C'era una volta, una giovane ragazza come tante.

Non aveva una vita particolarmente diversa, era come tutti gli altri adolescenti del mondo, con le sue gioie e i suoi problemi.

Un giorno, mentre tornava da un piccolo viaggio che aveva fatto, più angosciata che mai dai grattacapi che affligevano il suo cuore e la sua mente, si rivolse al cielo per cercare una stella a cui confidare le sue pene.

D'un tratto, la ragazza si soffermò sulla luna di quella sera.

Era gialla, tonda e sembrava quasi più grande del solito.

Attorno a quel cerchio che sembrava sostare eternamente nel firmamento, una misteriosa e calda aura di luce giallastra che la stringeva come in un abbraccio.

La ragazza la guardò affascinata distrandosi per un momento dai suoi pensieri e trovando conforto in essa.

Quanto avrebbe desiderato raggiungere quel misterioso cerchio di solito di un candido bianco.

Avrebbe voluto sedersi sopra esso e restare per sempre lì, in pace, senza niente e nessuno a disturbarla.

Quanto sarebbe stato divertente poter danzare nello spazio assieme ai milioni e milioni di astri celesti che adornavano la volta celeste come piccole luci colorate.

Quanto avrebbe voluto raggiungere la Luna.

Chissà cosa c'era in quel pallido disco che ogni notte tornava a rischiarare debolmente la Terra.

Chissà quali misteri e creature dimoravano in essa.

La ragazza avanzò verso il prato cercando una vista migliore.

E la trovò.

"Oh Luna... Chissà cosa hai di così prezioso e attraente, che tutti gli uomini s'innamorano di te e delle tue meraviglie..."

Poi, una nuvola si posò tra la ragazza e il corpo celeste, lasciando tornare così i pensieri della giovane e la sua angoscia.