7 Rivali
Pov's Sael
Passò già 1 mese. Ormai mi ero legato a Isabel. Passavo molto tempo con lei. Ormai avevo anche imparato a memoria cosa usava giornalmente e cosa no.
Era mattina. La servitù mi fece accomodare al castello, e al solito, andai alla sala del trono a chiacchierare con il Re.
La servitù mi disse di entrare ed aprì la porta, appena lo feci però, un'aura maligna attraversò il mio corpo, tanto che le mie zanne fuori uscirno da sole. Fortunatamente le nascosi subito. Davanti a me c'erano 2 uomini. Uno di essi era anziano. Era basso, tondo ed era di spalle. Non si girò perché non mi sentì.
《Sael! Che piacere vederti!》
Disse il Re. Aveva la voce un pò forzata, era strano, un pò agitato. Qualcosa non andava. I due si girarono e li guardai. Il vecchio aveva la faccia paffuta e dolce. Quell'aura maligna non proveniva da lui, ma dal giovane. Un ragazzo alto, slanciato, occhi stretti azzurri e capelli biondi. Quel ragazzo aveva addosso tutti e 7 i peccati capitali. Mi dava sui nervi solo a guardarlo. Nonostante tutto capì che i due erano di alta classe e m'inchinai.
《Salve, io sono Sael, Figlio di Persephone, provengo dal paese vicino.》
Dissi mantenendo una voce calma e mettendomi dritto.
《Sei senza un cognome?, devi essere povero. Allora, t'insegno una cosa plebeo. Non rivolgere la parola ad un nobile finchè non ti sarà concesso.》
Disse con un tono autoritario il ragazzo.
"Mantieni la calma Sael. È solo un'essere umano. Mantieni la calma o mandi tutto a quel paese. Kermes potrebbe percepire la tua aura maligna, Mantieni la calma Sael."
Pensai. Volevo tanto rispondere a quel ragazzo. Lo fissai negli occhi, ma a causa di una stretta alla mia mano distolsi lo sguardo.
《Ohoh! Ma che bel giovanotto!》
Disse l'anziano scuotendo la mia mano per poi tirarmi una guancia.
《Piacere io sono Guielmo Falconi, e quello vicino a me è mio figlio Leonardo. Sembra abbiate la stessa età. Perché non andate fuori a passare del tempo?》
Chiese Guielmo. Non volevo passare del tempo da solo con quell'essere, ma dovevo. Accettai e poco dopo mi ritrovai nel giardino del castello insieme a Leonardo.
《Lì dentro mio padre e Kermes discutono del mio matrimonio》
Iniziò Leonardo, mentre camminavamo.
"Matrimonio? Esiste una ragazza disposta a sposarlo?, povera Anima, sono così in pena per lei. Spero che gli Dei l'aiutino"
Pensai.
《Ah si?, potrei sapere con chi vi sposate?》
Chiesi. Ero davvero curioso di sapere il nome di quella donna.
《Con Isabel è ovvio》
Mi bloccai, essendo che lui era più avanti di me vedevo la sua schiena, mentre continuava a camminare.
"Isabel?"
Pensai. Ero sconvolto. Davvero a Isabel piacciono quei tipi di ragazzi?..
《H-hey! Aspetti!.》
Dissi raggiungendo Leonardo, ma rimanendo sempre qualche passo dietro di lui.
《Potrei avere più dettagli?》
Chiesi.
《Ti vedo interessato》
Rispose sghignazzando.
《Beh, forse non lo sai ma, mio padre è Kermes sono ottimi amici, vogliono unire i regni, dunque, vogliono che io e Isabel ci sposiamo. Non vedo l'ora. È così carina, potessi me la farei adesso》
Spiegò. Strinsi leggermente i pugni. Non so il perché ma ogni volta che lui pronunciava il suo nome m'incazzavo, era come se macchiasse un qualcosa di sacro. Non so spiegarne il motivo, in fondo io e Isabel eravamo solo amici, e la conoscevo solo da 1 mese, dovrei solo essere felice per lei.
《Ti confesso, fosse per me le darei solo una botta e basta. È carina ma odio avere catene, di fatti penso proprio che anche se sarò sposato con lei, andrò con altre donne》
Rivelò con tranquillità. Ciò non fece altro che aumentare la mia rabbia. Isabel avrebbe sofferto per colpa sua e non avrei potuto far niente. Volevo colpirlo ma non potevo. La mia rabbia cresceva, a stento riuscivo a controllarmi. Se gli avessi tirato un pugno (anche se non in un punto vitale) con tutta la mia forza, sarebbe morto.
Pov's Isabel
Mi stavo preparando per uscire con Sael, com'ero solita fare da ormai 1 mese. Indossavo un'abito celeste un pò corto. Già ad Aprile c'era un'aria mite, si stava bene. Appena finì di prepararmi, scesi e uscì. Sapevo che Sael fosse in giardino e iniziai a cercarlo. Dopo un pò, lo trovai, e purtroppo, insieme a lui c'era Leonardo Falconi. Mi avvicinai ai due che si girarono e mi guardarono. Leonardo ghignò e si avvicinò a me.
《Buongiorno Isabel~》
Disse mantenendo il ghigno sul suo volto. Distolsi lo sguardo da lui, mi allontanai e mi avvicinai a Sael, abbracciandolo.
《Sael, mi sei mancato》
Dissi sorridendo, sentendo le sue braccia stringermi. Amavo stare con lui, mi sentivo confortata dalle sue braccia, mi sentivo protetta.
《Strano, e con pure ci siamo visti solo ieri principessa》
Ribattè ridacchiando. Arrossì leggermente e ridacchiai anch'io.
Poco dopo, sentì qualcuno dividerci.
《Giù le mani dalla mia futura moglie Plebeo.》
Disse con un tono autoritario Leonardo.
《E da quando sarei tua futura moglie, Falconi?.》
Dissi guardandolo male.
《Da quando furono i nostri genitori a deciderlo mia cara~》
Disse girandosi verso di me e guardandomi. Io sgranai gli occhi, mi ero dimenticata che tra meno di 5 mesi, sarei divenuta un suo giocattolo.
《Bhe, sappi solo, che non voglio sposarti. Io t'ho sempre odiato e non cambierò mai idea, ti odierò per sempre, non conserverò mai un briciolo di misericordia per un bastardo come te.》
Dissi buttando tutto il mio odio in quella frase. Lui strinse gli occhi e mi prese le spalle stringendo.
《Sento un pò tu, lurida pu-》
Qualcuno lo interruppe prendendo il suo polso. Era Sael, si era avvicinato silenziosamente.
《Molla la presa.》
Disse fissandolo negli occhi. Leonardo sembrò impallidire nel guardarlo e mollò la presa, per poi cercare di spintonare Sael, fallendo poiché venne bloccato proprio da lui.
《Piccolo plebeo del cazzo io ti faccio il culo》
Disse. Era incazzato Come una bestia, aveva una faccia da far paura a chiunque, ma Sael rimaneva impassibile.
《Hai il coraggio di chiamarmi plebeo credendoti superiore a me?. Ok non sarò un principe, ma caratterialmente in confronto a te, sono un Dio.》
Rispose. Sael era inquietante perché era impassibile.
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