA PLUFFA A GRIFONDORO, GINNY WEASLEY PRENDE LA MIRA... DIECI A ZERO PER GRIFONDORO» 

«Andiamo ragazzi! Vince attento!» Il bolide sfrecciò oltre il suo battitore e per poco non lo sbalzò dalla scopa. 

«ECCO... ECCO... BLETCHLEY LANCIA LA PLUFFA E... KATY BELL LA INTERCETTA. LA PASSA A ALICIA, POI A GINNY E SEGNA ANCORA! VENTI A ZERO PER GRIFONDORO»

Ma che diamine combinavano? Era solo in campo? «Che state facendo?» Urlò, planando in mezzo al gioco, invece di stare in alto a cercare il boccino. «Greg, spedisci quel bolide addosso a uno di loro, tanto per cambiare»

«E se colpisco Ginny e si fa male?» Bofonchiò il bestione. E no! così non andava! I Grifondoro sembravano una macchina da guerra, i suoi erano lì per fare una scampagnata. «Ma non volete vincere? A loro non interessa di farvi male» Un bolide lanciato da uno dei gemelli sibilò a pochi pollici dalla sua testa e frantumò la coda della scopa di Pucey, perfetto, un cacciatore in meno. Tanto per quello che servivano. 

«LA PLUFFA È DI NUOVO A GRIFONDORO» Ancora! Ma cos'è, hanno delle calamite nei guanti?

«Miles! Para quella pluffa! Se vuoi vivere fino a domani»

Bletchley, il suo portiere, in teoria, fece di no con la testa senza neppure guardarlo. «Scusa Malfoy! La mia ragazza mi lascia sbirciare sotto la sua maglietta se li faccio segnare» Allora era così? Che diamine, non ci stava a perdere a quel modo.
Arrivò in picchiata sulla pluffa, neanche fosse un boccino d'oro, se la mise sotto braccio e dribblò le scope degli avversari. I bolidi lanciati dai gemelli gli sfioravano la coda della scopa.
Perché non erano a Serpeverde?! 

Davanti agli anelli avversari prese la rincorsa e tirò senza neanche rallentare.

«MALFOY SEGNA! UN'AZIONE PETTACOLARE! VENTI A DIECI SIAMO ANCORA IN VANTAGGIO RAGAZZI» 

«Che cazzo credi di fare?» Blaise arrivò in picchiata «Lascia perdere la pluffa! Cerca quel dannato boccino e fai alla svelta, prima che ci massacrino» 

«RONALD WEASLEY LANCIA LA PALLA E ZABINI LA... OH NO! VIENE COLPITO DA UN BOLIDE E PERDE LA PLUFFA. BELL LA RECUPERA E LA PASSA...»

«Tutto bene Blaise?» Il ragazzo si teneva il braccio vicino all'addome, il bolide doveva avergli fratturato il polso.

«Sì. VAI» Si limitò a urlargli, prima di ripartire verso la mischia. Doveva trovare quel boccino e doveva farlo alla svelta.
Cercò Harry con lo sguardo, si era portato molto in alto e osservava la partita senza troppa fretta. Loro stavano vincendo.

Draco sentì arrivare un bolide e si appiattì sulla scopa. Va bene non mirare contro la Weasley, ma Vince poteva almeno evitare di bombardare lui.
Tornò a cercare con lo sguardo Harry. Cosa aveva in mente? Anche lui era distratto dalla situazione fra loro?
Nonostante la distanza cercò negli occhi del suo ragazzo qualche traccia di incertezza, di... aspetta! Cos'era quel lampo?

Harry volava lento, ma senza spostare lo sguardo, cercava di non farsi notare, ma Draco era più che certo che avesse visto qualcosa, qualcosa appena alla sua sinistra... eccolo! Il boccino volava basso proprio in mezzo agli anelli di Grifondoro. Partì alla rincorsa.

«POTTER PARTE IN PICCHIATA» Cazzo! Lo aveva notato! Non importava, lui era più vicino! Si piegò sulla scopa per diminuire l'attrito. «ANCHE MALFOY PARTE ALL'INSEGUIMENTO. FORZA HARRY!»

Questa volta no! Questa volta non lo avrebbe fregato! Spinse la scopa al massimo. Un maledetto bolide gli colpì la caviglia. Che male! Idioti di battitori.
Non rallentò, c'era quasi. 
Allungò la mano. Harry era proprio sopra di lui.

«POTTER PRENDE IL BOCCINO! NO ASPETTA, ANCHE MALFOY PRENDE IL BOCCINO, CHE DIAVOLO. MA CHI HA VINTO?»

Volavano affiancati, incapaci di frenare la picchiata così bruscamente da fermarsi subito. Gli occhi negli occhi e la mano calda e sicura di Harry stretta attorno alla sua. Aveva preso il boccino! Non ci credeva!
Aveva vinto la partita.

«Io...» Non sapeva che dire. Come avrebbe reagito Harry? Era già tanto arrabbiato con lui, avrebbe messo la parola fine alla loro relazione?

Harry sorrise. «Ce l'hai fatta. Hai vinto! Non sai come sono fiero di te»

Tutta la tensione degli ultimi giorni si sciolse in un istante e gli occhi gli si riempirono di lacrime. «Allora non sei arrabbiato con me?»

«Perché mi hai battuto a quidditch? Sei scemo?» Prese la mano di Draco per il polso e la sollevò in segno di vittoria, il boccino agitò le alucce sottili fra le sue dita. 

«SERPEVERDE VINCE! MI DISPIACE AMORE, TU SEI STATO IL PIÙ BRAVO»

«GIORDAN! DAMMI QUEL MICROFONO» La professoressa McGranit strappò l'apparecchio da davanti alla faccia di Lee Giordan. «IL SIGNOR MALFOY CATTURA IL BOCCINO METTENDO FINE ALLA PARTITA. PUNTEGGIO CENTOSESSANTA A VENTI. COMPLIMENTI SERPEVERDE» Un gracchiare fastidioso segnalò che il microfono era stato spento, ma l'urlo della folla invece continuava.

Dalle gradinate di Serpeverde, ma anche da tutte le altre tre, i ragazzi mescolati e non più divisi in case, esultavano e applaudivano. I gemelli lanciarono un paio di mortaretti che si erano portati in tasca e le scintille verdi e argentate caddero fa la folla.
Draco vide tutto questo riflesso negli occhi verdi di Harry che si sporgeva dalla scopa, quell'incosciente, per baciarlo. «Scusa se ho fatto il cretino, non meritavi che ti trattassi a quel modo» Draco mandò giù il grumo di dolore e paura che gli aveva bloccato il respiro da quando era uscito dalla stanza delle necessità tre giorni prima. «Mi perdoni?»

Non doveva perdonarlo così, senza fargliela pagare almeno un pochino, stavolta se lo meritava sul serio di soffrire almeno un po', per questo Draco, non appena Harry ebbe pronunciato quelle parole scoppiò in lacrime mentre faceva di sì con la testa, incapace di parlare. Harry sorrise e lo baciò di nuovo.

«POTTER MALFOY! SCENDETE DA QUELLE SCOPE SE VOLETE CONTINUARE CON LE EFFUSIONI, È PERICOLOSO» La McGranit aveva riacceso il microfono di proposito, solo per riprendere loro. Che onore. 

«Ah! Ho parlato con Hermione» Harry sembrava serio. Guai in vista? «Avevi ragione riguardo quella cosa. Abbiamo chiarito e... guarda» Indicò un punto fra gli spalti. La Granger, vestita di verde e argento, che orrore, si sporgeva verso Theo che, la baciava come non ci fosse un domani.

«SIGNORINA GRANGER! CHE DIAMINE COMBINA? NON CI SI METTERÀ ANCHE LEI ADESSO?» Povera professoressa, non che fosse una delle persone che preferiva, ma sembrava proprio disperata.

Però, se Theo si era dato una mossa con la secchion... cioè con Hermione, poteva voler dire solo una cosa!
«Non ci posso credere! Finalmente Pansy la smetterà di tormentarmi con questa storia!»
E soprattutto, adesso che non era più impegnato a preoccuparsi per la sua relazione, avrebbe potuto concentrarsi sullo studio, senza distrazioni. Harry gli mise una mano sulla schiena, senza distrazioni... più o meno.

Ciao meravigliose persone che leggete. Mi si era incasinato l'ordine dei capitoli e me ne sono accorta solo ora! Ma vi pare possibile? Adesso l'ho sistemata e sembra reggere, ma non canto vittoria perché Wattpad quando ci si mette è veramente una mersa di triceratopo su queste cose! Mi è successa la stessa storia con "Profumo d'aconito" e non vi sto a raccontare cosa ho dovuto fare per sistemarlo! Comunque, se vi capita di vedere che i capitoli se ne vanno dove non dovrebbero e vi va di farmelo sapere ve ne ringrazio enormemente! Grazie a Merlino esiste Efp! Altrimenti ricordarmi l'ordine corretto era da camicia di forza! Un sentito grazie a Erica, che gestisce quel fantastico sito, anche se lei non saprà mai quanto le sono grata.
Fine dello sclero e buone feste, se mi mandate tanti commenti vi pubblico un nuovo capitolo prima della fine dell'anno!
Baci.
Noy

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