tutto diventa azzurro

Sento il cinguettio di un uccellino, che mi fa da sveglia questa mattina ma i miei occhi non vogliono aprirsi questa mattina. Mi bruciano gli occhi cosi li fregho e piano piano inizio ad aprirli, volto il mio sguardo verso il piccolo uccellino che si è posato il davanzale della finestra. Lo guardo nei suoi piccoli ma penetranti occhi, quando improvvisamente vedo tutto intorno a me perdere il suo originale colore e  trasformarsi. Chiudo e apro più volte gli occhi rimanendo alibita da ciò che è appena successo, tutto intorno a me è diventato azzurro.
Mi alzo di scatto dal letto e mi vesto, di solito non esco mai di casa se non sono costretta, studio in casa e non mi piace molto avere contatti con altre persone. Non voglio la compassione di nessuno per la mia particolare situazione, sono muta e secondo il dottore dipende da un fattore traumatico e chi sa ciò mi compatisce, è una cosa che non tollero cosi preferisco chiudermi in me stessa.
Aver visto mia madre che veniva uccisa mi ha segnato la vita? Sicuramente si, ma questo non da diritto alle persone di prendersi il lusso di  giudicare la mia vita, loro non sanno del dolore che mi porto dentro.

Lego i miei capelli lunghi in una coda alta, prendo le chiavi di casa e mi decido ad uscire. Guardo tutto ciò che mi circonda con meraviglia, mi sembra di stare infondo al mare, sento un calore dentro al cuore, vedere tutto di questo meraviglio colore mi mette di buon umore. Non so cosa stia succedendo perché questo sia l'unico colore presente in questa strana mattina di primavera, forse sto diventando pazza tutto qui, ma in  ogni caso oggi sono felice.
Il mondo sembra diverso, non c'è differenza di colori anche le persone sono tutti dello stesso colore, almeno cosi potrebbe cessare il pregiudizio in base alla propria carnaggione.
Mentre ho la testa rivolta al cielo per ammirare il suo splendore vado a sbattere contro qualcuno e finisco col sedere per terra.
"Hey ti sei fatta male?", ha una voce stupenda e non appena alzo lo sguardo vedo che non è l'unica cosa bella. Mi alzo unisco le mani e abbasso leggermente la testa per scusarmi con lui, poi i miei occhi cadono su un parco pieno di fiori. Senza pensarci troppo corro verso quella meraviglia voglio scoprire se hanno lo stesso profumo o quello è rimasto intatto. I vari profumi si contraddistinguono  tra di loro, sento una presenza alle mie spalle e vedo il ragazzo di qualche minuto fa, alzo un sopracciglio non capisco cosa vuole ancora mi sono scusata. Lui mi guarda e sorride "per farti perdonare di essermi venuta addosso, potremmo prendere un caffè insieme". Scuoto la testa in segno di negazione, lui fa una strana smorfia poi  dice  "ok almeno posso farti un po' di compagnia". Roteo gli occhi non capendo cosa vuole ancora da me, poi gli faccio spallucce come a dirgli fai ciò che vuoi, lui quindi si siede vicino a me. Io ritorno a guardarmi intorno, mi chiedo se anche lui come me vede tutto azzurro, oppure riesce a vedere normalmente. Lo guardo per un attimo non è invasivo, sta qui seduto senza proferire parola, e ammira il paesaggio di fronte a lui.  Rimaniamo un po' cosi, poi però decide di interrompere il silenzio "io mi chiamo Michele". Abbozzo un sorriso, frego le mani contro le gambe per poi alzarmi, gli faccio un cenno con la mano per salutarlo. Michele sembra un attimo deluso e mi dice "di già vai via? Non puoi restare ancora un po'", io scuoto la testa per poi andare via.

Arrivata a casa mi preparo qualcosa da mangiare poiché stamane non ho fatto neanche colazione. Apro il frigorifero e mi viene da ridere a vedere tutto il mangiare azzurro, adesso la passata di pomodoro e azzurra non più rossa. In fine decido di farmi una piedina con crudo rucola e grana. Dopo mangiato mi siedo sul divano per guardare qualche film , ma la mia mente non collabora, continua a ritornare all' incontro di stamattina. Quello strano ragazzo mi ha veramente incuriosito, non mi ha chiesto nulla di me neanche perché non gli rispondessi, chissà se mai lo rivedrò. Anche se la cosa è difficile, perché se non esco di casa mia non posso incontrare nessuno. Oggi mi sento fuori controllo poiché non ci penso molto e sono di nuovo all' aria aperta, sarà il colore che vedo che oltre la mia vista ha contagiato il mio cervello. Mi sento cosi sciocca a cercarlo tra la folla di gente che mi circonda, ma sento come il bisogno di doverlo rivedere. Lo trovo seduto su una panchina intento a leggere un libro, appena mi vede fa un piccolo soriso e mi invita a sedermi, non appena mi siedo mi passa un libro gli sorrido e inizio la mia lettura. Come può un perfetto sconosciuto a farmi sentire cosi a mio agio ancora non lo so, una cosa però è sicuro il mio mondo è diventato azzuro e mi ha spinto a fare cose assurde e credo che questa sarà l'inizio di una bella amicizia.

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