Capitolo 7 - nuove amicizie

Appena sentiamo il suono della campanella annunciare la tanto attesa ricreazione, ci alziamo dai banchi senza nemmeno far finire di parlare la prof, per dirigerci fuori dall'aula e unirci con le altre classi.

Prendo a braccetto Carla e usciamo, sistemandoci nel muro adiacente alla nostra classe. Mentre lei con un'altra mia compagna sono intente a parlottare, il mio sguardo cade inevitabilmente su di lui, esattamente di fronte a me, lo osservo attentamente mentre si sistema il ciuffo disinteressato e parla con gli amici senza far minimamente caso a me.

Mi scappa un sorriso spontaneo, che Carla prontamente nota «la nostra Julia è arrossita» si mette una mano davanti la bocca «e sta pure ridacchiando! Chi sarà mai il ragazzo che le ha provocato quel risolino?» mi da una leggera gomitata per poi abbracciarmi.

Si allontana senza dire nulla dirigendosi verso il centro della folla di studenti, così mentre la aspetto mi volto nuovamente verso Mirco, notando il suo sguardo posato fugacemente verso me, per poi distoglierlo subito dopo facendo finta di nulla, beccato.

«Juli!» sento la voce di Carla richiamarmi, mi volto verso il suono della sua voce vedendola con a braccetto un'altra ragazza.

Quando sono entrambe davanti a me, Carla riprende nuovamente la parola «lei è Beatrice» mi presenta la ragazza affianco a lei, che allunga la mano verso me per presentarsi.

«Piacere», i suoi occhi neri mi fissano curiosa, mentre i suoi lineamenti continuano ad essermi familiari: i capelli neri mossi fino alla schiena che fanno riscontro con la sua pelle pallida... non so perché ma ha un viso familiare. Allungo anche io il braccio tranquilla, quando Carla continua «lei è la sorellina di Mirco», spalanco gli occhi, ecco perché mi sembrava familiare!

Ritorno in me presentandomi «piacere mio, il mio nome è Julia», il suo sorriso timido mi spinge a sorriderle nuovamente, «bene ragazze, ora che vi siete conosciute, che ne dite se stasera ci vediamo tutte e tre insieme?»

Mi volto verso Carla non sapendo che dire, l'ho appena conosciuta, non ho ancora confidenza con lei «certo!», sento la sua vocina flebile accettare senza esitazioni, così anche io annuisco «è un problema se vengono anche due mie cugine? Oggi sarei dovuta uscire con loro quindi...» Carla come al solito mi interrompe «ma certo! Più siamo meglio è»

Rientriamo in classe, dove le successive due ore io e Carla le passiamo a programmare il pomeriggio e a parlottare del più e del meno.

Al suono della campanella usciamo e aspettiamo Sonia e Beatrice per comunicarle l'orario è il posto dove incontrarci, quando la intravediamo Carla le fa il segno con la mano di avvicinarsi «vieni!» lei corre e si avvicina a noi, le diciamo dove e quando incontrarci, ma ad un tratto sentiamo il suono di un clacson, ci giriamo tutte vedendo Mirco sul motorino guardare verso di noi «Beatrice, muoviti! Ho fame!» lei ci sorride tranquilla, ci da l'ok per stasera e va verso il fratello, si siede dietro di lui e spariscono dalla nostra vista.

Rientro a casa, pranzo e come al solito mi preparo per uscire, quando esco di casa vedo già le mie cugine, ma come mai sono qui? Avremmo dovuto incontrarci in piazza.

Quando sono praticamente davanti a me notano subito la mia espressione «ehi cos'è quella faccia? Abbiamo pensato di venire direttamente da te per poi andare insieme» Gloria mi spinge via dal cancello incitandomi a muovermi, mentre Francesca rimane sempre pacata e tranquilla, ridendo sotto i baffi.

«Così hai finalmente conosciuto la nostra futura cognata» Francesca ironizza sull'impossibile, «ma stai zitta che quando lo vedi ti congeli, non riesci a non balbettare»

Gloria si mette a ridere di gusto mentre Franci la incenerisce con lo sguardo «ha parlato quella che fa sempre figure di merda davanti a lui!»

Rido di gusto, ma naturalmente non posso essere tolta fuori dalla discussione «e tu cosa ridi? Pensi di avere più speranze di noi?»

Gloria parte subito all'attacco, accompagnata da Francesca «infatti, nemmeno tu ci parli, ci litighi!»

Alzo le spalle «almeno io lo vedo ogni tanto guardarmi»

Gloria e Francesca spalancano la bocca, poi si guardano a vicenda e muovono da una parte all'altra la testa «battaglia persa soldato» Francesca si rivolge a Gloria seriamente, mentre quest'ultima ribadisce «la battaglia ma non la guerra!»

Mentre continuano a battibeccare, vedo le figure di Beatrice e Carla che si avvicinano a noi facendoci la mano.

Le riscuoto entrambe «ehi basta, stanno arrivando vi prego smettetela!» loro si sistemano e sorridono come nulla «ciao!»

Carla si avvicina a me dandomi due baci in guancia, mentre Bea accenna un saluto timido a tutte «ragazze, loro sono le mie due cugine che vi dicevo oggi» dico indicandole, ma non faccio in tempo a presentarle che Gloria si fionda su di loro «piacere ragazze! Io sono Gloria e lei» indica la sorella «è mia sorella svampita» il caratterino di Gloria porta a sorridere tutte quante, tranne Francesca «ehi, la svampita qui sarai tu», Carla si avvicina a loro tranquillamente «beh ragazze, il piacere è tutto mio» si avvicina prima a Gloria stringendole la mano, poi va verso Francesca «piacere, mi chiamo Francesca» le sorride tranquilla.

Il pomeriggio con loro passa abbastanza velocemente, abbiamo deciso di non rivelare a Beatrice che siamo colate dei fratelli, d'altronde non la conosciamo ancora bene. Dopo la prima oretta passata insieme, sembra essersi tranquillizzata e parla praticamente sempre, ci racconta brevemente che lei è la più piccola di quattro fratelli. Quello che però sembrava il maggiore era Mirco, e sembra sia anche quello a cui lei è maggiormente affezionata. Ci parla spesso di lui, di quanto sia protettivo nei suoi confronti e anche molto geloso, però sembra che non le dia fastidio, anzi.

Quando arriva sera siamo costrette a salutarci, così Carla e Bea si avviano dalla parte opposta alla nostra.

«Allora, hai preso appunti?» Gloria si gira verso Francesca «scusate, quali appunti?» non mi sentono nemmeno «ma certo, che ti credi che sono un incapace come te?»

Continuo a intromettermi ma non mi sentono nemmeno «ragazze?» Gloria si gira verso Francesca continuando a stuzzicarla «beh sai, sei una svampita» alza le spalle tranquilla, mentre Francesca diventa di un colore rossiccio dalla rabbia «a proposito» alza la mano verso di lei per colpirla «sono ancora infuriata per questo!» Gloria si sposta e per un pelo schiva il colpo di Francesca «ehi ma sei pazza?»

Ad un certo punto non le sopporto più, «ragazze!» grido per farmi sentire da entrambe che finalmente si stanno zitte, sospiro e prima che ricominciano riprendo a parlare «mi spiegate la storia degli appunti?»

Francesca si volta verso me con il foglietto tra le mani «oh certo, abbiamo preso appunti su ciò che ci ha raccontato Beatrice, mi sembra ovvio» lo dice con così tanta spontaneità che stento a crederci «ragazze non-non è normale insomma» Gloria si intromette come al suo solito «cosa ti credi? Siamo stalker professioniste noi»

Non ci credo...

«Ehm, vabbè, lasciamo perdere» sarebbe inutile parlarci.

«Ci sentiamo domani» volto verso casa di mia zia mentre loro proseguono dritte «va bene, a domani allora!» mi salutano con la mano mentre io rientro a casa.

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