L'abitante lunare
Quel giorno la Luna era diversa dal solito, non aveva il suo classico aspetto pallido.
Lui lo sapeva bene, sceglieva sempre il colore che rispecchiasse il suo umore in quel momento.
E in quel frangente del tempo, destinato prima o poi a finire, voleva solo una cosa: Fuggire.
Voleva andarsene da quel posto desolato, privo di vita oltre a lui.
Non sapeva nemmeno cosa ci facesse lui lì, come fosse sopravvissuto tutti quegli anni.
Sapeva solo che casa sua era lì, per chissà quale motivo deciso dal destino, lui era nato lì.
Un giovane pallido dai capelli neri con qualche riflesso di un blu profondo.
E quei suoi occhi così pieni di curiosità verso l'ignoto volti sempre alla scoperta.
Un giovane cresciuto solo su un corpo celeste disabitato.
Quanto gli sarebbe piaciuto andare via, sulla Terra.
La Terra, così colorata e piena di vita, tutto il contrario della Luna.
Chissà quali strane creature oltre agli umani popolavano la sua superficie rigogliosa.
Chissà quali strani marchingegni possedevano i terrestri.
Chissà quali meraviglie possedevano.
Da casa sua era riuscito, aguzzando un po' la vista, a notare una piccola linea gialla in uno dei tanti continenti terrestri.
Chissà cosa poteva essere.
Ma quello che l'affascinava, era conoscere un umano.
Le loro abitudini, le loro stranezze, le loro fantasie.
Chissà se condividevano qualcosa.
"Già... Quanto sarebbe bello... Incontrare un essere umano"
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