capitolo 64
Ultimo capitolo da liceali. Il mio cuore si spezza. Spero vi piaccia. :)
Arriva sempre quel momento in cui ti rendi conto di essere davvero cresciuto e che bisogna chiudere un capitolo della tua vita. C'è chi desidera, e non vede l'ora, di essere grande, un adulto e fare ciò che vuole.
C'è chi desidera restare piccoli per sempre, perché il mondo dei grandi fa paura. C'è chi ama il liceo e chi lo odia. Ho sempre visto il liceo come l'inferno, ma non è sempre stato così.
Il liceo ha i suoi pro e i suoi contro. Non è tanto la scuola a far paura, bensì le persone che ci sono all'interno.
Ho odiato certe materie, perché i professori non hanno saputo farmele amare; ho odiato certe persone, perché si sono presi gioco di me; ho odiato quel posto, perché ero vista come un alieno. Non mi sentivo a mio agio la maggior parte delle volte.
Troppe volte ho camminato come un fantasma, sperando di passare inosservata.
Troppe volte ho voluto non essere fermata nel corridoio per essere derisa.
Non so esattamente se mi mancherà la scuola, ci sono cose che vorrei non ricordare. Però, c'è il lato bello in ogni cosa.
Non potrò mai dimenticare il rapporto che avevo con i professori. Così, pazza come sono, hanno imparato anche loro a venirmi incontro, ad apprezzare il mio modo di essere.
Penso che la cosa positiva sia la mia voglia di sdrammatizzare su tutto. Infatti, io e il preside andiamo d'accordo grazie a questo. Mi mancherà corromperlo con i muffin ai mirtilli.
E il professore non saprà mai dei lassativi che Alex ha messo nel suo caffè, per salvarci il culo durante il test.
E non dimenticherò mai la volta in cui ho conosciuto Jack. Penso rimarrà uno tra i ricordi più belli. Eppure, ero davvero intenzionata a studiare scienze della terra o quella roba lì, soltanto per intrattenere una conversazione con lui.
Non dimenticherò la volta in cui ho sbattuto la testa contro l'armadietto e ho incontrato Jolene, che mi stava dando della sfigata; oppure Annabelle, che correva come una matta nel corridoio, perché dovevamo arrivare puntuali nell'auditorium.
Alex, che doveva portarmi soltanto ad una festa, e da lì è iniziata la nostra amicizia. Non so se la mia stranezza lo abbia colpito, oppure se sia nato così. Insomma, non potrei desiderare un amico migliore di lui. C'è sempre stato per me da quando ci siamo conosciuti.
Nonostante fosse il migliore amico di Shane, ha sempre preso le mie parti.
Così idiota come sembra, è unico a modo suo, esattamente come me e come il resto dei nostri amici.
Sono felice di averli conosciuti. Sono felice che non siano stati tra le persone a puntare il dito contro di me, soltanto perché ero diversa dagli altri. Hanno amato il mio carattere, la mia pazzia, e mi hanno assecondata in tutto.
Mi sono goduta ogni singolo momento con loro, ho riso, ho pianto, mi sono ubriacata, ho ballato e ho scherzato. Ho conosciuto persone nuove, mi sono messa nei guai, ho conosciuto l'amore e penso sia ciò che ogni adolescente dovrebbe fare.
Ho provato gioia e ho provato dolore, ma non rimpiango niente.
Amo tutto ciò, amo la mia famiglia, perché mi hanno donato la libertà di scegliere e di essere felice. Li amo perché mi hanno accettata così come sono e non mi hanno mandata sul serio da mio zio Earl e le sue capre.
Amo i miei genitori perché mi hanno fatta sentire amata e hanno scherzato con me, senza essere rigidi, senza vietarmi di vivere. Non dovevo superare certi limiti e lo sapevo, per questo loro si sono sempre fidati di me.
Si sono affezionati ai miei amici, come se fossero parte della famiglia.
E, poi, c'è Harry.
Il ragazzo che stavo per ammazzare ben due volte. Va bene, forse non sono bravissima a guidare, insomma dovrei prestare più attenzione, ma non faccio davvero così schifo. Inoltre, neanche lui stava attento quando attraversava la strada.
E, uhm, lui ha fatto finta di essere morto, quindi è pazzo come me. Quale persona sana di mente farebbe una cosa del genere?
Lo ricordo come se fosse ieri. Ricordo perfettamente il suo corpo sdraiato per terra, il suo viso dolce, e poi all'improvviso aveva aperto gli occhi e mi ha sorriso, mettendosi a scherzare. Già, ecco perché è perfetto per me.
Non soltanto perché è stato il mio migliore amico e mi ha amato per tutto questo tempo, ma perché mi ha insegnato tanto. Mi ha impedito di abbassare la testa; mi ha strappato sempre un sorriso; mi ha insegnato a vivere, anche se abbiamo fatto un sacco di cazzate insieme.
Ci siamo salvati dalle situazioni imbarazzanti a vicenda, ne abbiamo passate tante, e sono i due anni più belli della mia vita.
E ora, sono qui, sul mio letto, a fissare ancora il vestito che mi ha mandato.
" Mi sarebbe piaciuto vedertelo addosso, ma sono sicuro che sarai bellissima. Spero ti piaccia.
P.s. mi piacerebbe di più togliertelo. ;) "
È questo il biglietto che ho trovato dentro la scatola. Un bellissimo vestito blu, perché sa che è il mio colore preferito.
Prendo il cellulare e lo chiamo, come gli avevo promesso.
« Mads, ciao. » il suo tono felice mi mette di buon umore sempre.
« Harry, avrei dovuto chiamarti quando mi è arrivato il regalo, ma ti ho chiamato ora. È bellissimo il vestito, grazie, Harry. » dico, con un pizzico di tristezza.
« Di niente, piccola. Sono sicuro che sarà più bello addosso a te... O sul pavimento della mia stanza..dipende. » ride, facendomi alzare gli occhi al cielo.
« Pervertito. Però sì, lo penso anche io. » rido, stringendo un cuscino tra le braccia.
« Quindi, chi ti ha invitato al ballo? » chiede, con curiosità.
« Oh, nessuno...strano, ma vero. » ridacchio.
« Scherzi, vero? Mi dispiace, Mads, lo sai che ti avrei invitata volentieri, ma non posso. Sono sicuro che andrà bene, sì? Deve andare bene. » sospira e annuisco.
« Certo, non esco pazza per queste cose, voglio dire, è solo un ballo. »
« Sarai felice, te lo prometto. » dice, schiarendosi la gola.
« Sì, lo so. Devo... Penso di dovermi preparare, sai... Tu cosa fai? » gli domando, mordendomi l'interno della guancia.
« Uh, niente. Non vado al ballo con nessuna, perché sarò nella band che canterà al ballo, Melanie mi ha pregato. Tutto qui, poi ritornerò a casa. » afferma, con tono annoiato.
« Bene, spero tu ti diverta, allora. »
« Ti penserò sempre. A dopo, cupcake. Ti amo. » sussurra e sorrido. Chiude la chiamata e guardo nuovamente il vestito che mi ha mandato. Come faccio a non amare questo ragazzo? Mi conosce meglio di me.
« Maddie, andiamo! Ti aiuto a prepararti. Tesoro, non sei emozionata? » grida mia madre. Beh, lo sarei, se lui fosse qui. Lui meritava di essere qui. Magari non abbiamo iniziato il liceo insieme, ma i due ultimi anni sono stati magnifici, quindi sarebbe dovuto finire con lui, che mi invitava al ballo e facevamo i cretini.
Mamma mi fa sedere sulla sedia davanti allo specchio e inizia a pettinarmi i capelli.
« Mi fai male, mamma! La mia testa non è fatta di metallo. » grido, e lei mi fa linguaccia nello specchio.
« Shh, se vuoi essere bella, devi anche soffrire un po'. » dice, continuando a districare i miei capelli.
« Bah...sono già bella. » ah, no. Ma mi diverto a dare risposte secche a mia madre.
« Ovvio, tesoro. Ora, stai ferma, altrimenti ti stacco la testa. » mi minaccia con la spazzola.
« Mamma, hai preso tutto da me. » rido, e lei scuote la testa.
« Vorresti dire il contrario. » dice. Sì, forse ha ragione. Ecco perché la amo.
****
« Sei un incanto! »
« Mamma, va bene, smettila di piangere...» cerco di tranquillizzarla.
« Oddio, sei cresciuta così tanto! » continua a dire, senza smettere di farmi le foto.
« Sei imbarazzante...mi stai accecando con questo flash. » mi porto la mano davanti al viso, ma lei continua a scattare le foto.
Mi osservo allo specchio e non sembro io.
Sembro una principessa della Disney con questo vestito addosso, il trucco e l'acconciatura. Insomma, non sono mai stata così ed è strano. Almeno sarò più bella per una notte, yuppy.
Spero soltanto di non cadere con la faccia a terra, a causa dei tacchi. Però sì, mi piaccio.
« Sono sicura che Harry sarebbe rimasto senza parole, se fosse stato qui. » dice, dandomi un bacio sulla fronte.
« Già. » dico e sento il campanello suonare.
Mia madre aggrotta la fronte e mi guarda con sospetto.
« C'è qualcuno che ti ha invitato? » chiede, e faccio di no con la testa.
Andiamo verso la porta d'ingresso e mia madre va ad aprire, mentre sento le mie budella attorcigliarsi dentro di me. Che ansia.
Apre la porta e la persona che ho davanti a me, mi lascia senza parole.
« Tu? Aspetta, cosa ci fai tu qui? » chiedo, con un sorriso da ebete in faccia.
« Ti porto al ballo, no? » sorride, facendomi l'occhiolino.
« Alex, sei pazzo. » rido, e lui entra dentro. Mi osserva, mettendosi poi a fischiare e mia madre gli dà una gomitata. Non pensavo che Alex mi avrebbe portata al ballo, pensavo invitasse un'altra ragazza, insomma.
« Sei bellissima, Maddie. Davvero pensavi che ti avrei lasciata andare da sola? » sbuffa, alzando gli occhi al cielo. Sì, gentile come sempre.
« Anche tu stai benissimo! » dico, osservando il suo smoking.
« Già, lo so. Ma non vedo l'ora di togliermi questo coso di dosso, mi sta soffocando. » brontola, facendo una smorfia.
« Su, mettetevi lì, vi faccio una foto. » dice mia madre, spingendoci verso la porta. Alex mi circonda la vita con un braccio e io anche, sorridendo verso mia madre.
« Alex, smettila di fare le corna. » dice mia madre, dopo aver scattato un paio di foto.
« No, dai. Una con le corna. » la prega e, mentre lui mi mette le corna con la mano, io gli tiro la guancia. Mia madre scoppia a ridere e scuote la testa.
« Siete terribili. Va bene, ora potete andare. Divertitevi e siate prudenti. » dice mia madre, dandoci un bacio sulla guancia.
Usciamo fuori, ma, prima di avviarci, Alex mi ferma. Tira fuori dalla tasca il corsage blu e sorrido.
Allungo la mano verso di lui e me lo mette, dopodiché mi bacia il dorso.
« Intendo fare le cose per bene, vedi? Cento punti a grifondoro. » grida, battendo le mani.
« Come sapevi che il mio vestito fosse blu? » chiedo, e lui mi mette un braccio sulle spalle.
« Certe cose non si dicono. Andiamo, e stai attenta a non cadere...anche se....Oddio, se cadessi, penso che riderei fino a Natale. » scoppia a ridere e lo guardo male.
« Sei la mia migliore amica, sei fortunata. Se avessi invitato un'altra, mi sarei guadagnato anche del sesso...» dice, pensieroso, mentre andiamo verso la sua macchina.
Guardo attraverso il finestrino e vedo Jolene seduta sul sedile posteriore. Alex apre lo sportello e mi fa salire, dopodiché lo chiude e fa il giro della macchina, salendo anche lui.
« Aspetta, hai invitato entrambe? » chiedo, sorridendo.
« Ovviamente, siete le mie ragazze, non vi avrei lasciate andare da sole. A una le piacciono le ragazze, l'altra è fidanzata, e vabbè, se questo non è un sacrificio, allora io non so. Niente sesso...» sospira, con aria drammatica.
« Oh, stai zitto, principe. Portaci al ballo e basta. » dice Jolene, ridendo.
« Sarò il primo ragazzo a venire accompagnato da due ragazze. Mi sento un re. » dice, mettendo la macchina in moto.
****
« Oddio, oddio, oddio. Ma niente alcool? È uno scherzo? Qualcuno lo avrà pur portato di nascosto, vero? Altrimenti denuncio questa scuola! » Alex continua a piagnucolare da quando siamo arrivati in palestra.
Jolene cerca di consolarlo, ma lui continua a fare la drama queen.
La musica rimbomba in tutta la palestra, la maggior parte già si divertono e ballano, mentre noi stiamo qui a consolare Alex, che si lamenta di continuo.
« Cioè, ci passo sopra al sesso, ma l'alcool no, dai. Deve essere presente per rendere la serata più movimentata. Vado a chiamare Shane e un paio di amici, questo ballo non finirà senza alcool. » dice, come se gli fosse venuta l'illuminazione. Dio mio. Jolene questa sera sembra totalmente un'altra persona, è davvero stupenda.
Indossa un vestito rosso, lungo, e il suo trucco non è pesante come gli altri giorni. Ha saputo valorizzare la sua bellezza in un modo diverso, ed è perfetta così. Sembra anche più giovane, a dire il vero.
La palestra è piena di persone, hanno allestito il tutto in modo perfetto. Però Alex ha ragione, qua manca qualcosa.
« Quel cretino è scomparso. » sbotta Jolene, incrociando le braccia al petto.
Annuisco e vediamo Jack e Annabelle venire verso di noi, con due sorrisi stampati in faccia.
« Vi divertite? » chiede Jack, tenendo una mano sul fianco di Annabelle.
« No, a differenza vostra. » dico, sospirando.
« Io e Jack stiamo insieme. » dice Annabelle, quasi urlando.
« Sarebbe anche l'ora, direi. » devo dire che la felicità di Jolene sia alle stelle.
« Qualcuno mi spiega chi diavolo ha scelto questa musica di merda? Mi sto addormentando. » Alex spunta dietro Annabelle, mettendo il broncio.
« Comunque, ho risolto. » muove le sopracciglia verso di me e gli batto il cinque.
E mentre tutti gli altri ballano e si divertono, io mi sto per addormentare. Non pensavo che il ballo sarebbe stato così, perfino il preside sbadiglia in un angolo della palestra, battendo le mani ogni tanto.
Il professor Murphy balla con la professoressa di geografia, ma non li vedo completamente felici.
Alexis è avvinghiata ad un ragazzo dell'ultimo anno, che ho visto di sfuggita ma non ci ho mai parlato realmente.
Shane viene verso di noi, quasi correndo e salta sulla schiena di Alex, buttandolo quasi a terra.
« Non vi sembra un po' morto questo ballo? » chiede, tirando le guance ad Alex, il quale lo sto per prendere a pugni.
« Levati, stronzetta. » dice Alex, dandogli schiaffi. Shane fa finta di volerlo baciare e rido, perché sono davvero idioti.
« Va bene, qui dobbiamo rimediare. » dico, andando verso il ragazzo che canta. Spingo un paio di coppiette, che si stanno per mangiare la faccia e proseguo fino ad arrivare al palcoscenico. Faccio segno al ragazzo di fermarsi e si abbassa per potergli parlare all'orecchio.
« Puoi mettere qualcosa che mi faccia ballare, anziché addormentare? Tipo, YMCA? Devo restare sveglia, ragazzo. Vai, muoviti. » gli faccio l'occhiolino e lui mi mostra il pollice in su.
I miei amici non appena mi vedono alzano i pollici in su e quando parte la canzone, si eleva un coro di urla e applausi.
Il preside sembra di essersi svegliato dal coma e inizia a ballare anche lui.
« Young man! There's no need to feel down! » cantiamo tutti insieme, mentre le coppie smettono di ballare da soli, e ci mettiamo tutti in cerchio, mentre altri si mettono di lato, continuando a ballare.
Alcune ragazze si sono tolte i tacchi, e continuano a scatenarsi.
Alex fa finta di muovere le tette davanti a Shane, Jack, Annabelle e Jolene ballano tutti insieme e beh, ora va meglio così.
Qualcuno mi prende dal braccio, trascinandomi in mezzo alla palestra, e quando alzo lo sguardo, vedo il preside con le braccia in alto che balla. Direi "Ma che cazzo?" ad alta voce, ma non mi sembra il caso.
Perché, dovevo essere invitata al ballo da Harry, e invece lo ha fatto Alex, e ora sto ballando con il preside? Va bene, tutto normale.
« Preside, che onore! » dico, mentre balliamo tutti insieme, addirittura i prof si stanno dando da fare. Forse ballano più loro che certi ragazzi.
« Mancherai in questa scuola, Jones! » dice, continuando a ballare. « Sei stata sempre una ragazzina diversa dagli altri, ti ho vista crescere in questi anni. Ho saputo di tutto ciò che hai dovuto passare, a partire dal bullismo fino alla presunta morte del signorino Edwards. Sei una ragazza forte, goditi la serata. » dice, dandomi una pacca sulla spalla.
Annuisco, totalmente sbalordita e sorrido. Non mi aspettavo che il preside mi facesse un discorso del genere, soprattutto a me. Pensavo di passare inosservata in questa scuola.
« Non ci sarà nessuno che proverà a corrompervi con i muffin! » dico e lui scoppia a ridere, dopodiché alza la mano e mi batte cinque.
Si allontana da me, andando verso gli altri professori e i miei amici vengono verso di me, senza smettere di ballare.
Alex corre verso il solista e gli sussurra qualcosa all'orecchio e poi ritorna da noi, sorridendo e saltellando.
Inizia la canzone Teenage Dirtbag, degli Wheatus e i ragazzi si mettono a fischiare. Vorrei che questo momento non finisse mai, perché siamo così pieni di vita, tutti insieme, mi sembra irreale.
Sono felice che Shane abbia deciso di unirsi a noi, nonostante sia stato un cazzone.
Alex ama questa canzone, perché non smette neanche un secondo di cantarla. Questa chitarra mi ucciderà. Forse dovrei dire a Harry di insegnarmi a suonarla, prima o poi.
Alex e Shane si mettono accanto a me, come se fossero due sentinelle, e li guardo confusa. Alex mi fa l'occhiolino e poi guarda Shane.
« Cos- » provo a dire, ma entrambi mi afferrano dalle cosce, facendo attenzione al vestito, e mi sollevano.
« No, che cazzo! Mettetemi giù, brutti stronzi! » grido, ma contano fino a tre, prima di lanciarmi in aria.
Il mio fottuto vestito.
Non so se essere felice perché sia lungo, o preoccuparmi per il fatto che forse il ragazzo che canta abbia visto le mie mutande.
Alex e Shane mi prendono e mi rimettono giù, ridendo.
« Su, non fare la stronza, ti amiamo! » dice Alex, ed entrambi mi baciano la testa.
« Mi mettete in imbarazzo. » borbotto, andando verso gli altri.
Alex si mette tra Jack e Annabelle e salta, ballando a modo suo.
Shane mi sorprende, perché lo asseconda, mettendo un braccio sulle spalle di Jack. Io e Jolene ci uniamo a loro, continuando a ballare e cantare.
Passando dalla canzone Livin' on a prayer di Bon Jovi alla canzone Heroes di David Bowie, restiamo abbracciati tutti, sapendo che ci mancherà questo momento, mentre cantiamo insieme. C'è chi canta bene, c'è chi è più stonato, un po' come me. C'è chi ride e chi piange.
E più che un ballo, in questo momento mi sembra un concerto, perché tutti si sono fermati a cantare Heroes, la canzone che ha scelto Alex, di nuovo.
E vorrei vederli per sempre così, felici, con i sorrisi stampati sul viso, tanta voglia di vivere e per sempre insieme.
« We could be heroes, just for one day. » (traduzione: Potremmo essere eroi, soltanto per un giorno).
E loro sono davvero i miei eroi, questa sera.
****
« È arrivato il momento per annunciare il re e la reginetta del ballo. » sentiamo dire e Alex sbuffa, dato che vuole ballare ancora.
Non ci facciamo tanto caso, perché sappiamo già che sarà Alexis e qualche ragazzo popolare della scuola, tipo Shane, anche se non lo vedo come re del ballo. Insomma, popolare sì, ma odia queste cazzate. Soprattutto se si tratta di Alexis.
« Maddie Jones e Alex Reed! » sentiamo gridare al microfono e poi tutti si girano verso di noi.
« Che cazzo? » gridiamo entrambi all'unisono. Ci guardiamo spaventati, mentre gli altri battono le mani e fischiano. No, aspetta. Cosa mi sono persa?
« Venite sul palco, ragazzi! »
Alex mi guarda, io lo guardo, e poi scoppiamo a ridere.
« Vai prima tu. » lo spingo verso il palco.
« Neanche per sogno, vacci tu. » mi spinge.
« Dovete andare insieme, lo sapete, vero? » chiede Jolene, spingendo entrambi verso il palco.
« Che cazzo devo dire? » mi chiede, terrorizzato.
« E io che ne so...» dico, più spaventata di lui. Ma perché noi? Come siamo capitati in questa situazione? Continuiamo a camminare come se avessimo un palo nel sedere. Sul serio, sembra che non sappiamo camminare. Lui continua a spingermi di lato, io spingo lui, finché non arriviamo al palco. Salgo e Alex mi segue, sentendosi a disagio.
Ci consegnano le coroncine e Alex si schiarisce la gola, guardando la folla di studenti.
« Ah! Chi è il boss, qui? » grida al microfono, e gli do una gomitata.
« Ehm... Avete qualcosa da dire, ragazzi? » ci chiede la prof, ma Alex si schiarisce di nuovo la gola, sorridendo a trentadue denti, mettendo un braccio sulle mie spalle, avvicinando la bocca al microfono.
« Grazie per...avermi eletto? Non avevate altro da fare? Scherzo, non so come questo sia successo e non voglio scoprirlo, ma grazie. Non ho molto da dire, bevete, mangiate, divertitevi, sarò il vostro re, quindi questo è un ordine! » dice, ridendo.
« Non penso funzioni così...» sussurro al suo orecchio e lui mi guarda stranito.
« Godetevi la vita e basta! » dice, sbuffando. Qualcuno dovrà spiegarci perché siamo finiti qui.
« Maddie Jones, tu hai qualcosa da dire? » chiede la prof, ancora divertita per il comportamento di Alex.
Quest'ultimo è già sceso dal palco e mi sorride, alzando i pollici in su.
« Uh...io...Non so esattamente perché sono qui, sinceramente. Non sono mai stata popolare in questa scuola, penso che così funzioni di solito, giusto? Beh, che cosa posso dire? » dico, ridendo nervosamente.
Guardo tra gli studenti e vedo il preside, che mi fa l'occhiolino e sorride per incoraggiarmi.
Ah, ora capisco.
« Come la maggior parte delle persone in questa palestra, penso di non valere niente. Sono un'adolescente come voi, spesso pensavo di essere addirittura un fantasma, perché nessuno mi notava, effettivamente. Alcuni di voi sanno già che ho passato dei momenti poco carini, ma non importa, è acqua passata. La cosa brutta è che, le persone che hanno provato a buttarmi giù, sono qui, tra di voi. Con una di loro ho già chiarito e non posso essere più felice di così. Penso che, prendere in giro una persona, sia una cosa da codardi. Siete invidiosi? Fate finta di niente. Odiate una persona? Ignoratela. Perché renderle la vita un inferno? Oggi si chiude un capitolo importante nelle nostre vite, quindi dovremmo mettere l'odio e l'invidia da parte e goderci questi ultimi istanti, perché poi non ci rivedremo più. » dico, e Alex inizia ad applaudire, dando il via ad una serie di applausi che non penso di meritare e mi mettono dannatamente in imbarazzo.
« Volevo soltanto dire che, come sapete già, la vita a volte è imprevedibile. Vorrei soltanto che lasciaste l'odio da parte e donaste più amore alle persone intorno a voi. Io l'ho imparato sulla mia pelle, e non lo auguro a nessuno. Non vi auguro di perdere la persona che amate. Non vi auguro di provare quel dolore. E so che sapete di cosa sto parlando e, soprattutto, di chi sto parlando. È stata una lezione di vita per tutti noi, e mi sarebbe piaciuto che lui fosse qui oggi, ma non c'è. L'importante è che sia vivo. Potete fare un applauso a Harry? » dico, sorridendo.
E non so perché sto piangendo, ma sono felice di essere riuscita a parlare davanti a loro, senza abbassare la testa. Sono felice di essere arrivata fin qui, ancora intera.
« Per finire, ehi, solista! Puoi cantare Time of our lives, di Tyrone Wells? » chiedo, scendendo dal palco, e vengo accolta dalle braccia dei miei amici.
« Ehi, ci deve essere il ballo tra re e reginetta! » grida qualcuno, ma Alex alza gli occhi al cielo.
« Oh, ma ti prego! Quello accade nei film, ballate e non rompete! » grida verso il ragazzo e vedo il preside alzare entrambi i pollici in su.
****
Aveva ragione Harry, mi sono divertita lo stesso. La serata sta finendo e stranamente non abbiamo bevuto alcool, per niente.
« Non pensavo che mi sarei divertito senza bere...e senza sesso... Cioè, wow. » borbotta Alex, mentre andiamo verso la sua macchina.
« Eh, vabbè. Sarà un ricordo indimenticabile. Ora andiamo in spiaggia? » chiedo, ridendo, mentre gli altri sono già andati via.
« Sì, hanno organizzato un falò. Continuiamo la serata lì, fino all'alba o non so. Ho davvero bisogno di bere qualcosa, cioè, non posso davvero essere sobrio...Assurdo. » ribatte, ancora scioccato.
« Meglio, così puoi guidare» dico, salendo in macchina.
Guida in silenzio, a volte canticchia a bassa voce, battendo la mano sul volante. Sono già stanca, mi fanno male i piedi, ho ancora questa stupida coroncina sulla testa e sono sorpresa che Alexis non mi abbia staccato la testa, anzi.
Dopo il mio discorso, è venuta da me e mi ha chiesto scusa, abbracciandomi. Sono ancora scioccata, comunque. Questo sì che sarà una cosa indimenticabile.
Quando sento la macchina fermarsi, Alex scende e mi fa segno di seguirlo. Vedo il falò e non vedo l'ora di scendere in spiaggia, peccato che Alex stia facendo l'idiota anche ora.
« Tieni questo, aprilo quando arrivi al falò, ti raggiungo. Ah, e puoi dire a Jolene che la affogherò tra qualche minuto? » sghignazza e mi porge una scatola di piccole dimensioni, azzurra.
« Va bene, genio. » dico, dandogli un bacio sulla guancia e inizio a scendere in spiaggia. Mi tolgo i tacchi, tenendoli in una mano e proseguo verso il falò.
Mi fermo e appoggio le scarpe per terra, mentre apro la scatola.
Un piccolo cupcake, con un bigliettino accanto.
" Volevo vederti brillare da vicino. "
E mentre mille domande mi frullano per la testa, mi giro, non appena sento Harry cantare Perfect di Ed Sheeran.
So solo che questo ragazzo prima o poi mi ucciderà. Con la chitarra in mano, continua a cantare, e un piccolo sorrisetto bacia le sue labbra.
Viene verso di me e penso di stare per piangere, perché non me l'aspettavo.
« When I saw in that dress, looking so beautiful, I don't deserve this, darling, you look perfect tonight. » ( Per chi non avesse capito: Quando ti ho vista in quel vestito, eri così bella, non merito questo, tesoro, sei perfetta questa sera.)
Harry posa la chitarra a terra e viene verso di me, sorridendo. E non perdo tempo a saltargli in braccio, mentre mi afferra dalle cosce per non farmi cadere, e premo le labbra contro le sue.
« Ti amo, ti amo, ti amo. » dico, mentre lo bacio. Ride, tenendomi stretta a lui, mentre continua a baciarmi.
« Sei bellissima, Maddie. Sei davvero bellissima. » dice, mettendomi a terra. Ci guardiamo negli occhi, e prende la mia mano, facendomi segno di seguirlo verso il falò.
« Aspetta, siamo solo noi due? » chiedo, stringendo la sua mano.
« Ovvio, Alex mi ha dato una mano. Volevo farti una sorpresa. » afferma, dandomi un bacio tra i capelli.
Osservo le coperte e i cuscini a terra e poi guardo Harry.
« Non torniamo a casa. » le sue mani si posano sui miei fianchi, attirandomi di più verso di lui.
Le sue mani scivolano sul tessuto leggero del vestito, spostandosi lentamente sulla mia schiena.
« Vuoi essere la mia ragazza, Maddie? » sussurra al mio orecchio.
« Ovvio. » rido, allacciando le braccia intorno al suo collo.
Perché ogni singola cosa che fa è semplicemente perfetta per me? Dovrei ringraziare il mio stupido modo di guidare per averlo incontrato?
« Con questo vestito sei da mozzare il fiato, però...» dice, mentre le sue dita si spostano sulla zip, tirandola giù. « Senza, stai ancora meglio. » sussurra al mio orecchio, mentre le sue dita accarezzano la mia schiena nuda.
Le sue labbra cercano nuovamente le mie, mentre i nostri bacini si scontrano, e continuiamo a baciarci con passione.
CONTINUAZIONE NELLA STORIA MISSING MOMENTS. ➡
Manca soltanto l'ultimo capitolo. :)
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