capitolo 36
I'm back. Vi sono mancata?😂
La vita va goduta.
Non importa l'età, il carattere che hai, gli amici, i genitori, i parenti o le opinioni degli altri. Ho sempre cercato di fare ciò che tutti gli adolescenti dovrebbero fare almeno una volta nella propria vita, a parte drogarmi, fare sesso con sconosciuti alle feste ed essere arrestata.
Non sono una santa e mi piace andare alle feste e divertirmi.
Certo, magari potrei evitare di sbronzarmi ogni volta, ma è quasi sempre inevitabile.
Quando sei circondata da persone che non fanno altro che bere e offrirti da bere, beh, sei quasi costretta. Poi, si sa, un bicchiere tira l'altro.
Sinceramente, la maggior parte delle volte mi sono ubriacata insieme a Harry, perché è il miglior compagno di avventure.
Ovviamente ci si può divertire anche senza bere, ma almeno certe cazzate è meglio dirle da ubriachi, così neanche te le ricorderai il giorno dopo.
Però, se il tuo amico si mette a farti il video, allora fatti il segno della croce.
Non andrei ad una festa senza Harry, semplicemente perché finirei per annoiarmi.
A me piace essere me stessa, lasciare la timidezza a casa, e godermi il momento.
Mi piace bere, senza entrare in coma però, scherzare, ballare e, soprattutto, ridere. Non sono così cogliona da lasciarmi abbindolare dai ragazzi ubriachi, non accetto quasi mai bevande da persone che non conosco, fatta eccezione per alcune, inoltre, la cosa positiva è che ragiono anche da ubriaca.
Sono emozionata, come se fosse la mia festa di compleanno. Da una parte sono felice di festeggiare insieme ai miei amici, dall'altra, invece, ho paura di ciò che potrei trovare una volta arrivati a quel locale. Spero soltanto che Alex si sia comportato da vero adulto per una volta nella sua vita.
Harry esce dalla sua stanza, scompigliandosi i capelli con le dita, e viene verso di me. È più figo che mai.
Se io mi scompigliassi i capelli, sembrerei Edward mani di forbice.
Harry lascia liberi i tre bottoni della camicia e prende la sua giacca, senza mettersela addosso.
« Possiamo andare » mi informa, facendomi cenno con la testa verso la porta. Annuisco, alzandomi in piedi, ed usciamo fuori. L'aria fresca mi fa rabbrividire, quindi mi stringo le braccia al petto. Harry chiude a chiave la porta, infilandosi poi il mazzetto di chiavi dentro la tasca dei jeans, e mi guarda di sottecchi. Sorride dolcemente e poi sento qualcosa poggiarsi sopra le mie spalle.
Il suo profumo invade le mie narici, facendomi chiudere gli occhi, ma li riapro subito dopo.
« Tienila addosso, hai freddo. » mi dice, offrendomi il braccio per aggrapparmi a lui. Come sempre, mi pento di aver messo i tacchi, ma pazienza, farò uno sforzo.
« L'hai portata per me? » gli chiedo, mentre andiamo verso la sua macchina, a braccetto.
« Mads, la sera saresti capace di metterti felpe più grandi di te... So che hai freddo, non capisco perché hai messo il vestito. Siamo solo noi due, non è importante » alza gli occhi al cielo, aprendo la portiera per me. Lo ringrazio ed entro, facendo finta di niente.
Se solo sapesse.
Fa il giro della macchina e sento il mio cellulare vibrare dentro la borsetta.
« Oppure stai cercando di fare colpo su di me? » chiede Harry, muovendo le sopracciglia, scherzosamente. Gli do una gomitata e afferro il cellulare dalla borsetta.
Aggrotto le sopracciglia non appena leggo il nome di Alex, e spero con tutta me stessa che non abbia rovinato tutto.
Clicco sulla notifica del messaggio, mentre Harry mette in moto la macchina, partendo, e non appena leggo il messaggio, sgrano gli occhi, mordendomi la lingua per non urlare.
Da: Alex, 20:22; MADDIE, HO AVUTO UN PROBLEMA OGGI, NON VENIRE PIÙ A QUEL LOCALE!!!
A: Alex, 20:22; CHE DIAVOLO SIGNIFICA? SONO CON HARRY IN MACCHINA, COSA DIAVOLO DOVREI FARE?
Da: Alex, 20:23; Ho dovuto cambiare posto... Ti mando la posizione, così vieni direttamente qui. È la casa di un mio amico, sarà divertente.
A: Alex, 20:24; Mi stai prendendo per il culo? DIMMI CHE LA FESTA SI FA, ALEX, ALTRIMENTI GIURO CHE TI METTO SU UNA NIMBUS 2000 E TI SPEDISCO A FANCULO.
Da: Alex, 20:26 Ti ho mandato la posizione. Comunque, stai tranquilla è tutto perfetto! Mi sto divertendo un botto.
A: Alex, 20:27; Ma il festeggiato non è neanche arrivato...
Harry mi lancia delle occhiate fugaci, ma nascondo la voglia di uccidere Alex, dietro ad un sorriso finto. Questo ragazzo mi fa venire le crisi nervose. Non avrei dovuto lasciare tutto nelle sue mani. Come diavolo ha fatto a cambiare tutto all'ultimo minuto? Dovevamo andare in un locale carino, era quasi tutto pronto, perché diavolo ha cambiato idea? Spero abbia una scusa plausibile, altrimenti se la vedrà con me e, forse, con Mr. Hazzy.
Harry alza il volume della musica, picchiettando le dita sul volante. Sembra nervoso, forse sospettoso, dato che mi guarda in modo strano a volte e ha la mascella tesa.
Non appena gli ho detto l'indirizzo, ha girato la testa verso di me, talmente veloce, che ho pensato gli si potesse staccare dal collo e volare fuori dal finestrino.
« Ma questo non è un ristorante, Mads » dice, guardandomi preoccupato.
« Sì, c'è un ristorante carino da quelle parti » insisto, guardando fuori dal finestrino.
« No, c'è un cimitero e qualche casa... » borbotta, distogliendo lo sguardo da me.
Che?
« Il cimitero potrebbe servirmi per una persona...» mormoro, facendo finta di tossire. Ucciderò Alex, questo è sicuro. In che diavolo di posto è finito?
Mi piego in avanti e appoggio la testa sul cruscotto, chiudendo gli occhi. Sto imprecando in tutte le lingue del mondo, non so neanche perché. A questo punto non mi resta altro che aspettare di arrivare lì e valutare la situazione. Anche se, conoscendo Alex, avrà combinato un pasticcio. Harry appoggia una mano sulla mia schiena, accarezzandomi e alzo la testa per guardarlo.
« Stai bene? Sembra che tu abbia ricevuto una cattiva notizia, se vuoi torniamo a casa » dice e scuoto la testa, rimettendomi composta.
Guardo la strada e, con mio grande dispiacere, noto che diventa sempre più desolata. Inizio ad avere paura io. Mica ha trovato un posto sperduto?
« Io spero che tu abbia ragione, Mads, ma ci siamo allontanati parecchio... Sei sicura che sia il posto giusto? » sbatte velocemente le palpebre, chiaramente confuso, ma non saprei cosa dirgli.
Vorrei sapere anche io in che diavolo di posto sia finito Alex, ma una parte di me si fida di lui. Sì, sarà idiota come me a volte, ma sono sicura che non abbia rovinato davvero tutto.
Come se non bastasse, la strada è pure buia. Mi stringo nella giacca di Harry e alzo gli occhi al cielo.
Harry guida per circa altri dieci minuti, quando finalmente vediamo delle macchine posteggiate in fila indiana, davanti ad una villa. Ma chi diavolo vorrebbe una villa in un posto del genere? Qua neanche i ladri vengono.
« Mads... Ho visto un pene camminare nel giardino di quella casa, giuro » dice, parcheggiando la macchina dove gli dico io. È così spaventato, che neanche batte ciglio.
Aspettate, ha visto un pene camminare?
« Harry, mica ti sei drogato? » gli domando, appoggiando la mano sul bicipite.
« Cazzo, no. C'era una persona travestita da pene, lo giuro » mi indica il giardino della villa e sorrido, ma poi inizio a ridere nervosamente, reprimendo la voglia di sbattere la testa contro il finestrino. Usciamo fuori e cerco di restare in equilibrio su questi tacchi, anche se Harry viene in mio soccorso. Gli prendo la mano e andiamo verso il cancello della villa, facendo attenzione a non inciampare. Queste scarpe voleranno via tra massimo quindici minuti, già lo so.
Spero soltanto che non ci sia qualche maniaco sessuale, altrimenti non potrei correre.
Rivoglio le mie converse e i miei jeans.
Harry allunga un braccio davanti a me, impedendomi di andare oltre, e indica le persone nel giardino, tutte travestite.
Spero che non sia questa la festa a sorpresa di Harry..
Vedo Alex correre verso di noi con un bicchiere rosso in mano, e mentre corre vola via tutta la birra. Quanto è intelligente questo ragazzo.
Apre il cancello, facendo un inchino, e Harry non lascia la mia mano, mentre si guarda intorno, come se fosse in un film horror.
« Alex, che roba è? » gli chiede Harry, lasciando la mia mano, mentre si acciglia, infilando le mani dentro le tasche dei jeans.
« La tua festa di compleanno. È perfetta, vieni. » Alex lo tira dal braccio, facendogli segno di seguirlo dentro casa, mentre all'improvviso la musica rimbomba in tutta la casa.
Mi tolgo le scarpe e le lancio in aria, mentre corro scalza su per le scale, per raggiungere Alex. Mentre salgo le scale, un ragazzo vestito da Trilli si piazza davanti ti a me, sorridendo e agitando una bacchetta in aria.
Cosa ho fatto di male per meritarmi questo?
Scuoto la testa velocemente, come se potessi togliermi da davanti a me quella scena orribile, e gli metto una mano sulla spalla, spostandolo di lato.
Varco la soglia e sembra che sia scoppiato il caos.
O sono ubriaca di già, oppure vedo davvero Hulk anoressico davanti a me, Superwoman che sculetta su un tavolo, Peter Pan che balla sulle note di Mi gente, e vedo anche una persona travestita da pene mentre muove le braccia a caso, si piega in due e inizia a twerkare.
In quale dimensione strana sono finita? Mi stanno rovinando tutta l'infanzia. Peter Pan ubriaco, Trilli che in realtà è maschio, Superwoman che muove il culo manco fosse Shakira, un pene che twerka meglio di me e Harry.
Mi faccio spazio tra le persone e vado a cercare Alex, ma non c'è neanche ombra di lui. Digrigno i denti e salgo sopra un tavolino, per vedere meglio, ma le persone iniziano ad applaudire intorno a me. Ho perso un battito... Okay, forse più di uno.
« Balla per noi! » grida Trilli, seguito dagli altri. Oh no, hanno frainteso le mie intenzioni.
Muovo il dito in segno di negazione e provo a scendere giù dal tavolino, ma qualcuno mi spinge dalla schiena in avanti, impedendomi di scendere. Mi guardano tutti come degli animali affamati.
Io sono una piccola antilope e loro sono dei leoni, aiuto.
« Toccami un'altra volta e ti do un calcio nel sedere, così potente, da farti arrivare nel triangolo delle Bermuda! » gli punto il dito contro, e il ragazzo indietreggia. Ah, antilope un corno!
Ma Alex ha capito che si tratta di un diciottessimo e non di Halloween? Perché diavolo sono tutti travestiti?
Due mani si posano sulla mia vita e mi fanno scendere dal tavolino.
« Ciao, mio piccolo hot dog » dice, muovendo i fianchi, a destra e sinistra, con le mani sopra la testa. Sembra che stia ballando sulla note della canzone Waka Waka, ma in realtà è Instruction. Ah, povera Demi Lovato. Il suo ballo è rovinato da una rara specie di Alex versione bradipo disabile.
Gli afferro il mento con una mano e lo costringo a guardarmi negli occhi.
« Tu, io, ora, in cucina. » gli dico, prendendogli il polso, trascinandolo con me. Non so neanche dove diavolo è la cucina, quindi lui mi spinge dalle spalle verso una porta bianca.
Entriamo dentro e lui chiude la porta alle sue spalle, appoggiandosi con la schiena ad essa.
« Vuoi farlo sul tavolo della cucina? Sei così selvaggia, Maddie. Controllati, siamo ad una festa. » ridacchia, continuando a ballare, come se niente fosse.
Ho così tanta voglia di prenderlo a schiaffi, fino a gonfiargli la faccia come il culo di Nicki Minaj.
« Mi spieghi che cosa significa tutto questo? Sembra una festa di Halloween, Alex! » dico, gesticolando nervosamente.
« Volevo renderlo meno noioso e poi, guarda come si divertono, è fantastico. In ogni caso, ho preferito farla qui, perché al locale non sarebbe arrivata la polizia a controllare e poi abbiamo solo diciotto anni. » sorride, spalancando le braccia.
« Sì, hai ragione... Ma spero che Harry non sia rimasto traumatizzato..» mi porto la mano sul viso e Alex avanza verso di me, mettendomi una mano sulla spalla. Poi, con un movimento abbastanza brusco, mi attira verso di lui, abbracciandomi e dandomi qualche pacca sulla schiena, come se fossi un neonato che deve ruttare.
« Hai già incontrato Mr. Pene? » chiede, allontanandosi da me, ammiccando.
« Mi spieghi perché diavolo c'è quel coso che- » allunga una mano verso di me, fermandomi e facendo l'offeso.
« Quello è il mio pene, è scappato. Hai visto quanto è grosso e simpatico? » chiede con un ghigno.
« La vecchietta aveva ragione, c'è lo spirito maligno dentro di noi...» mi appoggio al tavolo della cucina e la porta si spalanca all'improvviso, rivelando Spider-Man con un bicchiere di birra in mano.
« Maddie, vuoi travestirti? » mi chiede Alex, muovendo le sopracciglia su e giù, come se stesse alludendo a qualcosa di perverso.
Usciamo dalla cucina e nel salotto sembra che sia passato l'uragano. Non c'è neanche una persona sana di mente in questo posto e sono parecchio meravigliata di me stessa, perché sembro molto matura rispetto a loro.
« Chi vuole lanciare le mele contro Hulk? » grida qualcuno e inizio a saltellare, andando verso di lui.
« Io, io, io! » grido, battendo le mani.
Ritiro quello che ho detto prima sull'essere maturi.
Perché diavolo dovremmo lanciare le mele contro Hulk anoressico? Una mela in testa e poi cade a terra. Io odio le mele, quindi...no, meglio di no.
Mi tiro indietro, sospirando e metto le mani sui fianchi, mentre i miei occhi analizzano la situazione intorno a me. Sembra la festa di un bambino di sette anni, soltanto che c'è tanto alcool.
Qualcuno mi prende la mano, trascinandomi in mezzo alla stanza a ballare.
Sto ballando con un vampiro. Peccato che il ballo duri poco, dato che intravedo Harry camminare verso di me, con due bicchieri in mano e un grande sorriso sulle labbra. Mi stacco da Dracula e vado verso il mio migliore amico.
Mi porge il bicchiere e non appena lo afferro, mette il braccio intorno alla mia vita attirandomi verso di lui, dandomi un bacio sulla guancia.
« Grazie, cupcake » urla al mio orecchio e gli sorrido, abbracciandolo.
Mi stacco da lui e contiamo fino a tre, prima di bere la birra tutta in un sorso.
Mi pulisco la bocca con il dorso della mano e getto il bicchiere da qualche parte nella stanza.
Harry fa la stessa cosa e poi porge la mano, chiedendomi di ballare con lui.
Io salto e agito le mani, lui balla, c'è una bella differenza. Tutti si mettono in fila per ballare la macarena e poi ci sono io che sbatto il fianco contro quello di Harry, spingendolo di lato, mentre lui spinge il suo fianco contro il mio, e so che finiremo per cadere entrambi.
Harry si abbassa e mi fa salire sulle sue spalle, alzandosi in piedi lentamente.
« Harry, sembriamo quella torre stramba che c'è in Italia » rido, mettendo le mani sulle sue spalle.
« La torre di Pisa, Mads » mi tiene dalle gambe, mentre ci facciamo spazio tra la folla.
« Almeno ho indovinato il paese » faccio spallucce e con una mano gli accarezzo i capelli.
Se dovesse vedermi Shane, probabilmente mi porterebbe subito a casa, ecco perché lui non c'è. So che avrebbe la tentazione di prendere a pugni Harry e non mi sembra il caso, dato che è il suo compleanno e voglio che lui si diverta come abbiamo sempre fatto alle feste. Poi, il fatto che sia la sua festa, è ancora più importante. Non voglio che abbia dei ricordi brutti e non voglio che sia il mio ragazzo a rovinare tutto. Magari sono una stronza egoista, ma se so che non si sopportano, non ho alcuna intenzione di rovinare il suo compleanno o di andarmene dalla festa, perché il mio ragazzo è geloso.
« Attenti al grattacielo! » grido, alzando le mani, facendo gesti strani. Harry mi butta sul divano, scoppiando a ridere e Alex ci passa una bottiglia di non so cosa.
Mi tiro giù il vestito e guardo Alex, abbastanza felice, con un cappello da cowboy in testa, il reggiseno hawaiano, una ghirlanda di fiori intorno al collo, gli occhiali da sole sul naso e la gonna, sopra i jeans, come quelli che ballano hula.
« Non mi sono mai sentito così felice. Mi sento come un leone nel suo habitat » spalanca le braccia, versando il liquido del bicchiere in faccia ad un ragazzo e poi fa una faccia strana, scusandosi.
Come diavolo si è vestito?
« Da qualche parte c'è Joly-holy, Jackie Chan e Annabelle, la bambola assassina » ride, portandosi il bicchiere vuoto alle labbra. Si finge sorpreso e guarda dentro il bicchiere, per poi scoppiare a ridere.
Parli del diavolo e spuntano le corna.
Annabelle ha deciso di travestirsi davvero da Annabelle la bambola. Le sue treccine mi fanno paura, soprattutto il blush sulle sue guance. Jack che finge di essere davvero Jackie Chan, e si è tirato all'insù la coda dell'occhio con dello scotch. Joly-holy, come Alex chiama Jolene, si è travestita da punk, non è che cambia chissà quanto dal suo solito look.
« Ciao, Maddie, come stai? » chiede Jack, dandomi un abbraccio veloce.
« Ora in piedi, grazie. Tu? » gli domando, dandogli qualche colpetto sulla spalla.
« Annabelle ha deciso di essere una bambola sexy » indica la ragazza accanto a lui e faccio un sorriso tirato, guardandoli.
« Dovevi essere il prete esorcista e sareste stati una coppia meravigliosa » gli faccio l'occhiolino e Jolene alza gli occhi al cielo, increspando il labbro inferiore, tinto di nero. Sono sicura che sia uno di quei rossetti che difficilmente va via.
« Andiamo, i ragazzi hanno preparato una sorpresa » esulta Annabelle, indicando un punto in fondo alla stanza. Strizzo gli occhi per mettere a fuoco le figure e poi sento qualcuno darmi una spinta di dietro. Harry viene trascinato via dai ragazzi e Alex balla ancora la hula sulle note della canzone Bomba. Niente ha senso in questa festa.
Alex che corre via con il bicchiere ancora vuoto in mano; Jack che lo rincorre per arrivare prima di lui, Harry che all'improvviso si finge uno stripper.
Non ce la posso fare.
I ragazzi si mettono uno accanto all'altro, in fila, girati di spalle, mentre iniziano a muovere i fianchi e il sedere.
Potrebbero risultare eccitanti, peccato che non sia proprio così. Alex, per carità, si muove bene, ma conciato in quel modo, fa soltanto ridere. Jack con quello maledetto scotch attaccato agli occhi fa impressione, e gli altri ragazzi non è che siano combinati meglio.
Penso che gli unici ad essere vestiti normalmente siamo io e Harry. In ogni caso, vedere il mio migliore amico sbellicarsi dalle risate mentre balla con gli altri, mi riempie il cuore di gioia.
Alex getta in aria il cappello, si toglie gli occhiali da sole e si passa la mano tra i capelli. Quella gonna hawaiana mi fa morire dalle risate, ma in fondo si tratta di Alex.
Butta via il reggiseno e alcune ragazze alzano le mani per prenderlo, mentre Alex fa scivolare lungo le gambe anche la gonna, tirandole un calcio, facendola finire poco più lontano da lui, restando con i jeans addosso.
Si girano verso di noi, continuando a ballare in modo sensuale, quando all'improvviso iniziano a togliersi la maglietta.
Sì, ma qui le cose stanno degenerando. Non capisco più che genere di festa sia.
Harry sbottona lentamente la camicia nera, finché non vedo spuntare da sotto il tessuto la punta del suo tatuaggio, ovvero la testa della fenice, rivolta verso l'alto, come se stesse guardando la sua spalla.
Non posso fare a meno di pensare anche al mio tatuaggio e al motivo per cui l'abbiamo fatto entrambi. Inconsapevolmente mi tocco la spalla e sorrido.
Harry lancia la camicia in aria e continua a ridere, mentre Alex gli porge un altro bicchiere di birra. Jack finalmente ha deciso di togliersi quel coso dagli occhi e Annabelle lo sta guardando con gli occhi a cuoricino. Cupido ha fatto un buon lavoro questa volta.
Mi sento leggermente in colpa per il fatto che Shane non sia stato invitato, o dovrei dire informato.
Quando lo verrà a sapere, probabilmente non mi parlerà più e se la prenderà anche con il suo migliore amico.
Il punto è che anche Alex mi ha dato ragione. Non ha voluto dirmi di più, ma era d'accordo sul fatto di tenere Shane lontano dalla festa, insieme ad Alexis e compagnia bella.
Non lo avrei escluso, se non fosse così scorbutico. Probabilmente sarei stata male tutta la sera, con il cuore diviso a metà, tra Shane e Harry.
I ragazzi sono senza maglietta e io sono senza scarpe. Dovrei dare ascolto al mio migliore amico ogni tanto.
Harry viene verso di me con il bicchiere in mano e lo allunga verso di me. È mezzo vuoto, quindi il resto lo bevo io.
« Andiamo, Mads! Questa è la nostra canzone. » ridacchia, mentre la canzone Shape of you riecheggia in tutta la casa.
È una delle nostre canzone preferite e, anche se non ha senso, ci mettiamo sempre a twerkare in maniera del tutto idiota, soltanto per scherzare.
Ci mettiamo uno accanto all'altro, piegandoci leggermente, mentre iniziamo a muovere il sedere, ridendo quasi con le lacrime agli occhi.
Alex cerca di imitarci, peccato che stia cercando di twerkare col davanti.
Harry non ce la fa piu a causa delle risate e si siede sul pavimento, portandosi una mano sulla pancia, ridendo a crepapelle, mentre le sue fossette mettono in evidenza il suo sorriso.
« Ok, ok, sto bene. » mormora, trattenendosi dallo scoppiare a ridere.
Si alza in piedi e allunga la mano verso di me.
Un po' titubante, mi avvicino a lui e gli stringo la mano. Io e Harry non abbiamo mai ballato come due persone normali, e il fatto che lui mi abbia attirata verso di lui per ballare decentemente, mi lascia un po' perplessa. Dovrò scriverlo sul serio da qualche parte, è da memorizzare.
Senza togliersi il sorriso dalle labbra, fa scivolare la mano sul mio fianco, mentre l'altra la posa sul mio braccio. Ha un sorriso così vivo e i suoi occhi brillano come quelli di un bambino quando gli offri il suo gelato preferito. Sposta la mano dal mio braccio e la posa sulla schiena, attirandomi più vicino. Iniziamo a ballare, io un po' in modo goffo, e mi sento leggermente in imbarazzo, soprattutto perché non ha la camicia addosso. Appoggio la testa sulla sua spalla e la sua mano raggiunge i miei capelli e la sua bocca il mio orecchio.
« È la festa più bella della mia vita, vi ringrazio, Mads » la sua voce calda mi fa sorridere, così sollevo la testa per guardarlo negli occhi.
« Vai a metterti qualcosa addosso, vado a cercare le mie scarpe. » gli dico, spingendolo dal petto, ridacchiando.
Lui annuisce, sorridendo, e si allontana da me.
**********
« Alex, quella è una canna? » grida Annabelle, tirandosi le trecce, sembrando una pazza.
« Giuro di aver strappato solo l'erba del giardino! » esclama in modo innocente, alzando le mani in alto, con la canna ancora in bocca.
Sono stesa a terra, sull'erba, e l'unica cosa che voglio è ammazzare Alex e Harry.
« Maddie, ma sei caduta? » chiede Jolene, inclinando la testa, per osservarmi meglio.
« No, sto abbracciando l'erba di Alex » rispondo, cercando di alzarmi in piedi. Ah, maledetto il momento in cui ho deciso di rimettermi i tacchi.
Mi alzo in piedi, sistemandomi il vestito e sento la testa girarmi, come se mi fossi appena fatta un giro stratosferico nelle giostre.
« Stai bene? » domanda Annabelle, venendo verso di me.
« Sì, sono leggermente storta... cioè guardatemi, sono la torre di Pisa » scoppio a ridere, barcollando all'indietro e Annabelle si affretta a venirmi incontro e tenermi ferma.
« Merda, siamo spacciati » mormora Jolene, grattandosi il collo e sospirando.
« Jolene, tu stai bene? » le chiedo, chiudendo un occhio per guardarla meglio. Jolene ha fatto quasi pace con i suoi genitori ed è tornata a casa, anche se non ne ha parlato molto con me. A volte sembra che mi odi, spero soltanto che non sia così.
Perché divento così profonda quando sono ubriaca?
Mi dispiace per tutti i danni che ho fatto e che continuo a fare. Mi dispiace anche per quello che ho detto allo zio Earl anni fa. Però, per fortuna si è tagliato i capelli, altrimenti la nonna avrebbe usato la sua testa per lavare a terra.
E non volevo neanche offendere le sue pecore.
« Devo andare...» mormoro, tristemente.
« Aspetta! Maddie, hai una cartina? » chiede Alex, sorridendo come un ebete.
« No, odio geografia » rispondo, singhiozzando. Odio bere e avere il singhiozzo.
Lo odio così tanto, quanto odio le mele.
« Dove diavolo vuoi andare? » chiede Jack, tenendomi ferma dal braccio.
« Devo scusarmi con zio Earl per avergli offeso le pecore due anni fa. Sono una persona orribile, ma lui aveva chiamato il mio gatto imbecille, perché aveva fatto la cacca sulla sue scarpe di pelle » dico, seria.
Scoppiano a ridere e alzo gli occhi al cielo, pensando al mio povero Nemo.
Oh, il mio piccolo leoncino, che si comporta come un cane, innamorato della mia biancheria.
« Mads, andiamo a guardare Alla ricerca di Nemo, ti pregoooo. » dice il mio migliore amico, unendo i palmi delle mani e sporgendo il labbro inferiore. A quanto pare Harry è più ubriaco di me.
Annuisco, togliendomi le scarpe e portandole in mano, mentre avanzo verso di lui. Lo seguo dentro la casa, però prima mi fermo, guardando l'angolo della stanza, dove sono i regali. Vado a prendere il mio e poi seguo Harry su per le scale, fermandomi davanti alla porta di una stanza.
« Harry, secondo te i gatti si innamorano? » gli chiedo, entrando e chiudendomi la porta alle spalle. Probabilmente la maggior parte delle persone rimarranno a dormire qui, da qualche parte, tutti ammassati. Harry chiude la porta a chiave e poi va verso la TV, prendendo il telecomando e facendo fatica a cercare ciò che vuole. Impreca a bassa voce, barcollando leggermente e quando trova il film, esulta come un bambino. Lascio a terra le scarpe e mi sdraio sul letto, stringendo tra le braccia un cuscino.
Harry si sdraia accanto a me e ha gli occhi lucidi a causa dell'alcool. Chiude la mano a pugno e se li stropiccia come un bambino, mettendo il broncio. Sorrido, facendo fatica a tenere gli occhi aperti, e Harry appoggia la testa sulle mie gambe, mentre guarda la TV.
Mi sto sforzando di restare sveglia, soltanto per guardare Alla ricerca di Nemo insieme al mio migliore amico.
Lo sento alzare la sua testa dalle mie gambe e sistema meglio i cuscini dietro la mia testa, facendomi stare più comoda. Si sdraia accanto a me e appoggio la testa sul suo petto.
Inizia ad accarezzarmi i capelli e chiudo gli occhi, pronta ad addormentarmi.
« It's just another night and I'm staring at the moon » inizia a canticchiare al mio orecchio, mentre continua a giocare con i miei capelli.
« I saw a shooting star and thought of you » le sue parole arrivano come un mormorio al mio orecchio, forse perché si sta addormentando anche lui.
È una delle mie canzoni preferite, All of the stars, e c'è un motivo.
È stato Harry a farmela sentire, soprattutto quando ci sdraiavamo sul tetto a guardare le stelle.
« I can see the stars from America
I wonder, do you see them, too? » la sua voce si sta spegnendo lentamente e i miei occhi si chiudono.
Ho fatto la cosa giusta per lui, perché anche lui lo avrebbe fatto per me.
Lui è la stella che mi guiderà sempre verso casa.
Sorrido contro il suo petto, mentre sento il suo braccio stringermi più forte e finalmente crollo, non tra le braccia di Morfeo, ma tra le braccia della persona che ha messo sempre la mia felicità al primo posto. Prima della sua.
Accidenti, mi sono dimenticata di dargli il mio regalo.
Mi dispiace per chi shippa Shaddie, ma, onestamente, non volevo Shane tra i piedi alla festa di Harry. Volevo che fosse un momento Haddie, Aleddie e tutto il disagio del mondo, vabbè. 😂 Spero vi sia piaciuto e mi dispiace di aver saltato un aggiornamento, sembra sia passata un'eternità 😕. Siete ancora qui, vero?
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