6. Lights up
Io e Leo usciamo insieme da casa mia. Siamo d'accordo con i ragazzi e mio fratello, Amelia e Margherita di andare a cena insieme. Nessuno sa di noi due eccetto per Amelia, ma non è la prima volta che è presente a una serata con il gruppo quindi non c'è nulla di strano.
-Leo. -dico mentre siamo in strada.
-Tranquillo, so tutto. Non sanno nulla e io e te siamo amici esattamente come lo siamo io e Ignazio e Piero.
-Va bene anche un po' di più. -rido- non è una novità che andiamo d'accordo.
-D'accordo ma non troppo. Ricevuto.
-Ti da' fastidio?
Scuote la testa-Affatto. Devi seguire i tuoi tempi. E poi neanche a me piace mettere in piazza i miei amori.
Arrossisco. -Amori?
Si rende conto-Intendevo le mie storie. -mi guarda- ma in questo caso amori è la parola più adatta.
Prendo la sua mano, ci lascio un bacio sopra.
-Non so quando lo farò. Ma voglio parlargliene. Sanno che sono felice con qualcuno.
-Davvero?
-Davvero.
-Sono contento di conoscere tuo fratello.
-Anche io. Mi dispiace solo una cosa.
-E sarebbe?
-Che non dormiamo insieme io e te stanotte.
Ride-Non è dramma. Dopodomani.
-Eccome se lo è. Arriverò puntuale a lavoro.
-Ti tocca ogni tanto.
-Mi mancherà averti accanto. I tuoi risvegli sono i migliori.
-Lo credo bene. -Mi guarda- posso baciarti?
Siamo in auto in strada, non c'è nessuno nei paraggi. Così annuisco. E lui lo fa.
Quando arriviamo al ristorante, tutto procede come sempre. Ma sapere che il ragazzo seduto accanto a me ha usato la parola "amore" per parlare di me mi riempie di elettricità.
Amelia mi sorride di sottecchi. Mio fratello arriva poco più tardi. Resterà a casa mia stanotte e domani e poi procederà per Milano, dove incontrerà degli amici. Mi riempie il cuore vedere come tutti lo trattino con grande affetto. Guardo lui e Leo ridere insieme e poi Piero e Margherita, Amelia e Ignazio. E mi chiedo se questa volta non sia quella giusta anche per me.
Quando torniamo a casa dopo aver lasciato Leo, mio fratello si lancia sul divano-Che bella serata. Simpatico Leonardo.
-Molto.
Mi siedo accanto a lui. Mi guarda-Che hai? Sentimentale perché finalmente il tuo fratello preferito è venuto a farti compagnia nella tua vita solitaria?
-Non è così solitaria ultimamente.
Solleva un sopracciglio e sorride-Ah no?
Non lo avevo previsto. Ma adesso voglio solo che sappia tutto.
-Ho conosciuto una persona. E mi piace molto. Anzi, credo proprio di essere innamorato.
Si tira su a sedere-E chi è? Potevi portarla a cena stasera.
Mi mordo il labbro.-Era a cena stasera.
Corruga la fronte. Sta facendo due conti. Poi la sua fronte si appiana. -Non mi dire...Leonardo? Davvero?
Io annuisco piano, studio la sua espressione. È confuso. -Non...
-Non te lo aspettavi.
Scuote la testa. Poi mi guarda. Adesso pensa sia uno scherzo. Ma lui non ride-Cavolo. E da quanto?
-Poco. Molto poco. È abbastanza recente.
-E chi lo sa?
-Amelia. E tu adesso.
-Davvero? Né Piero né Ignazio?
Scuoto la testa, lui mi guarda. Sta ancora cercando di venirne a capo.
-E sei felice?
-Come non ero da tempo.
Mi sorride-Allora sono felice anche io.
-Davvero?
Alza le spalle-Certo. Non mi importa con chi stai. Mi importa solo che tu stia bene. E che ti renda felice.
Mi si riempiono gli occhi di lacrime. Lo abbraccio, lo tengo stretto.
Lui poi mi guarda-E lo dirai a mamma e papà?
-È in programma. Ma non so quando.
Lui annuisce. -Se avrai bisogno di aiuto dimmelo. E anche se non hai bisogno di aiuto. Voglio esserci. Okay?
-Okay.-sussurro mandando giù il nodo in gola.
Quando vado a dormire mi giro e mi rigiro senza riuscire a prendere sonno. Sarà che ultimamente una certa persona mi rende più facile il processo. Ripenso a stasera, a mio fratello, a Leonardo e al modo in cui era completamente a suo agio in mezzo ai miei amici più cari. Ripenso ad Amelia e al suo sguardo dolce e incoraggiante. Controllo il suo accesso, e ovviamente è ancora sveglia. Le mando un messaggio, lei lo legge un momento dopo.
"Ancora sveglia?"
"Come sempre. Tutto bene?"
"L'ho detto a mio fratello. Ha reagito bene, dice che è contento."
"é ovvio che lo sia, Gian. Siete una famiglia moderna e aperta. E vi amate molto l'un l'altro. Non tutti hanno questa fortuna. Pensa a me che presto avrò una suocera e una cognata che mi vedono al momento come un'infedele e dopo il matrimonio come un utero con le gambe. Pagherei per entrare nella tua famiglia."
Mi strappa una risata "Siamo ancora in tempo per fuggire insieme."
"Non credo, sai? Io ho Ignazio e tu Leonardo. Ci resterebbero malissimo."
"Giusto. Voglio dirlo ai miei. Ma voglio farlo di presenza. "
"Mi sembra più che giusto."
"E vorrei parlarne con Ignazio e Piero. Mi sembra di non essere sincero ogni volta che incontrano Leo."
"Nessuno può dirti quando è il momento giusto."
"Penso lo sia."
"Allora io sarò al tuo fianco. Devi solo dirmi ora e luogo."
Sospiro. Nessuno è come lei. Nessuno lo sarà mai.
"Cena da me venerdì?"
"Porto il dolce."
Quando mi metto giù il pensiero di aver stabilito questa cosa mi rende sereno. Indietro non si torna. Basta vivere a metà, basta sotto copertura.
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