«Voi non avete la benché minima idea di cosa ho dovuto sopportare e vedere, ma nel vostro animo già sapete cosa sto per dirvi. La polvere, le urla e l’odore del sangue non mi permettevano di pensare lucidamente quando accadde, quando le nostre terre caddero in disgrazia, sì le urla… Le grida dei bambini che fuggivano da qualcosa che non doveva neanche minimamente toccarli; senza più genitori, senza più gli esempi che avrebbero dovuto condurli e accompagnarli verso una vita di crescita ora quei bambini dovranno cavarsela da soli, e vi chiedo è giusto ciò che hanno subito? È giusto che il loro avvenire incerto e pieno di timori li porti ad affiancarsi alle stesse creature che hanno distrutto il loro futuro, la loro innocenza?

No, io mi rifiuto! Non dovrà mai più accadere una cosa simile, le vostre insicurezze e le vostre paure non faranno altro che ricadere su di loro, sui figli dei vostri amici più cari se non addirittura sui vostri; e non meritano questo, loro meritano una vita migliore, e se questo vorrà dire sacrificare le nostre stesse vite in una guerra che potrà durare anni, allora, che guerra sia!

Ora vi propongo di unirvi a me, di unirvi alla causa per cui già i nostri antenati hanno sputato sangue e donato le loro stesse vite, se la vostra codardia vi spinge a rifiutare questa mia offerta, ciò vuol dire che non siete poi tanto diversi da coloro che hanno raso al suolo le vostre abitazioni e distrutto quello che dopo anni di lavoro avevate creato.

Per l’ennesima volta vi chiedo…

Siete con me? Siete con la resistenza?»

Io sono il Generale Stormwind, e non permetterò che altri cadano sotto la scure del nemico.