Vi starete giustamente chiedendo come mai ho deciso di trascrivere la storia in questo modo, lasciando alla fine vari spazi temporali dove la protagonista si riprende e sta bene, come affronta la sua perdita e come conosce il suo futuro marito, ma la risposta è molto semplice: volevo evidenziare il fatto che, nella vita, la maggior parte delle volte, non va mai per il verso giusto; ci saranno sempre, in ognuno di noi, momenti in cui crolleremo, in cui penseremo di non farcela più e invece, ogni giorno, ci alziamo dal letto e affrontiamo la vita di tutti i giorni, anche quando diciamo che è impossibile.

Abbiamo tutti la forza di andare avanti, nonostante ciò che ci segna il passato, è per questo che ognuno di noi va ammirato e rispettato. Non possiamo mai sapere la guerra che ha affrontato ognuno di noi, per arrivare ad essere ciò che è.

Nell'introduzione ho voluto "spiegare", per quanto si possa fare, la sensazione che ha provato Julia in quel periodo difficile e il vortice di dolore che ha dovuto passare, cercando però di non spoilerare nulla, e sperando di essere riuscita a farlo capire.
Per quanto riguarda il titolo, invece, c'ero letteralmente giorni per trovarne uno decente, fino a quando ho deciso "il mistero del
Domani", perché? Semplice, perché in questo caso, il protagonista non ha un domani, e Julia non sa più come affrontarlo con questa consapevolezza. Per lei sarà un rebus che non sa come affrontare a causa del suo dolore.

Non potete immaginare le lacrime che ho versato scrivendo questo libro, mi sono immedesimata in ogni personaggio e ho cercato di rendere la storia più bella possibile, anche se la storia di una vita, anche solo un piccolo pezzo, non potrà mai eguagliare la sua bellezza nemmeno un libro scritto perfettamente.

Sono contenta di aver dedicato una parte di me in questa storia e in questo libro, pensando che in ogni caso, la felicità arriva per tutti, bisogna solo apprezzare ciò che si ha e avere la forza di rialzarsi sempre, in ogni situazione.

Spero con tutto il cuore che il mio impegno e la storia stessa vi siano piaciuti.

Un bacio, Ilaria.