Capitolo 11
Armand
In 42 anni di vita non credo di aver fatto mai cosi schifo come negli ultimi 4. Pena. Schifo. Ho dato il peggio di me come uomo. L'ultimo degli uomini ero. Da dove comincio? Ho iniziato a fare schifo quando ho iniziato a vederla, a baciarla.. a sfiorarla.. non dovevo sporcarla cosi. Lei era troppo pura, troppo limpida per uno come me. Per uno perennemente macchiato ma con un'armatura lucente. Mi ero ripromesso dopo il primo bacio in veranda che mai e poi mai l'avrei più toccata, che non potevo. Non potevo perché sapevo che l'avrei fatta soffrire. In ogni modo.
Ero rientrato in casa, ed ero sul divano. Al buio. A pensare a lei. A quanto mi avesse spezzato il cuore vederla in quelle condizioni, a causa mia. Le avevo promesso che non le avrei mai fatto del male.. e non l'avevo mantenuta. Era un pensiero costante. Avevo fatto schifo, e recuperare la sua fiducia era una cosa impossibile.
Mi ero promesso di non azzardarmi a toccare mai il suo corpo, anche se pulsava voglia da ogni parte. Ma mi è sempre piaciuta, l'ho sempre voluta, e mi sono fatto prendere la mano. Mi sono innamorato di lei, così tanto da perdere la testa. Da dare di matto. E voi vi chiederete come si fa a fare del male a una persona che ami.
Non lo so neanch'io come ho fatto.
Ho solo fatto schifo.
Vederla cosi, in quello stato, in casa sua, ha distrutto anche me. Non mi immaginavo sprizzasse gioia da tutti i pori, ma mai avrei voluto vederla cosi spezzata.
C'è una linea sottile oltre il quale l'amore non si dovrebbe spingere, e io con lei sono andato ben oltre.
Sono stato uno schifo d'uomo. Quello che le ho fatto è stato misero, vergognoso.. e non ho spiegazioni.
Se non fosse che vengo da una vita difficile. Vengo da una famiglia che non ha mai potuto darmi niente. Vengo da un mondo in cui ogni cosa dovevi guadagnartela. Ho potuto studiare al Politecnico di Milano lavorando giorno e notte, non potendo contare sui miei genitori. Mia madre è venuta a mancare quando avevo 9 anni, e mio padre ha fatto quello che ha potuto per crescere me e mio fratello Cesare. Se sono dove sono ora è merito di tutta questa forza che ci ho sempre messo. Nessuno mi ha mai aperto portoni, nessuno mi ha mai chiesto scusa, ho sempre fatto da solo. Gli errori, i successi, sono sempre stati grazie a me.
Il mio amore per lei, una delle cose più vere che io abbia mai provato. Un amore incondizionato che non le ho mai detto, per orgoglio, per paura, per non so quale cazzata. Un amore che non ho mai avuto il coraggio di dire a tutti, quando lei, a solo 19 anni, aveva coraggio per entrambi.
Una pressione sociale che non vi sto a spiegare, come se avessi paura di perdere tutti i successi che avevo accumulato con fatica.
Roma, la mia città. Un po' meno bella da quando non c'è lei.
Sono sul divano a pensare a quanto abbia fatto schifo con l'ultima persona che si meritava tutta questa merda.
Lei.
Sono stato una delusione, persino per me stesso. Aveva ragione a dire che le facevo schifo, lo avrei detto anche io a me stesso.
La verità era che non ho coraggio. Non lo ho. Tutti mi vedono cosi sfrontato, cosi energico, ma quando si parla di mettere in gioco i sentimenti, io non ho coraggio.
Mi alzo, prendo un bicchiere di vino rosso dal frigo e lo sorseggio piano. Non so che fare, non so neanche cosa volere.
Ho fatto schifo, e cosa posso fare ora?
Non stiamo parlando di tradimenti, o robe simili, che con qualche mese di prove si torna bene o male ad amarsi, se ci si vuole davvero. Stiamo parlando di scheletri nell'armadio che mi vergogno di avere, e la persona che ovviamente ne ha risentito, è stata lei.
Se mi desse la possibilità, la abbraccerei e la ricoprirei di baci, dicendole che è tutto finito e che ci sono io a difenderla, e che la amerò per sempre.
Che è stato tutto uno sbaglio dettato da una paura che si radica in me da troppo tempo.
Le vorrei dire che la difenderò per sempre, e che sono arrivato tardi, ma che ora non ho intenzione di lasciarla andare.
Mai più.
Per nessun'altra ragione.
La amo ancora, a me non è passata per niente. E so che anche lei mi ama ancora, ma giustamente, le faccio paura, non si fida di me.
Ha ragione.
Ma cosa dovrei fare ora?
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top