Capitolo 17: <[...]La tua punizione sarebbe... un piacere per noi>

N/A: ci sarà, verso la fine del capitolo, una parte un po' """"""hot"""""" (Almeno per me, poi per voi possono essere cavolate). Io vi ho avvisati e non lamentatevi per alcune scene che ho espressamente detto ora che c'erano. Grazie.

Mi sento stanca ma non mi fermo: manca così poco per arrivare nel bosco e mi pare di sentire un vociare non troppo lontano da me e Luke.

Arriviamo in prossimità degli alberi con io che ansimo per il dolore che sta ritornando e per la corsa.

<Dove...si va?> chiedo io.

<Di qua!> indica Luke davanti a se poco stanco.

<Non sarebbe meglio... Dividerci?> propongo.

<Perché?> domanda lui preoccupato.

Non credo voglia lasciarmi da sola nel bosco con i cacciatori che mi cercano.

<Questo terreno lascia delle orme un po' sformate... e non si cancellerebbero in tempo. Se andassimo in direzioni diverse...non capirebbero dove sono e potrebbero dividersi. Tutti insieme loro non sono gestibili...ma separati forse sì> spiego velocemente affannata.

Sento un rumore di zoccoli avvicinarsi e non rimane tanto tempo.

<Sbrigati a pensare!> sbotto agitata.

<Ok, ma non smettere di correre> ammonisce lui e mi indica un punto.

<Va sempre dritta per di là e alla fine sbucherai dall'altra parte. Se non mi vedi arrivare entro la fine di stasera va avanti sempre dritto, arriverai alla capitale e con esso al portale.> spiega.

<E se...non arrivassi io?> domando preoccupata.

<Ritornerò indietro> spiega.

<Perché tutti questi pericoli per me?> chiedo appena prima di sparire tra gli alberi.

Lui mi dice solamente <Scappa!> e sparisce nel bosco.

Faccio lo stesso e inizio a correre cercando di schivare il più possibile rami bassi o radici.

Vedo solo tonalità di verde o marrone con qualche sprazzo raro di azzurro cielo e quella luce bianca-giallastra del sole mentre scappo.

Sento una voce rauca gridare in lontananza: <Da questa parte!> che viene accompagnato da un rumore crescente di zoccoli dietro di me.

Hanno capito che sono da questa parte!

Ma come?

Non posso pensarci ora!

Anche se ho pochissimo fiato corro ancor più veloce, se possibile, cercando di fare meno rumore.

Sento il mio cuore battere forte nel petto con pochissima distanza tra un battito e l'altro e i polmoni mi paiono trafitti da mille aghi per la corsa, come il resto del corpo per colpa di quell'incantesimo dei cacciatori.

Risuona uno schiocco, come di frusta, non troppo lontano da me: quanto cazzo sono vicini!?

Un sibilo mi passa vicino all'orecchio e riesco solo a notare un qualcosa di azzurro attaccarsi al tronco di un albero vicino a me mentre scappo.

Altri schiocchi e sibili e strani oggetti azzurro vivace fendono l'aria attorno a me.

I rumori sono sempre più vicini e ormai non ho più possibilità di deviare per scappare: intorno a me sembra che gli alberi abbiano costruito una muraglia.

Snap.

Ecco il rumore che sento prima di cadere a terra.

Metto le mani davanti a me e attutisco di poco la caduta.

Con la coda dell'occhio noto che uno di quei strani cosi azzurri mi si è stretto attorno le caviglie con forza.

È un lazzo e anche molto resistente.

Riesco a mala pena a girarmi a pancia non su per provare a togliermi quella corda che un'altra mi si lega ai polsi.

Il pennello mi cade di mano: fino a quel momento l'avevo tenuto stretto.

"Sparisci!" penso spaventata e, appena sfiorandolo con la punta delle dita, scompare.

Spero non per sempre!

Ma intanto un gruppo di uomini a cavallo compare da dove sono scattati i lazzi e quello che pare il loro capo scende e si avvicina a me.

Non posso nemmeno provare ad arretrare.

Sono legata alle caviglie e ai polsi e mi sento molto debole.
Deve essere per quel loro dannato incantesimo.

Quel cacciatore è molto alto e ha una faccia che non ispira fiducia e incute un certo timore.
Mangiucchia qualcosa che sputa per terra a pochi passi da me.

<Mh, quindi saresti te la reale in fuga eh? Chissà perché Lui ti voglia viva al suo cospetto ma... L'importante è che ci paghi tanto per consegnarti> mi squadra sovrastandomi e ghigna soddisfatto.

Subito dopo mi prende per la corda dei polsi e mi alza, per osservarmi meglio.

Fa arrivare alla stessa altezza i nostri sguardi.

Ho una paura più che infinita ma provo a nasconderla dietro uno sguardo freddo che però credo ricordi di più uno di pietà.

<Ahahah, sei proprio patetica ma... Hai un certo fascino...> nota alitandomi in faccia.

Bleah!

Tabacco!

Faccio una piccola smorfia che lui nota e ridacchia:
<Non ti piace questo odore eh, carina? Beh, cercherò di non fartene appiccicare tanto: a Lui non piace il tabacco.> e per un secondo assume una faccia spaventata e allontana i nostri due volti.

<Ehi, Boss, e se...?> propone un tizietto magrolino che sembra avere una faccia da topo.

Una luce che non mi piace gli passa per gli occhi, stessa cosa per il viso.

<No! Razza di deficiente! Se la dovessimo consegnare morta ok... Ma credo che Lui ci si voglia divertire... Purtroppo> fa il capo con un ghigno odioso e con negli occhi lo sguardo pericoloso del compare.

Ma che intenzioni malate/pervertite hanno questi qua!?

Loro sono tutti degli adulti sulla trentina e io sono poco più che tredicenne!

Mi ritengo fortunata che devo essere consegnata viva e in buone condizioni a Malfoy perché altrimenti sarei stata, nel vero senso della parola, fottuta.

Il Boss mi mette sulla sua spalla per poi caricarmi sul suo cavallo mettendomi un sacco di juta in testa e "assicurandomi" su esso legandomici ancor più stretta con altre corde.

<Verso la capitale, Boss?> domanda una voce lontana.

<No... Possiamo prendercela comoda e andare alla taverna prima. Tanto non abbiamo ancora comunicato a Lui che l'abbiamo presa> fa notare lui.

Gli altri esultano e iniziano a galoppare, probabilmente verso dove dovevo andare io per il bosco, veloci.

Intanto mi sento debolissima ma provo lo stesso a fare delle piccole magie per liberarmi da queste corde che mi legano strette ma peggioro solo le mie condizioni.

Sono in completa balia di Luke per essere salvata, sperando che veda i cacciatori.

Mi sento impotente e non riesco a vedere niente.

Provo a divincolarmi invano.

Posso solo sperare che quando arriveranno all'osteria si ubriacheranno cosicché io possa provare a raggirarli e a farmi slegare.

Dopo quello che mi pare molto tempo si fermano.

<E la reale?> sento domandare qualcuno.

<Sul retro, nel nostro "angolino"...> risponde il capo.

Ho paura di questo "angolino": con questi qua avrei persino paura se mi dicessero che mi metterebbero nella "stanza pucci pucci carina e coccolosa".

"Arianna! Ma che ti salta in mente in situazioni come queste di fare dell'ironia?" mi domanda una voce nella testa, probabilmente la mia coscienza.

"Ehm... Lo stress e la paura mi stanno giocando dei brutti tiri...?" mi auto-rispondo, come al mio solito: anche se sono in questa situazione non impedisce, a quanto pare, al mio subconscio di dire cretinate.

Nel frattempo la "banda" fa, credo, il giro dell'osteria e si fermano in un preciso punto.

Il Boss mi slega dalle corde che mi tengono al cavallo.

Mi dimeno ma lui mi prende per i polsi e, togliendomi il sacco dalla testa, mi guarda in faccia e dice:
<Ci speravi carina ma non ci riuscirai, ora fai la brava qua altrimenti finirai nei guai con noi... Ti avviso: siamo molto bravi nell'ingannare chiunque per quanto riguarda il vero e il falso, soprattutto in alcune parti... E sai di
cosa sto parlando> e fa uno sguardo tra il maniacale e il pervertito.

Mi si accappona la pelle per lo spavento e mi dispero inconsciamente:
"Perché in questo mondo sono carina? Nel mio sono il peggio del peggio! Perché sti qua sono degli stupratori?!"

<Quindi ti consiglio di non provare a scappare: ti prenderemo e la tua punizione sarebbe... Un piacere per noi> conclude sghignazzando.

Mi mette un bavaglio sulla bocca e mi lega ad un paletto ficcato lì vicino e se ne vanno.

Mi ritrovo legata, con dei stupratori seriali che mi vogliono consegnare a Malfoy, in un angolino in penombra nascosto: qui vicino infatti c'è una siepe e poco più in là le stalle.

Noto che intorno a me ci sono sacchettini gonfi di roba: loro bottini precedenti?

Più che certo.

Riesco a sentire, ma non molto bene, che dentro hanno ordinato qualcosa a gran voce e stanno facendo baldoria.

Passa il tempo mentre io provo a slegarmi di questi lacci con la magia inutilmente e a far apparire il pennello che non compare neanche a pagarlo oro.

Ma che questi lacci azzurri mi impediscano qualsiasi tipo di magia?

Il sole è sceso e i raggi mi arrivano in faccia quando, da un angolo, sbuca quello che prima avevo definito "Faccia di topo" con altri due suoi compagni.

Quei due sono un po' brilli e, guidati da "Faccia di topo", tutti e tre si stanno dirigendo verso di me!

<Ehiii... Bellezza...> dice non tanto lucido uno dei due.

<Ora ci divertiamo!!!> esulta l'altro.

Sgrano gli occhi e mi divincolo: 'sti qua mi vogliono stuprare!

"Faccia di topo" sussurra, per non farsi sentire:

<Ho aspettato il momento buono ed è giunto. Ci divertiremo, beh, almeno noi e... Come ha detto il Boss: siamo bravi a falsificare e faremo in modo che sembrerà non sia successo niente e nessuno lo verrà a sapere: faremo in modo che tu non lo possa dire> e fa un sorriso pervertito e ride accompagnato dai due.

Mi prendono per i polsi e per le caviglie slegandomi dal paletto.

Non riesco a divincolarmi perché quei due lì sono degli armadi a tre ante e hanno una forza da gigante: mi stanno quasi per rompere delle ossa.

Quello che mi tiene i polsi li tiene ben tesi facendo stiracchiare, di conseguenza, la mia schiena e quello che mi tiene le caviglie apre di molto le mie gambe contro la mia volontà (tenendole ferme).

"Faccia di topo" si siede in mezzo ad esse.

"Togliti da lì! Ora!!!" urlo interiormente e mi dimeno come una pazza.

Gli altri due mi tirano un po' di più immobilozzandomi totalmente.

Provo a mugolare qualcosa ma "Faccia di topo" mi preme la mano sulla bocca facendomi quasi non respirare.

Sussurra sogghignando: <Rendi solo le cose più lunghe e difficili per tutti, anche se per me... Va bene> e mi accarezza il viso per poi passare ai capelli (slegandoli) passandoci la mano in mezzo.

Allontanala da lì brutto pervertito schifoso!

Non posso nemmeno provare a gridare: gli altri cacciatori sono sbronzi fradici e non mi sentirebbero o non avrebbero il tempo di reazione e ho ancora questo bavaglio sulla bocca che se provo ad urlare non esce che un mugolio.

Intanto mi alza la maglietta, lasciandola sulle braccia, scoprendomi il petto.

Guarda il mio seno con lussuria.

No, no, no!

Non ci provare!

Mugulo terrorizzata ma ancora lui mi mette la mano sulla bocca.

Fra un po' mi arriva in gola questo maledetto bavaglio!

<Non capisci eh?> domanda un po' seccato e "accarezza" ripetutamente il mio seno, con ancora sopra l'intimo, mentre l'altra mano la fa passare per i miei capelli.

Togli le tue luride mani da lì: ORA!

<Così rendi solo più lungo il mio divertimento... Ma se ti fa piacere essere in questa posizione con me... Fa pure con comodo> aggiunge continuando imperterrito con quello che stava facendo.

Fa passare le mani da lì sulla mia schiena.
Scende dal collo fino ad arrivare all'altezza del laccetto che slega.

No no no no no no no no no!

NO!

Passa le mani da lì lentamente fin davanti ma mi inizia ad accarezzare (qualcosa faccia smettere tutto questo!!!) il seno senza togliere il reggiseno, per mia fortuna!

<Mi ci divertirò di più dopo> pianifica lui sorridendo malvagio dopo che ha continuato in quel modo per un minuto, forse, spero.

Passa ai miei pantaloni i quali abbassa fino alle caviglie lentamente, come per godersi il momento mentre io non riesco nemmeno a muovere niente e mugolare lo farebbe solo incazzare e non è il mio obiettivo!

Ecco: ora sono solo in mutande, più o meno.

E lui mi sta guardando con sguardo ancora più pervertito!

Perché sono capitata in questa situazione?

Perché sono voluta andare per il bosco da sola anche se sapevo che i cacciatori mi inseguivano?

Perché sono stata così tanto cretina?

Perché questi cacciatori sono degli stupratori incalliti?

<Ti farò urlare anche se hai quel bavaglio sulla bocca.> fa lui eccitato passando (di nuovo!) una mano sul mio seno, semi-coperto per mia fortuna, più volte per poi slacciarsi i pantaloni.

Chiudo gli occhi di scatto.

Sta per togliersi i boxer e NON VOGLIO VEDERE: "Se proprio devo essere..." singulto mentalmente "stuprata...non voglio avere ricordi visivi." penso terrorizzata.

<Però prima...> nota lui e io spalanco gli occhi.

Prima vuole togliermi le mutande!

No no no no no no no no no!

NO!

Porco il crucio incastrato in tangenziale che tua madre è una troia figlia di una generazione di puttane che batte sempre sulla A22 tra Roma e Istanbul!

"Non farlo! Non provare a farlo!" riesco solo a pensare.

Lo so che non serve a niente fare così ma non posso fare nulla e la paura sta crescendo sovrana nel mio corpo.

<Sbrigati! Vogliamo farlo anche noi! Non siamo venuti qua per niente!> fa uno dei due pervertito a livelli altissimi.

<Perché non l'avete voluto fare tutti insieme?> chiede "Faccia di topo" seccato perché è stato interrotto proprio nel momento che, credo per mia sfortuna, attendeva di più.

<C'è più gusto così!> fa l'altro pervertito a livelli esorbitanti superando il compare malato pure lui.

"È finita... Verrò... Stuprata e da ben tre persone...una dopo l'altra! Addio verginità..." penso terrorizzata iniziando a piangere silenziosamente.

"Faccia di topo" lo nota e sussurra accarezzandomi ripetutamente (ANCORA!!! ORA MI LIBERO E LO UCCIDO IN QUALCHE FOTTUTO MODO!!!) il seno:

<Suvvia, sarà fantastico: ti farò talmente tanto eccitare che vorrai che continuerò!> e sghignazza malefico concentrando il suo sguardo sull'intimo da togliermi.

Chiudo gli occhi: meno si vede, spero sacrosantamentissimamente(?), meno si soffre.

Sento le sue mani scendere dal seno per la pancia fino a lì lentamente.

Per gustarsi il momento poco prima rovinato dai due compagni: così ho guadagnato altri pochi secondi ancora vergine.

Anche se non credo che guadagnare qualche secondo serva a qualcosa nella situazione in cui sono.

Vorrei fare qualcosa ma sono come una pietra: immobile e il resto del mondo decide su di me.

Vorrei tanto dimenarmi, urlare, fare qualsiasi cosa, ma renderei, forse, i tre impazienti e mi... stuprerebbero... insieme... senza tanti preamboli.

Lacrime calde mi bagnano il viso mentre lui sta per togliermi le mutante e prendersi la mia verginità.





















"Clang!"

Un rumore metallico risuona nell'aria circostante.

Apro gli occhi sbigottita.

Intanto "Faccia di topo" sviene a terra, però tirato indietro da non so cosa.

Gli altri due mi lasciano subito spaventati e fanno la stessa fine del compagno: svenuti per terra.

Altri due "Clang" risuonano quindi nell'aria.

Ora mi ritrovo in un angolo buio dietro una taverna, circondata da tre cacciatori che mi hanno quasi stuprata, ora svenuti, con un'altra decina ubriachi dentro l'osteria, io sono quasi del tutto svestita(col reggiseno sopra per miracolo) e qualcuno o qualcosa mi ha salvato dai tre stupratori incalliti.

Ma che diavolo è successo?












N/A: "ci vuole coraggio per affrontare i nemici, molto di più per affrontare gli amici...
...
Ma molto, molto, MOLTO di più per scrivere questa cosa"!
Cit~Silente e Io

Quindi stellinate! No, dai, però mi ci è voluto del coraggio per scrivere questo capitolo, almeno la parte finale strana/imbarazzante /"""hot"""?

Volevo anche ringraziarvi per le oltre 100 visualizzazioni!
Cosa volete che faccia come speciale?
Scrivetelo nei commenti!

P.S.: l'avevo detto ad un mio caro lettore che la sua reazione sarebbe stata o così: (●__●) o: (͡° ͜ʖ ͡°).
Spero per lui la prima.
(Ma tanto lo so che se ci fosse stato qualcun altro che sappiamo noi due al posto dei tre cacciatori, lettore che conosco, la tua reazione sarebbe stata la seconda o questa: (。・ω・。) o ლ(́◉◞౪◟◉‵ლ))

Ah, per di più domani mi iniziano gli scritti e continueranno fino a sabato...
Non arrivo alla fine della settimana viva.

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