9. Dandelions

Quando arriviamo in Sicilia, il sole è abbagliante. Ignazio e Amelia sono già qui da un paio di giorni, Margherita e Piero (a quanto pare ormai inseparabili) sono arrivati stamattina. Stasera ci sarà una piccola cena, domani pomeriggio il matrimonio. Mi colpisce il pensiero che sia già arrivato il momento. Quando qualcuno è vicino al tuo cuore nello stesso modo in cui lo è Amelia per me, le cose che quella persona vive ti coinvolgono anima e corpo. Leo sta guidando la macchina presa a nolo in aeroporto, io lo guardo e lui se ne accorge. Mi sorride.-Guarda che puoi parlarne con me.

-Di cosa?

-Di come ti senti al pensiero che Amelia si sposi. Lo so che rapporto avete tu e lei, non mi da' fastidio se mi racconti.

-Ti ho raccontato tutto di noi due?

-Mi hai detto che avete avuto una parentesi ma nulla di più.

Una parentesi. Mi fa quasi ridere pensare ai termini socialmente accettabili che siamo costretti a usare ogni giorno. Una parentesi che durerà tutta la mia vita, questo sì.

-é complicato da spiegare a parole. E fin da quando l'ho conosciuta mi è entrata dentro. Siamo molto simili da tanti punti di vista, non so se ci hai fatto caso.

-Ovvio che ci ho fatto caso.-ridacchia.

-Lei e Ignazio hanno vissuto un brutto momento anni fa. E io sono stato presente per lei, l'ho aiutata come ho potuto. Ha vissuto a casa mia per un po' perchè all'epoca era ancora una studentessa universitaria e non voleva che i suoi sapessero quello che stava succedendo ma non poteva più restare a vivere con Ignazio. E inevitabilmente, ci siamo trovati l'uno nelle braccia dell'altra.

Solleva un sopracciglio e mi guarda un momento.-Wow. Certo che i drammi voi li volete belli grandi o niente.

-Go big or go home.

-E tra te e Ignazio?

-Ovviamente non è stato facile. Sapevo di sbagliare, ma non ho potuto farne a meno. Ma quando lei ha deciso di andarsene ho fatto in modo che si ritrovassero.

-Quindi loro domani si sposano sostanzialmente grazie a te.

-Non direi grazie a me, un amore come il loro in un modo o nell'altro sarebbe risorto dalle sue stesse ceneri. Ma diciamo che ho accelerato il processo, ecco.

-Questo è il gesto più nobile e altruista di cui io abbia mai sentito. Eri innamorato di lei, no?

Alzo le spalle-Diciamo così. Non saprei come definirlo a parole. E in un modo o nell'altro non smetterò mai di amarla. Ma è anche qualcosa di molto superiore all'amore tra una coppia, non so se mi capisci. Tra me e lei non potrà mai esserci nulla che non sia prettamente platonico, non siamo fatti per stare insieme e nello stesso tempo non potremo mai separarci.-lo guardo.-Non hai nulla da temere. é chiaro, no?

Ride-Ovvio. Non ci avrei proprio messo piede nel tuo cuore se avessi pensato di avere qualcosa da temere. Non mi piace entrare in case già occupate.

-Questa casa era molto libera prima che ci entrassi tu. Da un sacco di tempo tra l'altro.

-Sei sicuro di volermi come accompagnatore a questo matrimonio? é una cosa molto importante per te, e io non voglio che tu debba mai ripensarci con rimpianto nel caso in cui tra me e te...

Scuoto la testa- Avere te al mio fianco è tutto ciò che voglio.

-E se...se qualcuno dovesse parlare di noi?

Guardo fuori dal finestrino, la luce, le ginestre, le strade placide-Allora ne affronterò le conseguenze. Chi conta sa già. Non mi importa degli altri.

Mi prende la mano e ci lascia un bacio sopra-Non smetti mai di meravigliarmi con il tuo coraggio.

-Ha parlato Mr. Coming out a dodici anni.

-Che vuoi farci, ero precoce.

Arriviamo all'agriturismo e ci sistemiamo in camera, e quando è il momento di andare a cena e sto vestendomi, lui continua a smanettare con la macchina fotografica. Hanno assunto un altro fotografo perchè Leonardo è un invitato e volevano che potesse godersi la festa insieme a me, ma lui ha portato lo stesso la fotocamera, che è un'estensione del suo braccio più o meno tutti i giorni. E quindi scatterà comunque qualche foto e la cosa ha reso Amelia molto felice perchè adora il modo in cui Leo è capace di catturare momenti ed emozioni in modo del tutto spontaneo.

Quando mi siedo per mettermi le scarpe mi accorgo che sta scattando proprio a me- La smetti? -ridacchio- Devo ancora mettermi la camicia.

-Stai fermo lì.-mi ignora. -E guardami.

Come al solito, non sono capace di dirgli di no. Lui guarda la foto- Certo che io con gli uomini ho gusti impeccabili.-dice facendomi ridere.

-Vieni qui, tu coi gusti impeccabili.

Lui solleva maliziosamente un sopracciglio, poi mette giù la macchina e mi raggiunge. Si posiziona tra le mie gambe, poi si china su di me, le braccia sul davanzale su cui sono seduto. Mi bacia, piano, dolcemente. Io gli prendo il viso tra le mani- Ti amo.-gli sussurro. Da quando l'ho detto per la prima volta, è come se non riuscissi a smettere di farlo.

-Anche io. Tanto tanto.-mi studia un momento- Che ti frulla in quella testa piena di ricci?

-Non te lo dico. Poi pensi che io sia pazzo.

-Giuro di non pensare che tu sia pazzo. Dimmi tutto.

-Ci hai mai pensato al matrimonio?

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