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-Sei sicuro che funzionerà?- Gli aveva chiesto Pansy, sdraiata sul suo letto, sopra il piumone con il logo di Serpeverde che gli aveva regalato suo padre per Natale. Ne aveva altri due nell'armadio e se ne aspettava uno nuovo quell'anno, suo padre non aveva molta fantasia per i regali o forse, semplicemente non gli importava molto di fargli sempre lo stesso.
-Sì Pansy, sicuro al cento per cento! Appartiene alla famiglia di mia madre da sempre!- Le aveva risposto Draco, prendendole di mano il prezioso cimelio per riporlo nel porta gioie da cui lo aveva estratto pochi istanti prima. Blaise, seduto sul divano, si girava tra le mani il bicchiere di succo di zucca ancora pieno per metà, come se dovesse trovarvi la risposta alle sue domande.
-E dimmi Dray- Gli chiese, sollevando un sopracciglio -Che cosa succederà esattamente se tuo padre scopre che lo hai trafugato?- Nel caminetto un ceppo aveva crepitato, incendiandosi e spargendo cenere sul folto tappeto. Blaise, seduto proprio di fronte alla fiamma osservò le scintille brillare per pochi secondi e poi spegnersi lasciando piccoli fori nel tessuto. Ci avrebbero pensato gli elfi a ripararlo.
-Non se ne accorgerà. L'ho sostituito con uno assolutamente identico!- Suo padre non aveva nessun motivo per controllare il medaglione, che era custodito nelle segrete del Manor ma, se lo avesse fatto, avrebbe trovato la sua copia, completamente identica all'originale Blaise pareva perplesso, ma tenne per sé i suoi dubbi e Draco gliene fu grato.
-Allora mi aiuterete?- Chiese ancora, pieno di apprensione, la riuscita del machiavellico piano dipendeva in buona parte dall'aiuto dei suoi due migliori amici, certo, aveva un piano B, ma prevedeva di coinvolgere l'insegnante di pozioni, nonché suo capo casa, nonché suo padrino... Severus lo avrebbe aiutato, ne era sicuro, sapeva di poter contare sul fatto che, alla fine, il suo padrino non riusciva mai a negargli nulla, ma non gli avrebbe lesinato critiche e raccomandazioni. Non voleva neanche pensarci. Almeno finché aveva ancora speranza di convincere Blaise e Pansy ad unirsi a lui.
-Io ci sto!- Affermò la ragazza decisa, saltando su dal letto per andare a far compagnia all'amico sul comodo divano di velluto verde.
-Davvero Pansy?- Si intromise Blaise. -Hai capito bene chi diavolo dovresti "rimorchiare"?- Le chiese, esibendo un'espressione schifata sul volto.
-Certo Blay, e sono convinta che sia andata meglio a me che a te!- Gli rispose lei sorniona, Draco si trovò a chiedersi se l'amica non stesse, per caso, nascondendo qualcosa, non sembrava poi tanto dispiaciuta di dover uscire con quel soggetto.
-Su questo non posso darti torto!- Convenne il moro con espressione esageratamente afflitta.
-Andiamo Blaise.- Lo supplicò Draco -Pansy ci sta! Senza di te non può funzionare!- Con un'espressione da cucciolo che avrebbe intenerito chiunque.
-E dai Blaise! Dopotutto cosa ti costa tesoro? Non perderai il tuo primato, solo perché, per una volta, chiedi di uscire ad una ragazza.- Aggiunse Pansy, con il suo consueto tono affettato, Draco la adorava quando faceva così!
-Non è chiederle di uscire che mi preoccupa, ma il fatto che lei possa dire di sì! Sai che duro colpo per la mia autostima farmi vedere in giro proprio con lei?- Aveva concluso lui, vuotando il suo bicchiere in un solo lungo sorso. Il pomo d'Adamo andava su e giù sul collo esposto, e Draco si trovò a fissarlo ammirato. "Come fa a sembrare sensuale e lascivo anche mentre beve un dannatissimo succo di frutta?" Lui invece si sentiva sempre rigido e freddo, non riusciva mai a lasciarsi andare come avrebbe voluto. Ma non era tempo per simili sciocchezze, doveva convincere Blaise a sostenerlo.
Draco Malfoy non si era mai abbassato a pregare nessuno in tutta la sua vita, ma coinvolgere Blaise era troppo importante, voleva bene a Pansy, ma le sue speranze erano risposte principalmente nell'amico. Solo lui, con il suo fascino ammaliante e la sua bellezza ultraterrena, poteva riuscire nell'ardua impresa. E Draco avrebbe fatto ogni cosa per darsi anche solo una possibilità in più. Ci teneva troppo.
-Blaise- Disse in tono supplichevole -Ti scongiuro, non ho speranze se tu ti rifiuti! Loro sono in tre, non riusciremo mai a dividerli, dobbiamo per forza agire insieme.- Blaise puntò gli occhi scuri in quelli dell'amico, non l'aveva mai visto così coinvolto in qualcosa. Solo un attimo, poi rispose pacatamente.
-Non è solo quello Draco, metti che dica di sì, che tutto vada secondo i tuoi piani, che cosa succederà dopo? Ok passeresti una serata con lui... e poi?- Gli chiese, facendosi serio, d'un tratto il clima nella camera cambiò, non stavano più scherzando, Blaise era preoccupato per lui, e non aveva tutti i torti, ma Draco non era ancora pronto ad affrontarlo.
-E poi tutto tornerà come prima, non scoprirà mai chi sono.- Replicò, sapeva che l'amico intendeva tutt'altro, ma sperava di cavarsela in quel modo, senza dover ammettere che non aveva idea di cosa sarebbe successo "dopo", di come avrebbe reagito, come avrebbe fatto a tirare avanti.
-E tu?- Baise non si era fatto distrarre dai tentativi di depistaggio dell'amico, era andato dritto al punto, ma Draco non sapeva proprio come rispondergli.
-Cosa vuoi dire Blaise?- Chiese all'amico, per prendere tempo, magari sarebbe riuscito ad inventarsi qualcosa.
-Tu come starai? Quando le cose torneranno come prima, quando lui non si accorgerà neppure che esisti? Ricomincerai a litigarci solo per farti notare?- Ci aveva pensato così tanto, Draco, solo che non aveva una risposta, non voleva soffermarcisi, non voleva pensare a quello che sarebbe successo dopo, o gli si sarebbe spezzato il cuore! Pansy per fortuna decise di intervenire per liberarlo da quella tortura.
-Blaise! Dacci un taglio! Lo sai cosa succederà "dopo", lo sai che la sua vita è già decisa in partenza, come la tua! Come la mia, maledizione! Non puoi, per una volta, lasciarlo sognare? Almeno finché può ancora permetterselo?- Draco aveva ascoltato il discorso dell'amica a testa bassa, le era grato di essere intervenuta in sua difesa, ma ogni parola gli pesava sul cuore, sapeva che era come diceva lei, non aveva alternative.
Non avevano alternative.
Avrebbero seguito la volontà dei loro genitori e vissuto la vita che stavano tracciando per loro.
Ma quattordici anni erano pochi per arrendersi, troppo pochi per impedirsi di amare, così lui c'era cascato, si era innamorato. E la gioia che aveva provato era stata così destabilizzante, travolgente e bellissima da fargliene desiderare ancora e ancora, solo un altro pochino! Così aveva ideato quel piano, avrebbe ottenuto un po' di quello che tutti i ragazzi normali hanno, quando si nascondono negli angoli a rubarsi i baci, quando si tengono per mano nei corridoi, si sussurrano parole dolci.
Ma niente di così smielato per carità! Era pur sempre un Serpeverde!
-Ritieniti fortunato che sono un tipo romantico!- Aveva sentenziato Blaise, infine, colpito dal discorso dell'amica, Pansy metteva sempre tutto a posto.
-Quindi è un sì?- Esultò Draco incredulo.
-Sì! Ma non ti aspettare nessun altro regalo per Natale!- Disse, alzandosi e dirigendosi alla porta, poi parve ripensarci e, senza girarsi aggiunse -Dray, promettimi che ci proverai, almeno, a non farti troppo male- E finalmente uscì dalla stanza del Serpeverde.
-Dai tesoro, non farti deprimere ora, dobbiamo trovarti un vestito! Fammi vedere ancora il pendente incantato, così cerchiamo qualcosa che ci si adatti!- Pansy stava cercando, a modo suo, di tirarlo su di morale, ma non sembrava rendersi conto che una lunga disquisizione su abiti e accessori non rientrava esattamente nel suo concetto di "divertente".
Con la vaga impressione di essere finito dalla padella nella brace, Draco si apprestò a passare una delle domeniche più lunghe e noiose della sua vita.
.......
-Missione fallita Draco!- Blaise aveva esordito con quella frase, entrando nella sua camera. Come ogni pomeriggio si erano riuniti per studiare insieme, e, solitamente, si incontravano nella stanza di Draco, dopotutto, anche se ognuno di loro aveva una stanza privata, la sua era di gran lunga la più spaziosa, e la più confortevole, essendo dotata persino di un salottino, un bagno e di un caminetto privato.
-Come sarebbe a dire "missione fallita" Zabini?! Che diavolo vuoi dire?- Draco stava cedendo al panico, in contrasto con l'atteggiamento menefreghista dell'amico, si era alzato di scatto buttando sul pavimento il testo che stava studiando, il manoscritto antico aveva perso alcune pagine che si erano sparpagliate sul tappeto "La bibliotecaria mi metterà in punizione! Ci mancava solo questa", pensava, con la sensazione che tutto stesse andando per il verso sbagliato.
-Vuol dire che ci va già con un altro. Se ti dicessi chi è- Sghignazzò il moro -Aspetta che lo dica a Pansy- Concluse, con un sorriso malizioso, sembrava divertirsi in mondo, Draco avrebbe tanto voluto strozzarlo.
-Dirmi cosa caro?- Chiese lei, entrando, proprio in quel momento. Alla vista del pasticcio combinato da Draco si lasciò sfuggire una smorfia, ma si precipitò solerte ad aiutare l'amico, mentre Blaise, indifferente, si accomodava in poltrona.
-Che questo stronzo ha fallito miseramente!- Le rispose Draco sconsolato, prendendo dalle sue mani gli ultimi fogli caduti e rimettendo in sesto il libro con un incantesimo. Se avesse avuto un pizzico di fortuna la bibliotecaria non si sarebbe accorta della disavventura occorsa al suo prezioso testo, e, almeno si sarebbe risparmiato la punizione e anche "l'altra" punizione, quella di suo padre.
Ma restava sempre il problema di Blaise da risolvere. Sospirò disperato, lasciandosi cadere teatralmente sul letto e portandosi un braccio a coprirsi il viso.
-Che regina della tragedia sei Draco!- Lo canzonò il compagno, prima di dedicarsi a diffondere il gustoso pettegolezzo. -Non indovinerai mai con chi va al ballo la mia "vittima"!- Si stava rivolgendo a Pansy, coscente che l'amica gli avrebbe dato più soddisfazione di lui.
-Vuoi dire che ti ha detto di no?- Lo interruppe lei, esterrefatta, prendendo posto sul divano, ed accavallano le gambe.
-Non gliel'ho neanche chiesto! È già impegnata!- Replicò il moretto, con un ghigno perfido che gli solcava il viso dai lineamenti perfetti.
-Vuol dire che "quella" ha trovato qualcuno con cui andare al ballo?!?- Chiese Pansy, scioccata.
-Non sottovalutare la libidine dei maschi etero Pan, sarebbero capaci di rincorrere qualsiasi cosa con le tette! Il suo amichetto avrà tirato fuori un po' di quel coraggio Grifondoro di cui vanno tanto fieri e l'avrà invitata, così loro andranno insieme ed io sono fregato! Letteralmente fregato!- Si era intromesso Draco, sempre più prostrato nel suo dolore, tutti i progetti e i sogni legati a quella serata gli morivano davanti agli occhi e lui si sentiva un po' morire con loro.
-No, no amico! E smettila di fare l'eroina tragica Dray! Se sapessi con chi ci va, capiresti che non hai proprio motivo di preoccuparti. Anzi, forse è addirittura meglio!- Lo aveva sgridato Blaise.
-Allora, avanti, parla Blay! Che aspetti?- Lo esortò Pansy divorata dalla curiosità.
-Non lo so se mi va di dirvelo... avete osato insinuare che mi avrebbe detto di no! Come se fosse possibile resistere alla mia favolosità!- Li canzonava Blaise fintamente offeso.
-Ma tesoro, come ti è mai venuta in mente una sciocchezza simile!- Lo blandì la ragazza, avvicinandosi a lui e passandogli premurosamente una mano sul braccio -Ma sai bene che molte ragazze non vedono più in là del proprio naso. Soprattutto se è sempre immerso nei libri come il suo!- Aveva concluso, con uno sguardo furbo ed ammiccante. La sonora risata che riuscì a strappare ai suoi interlocutori la convinse di aver fatto centro. Ma Draco era troppo preoccupato per farsi distrarre da una sciocchezza simile.
-Vuoi sputare quel nome Blay?! Prima che mi venga un infarto!- Urlò il biondo ancora ridendo.
-Ok! Ok! È... Viktor Krum!- Aveva sputato Blaise, mezzo soffocato dal riso.
-Noo! Non ci credo! Hermione so-tutto-io Granger va al Ballo del Ceppo con Viktor Krum?- Urlò Pansy incapace di contenersi -E tu come lo sai?!?- Era saltata in piedi, ed aveva spalancato talmente gli occhi da sembrare che le uscissero dalle orbite.
-Me l'ha detto Marc!- Aveva risposto lui, un sorriso sognante dipinto sul viso. -È amico di Olaf. Dopo cena me l'ha presentato e lui ci ha raccontato questo pettegolezzo. Rispose Blaise, sembrava al settimo cielo.
-Ti piace proprio, vero?- Chiese Draco felice per l'amico. Anche Blaise avrebbe condiviso il suo stesso destino, i suoi genitori avrebbero scelto per lui una strega, purosangue naturalmente, e lui avrebbe dovuto sposarla, che a lui piacesse o meno. Probabilmente sarebbe toccato proprio Pansy, o una delle loro compagne di scuola, o almeno così sperava. Ma non era affatto sicuro, la madre di Blaise era una donna molto particolare. Tanto bella quanto letale, la dolce mamma di Blaise aveva collezionato ben sette mariti, tutti morti in circostanze misteriose e il fatto che Blaise fosse figlio unico, quindi il suo unico erede, non lo faceva essere al sicuro dalle macchinazioni materne.
-Sì, infatti, ora che sono fuori da tutta questa assurda storia, pensavo... forse potrei... andare al ballo con lui- Aveva sussurrato lui, con stringendosi nelle spalle. Blaise, che ostentava una sicurezza e una sfacciataggine che erano solo di facciata, non aveva mai avuto il coraggio di iniziare una storia, per timore che sua madre lo venisse a sapere. Fino a quando non aveva conosciuto quel ragazzo, arrivato con la delegazione di Durmstrang.
L'aveva stregato dal primo istante e lui ci era cascato con tutte le scarpe, dimenticandosi finalmente l'assurda ed improbabile cotta che gli aveva fatto perdere il sonno negli ultimi tre anni.
- No, Blay! Non dirlo neanche per scherzo!- Replicò Draco preoccupato -Tua madre ti uccide!- Era una sofferenza dovergli dire quelle parole, ma lui non aveva modo di nascondere la propria identità, non avrebbe avuto scampo, sua madre lo avrebbe saputo immediatamente.
-Ok, non metterti a farmi la predica! Lo chiederò a Daphne- Aveva replicato Blaise, mestamente. Si vedeva che era deluso, forse, per un attimo ci aveva creduto. Draco avrebbe voluto abbracciarlo, ma era piuttosto restio a concedere troppa intimità a Zabini, il compagno era fin troppo lesto a prendersi un po' troppe libertà...
-Ma la piantate voi due! Vi rendete conto che con un pettegolezzo simile diventerò la regina del gossip!?!- Li interruppe Pansy, dando il via ad un siparietto che avrebbe dissipato ogni malumore. Le brillavano gli occhi dalla felicità.
-Tu non lo dirai a nessuno invece! Se si verrà a sapere Olaf si arrabbierà con me!- L'aveva redarguita Blaise.
-Uffa però! Che faticaccia essere una buona amica!- Gli rispose lei, lasciandosi cadere di peso sul divano.
-Invece di pensare ai pettegolezzi Pansy, perché non cerchi di mettere in atto la tua parte del piano? Siamo nelle tue mani ora!- Insistette Draco.
-Ho già in mente qualcosina tesoro, non preoccuparti- Gli rispose e gli occhi le brillavano di malizia. Aveva un aspetto splendido e terrificante allo stesso tempo, pareva letale.
-Sì, ma cerca di agire in fretta, prima che si trovi anche lui qualche carciofa da portare al ballo!- L'aveva pungolata Draco, ora che era la sua ultima speranza non poteva più permetterle di perdere tempo!
-Non esagerare ora Dray! È già un miracolo che abbia trovato qualcuno lei. Solo quello sfigato di Paciock ha meno chance!- Ma cosa le saltava in mente? Tirare fuori Paciock davanti a Blaise! Draco scrutò l'amico preoccupato, ma lui sembrava piuttosto tranquillo.
-Neville ha già trovato una dama!- Si intromise lui, con un'espressione indifferente, certo era molto bravo a fingere, ma Draco si sentiva abbastanza sicuro che non fosse così.
-Ma che cavolo dici! E come fai ad essere sempre più informato di me?!- Lo sgridò Pansy.
-È la fine! Non ho nessuna speranza!-Si disperava intanto Draco, ripiombando sul letto, perfetto ritratto di disperazione.
-Basta con questa tragedia adesso Dray! Ti ho detto che ci penso io piccolo! Ti farò andare al ballo con lui, fosse l'ultima cosa che faccio! Piuttosto Blaise, con chi cavolo ci va Paciock? Chi è così sfigata?- Chiese poi Pansy.
-Non so, una del terzo anno...- Ancora quell'espressione indifferente, come se non sapesse il nome della fortunata. Draco non ci avrebbe creduto neanche dopo un patto infrangibile!
-Va bene che non ci sarebbe potuta andare se non l'avesse invitata un ragazzo del quarto, però che pena andarci con Paciock!- Proseguì Pansy. Ora basta! Non ce la faceva più a sopportare le loro sciocchezze.
-Ragazzi, non per essere scortese, ma potreste andare da un'altra parte a spettegolare e lasciarmi solo con la mia disperazione?- Proferì il biondo, cavalcando l'onda della tragedia.
-Ok, Draco, è tardi, andiamo a dormire, ma tu la devi proprio piantare di interpretare il ruolo della principessa tragica, tesoro, ti rovina l'incarnato!- Lo aveva salutato lei, vezzosa e frivola come suo solito, mentre, con un gesto affettato, gli passava una mano sul viso, come a cancellare inesistenti rughe, prima di uscire e lasciarlo solo con la sua disperazione e i suoi sogni sempre più irraggiungibili.
......
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