capitolo 53
Avevo detto " Ho chiuso con le feste". Sì, certo, avrei dovuto immaginarlo che sarebbe successo di nuovo, prima o poi.
È come se il gregge di pecore di mio zio Earl mi fosse passato di sopra, schiacciandomi. La testa mi sta scoppiando, lo stomaco è sottosopra, e ho una grande fame. Beh, la cosa positiva è che non mi sono ubriacata così tanto da vomitare.
Ricordo quello che è successo ieri sera, quindi significa che non ho esagerato con l'alcool. Almeno è già qualcosa, se sono riuscita a controllarmi.
Sto a letto, nella stessa posizione di un morto, e guardo il soffitto, ripensando alla sera precedente. Magari non ricorderò proprio tutto, ma ricordo perfettamente il bacio tra Harry e il diavolo di Victoria's secret, perché sono sicura che non sia un angelo.
La sua faccia, in pratica, mi ha detto tutto. Magari non dovrei giudicare dalle apparenze, ma al primo impatto mi è sembrata la solita figlia di papà, che organizza una festa a settimana, un po' come Alexis. E sono sorpresa, non perché si potrebbe mettere a piangere, nel caso le si dovesse spezzare l'unghia, ma per il fatto che Harry la conosca. Perché, ovviamente, io dopo una sbornia sto qui a farmi i film mentali. Ci è andato a letto? È la sua fidanzata? Scopamica? Non so neanche cosa pensare.
Lui mi ha fatto capire di non essere fidanzato, ma ormai che diavolo ne so io.
Non so neanche da quanto tempo ha perso la memoria, o se sta andando a scuola qui, se è qualche sua amica di infanzia. Non so neanche come diavolo sono tornata a casa. Va bene, forse ho bevuto un po' di più. Ma mi ricordo di Melanie.
Io, gelosa? Ah, sarebbe un eufemismo. Ho così tanta voglia di spaccare la faccia a Harry, tanto da fargli sparire questa amnesia di merda. Voglio dire, sono stata la sua migliore amica, lui sapeva tutto di me, come io sapevo tutto di lui. In effetti, sapevo, perché ora non so cosa diavolo sta succedendo. Non voglio che il mio Harry cambi, perché in fondo so che è sempre lui.
Solitamente, è sempre stato un po' stronzo, sapevo non fosse davvero un angelo, e ora posso sentirlo sulla mia pelle. Ma so che ha anche una specie intorno, per evitare delusioni. È sempre stato gentile con tutti, sempre disponibile, e sono sicura che lo sia ancora.
Dipende anche da quello che ha in testa. Se qualcuno gli avesse fatto il lavaggio del cervello? Non riesco a pensare ad un Harry stronzo sul serio, che usa le ragazze per una notte e basta. Non riesco a vederlo come lo stronzo che va da una festa all'altra, o che si droga. Oddio, mica si droga?
Prego, sedetevi, e ammirate i maledetti film mentali che mi sto facendo. I biglietti sono gratis.
Magari certe cose non sono cambiate, e lo so. Ho visto come mi ha guardato, anche soltanto per un secondo, l'ho visto.
Se è sempre lui, allora gli piace divertirsi alle feste, esattamente come. Forse non ha la compagnia giusta, perché io sono la sua compagna di avventure. Spero soltanto che se lo ricordi, un giorno.
Ho visto il mio migliore amico in poche cose, seppur insignificanti per gli altri. È un buon osservatore, questo nessuno lo mette in dubbio. Se fosse stato un altro, non avrebbe mai indovinato il mio colore preferito. Ama il suo pianoforte, esattamente come tempo fa. Infatti, soltanto a me dava il permesso di toccarlo, dato che mi ha insegnato a suonare. Gli piace fare le foto, e sono felice che questa cosa non sia cambiata.
Quando canta, è sempre assorto nei suoi pensieri, è sempre se stesso.
Si preoccupa, anche quando non lo dà a vedere. Sarò anche una sconosciuta per lui, ma sa anche lui che cederà. Magari non potrò dirgli di conoscerlo già, ma farò in modo che sia lui a ricordarselo, o almeno ad essere di nuovo mio. Si farà dei nuovi ricordi, e non mi cancellerà dal suo cuore, non può.
Rotolo giù dal letto, restando sdraiata sul pavimento, con la faccia a terra.
« Sei sveglia, dunque? Mi è sembrato di sentire King Kong gemere... » dice Alex, sulla soglia della porta.
Mi giro su un fianco, e alzo la testa per guardarlo meglio. Il suo viso è impassibile, come se non fosse successo niente.
Odio quando fa finta di niente, perché vuole evitare l'argomento.
Mi alzo in piedi, cercando di mantenere l'equilibrio.
« Sono sveglia, non vedi? » chiedo, e mi dirigo verso l'armadio, sbadigliando.
Alex rimane dov'è, e picchietta il piede, nervosamente. Appoggio la testa contro l'armadio e spalanco le braccia, come se potessi abbracciarlo. Lentamente scivolo giù, con gli occhi chiusi e sbadiglio, sentendo Alex mormorare qualcosa a bassa voce. Forse mi sto addormentando di nuovo.
« Maddie, svegliati. » dice, ma scivolo di lato, ancora ad occhi chiusi e resto sdraiata per terra.
Sento delle grida fastidiose. Una voce che non riconosco, e che mi sta spaccando i timpani. Io sono ancora mezza addormentata, e loro litigano di prima mattina? Sento il sangue andarmi al cervello e apro un occhio, per fissare Alex.
« Chi cazzo sta litigando a quest'ora? La gente vuole dormire! » dico, stringendo i pugni. Dormire fa bene alla salute, soprattutto dopo una sbornia.
Mi alzo, stropicciandomi gli occhi e, ancora assonnata, mi metto le ciabatte, e vado verso Alex.
Socchiudo gli occhi, camminando poi verso il bagno e lo sento ridere.
« Come diavolo fai a camminare ad occhi chiusi? » chiede e inizio a cercare il dentifricio e lo spazzolino.
Chiudo del tutto gli occhi, mentre mi lavo i denti, e per poco non mi addormento con la testa dentro il lavandino.
« Anni di pratica. » rispondo.
Sento un altro grido, ed ecco che ho perso un battito. Prendere colpi di prima mattina è orribile. Non possono rovinarmi l'umore già da ora, che poi resto incazzata per tutto il giorno.
Riapro gli occhi, e mi sciacquo la bocca, dopodiché mi lavo la faccia.
« Penso ci sia qualcuno da Harry e il suo amico...» dice, timoroso. Non appena sento il nome di Harry, assottiglio lo sguardo e stringo i pugni, uscendo dal bagno.
« Dove stai andando, Maddie? » mi grida alle spalle, ma è troppo tardi, perché ho già aperto la porta, e sto andando verso il suo appartamento. Mi metto a suonare il campanello, ma siccome non mi risponde nessuno, inizio a bussare.
E busso così forte, che sicuramente domani mattina avrò un livido. La sfondo questa porta, se non si decide ad aprirmi.
Mi sto quasi spalmando su di essa, per sentire la conversazione, mentre continuo a bussare. No, non me ne frega niente dei loro scleri mattutini, ma non devono disturbare l'intero palazzo.
La porta si spalanca di colpo e cado quasi addosso a Harry. Oh, so che è lui, perché i suoi tatuaggi non mentono. Ed è anche senza maglietta, Gesù santissimo.
Alzo lo sguardo verso di lui e lo trovo incazzato. Wow, che emozione. Chissà perché me lo aspettavo?
« Che diavolo vuoi? » chiede, con voce roca.
« Eh, senti, intanto ti calmi! » dico, rimettendomi in piedi. Non ho il coraggio di alzare di lo sguardo verso la sua faccia di nuovo, perché sono troppo impegnata ad osservarlo, a partire dai piedi, per finire sul suo torso nudo, con soltanto un paio di pantaloni addosso. Sento puzza di ormoni impazziti. Oh, forse sono i miei.
« È un problema, se ora mi metto a canticchiare la frase This girl is on fire, e tipo, non so, gettami dell'acqua santa addosso, prima che io faccia uscire fuori il diavolo che c'è in me...» dico, sospirando, con aria sognante.
Ah no, mi sono ricordata perché sono venuta da lui. Finalmente lo guardo in faccia, e vedo che ha delle borse sotto gli occhi, peggio delle mie. Ma conta le pecore la notte, anziché dormire? I suoi capelli sono tutti mossi, che gli arrivano appena sopra l'orecchio, ha la mascella tesa, e la fronte corrugata.
« Che cazzo di problemi hai? » chiede, alzando la voce. Oh, forse gli è venuto il ciclo davvero.
« Puoi smetterla di litigare con...» dico, ma mi fermo. No, aspetta. Con chi diavolo stava litigando?
Una ragazza spunta alle sue spalle, e ha una faccia da schiaffi.
Mette la mano sulla spalla nuda di Harry, e lo vedo alzare gli occhi al cielo, trattenendo la frustrazione. Sono confusa.
La ragazza continua stuzzicare la sua pelle con le unghie, e mi sorride perfidamente. No, ha sbagliato persona.
« Chi sei? » mi chiede, inarcando un sopracciglio.
Ma le sue sopracciglia sono orribili. Forse non dovrei giudicare ma...
« Porca troia, se ti lavi la faccia, resti senza sopracciglia. » dico, seria, mentre le guardo il viso. Ha come minimo un chilo di fondotinta sul viso. Se lo è spalmato sulla faccia, manco fosse il formaggio Philadelphia.
« Scusami? » chiede, stizzita. Harry ha un'espressione da suicidio, come se avesse voglia di sbattere la testa contro il muro, e svenire di sua propria volontà.
« No, non ti scuso. Mi hai rovinato la mattinata! » le dico, puntandole il dito contro. Per non dirle una cosa del tipo " E stai infastidendo il mio Harry, stronzetta".
« Melanie, vattene! » Harry si gira verso di lei, togliendo le sue mani di dosso e faccio i salti di gioia mentalmente. Vai, Harry, tienila lontana.
« Oh, ma sei tu la stronzetta che mi ha rovinato la festa! » grida, spostando Harry di lato, e viene come una furia verso di me. Oh, finalmente ci è arrivata.
« Più che rovinata, direi che si sono divertiti tutti. » faccio spallucce e lei sembra che sta per aver un collasso. Si porta la mano sul petto, chiudendo gli occhi, e cerca di respirare regolarmente.
« Chi diavolo sei? Non ti ho vista prima! Devi stare lontana dal mio ragazzo. » mi minaccia e Harry, questa volta, dà davvero una testata contro lo stipite della porta.
« Ma sbatti la sua testa, magari le ritorna il cervello, anziché sbattere la tua, che è già messa uno schifo! » gli dico, sconvolta. Beh, magari se desse un'altra testata, gli potrebbe ritornare la memoria.
« Scherzo, Harry. Continua a colpire. » gli dico, indicandogli lo stipite. E se la perdesse del tutto? « Anzi, no. Stai fermo, che già hai fatto troppo. »
« Da dove sbuca questa pazza? Te la stai scopando? » chiede, dandogli una spinta, facendolo indietreggiare. Beh, vorrei intervenire, ma voglio sentire ciò che ha da dire.
Anche se, in tutta onestà, Harry sembra su un altro pianeta. Mica si fa le canne?
Sospira, come se fosse stanco, e piega leggermente la testa, guardandomi, senza farsi beccare da quella Melanie.
E c'è qualcosa nel suo sguardo, qualcosa che cerca di trasmettermi. Io non voglio vedere questa faccia. Voglio vedere Harry spensierato, vivo. Merda, sembra uno zombie. Non è felice, glielo si può leggere in faccia.
E non me ne frega niente, se sembro la vicina pazza, che conosce da due giorni.
Per lui potrebbe essere strano, visto che non ricorda un accidente, ma non per me.
Se fosse per me, mi intrufolrei nel suo letto la notte, e dormirei con lui, come ai vecchi tempi.
« Sparite, entrambe. Ora. » si prende la testa tra le mani, e chiude gli occhi, massaggiandosi le tempie. Fa una smorfia, serrando di più gli occhi e Melanie sbuffa, scocciata. Harry sta male?
Le afferro il braccio, trascinandola fuori dal suo appartamento e Harry riapre gli occhi, sconvolto. Beh, non me ne frega niente. Nessuno può infastidire Harry, a parte me.
« Va bene, avete litigato, vi siete fatti i cazzi vostri, ora ognuno a casa sua. » le metto le mani sulla schiena, spingendola verso l'ascensore e sento Harry ridacchiare a bassa voce. Uh, lo diverte questa situazione?
« Levami le mani di dosso! » squittisce, allontanandosi da me, come se si fosse scottata.
« Ciao, cosetta. » la spingo dentro l'ascensore e premo il bottone, ritirando la mano, prima che le porte si possano chiudere. La vedo mentre mi fulmina con lo sguardo, ed emette un gridolino di frustrazione. Le porte si chiudono e mi giro verso Harry, che sta appoggiato con la spalla allo stipite della porta, con le braccia incrociate al petto e un sorrisetto furbo sul viso.
Non può fare così. È illegale.
« Mi hai salvato la vita, sono sorpreso. » dice, leccandosi le labbra, e fa un passo indietro, ma io mi affretto a raggiungerlo.
Entro nel suo appartamento, come se fossi a casa mia, e già lo immagino imprecare in cento lingue diverse.
« Puoi ringraziarmi dopo. » rispondo, e lo sento chiudere la porta. Mi passa accanto, e osservo il suo sedere. Oh, mi era mancato.
Allungo la mano per toccarlo e vedo Harry saltare quasi in aria, spostandosi ad almeno cinque metri di distanza da me. Forse avrei dovuto risparmiarmelo. Sorrido innocentemente e si dirige nel salotto, e io lo seguo, mentre osservo la sua schiena. Il mio sguardo si posa sul suo tatuaggio, e sorrido.
Sono sorpresa che mi abbia lasciata entrare, pensavo che mi avrebbe chiuso la porta in faccia.
« Che bel pigiama! » dice, ridendo. Ma non sto neanche a sentire quello che ha da dire, perché la sua risata mi fa morire di crepacuore. Non so perché, ma ora mi fa strano vederlo ridere.
Osservo il mio pigiama e faccio spallucce.
« Non volevo svegliarti, ma Melanie sa essere molto...rumorosa. » dice, storcendo il naso.
« Anche a letto? » sbotto, per poi mordermi la lingua. Prima cercava di dimenticarmi con altre ragazze, e ora?
Abbasso lo sguardo e deglutisco, portandomi la mano sul collo, imbarazzata. Non sono sicura di volerlo davvero sapere, ma forse sono sadica.
« Non andrei con lei a letto, neanche da morto. » dice, e il mio sguardo scatta su di lui. Già mi sento meglio.
« Perché stai sorridendo? » chiede, confuso. Si siede sul divano, prendendo la maglietta che c'è appoggiata sul bracciolo e se la sta per infilare.
« No! » grido, e lui si blocca. Che cazzo sto facendo? Ovviamente Harry a torso nudo non mi dispiace, ma così mi prende veramente per pazza.
« Cosa? » chiede, mordendosi il labbro inferiore, per nascondere un sorriso. Ah, lo sapevo! Ha capito anche lui che i miei ormoni si stanno accoppiando tra di loro, soltanto a vederlo.
Non tanto per essere senza maglietta, ma per la sua bellezza in generale. Avrei dovuto capirlo prima, di essere stata sempre innamorata di lui.
Ecco perché il suo sorriso mi fa sempre venire i brividi, mi fa sciogliere come il burro nel microonde.
Resta fermo, a fissarmi, senza battere ciglio. Sembra perso nei suoi pensieri, come se si fosse estraniato da tutto. Si porta una mano sulla tempia, e poi si schiarisce la gola.
« Ferma qui, torno subito. » dice, indossando la maglietta, ed esce dal salotto, a testa bassa. Forse sta andando in bagno.
Mi siedo sul divano e penso ai miei amici, che mi avranno dato per dispersa.
Mia madre mi chiama una volta al giorno, soltanto perché le ho impedito di chiamarmi dieci volte in una giornata.
Appoggio i gomiti sulle ginocchia e scruto la stanza, fermandomi a guardare alcuni libri, che sembrano scolastici, posati su un mobiletto. Saranno di Harry?
Sento qualcuno fare finta di tossire e alzo lo sguardo, per vedere Michael, in boxer, con le mani sui fianchi, e l'espressione assonnata.
Ah, ma quindi era qui poco fa.
« Buongiorno, Maddie! Sei venuta a farci visita? » sghignazza, avvicinandosi a me. Bleah. No, è un bel ragazzo, nessuno lo mette in dubbio, ma potrebbe anche levarsi dai piedi.
« Veramente sono venuta a fermare il litigio tra Harry e Melanie. » dico, evitando di guardarlo, visto che è quasi nudo.
Lui, d'altro canto, si butta, letteralmente, sul divano, accanto a me, e ridacchia.
« Hai il ragazzo? » chiede, allungando un braccio verso di me, per circondarmi le spalle. Mi sposto più in là, guardandolo male, e muove le sopracciglia.
« Sono lesbica. » dico, spingendolo via, visto che non fa altro che avvicinarsi.
« Non ti credo. Cosa fai oggi? Posso farti da guida turistica! Hai già visitato la città? » oddio, quanto diavolo parla?
« No... Stavo pensando di uscire oggi, con i miei amici. Da soli. » ci tengo a specificarlo, magari si leva dai piedi.
« Oh, ma i tuoi amici mi adorano! Quindi è deciso, vengo con voi. » mi fa l'occhiolino, e sto immaginando me, mentre lo afferro dal collo e inizio a sbattergli la testa contro il tavolo.
« Quindi? » chiede, facendomi tornare con i piedi per terra.
« Eh? » chiedo, interdetta, girandomi verso di lui.
« Ci sei? » chiede ancora, leccandosi le labbra. Ha gli occhi belli, davvero strani, ma belli.
È un colore simile al ghiaccio, e con le sue ciglia lunghe, sembrano ancora più belli. Ha la mascella squadrata e le labbra carnose. Le sue spalle sono abbastanza larghe, forse pratica qualche sport. E perché diavolo gli sto facendo la radiografia?
« Stavo immaginando la tua morte. » rispondo, finalmente, sbuffando e lui scoppia a ridere.
« Sei divertente! Vorrei conoscerti meglio. » ammicca, mordendosi il labbro, e mi guarda speranzoso. Se pensa di conquistarmi con il suo fascino, si sbaglia. L'unico ragazzo che ho in testa è Harry.
« Guarda che non stavo scherzando...» mormoro e mi alzo in piedi.
« Dai, Maddie! So che ci conosciamo da poco, ma vorrei avere un'amica americana, almeno per qualche settimana. Che male c'è? » chiede e inizio a indietreggiare, verso la porta.
« Eh, visito Londra da sola . » perché diavolo non molla l'osso? Devo urlargli in faccia "Levati dal cazzo", così capisce meglio?
« Nah, ti perderesti. » beh, tecnicamente questo potrebbe essere anche vero, ma mica sarò sola! Va bene che io e Alex sembriamo idioti, ma con Jack e Annabelle potrei finire pure in India, senza perdermi.
Si alza in piedi, stiracchiandosi, e mi è impossibile non osservare i suoi addominali, dato che sembra voglia farmeli vedere apposta.
Io, intanto, continuo ad indietreggiare, anche perché questo tizio inizia ad essere inquietante.
La mia schiena sbatte contro qualcosa e alzo la testa, trovando lo sguardo di Harry su di me, che mi guarda con la fronte corrucciata. Le sue mani si posano istintivamente sulla mia vita, per tenermi ferma, e poi guarda il suo amico.
« Che succede? » chiede, e posso sentire un pizzico di fastidio nella sua voce.
Lascia la mia vita, e sto per prendergli le mani e rimetterle dov'erano prima.
« Niente, oggi farò da guida turistica a Maddie e i suoi amici. » ridacchia, e sto per abbassarmi, prendere la ciabatta e lanciargliela in faccia.
« Io veramente ho detto che- » cerco di ribattere, ma mi interrompe.
« Sarà fantastico! » sorride e si avvicina ancora di più. Perché mi sento come se fossi in un film horror, con un pazzo stupratore?
« Oh, capisco. Michael, mettiti qualcosa addosso, ora. » dice Harry al suo amico, sempre più irritato, e quest'ultimo alza gli occhi al cielo e ci passa accanto, facendomi l'occhiolino.
« Ti prego, passami qualcosa...» dico, stringendo i pugni.
« Qualcosa, tipo cosa? » chiede e mi giro verso di lui. Vorrei tanto allungare la mano verso il suo viso e accarezzargli la guancia, ma non lo faccio.
« Qualcosa abbastanza forte da spaccargli la testa. » rispondo e lo vedo sorridere, per poi scuotere la testa.
« Beh, forse dovresti andare via, ora. » dice, indicandomi la porta. Oh, certo. Michael ritorna da noi, vestito e sorridente, come se fossimo amici da una vita. L'ho già detto che è inquietante?
« Maddie, andiamo da te, così lo dici ai tuoi amici. » dice, prendendomi per il braccio, facendomi segno di seguirlo. Guardo Harry, in cerca di aiuto e lui aggrotta la fronte.
« Vacci tu, devo mostrarle una cosa. » Harry risponde al posto mio e non posso fare a meno di sentirmi felice, perché questa volta è stato lui a salvarmi.
« Che cosa?» chiede il suo amico, accigliandosi.
« Una cosa, Michael. » sbotta Harry, passandosi poi la mano tra i capelli. Questo vizio resta uno tra i più belli.
« Harry, ti avevo esplicitamente detto che mi piacerebbe- »
« Devo farle vedere una fottuta cosa! Vieni, Maddie. » mi prende dal polso, trascinandomi verso la sua stanza.
Perché ora mi sembrano entrambi strani? Che cosa voleva dire Michael?
Entriamo nella sua stanza e chiude la porta, serrando le labbra, come se volesse colpire qualcosa.
« Beh, grazie. » affermo, incerta. Che cosa dovrei dirgli? Lui annuisce e va a sedersi sul letto, prendendosi la testa tra le mani.
« Tu e Michael vi conoscete da tanto? » chiedo, cercando di ricavare qualche informazione, senza essere sbattuta fuori dal suo appartamento.
« Qualche mese. È il figlio di un amico di mio padre. » fa spallucce, e si sdraia, con le braccia dietro la nuca, e lo sguardo puntato verso il soffitto.
« Uh...e come mai vivete qui, da soli? » chiedo, mordendomi la lingua. Spero che non reagisca male proprio adesso.
« Volevo essere indipendente. » risponde, secco.
« Non vai a scuola? » chiedo e lui alza un sopracciglio, tirandosi leggermente su, appoggiando la schiena alla testiera del letto.
« Sei troppo curiosa, non ti pare? » dice, con tono serio. Annuisco e mimo delle scuse, restando in piedi, vicino alla porta.
« I tuoi tatuaggi sono belli. » non so se sembrerò stupida o meno, ma sto cercando di fare conversazione.
« Grazie, lo so. » pure modesto, ma soprattutto stronzo. E io che pensavo stesse andando bene la conversazione.
« Potresti anche sederti, o vuoi andare da Michael? » chiede, con un ghigno. La voglia di togliergli quel sorrisetto dalla faccia è grande, ma è anche bello. Voglio dire, è Harry.
Mi siedo, non troppo vicina a lui, e guardo le mie ciabatte.
« Qual è il tuo preferito? » gli chiedo, avvicinandomi di più, ma sempre mantenendo una certa distanza.
« Uh, non lo so. Forse la fenice... »
« A me piace quello che hai sulla schiena, sai, i doni della morte. » rispondo, guardandolo di sottecchi.
« Sì, ma non so perché l'ho fatto. Evidentemente l'ho dedicato a qualcuno, visto che c'è la mia iniziale e una M, che sono sicuro non sia per Melanie. » fa spallucce, guardando un punto indefinito della stanza.
« Ne ho uno quasi uguale. » sento il cuore che sta per uscirmi dal petto e lui si gira verso di me, passandosi la lingua sulle labbra.
« Davvero? Posso vederlo? » chiede, con voce neutra. Non sembra importargli davvero, sembra solo curioso.
« Uh, dovresti provare ad abbassarmi la maglietta da dietro, penso. Non voglio mica toglierla, o alzarla. » dico, schiarendomi la gola. Harry ridacchia, e si avvicina a me, a gattoni. Si ferma dietro la mia schiena, e appoggia una mano sulla mia spalla. Perché sembra diverso, ora?
« Posso? » chiede e annuisco, portandomi i capelli di lato. Sento le sue dita sfiorarmi involontariamente il collo è un brivido attraversa la mia spina dorsale. Le sue dita afferrano il collo della maglietta, abbassandolo di poco, e la sua vicinanza mi sta mandando il cervello in fumo. Un suo dito traccia le linee del tatuaggio e deglutisco.
« Hai ragione, è quasi uguale. È bella la frase. » si allontana da me, sedendosi dall'altra parte del letto e mi giro verso di lui, trovandolo pensieroso.
« Quindi, ti piace Harry Potter? » chiede, portandosi una mano davanti alla bocca.
« Non si nota? » chiedo, alzando un sopracciglio, sorridendo.
Mi alzo dal letto e inizio ad ispezionare nuovamente la sua stanza, osservando ogni cosa.
« Dovresti andare, ora. Stai ficcando il naso tra le mie cose, nanerottola. » oddio, se c'è una cosa che non cambierà mai, è questa. Non sono una fottuta nana.
« Sei odioso, Harry. » gli dico, incrociando le braccia al petto.
« Credimi, tu non sei da meno. » si alza anche lui, andando verso la porta, per aprirla. Sono un po' delusa dal fatto che il tatuaggio non gli abbia fatto alcun effetto. Proprio niente di niente.
« Sono odiosa in una maniera adorabile. » rispondo, facendogli l'occhiolino.
« Certo, rompi anche le palle, in una maniera adorabile. » ribatte, invitandomi ad uscire, ma mi oppongo. Finirò per beccarmi davvero un ordine restrittivo.
«Ti faccio così schifo? » chiedo, guardandolo in faccia. Mi piace guardarlo negli occhi quando gli parlo.
« Perché dovresti farmi schifo? Ti conosco da due giorni, parli come se fossimo amici da una vita. » risponde, leggermente infastidito.
« Non ho il privilegio di esserti amica, vero? Almeno per qualche settimana, poi neanche mi vedrai più. » rispondo, ma nel fondo del mio cuore, so che sarà così. Spero soltanto che, prima della mia partenza, lui si ricordi di me.
« Non puoi chiedere ad una persona se puoi essere sua amica, penso che lo ci si diventa e basta. » sbuffa, e so che non ama parlare di questo.
« Quindi, sto diventando tua amica? » sorrido, avvicinandomi a lui.
« Sei impossibile, lo sai? » non riesce neanche lui a trattenere un sorriso e si appoggia al muro.
« Se fossi possibile, sarebbe la stessa cosa? » chiedo.
« Immagino di no. » risponde, con una smorfia. «Le cose impossibili sono belle, a volte.» continua.
« Quindi, stai dicendo che sono bella? » muovo le sopracciglia su e giù e lo vedo portarsi una mano sul viso.
« Oddio... » geme, senza togliere la mano dal viso. Dio, è così bello.
« Sei bello, Harry. » sono quasi davanti a lui, e sento il suo profumo, che mi dà alla testa. Chiudo gli occhi per un secondo, immaginandomi di abbracciarlo.
« Sei folle, Mads. » risponde, ed esce dalla stanza, ma io resto ferma. Mi ha appena chiamata Mads.
« Ho detto qualcosa di male? » chiede, tornando indietro. Scuoto la testa, lentamente, e trattengo le lacrime. Oh, Gesù. Non ce la posso fare.
« Mi hai chiamata Mads. » gli dico, e lo seguo, andando verso la porta d'ingresso.
« E quindi? » chiede, e continuo a camminare dietro di lui.
« È bello, detto da te. »
«Non ti ci abituare. » mi lancia uno sguardo fugace e apre la porta, mettendosi di lato. Cammino a testa bassa, uscendo fuori.
« Forse dovresti essere tu, quello a non abituarsi. » rispondo, e un triste sorriso si fa spazio sul mio volto.
« Cioè? » chiede, riducendo gli occhi in due fessure.
« Niente, Harry. » rispondo, andando verso la porta del mio appartamento. Sto per bussare, ma la voce di Harry mi ferma.
« Pomeriggio, alle tre. Incontriamoci nel corridoio, al piano terra. » dice, e non faccio in tempo a rispondere, perché ha già chiuso la porta. Aspetta, cosa?
Ma da quando è così bipolare?
Busso, nascondendo il labbro inferiore tra i denti, ripensando a lui, e sorrido come una cretina, quando la porta si apre all'improvviso. Jolene mi guarda, sorpresa, e poi spalanca le braccia.
« Pensavo ti avesse uccisa! » dice, scherzando. Entro e lei chiude la porta, ma il sorriso sparisce dalle mie labbra, non appena vedo Michael seduto sul divano, con i miei amici.
« Ehi, Maddie! Michael ci farà da guida turistica oggi, alle tre. » dice Alex, esaltato. Alle tre? Ma Harry ha detto...
« Sì, va bene. » mormoro, andando verso la mia stanza. Mi chiudo dentro, e Nemo viene subito verso di me, aggrappandosi ai pantaloni del mio pigiama. Sorrido e mi abbasso per prenderlo in braccio.
« Ovviamente manderò a fanculo Michael e incontrerò Harry, non sei d'accordo? » gli chiedo, sedendomi sul letto.
Però, che diavolo, si sono messi d'accordo sullo stesso orario? È strano che entrambi lo abbiano detto alla stessa ora.
Spero non sia venuto una merda questo capitolo :/ sto attraversando un brutto periodo, ho problemi di salute, quindi non so quando riuscirò ad aggiornare ancora. Vi prego di avere pazienza, perché al momento sto davvero uno schifo. Spero vi sia piaciuto lo stesso, mi scuso se non è bello come gli altri, ma è già tanto se ho aggiornato. ❤
Spero di riprendermi in fretta, perché il prossimo capitolo spero di farlo disagiato :) commentate e votate 😊❤
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