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Il giorno dopo...
Pov Ermal

Mi sveglio nel letto con Fabrizio accanto. Fino a ieri mi svegliavo da solo nell'altra stanza.

Si sveglia e dopo fatto colazione, lui chiama i suoi amici, io i miei.

Pov Bizio

Prendo il telefono. Chiamo Claudio  per primo.

"Aò Fabbrì! Allora?"

"Ce semo messi n'sieme"

"Bella Fabbrì!"

"Aò ce venire a pranzo?"

"Ok, va bene, ciao a dopo. Li chiamo io gli artri"

"Va bene, ciao Clà"

Chiudo la chiamata e ne avvio un'altra con Andrea Vigentini. Ormai abbiamo tutti i numeri. Mi da linea occupata. Magari è al telefono con Ermal. Provo a chiamare Marco.

"Ciao Fab!"

"Ciao Marco. Tutt'apposto?"

"Si, tranquillo. Voi?"

"Tutto ok. Mo Ermal ve deve chiama' pe dirve na cosa"

"Ok"

"Ah, Marco..."

"Dimmi"

"Ermal sente troppo la vostra mancanza... Se ve cerco io n'appartamento? Tanto siete uomini, no? Uno ve basta... Almeno credo..."

"Wow, certo che va bene"

"Ok, controllo e te faccio sape'. Tu intanto parla co l'altri amici tua"

"Va bene a tra poco"

Chiudo e vedo Ermal scendere le scale.

"Che t'hanno detto?"

"Sono tutti felici. A te?"

"Tutto ok. Te dispiace se vengono a pranzo?"

"No, tranquillo"

"Ok, io vado de sopra n'attimo a fa na cosa veloce"

"Va bene, a tra poco"

Salgo di sopra e accendo il computer. Ne trovo uno perfetto.

"Fab"

"Aò Marcolì!"

"Trovato?"

"Eccome, è a 200€ al mese. Ve lo pago io finché nun trovate n'lavoro"

"Si, ok va bene"

"Aspè... sto leggendo... È ospitabile già da subito... Lo prenoto, te cerca i biglietti der treno"

"Ok a tra poco"

Sento poi delle voci e mi stacco il  telefono dell'orecchio"

"Aò ma che?"

"Siamo tutti insieme e abbiamo il vivavoce"

"Ah ok. A dopo.  Me chiami te?"

"Ok"

Prenoto l'appartamento e torno da Ermal.

"Eccomi"

"Tutto ok?"

"Si, tranquillo"

Mi arriva un messaggio da Marco.

"Alle 20: 00 siamo da voi"

"Perfetto a dopo"

Torno di sotto e mi siedo sul divano vicino a lui. Stiamo insieme da qualche ora, quindi per non farlo stare in situazioni scomode, lo abbraccio soltanto però è lui a prendere l'iniziativa e a baciarmi.

"Non vedo l'ora che arrivi Natale"

"Beh, manca n'mese... Che vorresti come regalo?"

"Non lo so, ci penseremo più avanti"

"Ok"

H.12:00

Sento bussare e mentre Ermal finisce di cucinare, io vado ad aprire.

"Ciao ragazzi"

"Ciao Fabbrì. Er fidanzato tuo n'do sta?"

"Cucina"

"Ecco bravo"

"Regà, ve devo parla'. Venite. Ermal, sto andando a farje vede' na cosa, torniamo subito"

"Va bene"

Andiamo di sopra e, come abbiamo sempre fatto quando ci riunivamo, ci sediamo a cerchio nel mio letto.

"Allora Fabbrì, racconta, daje"

"Beh... Me so' dichiarato, lui nun m'aveva capito, a cena l'ho rifatto e ce semo baciati, l'ho scopato e mo' siamo fidanzati. Ma nun ve volevo parla' de questo. Stasera conosceremo nuove persone, Ermal sente troppo la mancanza de l'amici sua e li ho chiamati. Voi annate a prenderli Alla stazione, io porto Ermal al ristorante e se vedemo là. Ce state? Per favore, è per lui"

"Io ci sto"

"Idem"

"Tutto per voi"

"Grazie ragazzi"

"Comunque Fabbrì... Da quando conosci Ermal, sei cambiato. In meglio"

"Cioè?"

"Sei più dolce e tranquillo. Fosse stata un'altra persona,non avresti mai chiamato l'amici sua"

"Vaffanculo André"

Iniziamo a ridere e torniamo di sotto.

 

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