CAP 18 - CAMPEGGIO


"Cristian"

Più che campeggio lo definirei una esercitazione di sopravvivenza.
Siria ci proibì di portarci dietro qualsiasi cosa, disse che dovevamo imparare a sopravvivere senza l'aiuto del nostro lupo, soprattutto io che mi affidavo troppo ad Argent.
Per lei invece era l'esatto contrario, doveva affidarsi di più a Noctis.

Non potendo uscire dalla città dovemmo accontentarci di andare alla foresta d'addestramento interna, situata sul confine ovest.

"Muovetevi voi due" ci spronò per l'ennesima volta in quella mattinata.
<Sì, si ci siamo> rispondemmo in coro noi ragazzi sospirando.

Ormai eravamo arrivati alla foresta da un ora quando Siria saltò fuori.
"Ragazzi dovete arrangiarvi nel procurarvi del cibo ma sopratutto una fonte d'acqua, io vado a caccia" e senza darci il tempo di rispondere sparì.
<<Cosa facciamo adesso?>> chiesi a Zack.
<<Direi prima l'acqua che è la cosa più importante poi il cibo>> propose lui guardandosi intorno.
<<Come la troviamo?>>
<<Non conosci questa foresta?>> domandai sorpreso.
<<Non ci veniamo spesso qui, è più che altro riservata all'addestramento dei Delta>> mi spiegò lui.
<<Di solito da lupo usavo il mio udito e l'olfatto per trovare le fonti d'acqua, potresti provare>> suggerii.
Zack acconsenti a provarci, si spogliò e si trasformò.
Rimasi in attesa, provando ad ascoltare anche io.
"Trovata" mi avvisò dopo qualche minuto il mio amico.
"Fammi strada" lo incitai iniziando a seguirlo, camminammo per circa un oretta finché non raggiungemmo un torrente.
<<E ora?>> mi chiese Zack tornato umano.
<<Dobbiamo trovare del cibo ma non so come>> ammisi sconsolato, non ero l'unico.
"Vedo che avete trovato l'acqua, vi manca solo il cibo e dove dormire" ci colse alla sprovvista Siria.
<<Qualche suggerimento?>> chiesi.
"Se non potete procurarvi carne perché non avete gli strumenti potete usare i frutti della foresta, bisogna conoscere le piante commestibili e non" ci spiegò la mia ragazza iniziando a indicarci alcune erbe commestibili.

Non era il massimo ma per ora poteva andare, nel pomeriggio Siria ci spiegò alcuni metodi per procurarci un po' di carne e come accendere il fuoco.
"La caccia è un'arte, dobbiamo utilizzare tutti i nostri sensi e le nostre capacità per sorprendere la nostra preda e poterla catturare. Osservare le tracce, riconoscere i rumori, capire le abitudini della preda, dobbiamo coglierla alla sprovvista.
Possiamo costruire trappole più o meno complesse a seconda del tipo di preda che vogliamo catturare utilizzando solo dei lacci e dei legni.
Se non avete corde con voi potreste usare i lacci delle scarpe e rami presenti nel bosco per fare delle trappole, o costruirvi delle lancia rudimentali" ci istruì con calma Siria per poi farci esercitare.

La notte calò in fretta e in due eravamo riusciti appena a raccattare qualche frutto commestibile e un coniglio che stava cuocendo al fuoco, acceso con enormi difficoltà.
"Ve la siete cavata abbastanza bene, domani ci riprovate" commentò allegra Siria accoccolandosi contro il tronco di un albero per dormire.
<<Immagino che non possiamo dormire così alla leggera>> commentò Zack sospirando <<Dovremmo tenere acceso il fuoco e fare a turno, potrei iniziare io e svegliarti fra tre ore per darmi il cambio, che dici?>>

Effettivamente aveva ragione, per quanto quella foresta fosse sicura era meglio non rischiare e così iniziò la nostra notte.

"Siria"

La mia uscita in solitaria fu abbastanza fruttuosa, riuscii a lasciarmi andare un po' di più all'istinto di lupo e a sviluppare i miei sensi.

Correre era meraviglioso, mi sentivo così leggera che Noctis poté prendere il controllo in maniera completa facendomi assaporare il gusto della caccia.
Un'esperienza emozionante, tutti i sensi concentrati su un unico obbiettivo, l'eccitazione dell'inseguimento e il premio finale.

Capii che potevo fidarmi della mia lupa, era un amica fidata ed un'alleata preziosa, la dovevo solo lasciare libera un po' più spesso.

La giornata passò tranquilla così come la prima notte ma non la seconda.
Ci eravamo coricati da poco quando ci svegliò il rumore di cervi in corsa, essendo che non doveva esserci nessun altro la cosa ci fece insospettire e con circospezione ci dirigemmo verso il rumore.

Trovammo un lupo color mattone sconosciuto intento a mangiare un cervo, al nostro arrivo si girò contro di noi ringhiando.
Sia Cristian che Zack tentarono di parlargli ma non sembrava capire, provai anch'io a mettermi in contatto mentalmente ma mi rifiutò, a quel punto le cose precipitarono.

Zack si era avvicinato troppo e il lupo attaccò sentendosi minacciato.
Intervenni istintivamente spingendo via mio cugino è baciandomi un morso al fianco esposto cosa che fece incazzare parecchio Cri che, nonostante l'incantesimo, si trasformò e colpi lo sconosciuto.

Era bravo, non c'è che dire, molto più veloce di un lupo normale, colpiva e si ritirava, nonostante l'esperienza di Cristian non riusciva a batterlo.
Decisi di intervenire anch'io per cercare di metterlo all'angolo.
Nel momento che il lupo si avventò contro Cri io puntai al suo fianco, riuscendo a farlo barcollare.

Ciò non fu gradito, infatti il corpo dello sconosciuto mutò nuovamente, dalla schiena spuntarono due ali da pipistrello, il suo pelo si tinse del colore del sangue e i suoi canini divennero più lunghi.

Ok non era per niente divertente, già non riuscivamo a prenderlo prima ora che vola come lo riportiamo a terra?
Cavolo dovevamo inventarci in fretta qualcosa.

Cristian iniziò ad attaccarlo con il suo potere nel tentativo di abbatterlo, io intanto decisi di provare a fare un tentativo.
Mi concentrai affondo per rompere l'incantesimo è appena ci riuscii tornai umana e con tutta la forza che avevo ordinai con la voce dell'Alfa. <<Fermatevi immediatamente!>>
Zack a quelle parole si immobilizzò.
Cri si fermò e mi guardò curioso, tornando umano.
Il lupo sconosciuto si bloccò a metà aria e mi guardò per un po' senza mutare, poi sorrise, eh sì i lupi sorridono.

Planò a terra e si trasformò, la riconobbi subito era Andrea la figlia di Orian, il capo dei vampiri, e di una lupa solitaria.

Non l'avevo mai vista del vivo ma la nonna me ne aveva parlato spesso perché si era occupata per tutto il periodo della gravidanza e poi dell'infanzia di madre e figlia.

Andrea fin dal concepimento aveva avuto problemi, sua madre no riusciva ad tenere giù il sangue umano così come il cibo normale, l'unico che la donna riusciva a digerire stranamente era il sangue di lupo, questa cosa costrinse Orian ad indebitarsi con il nostro branco per avere una fornitura di sangue extra ed assistenza.

Si scoprì solo alla nascita di Andrea che dovevano essere due bambini e che per la fame lei  aveva divorato il fratello causandole però un'anomalia, possedeva entrambi i sessi.
Il suo aspetto è molto simile agli elfi delle fiabe, molto alta, dai fianchi stretti, priva di seno ma bellissima.

Stavo per salutarla quando mi sentii afferrare da dietro e un dolore atroce propagarsi dal collo alla spalla destra.
Quel dolore era terribile e tutto divenne confuso.
Percepivo il rumore di qualcuno che deglutiva e un ringhio rabbioso.
<<Togli immediatamente le mani di dosso alla MIA COMPAGNA!>> era la voce di Cristian seguito poi da un'altra voce che non conoscevo.
<<Enrico lasciala immediatamente>>
<<Ma ti hanno attaccato!>> il dolore si attenuò leggermente e la vista si ripristinò.

Cristian e Zack erano difronte a me ringhianti e pronti per attaccare, non potevo permettere che la situazione peggiorasse ulteriormente.
"Non attaccate" imposi loro
Intanto Andrea continuava a parlare al mio aggressore.
<<Lo hanno fatto perché sono stata io la prima ad attaccare, lasciala andare è la figlia dell'Alfa>> la presa su il mio corpo si attenuò e io mi liberai, barcollando fra le braccia di Cri.
<<Siria mi spiace che il mio Compagno ti abbia attaccato, è molto protettivo>> si scusò Andrea colpendo il ragazzo biondo alla nuca.
<<Non ti preoccupare capisco, per scusarvi potreste venire a cena domani sera, che dici?>> proposi ricevendo per risposta ringhi maschili poco amichevoli, ma tanto loro non hanno voce in merito.
<<Volentieri, la nostra famiglia è in debito con voi una cena e il minimo>> mi sorrise lei per poi colpire nuovamente Enrico.
<<Chiedi scusa!>>
<<Scusatemi ho agito senza pensare>> chinò la testa il vampiro poco convinto.

E così il nostro campeggio fini.

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