CAP 20 - CENA


"Siria"
(Ultima domenica di gennaio)

Io e Cristian raggiungemmo casa mia un po' prima della cena visto la novità.
Appena entrammo in sala da pranzo tutti gli occhi della mia famiglia si puntarono su noi e pochi attimi dopo venni rapita dalle donne di casa, che mi trascinarono in soggiorno
<<C'è l'ha fatta il giovanotto, ha conquistato il tuo cuore e altro!>> esclamò mamma con gli occhi che brillavano, mi ritrovai ad arrossire ma annuii felice.
<<Facci vedere>> chiesero in coro le gemelle, le accontentai.

Fra varie esclamazioni di stupore  e commenti un po' piccanti da parte delle zie ci accingemmo a tornare in sala da pranzo, due adolescenti mi ritrovavo come zie nonostante fossero donne adulte con figli!
<<Aspetta!>> mi fermò mamma
<<Avete preso delle precauzioni, vero?>>
<<Si mamma, Lucrezia in passato mi aveva già insegnato l'uso delle erbe per prevenire gravidanze, non ti devi preoccupare siamo troppo giovani per impegnarci in quel senso, visto anche il momento problematico, bastano tre donne adulte incinte in famiglia>> commentai scherzando.
<<Bene sono felice di avere un figlia matura come te>> mi sorrise mamma abbracciandomi.


"Cristian"

Appena le donne sparirono dalla stanza i maschi adulti presenti mi fulminarono con gli occhi.
<<Tu ragazzino spero per te che abbiate preso delle precauzioni per quello che avete fatto>> mi apostrofò Octavian infastidito.
<<Sì signore non deve preoccuparsi, siamo consapevoli che non è il caso di rischiare>> risposi grato all'informazione che Siria mi aveva dato prima di entrare.
<<Mi raccomando non la devi fare soffrire>> continuò poggiandomi una mano sulla spalla e guardandomi dritto negli occhi.
<<Farò tutto quello che è in mio potere per renderla felice e proteggerla>> garantii sicuro delle mie parole, Octavian annuì e mi lasciò andare.

<<Sei fortunato non hai dovuto aspettare tanto come lo zio>> commentò Zack avvicinandosi con un sorrisone malizioso.
<<Non me lo aspettavo neanch'io così presto effettivamente ma sono felice che sia successo, non avrei retto a lungo>> sospirai.
<<Ora dovrò solo aspettare i miei nipotini, a quando il lieto evento?>> mi canzonò il ragazzo dandomi alcuni colpetti col gomito.
<<Dovrai aspettare parecchio per diventare zio ho paura, tua sorella Sara è ancora troppo piccola, accontentati di diventare il fratello maggiore per la seconda volta>> evitai di accettare lo scherzo riuscendo a fargli mettere il muso.
<<Io intendevo...ah lascia stare mi stai prendendo in giro vero? Hai capito cosa intendo>>
<<Oh mio giovane Beta ho capito eccome a cosa facevi riferimento ma non credo che Octavian ne sarebbe contento se accadesse prima che la sua bambina diventi adulta>> commentai sottovoce facendo l'occhiolino a Zack che scoppiò a ridere conscio della sacro santa verità che avevo appena detto.

Il nostro dibattito fu interrotto dal ritorno delle donne e il suono del campanello che annunciava l'arrivo dei miei seguiti pochi minuti dopo dagli ospiti vampireschi.

Marta, seguita dal marito e figlia, si dedicò prima ai miei genitori salutandoli con calore e facendoli accomodare in sala da pranzo per poi scusarsi al suono del secondo campanello.
Fu Siria ad aprire la porta essendo stata lei a lanciare l'iniziativa sorridendo cortese ai quattro che entrarono.

<<Benvenuti, prego entrate, sono sicura che voi conosciate già i miei genitori Octavian e Marta.
Io però non ho mai avuto modo di presentarmi a lei signora Magda, sono Siria futura alfa di questo branco e lui è il mio Mare Cristian>> ci presentò alla donna che assomigliava ad Andrea solo gli occhi erano diversi, la ragazza li aveva color nocciola come il padre invece la madre li aveva verdi ed era molto più bassa e formosa.
<<Il piacere è mio, poter finalmente incontrarti Siria dopo aver sentito così tanto parlare di te mi rende felice>> rispose la donna.
<<Grazie per essere venuti, spero che il cibo vi piaccia, ci sono piatti adatti anche alle future mamme per cui non dovresti avere problemi>> si fece di lato Siria per condurli verso la sala, il suo commentò però causò non gelo nella stanza.
<<Cosa?>> boccheggio Magda bianca in volto.
<<Non lo sapevi?>> chiese Siria sorpresa.
<<Cosa?>> chiese ancora la donna per niente tranquilla.
<<Sei in dolce attesa, se non sbaglio di due gemelli come la madre di Cristian>> la informò la mia ragazza.
Ok non c'erano troppe donne incinte per essere in principi di una guerra?
La Dea Luna voleva ripopolare il branco ancor prima delle perdite?
<<Come diavolo fai a saperlo ragazzina, non prenderci in giro>> intervenne adirato Orian stringendo la moglie a sé.
<<Posso percepire le energie vitali degli esseri viventi, in vostra moglie ne vedo ben tre, quella di Magda molto forte e viva e due più piccole>> spiegò il più gentilmente possibile Siria.

In quel momento saltò fuori mia madre tutta emozionata.
<<Anche tu aspetti due gemelli? Sarà fantastico! Dobbiamo assolutamente fare una festa tutte insieme!>> saltellò fino alla lupa per poi prenderle le mani e trascinarla letteralmente via verso le altre donne incinte.
<<Se viene liberata dalla mia famiglia domani potrei passare a prendervi per un controllo visto i trascorsi, per ora mi sembrano in ottima forma tutti e tre per cui non ci dovrebbero essere problematiche, in caso sappiamo come agire, per ora accomodatevi>> intervenne nuovamente Siria facendo strada al resto del gruppetto sconvolto.

Il gruppetto la segui nel più totale silenzio che non durò allungo, mi madre prese in mano la discussione, che coinvolse tutte le donne del tavolo, su tutto quello che bisogna sapere sui bambini e cosa è giusto mangiare o bere durante la gravidanza.

In quel chiacchiericcio venni a sapere che per le lupe il tempo di gestazione è di soli sei mesi, a causa dell'impossibilità di trasformarsi delle madri, per i vampiri invece dura un anno.
Scoprii inoltre che accoppiamenti con altre razze possono creare problematiche, come nel caso di Magda con Andrea.

In pratica la serata fu una fonte di nuove informazioni, alcune delle quali avrei preferito non sapere.

La parte maschile della tavolata rimase per lo più silente, rispondendo solo alle domande dirette delle donne e anche volendo era impossibile instaurare una conversazione fra noi con il vociare continuò delle donne.

Solo dopo la cena riuscimmo, noi uomini, ad appartarci per parlare.
<<Si è più saputo niente di quel Obscuro o come si chiama?>> si informò Orian.
<<No alcuni dei miei migliori segugi hanno tentato di trovarlo ma niente, sparito completamente, l'unica cosa certa che il numero di demoni sta aumentando>> gli rispose Octavian pensieroso.
<<Per cui che si fa? Si aspetta che venga lui da noi?>> domandò ancora il vampiro.
<<Per ora è quella l'idea, noi lupi come voi vampiri non abbiamo il potere di affrontare i demoni di forma umanoide, con gli ibridi e le streghe stiamo lavorando ad una strategia ma non è semplice>> rispose sta volta Steve.
<<Il ferro per i demoni è veleno, perché non creare armi con esso?>> propose il ragazzo di Andrea, Enrico.
<<Ci stiamo già lavorando ma quasi tutti i demoni umanoidi hanno poteri magici per cui il problema rimane, le nostre due razze sono quasi impotenti contro di loro>> lo informò sempre il Beta.
<<Ma noi siamo forti e veloci>> commentò il giovane venendo però bloccato da Orian.
<<Ragazzo mio si vede che non hai mai avuto a che fare con gli ibridi, anche se mezzi sangue sono potenti e pericolosi, prova ad assistere ad un loro allenamento e capirai. Cambiando discorso, quello che ha detto tua figlia Octavian è vero?>>
<<Ci ha azzeccato con la madre di Cristian per cui le credo, io accetterei l'invito per domani in modo da accertarsi che vada tutto bene>> consigliò l'Alfa per poi essere interrotto dalle donne che tornavano dalla visita delle camerette dei bimbi.
<<Orian amore è tardi e io mi sento molto stanca, possiamo andare a casa?>> chiese Magda spuntando da gruppetto raggiante.
<<Si tesoro subito, se non vi dispiace noi ci ritiriamo per la notte, per domani a che ora ti aspettiamo Siria?>>
<<Se per voi va bene per le nove>> rispose la mia ragazza per poi proseguire <<Verrete tutti?>> voltandosi verso Enrico
<<Sì non ti preoccupare del sole anche lui è immune grazie al mio sangue>> assicurò Andrea avvicinandosi al compagno sorridendo.
<<Perfetto allora a domani>>
Ci salutammo tutti e ogni famiglia si ritirò a casa propria per la notte.

Finalmente un po' di tempo con il mio amore!
Nel tragitto per il cottage ci tenemmo per mano tutto il tempo e appena fummo in camera non resistetti più, le mie labbra cercarono le sue che risposero prontamente con foga e desiderio, fu un bacio intenso, le nostre lingue si cercavano in continuazione, i nostri respiri si intrecciarono affannosi, i denti morsero la pelle delicata.
Rimanemmo senza fiato, i nostri occhi si trovarono sprofondando gli uni dentro gli altri.
Le nostre mani bisognose iniziarono ad esplorare il corpo dell'altro in cerca di quel dolce piacere che solo noi sapevamo donarci.

La notte trascorse in modo molto movimentato e la mattina arrivò troppo in fretta e ci dovemmo separare, io e Zack avevamo degli allenamenti da fare e lei l'impegno coi vampiri.

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