6 un giorno memorabile

Durante la cena, mio padre parlava di sue esperienze passate. Ciò che gli piaceva raccontare di più, fù quella volta in cui salvò un bambino dentro una casa in fiamme.

《Le fiamme divoravano selvaggiamente quella casa. Una donna urlava chiedendo aiuto. Appena udì che una povera anima innocente fosse intrappolata dentro quella casa, non esitai ad entrare. Fortunatamente la casa non era tanto grande, trovai la creatura e lo portai in salvo. Fortunatamente era ancora vivo》

Raccontò. Sael lo fissava con ammirazione, mormorando in fine un "wow".

Pov's Kermes

Quel ragazzo era tranquillo, emanava un'aura pacifica, gli volevo già un bene dell'anima.. mentre gli parlavo notai la voglia a forma di mezza Luna sul suo collo. Era la stessa che aveva mia figlia. Forse era solo una coincidenza, ma ciò mi rincuorò, perché significava che mia figlia non era sola. Quel ragazzo era speciale. Forse dovevo considerare l'offerta che avevo fatto al mio caro vecchio amico, Guielmo Falconi.

L'idea era di unire il regno di Zemetria al regno di Sylvanora. Unendo i due regni, sarebbe nata la nuova Zemetria.. se solo Leonardo, il figlio di Guielmo, fosse qualcuno di affidabile, probabilmente non avrei neanche fatto tanto caso a Sael.

Leonardo Falconi era: viziato, avaro, superbo, lussurioso e invidioso.

Voleva sempre tutto, invidiava Nèifne, rubava gioielli preziosi dei suoi genitori, si crede al di sopra del mondo e in più, va a letto con la prima donna carina che gli capita. Non amavo l'idea che Mia figlia sposasse un tale meschino sciupa femmine, ma una promessa era una promessa..

Pov's Isabel

Finimmo di mangiare.

《Sael, perché non vieni a mangiare da noi domani?, e anche dopodomani, e per tutta la settimana! Magari potresti anche portare i tuoi familiari!》

Disse mio padre. Sael sorrise.

《Come desidera sua maestà》

Rispose poi. Dopo poco, ci alzammo e salutammo tutti. Uscimmo in giardino, il sole splendeva alto in cielo.

《Vi va di guardare le nuvole?》

Chiese Sael.

《Certo, perché no?》

Risposi sorridendo. Poi mi avvicinai ad un'albero e mi sdraiai sull'erba, era accuratamente tagliata a prato inglese. Sael si sdraia accanto a me e iniziammo a parlare. Scoprì che era amante dei dolci, delle avventure, scoprire nuove cose e allenarsi. Invece odiava: rimanere rinchiuso per molto tempo in un posto.

Pov's Sael

Dopo una lunga chiacchierata con Isabel, scoprì che era amante: dell'arte, cucinare e dare sempre una mano al prossimo.

Però non sopportava mettersi nei guai. Non era tanto coraggiosa.

"a pensarci, anch'io avrei sempre paura se non fossi immortale"

Pensai. 

Il tempo trascorse, e Apollo iniziò a ritirare il suo amato Sole. Il cielo si dipinse lentamente di un'arancione acceso, accompagnato da un giallo e una lieve sfumatura rosata. Successivamente, intervenne la Dea Nyx, facendo calare la notte su Zemetria.

《Principessa!, ci sono visite per il ragazzo!》

Sentimmo in lontananza. Mi alzai da terra e feci alzare Isabel. Ci recammo al cancello e trovammo la carrozza di mia madre, stavano legando Fulmine alla carrozza.

《Figliolo》

Disse mia madre sorridendo. Successivamente rivolse uno sguardo a Isabel, vedendola subito mia madre s'inchinò.

《Mi dispiace avervi disturbata principessa, ero preoccupata per mio figlio》

Disse restando inchinata.

《Oh no,no,vi prego alzatevi, non c'è bisogno di scusarsi, è più che naturale essere preoccupati per i propri figli.》

Ribatté Isabel, avvicinandosi e appoggiando delicatamente una mano sulla spalla di mia madre, mentre l'altra le stringeva una mano.

《Principessa, avete un cuore d'oro puro, custoditelo finché ne siete in tempo》

Disse mia madre, sfoggiando uno dei sorrisi più sinceri. Mi era un pò strano, dato che l'ho sempre vista forzare i suoi sorrisi. Lei non amava mio padre, e nonostante io fossi una sua copia sputata, lei mi amava lo stesso.

Io e mia madre salutammo Isabel e l'inserviente.

Aiutai mia madre a salire in carrozza e poi salì io. Partimmo verso casa.

Il tragitto era silenzioso, finché mia madre non lo ruppe.

《Quella ragazza è speciale》

Iniziò. Io sorrisi inconsciamente mentre guardavo fuori dal finestrino.

《Ma ciò non ti da il diritto di fuggire via senza lasciare tracce》

Continuò, dandomi uno schiaffo dietro la testa.

《Mi hai fatto preoccupare!》

esclamò.

《Ma di cosa ti preoccupi? Ti ricordo che sono un Dio》

Ribattei, sottolineando l'ultima parte. Ovviamente non alzai la voce, stavo pur sempre parlando con mia madre.

《Comunque il re un giorno desidera conoscerti》

Dissi. Lei mi guardò incredula.

《Hai incontrato il re?!》

Chiese sconvolta. Io sorrisi, fiero di me.

《Abbiamo parlato come se ci conoscessimo da una vita.. comunque come mai sei sconvolta?, insomma, sei una Dea》

Dissi.

《Lo so, ma agli occhi di tutti siamo semplicemente una famiglia benestante》

Rispose.

《Ma non abbiamo un cognome》

Dissi.

《Non tutte le famiglie benestanti devono possedere per forza un cognome》

Ribattè mia madre.

《Comunque, raccontami tutto per filo e per segno》

Disse. Subito iniziai a raccontargli tutto ciò che accadde quel giorno.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top