Capitolo 4: Indistruttibile
Akio, Aria, Kayo, Deku e Atsushi osservavano la situazione da fuori, nascosti su una collina. Di fronte a loro un enorme edificio grattava il cielo.
Circondato da una cinta di mura, risiedeva una delle basi di supporto di Adamas.
<Ci sono diverse squadre di T-100 che pattugliano la zona.> Disse Kayo guardando con un binocolo.
<Non basta semplicemente sfondare e radere tutto al suolo? Sono tutti pesci piccoli.> Disse Aria.
Deku e Akio lo guardarono storto.
<Senti Aria, non so che problemi tu abbia ogni volta, ma devi prendere in considerazione che potrebbero esserci dei civili...> Protestò Deku, ma era come parlare con un muro.
<Si si. Smettetela di rompere i coglioni con le vostre cazzate eroiche. Non siete più i protettori del bene. Il mondo è andato a puttane già sei anni fa e se voi non riuscite a farci l'abitudine cazzi vostri. Recluta, voglio vedere che sai fare, vieni con me. Se riesci a stare al mio passo.> Lo interruppe Aria per poi partire direttamente. Akio guardò un attimo gli altri 3, poi si lanciò a ruota dietro Aria.
Deku non potè dire nulla per fermarlo e si limitò a sospirare.
<Kayo, va con loro, evita che facciano troppi casini, almeno avremo un diversivo. Atsushi, noi due entriamo. Dobbiamo arrivare ad uno degli Hangar.> Disse poi il verde.
In quel momento dentro il cortile della base si sentì una esplosione.
L'allarme iniziò a suonare.
<Ma porca puttana...> Disse Deku prima di scattare verso l'entrata seguito da Atsushi. Vedendo il bicchiere mezzo pieno almeno avevano un diversivo.
Entrando nell'edificio effettivamente incontrarono pochi robot, probabilmente allertati dal fatto che a quanto pare Aria aveva letteralmente fatto saltare in aria parte della loro base.
Nei corridoi più interni però i due cominciarono ad incontrare resistenza.
Diverse squadre di T-100 pattugliavano la zona. Non era proprio il massimo essere colpiti da uno dei loro fucili. I loro slug energetici, a contatto con la pelle viva, distruggevano completamente il tessuto cellulare. Anche un solo colpo ad un braccio poteva costare l'intero arto.
I due si pararono davanti un dedalo di corridoi, nonostante conoscessero la piantina dell'edificio, non era semplice ricordarla in mezzo a tutto quel rumore. Per ora erano riusciti ad infiltrarsi senza venire scoperti. Ora però dovevano sfondare, non era più possibile compiere una azione furtiva.
<Izuku, dobbiamo passare la in mezzo vero?> Disse Atsushi indicando una enorme stanza percorsa da molti corridoi. Al termine di questa, era presente la robusta porta dell'hangar. Diversi T-100 facevano la ronda, tuttavia erano presenti anche alcuni T-600, dei modelli corazzati, per di più. Quelli si che erano un problema.
Deku annuì. I due si scambiarono uno sguardo rapido.
Atsushi strinse ferocemente la sua pesante spada, fece un passo indietro. Il suo semplice passò crepò il pavimento della base.
In quel momento, nel punto dove il suo braccio era mancante cominciò a formarsi una sorta di sostanza immateriale, quale poco a poco prese la forma dell'arto perduto.
La spada di Atsushi era rasente al suolo.
Il suo braccio "finto" afferrò l'elsa.
Era il momento.
<One For All, Delaware Smash!> Urlò Deku sparando una cannonata d'aria al centro della stanza.
Atsushi allora cominciò a caricare, seguendo il proiettile. Dovevano sfondare la porta.
I robot si allertarono, mentre Atsushi prendeva sempre più velocità.
Deku si occupava di far fuori i nemici dietro al rosso, mentre questo caricava.
Una sorta di barricata frontale si creò davanti Atsushi, proteggendolo dai colpi in arrivo.
In prossimità della porta Atsushi sfruttò il momentum per coordinare tutti i suoi movimenti in un solo e unico fendente, quale non solo lacerò la porta, ma distrusse completamente la parete e bombardò con la pressione dell'aria la stanza dietro di lui.
Midoriya, grazie alla sua Black whip riuscì ad aggrapparsi alle pareti laterali, evitando di essere completamente sbalzato indietro e distrutto come i robot rimanenti, sbattendo nel fondo della stessa stanza.
<Non pensi di aver un po esagerato?>
Atsushi fece un sorrisetto innocente.
<Scusa.> Disse lui ridacchiando, portando il braccio semitrasparente dietro la testa.
Di fronte a loro vi erano diversi camion blindati, ma non erano quelli che cercavano.
<Eccolo! L'HK!> Fece Deku indicando un grosso aereo cargo dalla carrozzeria nera.
Un allarme iniziò a suonare intensamente, mentre dal soffitto della stanza entrarono due robot enormi provvisti di otto bracci.
Questi avevano le sembianze di ragni e gli era stato affibbiato il nome di "Spider-bot" anche se banale. Non erano li per decidere i nomi da dare alle unità nemiche.
I vari led rossi posti sulla parte frontale delle macchine ricordavano gli occhi di quegli schifosi aracnidi.
Poi posto sul loro dorso, era presente un grosso cannone.
<Cazzo...Atsushi facciamoli fuori.> Disse Deku al compagno, mentre si lanciava contro il nemico.
<Si>Affermò Atsushi. Tuttavia in quel momento il suo corpo si bloccò totalmente. Il tempo intorno a lui sembrò rallentare, per pochi secondi.
Una voce si proiettò direttamente nell'orecchio del ragazzo.
<Quindi? La tua risposta Atsushi?>
Il rosso scosse la testa, finalmente riuscendo a reagire, parando all'ultimo uno degli arti accuminati del robot.
<Dark Eraser!>
La Slicer si tinse di nero, per poi rilasciare una potente sferzata nera recidendo perfettamente a metà il robot. Non sarebbe stato così facile in squadra. Quegli stronzi solitamente mirano i bersagli più deboli.
Anche Deku aveva completamente demolito il rottame.
<Tutto ok?> Chiese il verde.
Atsushi annuì, non voleva parlare di quella cosa.
<Perfetto. Ora possiamo andare. Lo metto in moto.>
Mentre il compagno accendeva il veicolo Atsushi fece per salire.
Di colpo un grosso boato rimbombò nella stanza. Non era stato causato dal motore. Piuttosto dal fatto che la parete avesse un buco.
<Oh bene, bene. Chi non muore si rivede. Non è vero caro mio demone monocchio?> Disse una voce che Atsushi riconobbe fin troppo bene.
Dall'apertura uscì un uomo alto e biondo, quale portava una mazza avvolta con del filo spinato.
<Speravo allora che fossi morto Sangwoo.>Rispose Atsushi.
<Oh ma che parole scortesi Atsushi. Comunque passando ai fatti. Quell'Hunter Killer ora è mio, così come tutti i veicoli in questa stanza. Vorrei che vi allontanaste e potremo evitare di discutere.> Disse l'uomo. Atsushi lo guardò storto. Deku si affacciò al finestrino. Aveva capito che c'erano problemi.
<Cosa ti fa pensare che questo sia tuo?> Disse il rosso stizzito.
<La legge del più forte.> Rispose Sangwoo in maniera calma.
<Appunto. Cosa ti fa pensare che questo ti appartenga?>
L'uomo scoppiò in una fragorosa risata.
<Divertente. Molto divertente Atsushi.
Tu credi seriamente di essere più forte di Me?> Disse lui ancora ridendo.
<Vuoi fare una prova?> Rispose Atsushi serio. Sangwoo lo guardò. Il suo viso divenne più serio, sul quale poi si stampò un sorriso sadico.
<Ok allora. Facciamo... come vuoi tu!>
Con una rapidità incredibile Sangwoo si spostò affianco ad Atsushi e puntò a colpirlo alla testa con la mazza.
Questa prima dell'impatto assunse un colore nero, tuttavia ciò che colpì fu solo la spada di Atsushi.
<Non sarà così semplice sai?> Disse Atsushi.
Quando con la sua semplice forza spezzò la guardia di Sangwoo e lo colpì violentemente al fianco con la Slicer, spedendolo contro la parete, ammaccandola.
Dopo poco però Sangwoo si rialzò.
<Wow...Quindi...è solo questa la tua forza?> Chiese Sangwoo.
Nel punto in cui era stato colpito i vestiti erano stati completamente distrutti, ma sotto di essi sporgevano i suoi addominali scolpiti e l'ombelico, quale aveva assunto un colore nero, uguale a come era stata annerita la mazza.
La macchia si dileguò in fretta e Sangwoo sorrise sadicamente. Atsushi fece schioccare la lingua, infastidito.
<Indistruttibilità, questo è il mio potere. Che te ne pare Atsushi? Sorpreso? Pensi ancora di essere in grado di battermi?>
La sua voce era diventata più acuta e fastidiosa, coronata dal suo sogghignare. Atsushi girò lo sguardo verso Deku quale ricambiò annuendo.
<Ve la date a gambe eh? Patetico, Atsushi ti avevo sopravvalutato sai? Ti consideravo quasi un mio pari poco fa, ma ora sei solo un piccolo moccioso spaventato, dato che hai incontrato un individuo superiore a te in tutto e per tutto. Forza lamentati ora che la tua spada non può tagliarmi!> Dopo ciò rise nuovamente.
Atsushi allora si avvicinò a lui.
<Chi ha mai parlato di scappare? Ho solamente visto che siamo in ritardo sulla tabella di marcia. Devo solo velocizzare un po di più le cose...>
La risata si fece più forte.
<Tu? Battermi? Come pensi di fare sentiam->
Prima che Sangwoo riuscisse a finire la frase Atsushi era già in parte a lui.
Gli sferrò un pugno nello stomaco talmente forte da farlo volare nuovamente contro la parete dove lo aveva già spedito precedentemente.
<Non ho tempo di giocare con te Sangwoo.> Disse Atsushi avviandosi verso Deku.
Deku alzò il pollice e cominciò a far partire il veicolo. Atsushi fece per salire a bordo e l'aereo si staccò da terra in quel momento.
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