Capitolo 8
Stanza delle necessità, Giovedì 6 ottobre 1977
"Ok ragazzi, benvenuti nell'Ordine della Fenice, io sono Lily e nella lezione di oggi impareremo a preparare la ... Hai capito ora Lily?"
Frank stava tentando di trattanere le risate e di non perdere la pazienza. Erano circa 20 minuti che provava con Lily il suo discorso introduttivo, prima della riunione.
Non c'era modo che la ragazza riuscisse a dire tutta l'introduzione senza perdersi, continuava a mangiarsi le parole e a sbagliare l'ordine. A Frank non sembrava così difficile, ma Lily era visibilmente agitata e faceva fatica a mettere in ordine i pensieri.
"Oddio arrivano" bisbgliò Lily diventando del colore dei suoi capelli.
"Ma non potevi iniziare tu!" lo supplicò prossima al pianto la ragazza.
"Evans non ti facevo così fifona" commentò James passandole accanto.
Lui e Malandrini erano stati i primi ad arrivare, consapevole del loro ritardo cronico Frank aveva mentito loro sull'orario.
Il commento di James pungolò l'orgoglio della ragazza che si mise bene dritta con la schiena e gonfiò il petto. L'arrivo di Ann, Bones e Rachel le fece passare, un pochino, la paura. Vederle sorridere sedute in prima fila le diede coraggio.
Nell'arco di 10 minuti la "classe" era quasi al completo, mancava solo Alice. La puntualità era una dote per cui nessuno di loro spiccava particolarmente.
L'entrata della Athons fu presa da Lily come il segnale per iniziare.
"Va bene. Ciao ragazzi benvenuti nell'Ordine della Fenice, io sono Lily. Nella lezione di oggi impareremo a preparare una pozione curativa avanzata".
Frank le sorrise di incoraggiamento e la lezioni iniziò. La stanza della necessità forniva ai ragazzi tutto quello che serviva loro, dai pentoloni ad una lavagna. Lily fece una dimostrazione della pozione, facendo di volta in volta apparire sulla lavagna i passaggi da seguire.
Dopo di che fu il turno dei ragazzi. Lily passava trai banchi correggendo e dando suggerimenti. Non avendo tutti le stesse basi, a causa della differenza di età, dovette seguire alcuni molto di più di altri, ma la lezione andò per il meglio.
"Evans, devo ammetterlo, sei brava con le pozioni" commentò Sirius "anni e anni con Mocciosus ti sono serviti a qualcosa."
Lily gli lanciò un'ochiattaccia e non rispose alla provocazione, anni e anni di convivenza con i Malandrini le erano serviti a qualcosa.
"Sempre con quel suo naso adunco dentro al calderone" continuò la spiegazione Sirius.
"Black non credevo conoscessi la parola adunco, come parli forbito" commentò sarcastica Marlene.
"Forbito? Cos'è un lingua?" chiese con onesto stupore Sirius.
Remus alzò gli occhi al cielo, sorprendedosi per l'ennesima volta della totale idiozia del ragazzo.
"Frank! Cosa ne pensi? Ho parlato troppo? Ho parlato troppo poco? Cambieresti qualcosa?"
La lezione era finita da pochi minuti e tutti tranne il gruppo originale avevano lasciato l'aula. Ann aveva ringraziato Lily e le aveva fatto un sacco di complimenti. Bones si era dilungata a chiedere spiegazioni più tecniche, Lily aveva sempre pensato che Amelia avrebbe potuto essere smistata in Corvonero. Rachel si era allontana in fretta cercando di calmare Benjamin che aveva definito la lezione fin troppo semplice e un inutile spreco di tempo.
"Lily, tranquilla è andata bene, Benjamin è sempre un po' scontroso" La rassicurò il ragazzo. "Magari la prossima volta spiega un po' di più le basi, ricordati che alcuni di questi ragazzi non sono all'ultimo anno. Ma per essere la prima lezione è stata davvero buona. Alice ricordati che sei la prossima."
Alice arrossì nell'esatto istante in cui Frank posò lo sguardo su di lei.
"Ehm si, dici che è troppo presto per l'incanto patronus?"
Lily e Marlene si scambiarono uno sguardo. Alice era l'unica tra loro 3 che sapeva già produrre un incanto patronus corporeo. Era stata un'ottima mossa far capire a Frank che era già in grado di eseguire una magia così avanzata.
"Si penso proprio di sì, magari la prossima volta. Cosa ne dici di esercitarsi sullo stupeficium?"
"L'abbiamo persa" sussurò Marlene a Lily.
Sapevano entrambe che la conversazione sarebbe andata avanti a lungo e qualsiasi idea di Frank sarebbe stata vista come oro da parte di Alice.
"Marl tu hai deciso che fare?"
"Ma in realtà è l'ultimo dei miei pensieri, con tutto quello che c'è da studiare."
Tra tutti loro Marlene era sicuramente la più scettica verso queste lezioni mono-argomento. Capiva l'importanza, ma non era affatto sicura che sarebbero effettivamente servite a qualcosa. Voleva fare, voleva aiutare, voleva diventare un auror. Aveva seriamente paura che sarebbe successo qualcosa a "quella scema" di sua sorella o al suo fratellino piccolo. Nonostante venisse da una famiglia purosangue da generazioni, i suoi non si erano mai apertamente schierati con Voldermort o per la purezza del sangue, anche se alcuni discorsi di suo padre potevano dare questa idea. Sapeva quindi che il suo status familiare non avrebbe tenuto al sicuro la sua famiglia durante la guerra. Voleva davvero combattere e proteggerli fino alla fine.
A volte aveva timore di essere considerata dal gruppo come menefrighista e superficiale, il sarcasmo era la sua arma di difesa contro il mondo.
"Potter che cos'hai in tasca?"
Le parole di Lily strapparono Marlene dalle sue lugubre riflessioni.
"Lily hai appena ammesso che stavi guardando il sedere di James" bisbigliò all'amica, ghignando.
James non sembrava essersi accorto della stessa cosa, era troppo impegnato a tentare di nascondere in tutti i modi la vecchia pergamena dentro lo zaino. Lily però esclamò:
"Accio pergamena!"
Una volta venuta in possesso dell'oggetto, lo fissò intensamente, non sembrava per nulla diversa dalle pergamane che usavano normalmente a lezione, però se James aveva tentato in tutti i modi di nasconderla un motivo doveva esserci.
"Rivelio!" tentò.
La pergamena in risposta prese vita e su di essa apparve:
"Il signor Lunastorta porge i suoi ossequi e prega gentilmente la signorina Evans di tenere i suoi famosi occhi verdi lontano dalla roba altrui, il signor Ramoso è d'accordo con il signor Lunastorta e ci tiene, però, ad aggiungere che la signorina Evans potrebbe invece usare suddetti occhi per guardarlo, il signor Felpato vorrebbe sottolineare il suo stupore per il fatto che la signorina Evans si sia permessa di infrangere la privacy altrui, il signor Codaliscia augura buona giornata alla signorina Evans, e le dà un consiglio: ti prego mettiti con James che non sopporto più di sentire parlare di te"
Lily fissò la pergamena sconvolta, sapeva benissimo chi fossero i signori Lunastorta, Ramoso, Felpato e Codaliscia, anche se nessuno sano di mente si sarebbe arrogato il diritto di definirli "signori".
"Potter, hai incantato una pergamena per insultarmi?"
Mentre la ragazza leggeva James si era avvicinato e si era messo dietro di lei, in modo da vedere chiaramente quale scritta la pergamena avesse rivelato alla ragazza.
"Evans, noto un certo egocentrismo, la mappa insulta chiunque, non solo te"
Remus alzò gli occhi al cielo, ora erano costretti a raccontare la verità sulla pergamena. Sempre più spesso si chiedeva come avesse fatto a trovarsi degli amici così completamente idioti.
"Hai detto mappa?" commentò per l'appunto Lily.
"Evans, sai che James non sa benissimo l'inglese, quando dice mappa intende qualsiasi tipo di superficie sulla quale si può scrivere" spiegò tentando di restare serio Sirius.
Gli occhi di Remus, se avessero potuto, sarebbero volati oltre il sole. L'idiozia di Felpato riusciva a superare quella di Ramoso, soprattutto dopo i commenti sul "forbito". Remus decise di prendere in mano la situazione, ormai le ragazze sapevano quasi tutto.
"Lily, puoi passarmi la pergamena? Alice, Marlene venite qui." chiese gentilmente, interrompendo il flusso di insulti che la ragazza stava emettendo nei confronti del "povero" Sirius "Giuro solennemente di non avere buone intenzioni" disse poi rivolto alla pergamena.
Sotto gli occhi stralunati delle tre ragazze la pergamena cominciò a rivelare il proprio contenuto, apparve una scritta "I signori Lunastorta, Codaliscia, Felpato e Ramoso consiglieri e alleati dei magici malfattori sono fieri di presentarvi la mappa del Malandrino". Remus aprì poi la mappa per mostrare alle ragazze che l'intera piantina Hogwarts era disegnata all'interno.
"Ma qui c'è scritto professoressa McGranitt" esclamò Alice indicando il nome della donna dentro quella che sembrava essere il suo ufficio.
"Momento, momento, momento" intervenne Marlene "non solo siete stato in grado di diventare Animaghi, ma avete anche creato una mappa in grado di indicare dove si trovano le persone nel castello? Ma abbiamo frequentato la stessa scuola? Io non sarei in grado di fare nessuna di queste cose!"
Sirius gonfiò il petto e, se ne avesse avuta una, avrebbe sicuramente mostrato la coda a ruota come un pavone.
"Marlene non buttare benzina sul fuoco" commentò Lily "credo che siano già abbastanza fieri del loro operato, ma questo non viola tipo tutte le leggi di privacy del mondo?"
"Benzina? Evans non capisco che lingua parli ogni tanto, ma, ti è piaciuto il messaggio di prima? È stata una mia idea quella di insultare le persone che usavano impropriamente la mappa".
"E anche merito di Sirius se c'è un enorme macchia di caffè in basso a sinistra" disse laconico Remus indicando una chiazza marrone che deturpava un angolo della mappa.
"Non è andata proprio così!" si scaldò subito il ragazzo.
James osservava in silenzio la scena, era contento di poter mostrare finalmente a Lily che, dopotutto, era un ottimo mago, ma lei sembrava contrariata dalla mappa.
"Evans, dai, la usiamo soltanto per non farci beccare da Gazza! Adesso che sai che sono uno dei migliori maghi della mia generazione, vuoi uscire con me?"
Lily non lo stava ascoltando era persa nei suoi pensieri, sembrava stesse risolvendo un problema molto complesso di Aritmanzia. Ad un certo punto tirò un urletto e poi si girò puntando un indice indagatore contro James.
"Usavi la mappa! Per questo apparivi sempre a dar fastidio a me e Sev! Per questo riesci sempre a rovinare i miei appuntamenti romantici! Per questo sei sempre dove sono io! Questo è stalking!"
Lily appariva visibilmente arrabbiata e il colore della faccia di James aveva raggiunto la tonalità dei capelli della ragazza.
"Evans, in realtà quella di James è un talento naturale, non è che usi la mappa è che proprio ti segue" cercò, con il solito tatto, di salvare la situazione Sirius.
Sia Remus che Marlene gli tirarono contemporaneamente uno scappellotto, guardandosi, poi, soddisfatti. Il resto del gruppo si allontanò lasciando un po' di privacy a Lily e James che stavano avendo uno dei loro momenti-litigate.
Frank, che era rimasto in silenzio fino a quel momento, si mise ad osservare attentamente la mappa.
"La stanza della necessità non c'è" disse soltanto.
"Quando Peter ce ne ha parlato abbiamo provato ad aggiungerla" spiegò Remus "ma deve essere protetta da un qualche tipo di incantesimo che la rende non tracciabile"
"Chi vuole sapere la vera storia della macchia di caffè?" chiese invece Sirius.
Remus, per l'ennesima volta durante quella giornata, alzò gli occhi al cielo, chissà se i suoi amici sarebbero mai diventati adulti.
Ciao!
E voi volete sapere la vera storia dietro la macchia di caffè? Trovate sul mio profilo una one-shot dedicata a questa avventura.
Finalmente l'Ordine della Fenice ha iniziato a radunarsi, ma siamo solo all'inizio di quello che sarà un anno pieno zeppo di avventure!
Mi piacerebbe molto sentire cosa ne pensate della storia e dei personaggi, per cui non fatevi problemi a lasciare commenti <3
Un bacio,
la vostra Corvonero
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top