Quella notte, che vide unirsi i pensieri dei due giovani, riservava ancora un sorpresa.

Ciò che gli esseri umani chiamano Destino, si mosse silenzioso per realizzare il sogni dei due.

Quando entrambi i ragazzi sarebbero caduti nelle braccia di Morfeo, il fato li avrebbe fatti incontrare.

E così accadde.

"Tu chi sei?"

Dissero i due ragazzi in coro.

"Io sono Nivea"

Disse la ragazza.

"Io mi chiamo Learis, e sono l'abitante della Luna"

Rispose il ragazzo avvicinandosi alla coetanea.

"L'abitante... Della Luna...?"

Chiese Nivea sfiorando la mano di Learis.

Era fredda.

"La tua mano è calda"

Disse il ragazzo avvolgendo la piccola mano della ragazza tra le sue.

La ragazza arrossì.

"Le tue invece sono fredde..."

Disse timidamente Nivea.

Entrambi si guardarono negli occhi.

Gli occhi di Nivea ricordavano a Learis il blu del mare terrestre, mentre gli occhi del ragazzo ricordavano alla giovane il color dell'ambra.

Learis si avvicinò al volto della ragazza poggiandole una mano sulla guancia.

A quel freddo contatto la ragazza ebbe un brivido.

In quella specie di universo parallelo, solo una gigantesca Luna gli teneva compagnia.

Se ne stava lì, immobile, ad osservare il sogno di quei due ragazzi.

"Tu abiti sulla Terra vero? Ti prego raccontami tutto di te"

Sussurrò il ragazzo.

"Lo farò se tu mi racconterai della Luna"

Rispose la ragazza.

"Affare fatto"

Il tempo, che in quel limbo non aveva potere, sembrava infinito.

Nivea raccontava ogni abitudine e curiosità terrestre a Learis che la guardava affascinato.

"Ora che ti ho detto di me, voglio sapere com'è vivere sulla Luna"

"Oh bhe... Io sono solo lassù, non c'è nessun'altro apparte me, e dopo un po' tutto è diventato noioso"

Lo sguardo di Learis si spostò verso il basso.

Nivea si avvicinò a lui e lo abbracciò.

"Ora ci sono io, sarò tua amica"

"Cosa è un'amica?"

"Una persona che ti vuole bene"

"Tu mi vuoi bene?"

"Si, e tu?"

"Si"