"Siria"

Il ritorno a casa, per fortuna, fu privo di imprevisti e la cena si svolse tranquilla.
Riuscii persino a convincere papà a lasciarci liberi anche il giorno successivo e a coinvolgere Zack nei nostri allenamenti, lo scontro avuto con i lupi sotto incantesimo era stato utile, aveva mostrato alcune lacune del mio cugino in fatto di combattimenti , se doveva essere il mio Beta si doveva impegnare il signorino.

La giornata successiva la passammo in totale relax alla sauna del branco riservata quel giorno solo a noi.
Riuscimmo a essere degli adolescenti normali, fra giochi, risate e chiacchiere, ne avevamo bisogno.

<<Siria ti posso chiedere cosa ti ha fatto decidere di intraprendere la strada del guerriero?>> mi chiese a un certo punto Cristian curioso di conoscermi meglio, non gli risposi subito il motivo che c'era dietro a quella scelta rappresenta un brutto ricordo, dopo un gran sospiro iniziai a raccontare <<Mia nonna è morta otto anni fa e mio nonno l'anno prima, ero molto attaccata alla nonna Marisa, è lei che mi ha insegnato le basi del erboristeria lei era una guaritrice quando conobbe mio nonno Nevio.
Il giorno in cui il nonno morì stavamo andando a una mostra floreale alla città accanto, stavamo percorrendo una strada isolata in mezzo alla foresta quando ci attaccò un gruppo di lupi guidati dal fratello maggiore del nonno.
Questa persona era stata cacciata dal branco cento anni prima a causa di un tentativo di tradimento e l'uccisione del generale del nonno, ha meditato vendetta per tutto il tempo e quel giorno ci riuscì.
Erano in troppi rispetto ai nostri, il nonno combatté come un demonio uccidendo moltissimi nemici e anche mia nonna ci diede dentro alla grande riuscendo a proteggermi. A un certo punto però quel maledetto>> la rabbia mi esplode nelle vene come ogni volta che ripensavo a quel giorno <<estrasse un coltello d'argento e accoltellò mio nonno più volte e poi scappò coi pochi lupi rimasti.
Non dimenticherò mai le urla di dolore di mia nonna, mi spezzarono il cuore.>>
Sospirai con le lacrime agli occhi, il cuore mi faceva male al ricordo di quelle urla strazianti di nonna alla perdita del suo Mate.

<<Mia nonna dopo il funerale sparì per un anno intero, pensavamo che fosse andata a morire in solitudine ma un giorno tornò, era in uno stato pietoso piena di ferite e i capelli ormai bianchi mi fece paura quando la rividi.
Tornò con la testa di quel maledetto in mano, gli aveva dato la caccia, trovato e ucciso ed era tornata per morire subito dopo sulla tomba del suo compagno>>
Cristian mi prese la mano per darmi forza.
<<In quel momento decisi che dovevo diventare più forte per poter proteggere e salvare la vita a chi mi era vicino>> completai la mia spiegazione, il mio motivo per impegnarmi nel combattimento, nell'erbologia e nella medicina d'emergenza.

Alla fine del mio raccontò mi ritrovai sommersa dagli abbracci dei due ragazzi e Cristian mi sussurrò all'orecchio <<Ora ci sono io, ti proteggerò io>>
Quella frase mi fece avvampare e non riuscii a rispondere, annuii e basta.

Il resto della giornata continuò in leggerezza, fra massaggi e trattamenti relax vari.

"Cristian"

Quella giornata di relax alle terme fu una manna dal cielo.
Era da anni che non mi sentivo un adolescente e quel giorno mi potei godere, con due persone speciali, la mia età.

Ci fu solo un momento in cui la gioia venne sostituita da dolore e rabbia, quando chiesi a Siria cosa l'avesse portata a decidere di dedicarsi così tanto al combattimento e alla medicina.

La sua rabbia, il suo dolore durante il racconto mi trafisse il cuore facendomi pensare che dovevo proteggerla, non volevo vederla soffrire in nessun caso.
Per nostra fortuna Zack era un burlone di prima categoria, dopo l'abbraccio di gruppo fu lui a risollevarci l'umore trasformandosi in lupo per poi saltare fuori dalla vasca e scrollarsi, spargendo acqua ovunque riuscendo però a far uscire una risata dalle labbra della mia amata.

Il resto della giornata passò a meraviglia e così potemmo riprendere gli allenamenti molto più rilassati.