Capitolo 39 - la decisione
«Tu sei tutta rincoglionita, dai retta a me»
Sonia è sdraiata nel mio letto davanti a me mentre io gironzolo nervosa per la stanza, non sapendo come comportarmi; le ho appena raccontato del quasi bacio con Alessandro, e lei ha iniziato a impazzire non avendo ancora intenzione di finirla.
«Ma cosa ci posso fare? non mi sentivo pronta...» mi giustifico alzando le spalle non sapendo che altro dire.
«Ma pronta a cosa? Dio Juli nemmeno te lo stessi portando all'altare, era solo un bacio»
Sì, il mio primo bacio che ho sempre sognato di dare a Mirco mi verrebbe da risponderle, ma alla fine cedo abbassando la testa.
Lei ad un certo punto si alza dal letto venendo verso me, mi mette le mani sulle spalle intimandomi a calmarmi «levatelo dalla testa» posa il suo sguardo dritto nei miei occhi, l'unica cosa che mi viene da fare è quella di spostarmi e ribadire «guarda che non lo penso più come prima, per me è un capitolo chiuso»
Mi giro verso di lei con convinzione, Sonia si arrende, lascia andare le sue spalle rigide e si rilassa nuovamente sul letto «se lo dici tu...» continua a fissarmi poco convinta mentre afferra le caramelle nella mia scrivania e continua a mangiare, io alzo gli occhi, mi avvicino a lei e le strappo il pacco di caramelle dalle mani «è come dico io, non è stato facile, e sono sicura che nemmeno per te lo sarebbe stato, vorrei vedere chiunque guardare con occhi sognanti il ragazzo che ti prende in giro e con cui hai una tremenda guerra, guardarlo e non sapere mai la verità»
Sento gli occhi lucidi e il respiro pesante mentre noto il disagio nel volto della mia migliore amica «lo so... ma è per il tuo bene che lo sto dicendo», mi allontano da lei deviando il discorso «comunque... non ne voglio più parlare, per me ormai è un capitolo che deve definirsi chiuso» marco l'ultima parola non avendo più intenzione di sentir parlare di lui.
Quando Sonia lascia la mia stanza mi lascio cadere nel letto, afferro il telefono e proprio in quel momento mi squilla il telefono, è Alessandro «pronto?» subito mi spunta un sorriso in volto a sentire la sua voce «ciao bella, ti va di vedermi questo fine settimana?» mi alzo i capelli in una coda alta mantenendo il telefono tra la spalla e l'orecchio «si dai, mi farebbe piacere» lo sento ridere dall'altra parte del telefono «quale onore» scherza un po' e dopo pochi secondi ci salutiamo.
Subito digito il numero di Sonia per avvisarla, al terzo squillo finalmente risponde «ma che vuoi? Ero lì cinque minuti fa...» non la lascio finire di parlare «mi ha appena chiamata Andre, mi ha chiesto se mi andava di vederci questo fine settimana!»
La sento sbuffare, me la immagino già con gli occhi rivolti al cielo «hai la solito fortuna spacciata! A me ha mandato un messaggio proprio ora dove mi ha scritto che non possiamo vederci perché non li lascino il giorno libero» fa una breve pausa dove sospira mentre rimango in silenzio, non sapendo che dire.
«Però sono contenta per te, e mi raccomando, stavolta non mandarlo via, scema!» arrossisco al solo pensiero.
«Ciao Soni non ho più voglia di sentirti» lei inizia a sbraitare contro «ehi! Non ti azzardare come al tuo solito a chiudere la conversazione quando l'argomento non ti piace!» sorrido e continuo «ciao» la sento solo dire «va al diavolo» che chiudo la chiamata ridendo, ormai mi conosce troppo bene.
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