capitolo 29

« Santo Nemo! Sono fuori, proprio come un balcone » dico, prendendomi la testa tra le mani, lamentandomi per la millesima volta negli ultimi dieci minuti.

« Secondo me andrà bene, stai tranquilla. » dice Jack, appoggiando una mano sulla mia spalla per consolarmi.

« Sì, Maddie. Anche secondo me andrà bene » dice Annabelle, con la sua solita voce dolce e gentile.

« Mettiamo in chiaro una cosa. Voi due siete dei fottuti libri di anatomia con le gambe, io sono io. Insomma, se non mi salva Google...» dico, ma vengo interrotta.

« Ti salvo io » conclude l'ultima persona che avrei pensato di vedere proprio ora.
Jack e Annabelle si alzano dalla panchina e ridacchiano, gustandosi la scena della povera e disperata Maddie.

« Alex, sei più capra di me...come fai ad aiutarmi a passare il test? » chiedo, guardandolo male. Cioè, non sono così idiota, soltanto mi sono dimenticata del test di anatomia. Questa è la punizione per aver riso di Annabelle quando ripeteva l'altro giorno. Ah karma, brutto bastardo.
Forse dovrei iniziare a segnarmi i compiti da qualche parte, altrimenti alla fine dell'anno dovrò corrompere il preside per darmi il diploma.

Una tonnellata di muffin ai mirtilli ed è fatta.

Va bene, Babbo Natale, smettila di ridere di me.

Ovviamente, non funzionerà mai. Magari posso corrompere suo figlio!

« Infatti, non intendevo darti le risposte o robe del genere... Possiamo fare qualcosa di più divertente » ghigna e viene a sedersi accanto a me, sfregandosi le mani l'una contro l'altra, in maniera perfida.

« Va bene, James Bond. Sputa il rospo » dico, facendogli cenno con la mano di andare avanti e illustrare il suo grande piano.

« Non sputo rospi, comunque. » dice, aggrottando le sopracciglia. « Lo sai quanto Mr. Murphy adori il caffè alla nocciola, vero? E non so se hai notato, ma lo prende sempre durante la nostra ora » mi fa notare il genio dell'anno.

Non so in cosa dovrebbe aiutarmi questa notizia, quindi lo guardo come se fosse un alieno. Abbiamo alcune lezioni in comune e questo non so se sia un bene o un male. Insomma, essere in classe con lui, Shane e Harry può essere d'aiuto o no.
Harry mi aiuterebbe volentieri, abbiamo provato tutti i metodi d'aiuto, peccato che Mr. Murphy sappia quanto io faccia schifo in anatomia, e non solo, perciò sposta Harry lontano da me, prende tutti i cellulari, raccoglie i libri e i quaderni e li mette sulla cattedra, quindi sono spacciata.
E potrei dire la stessa cosa di Shane. Insomma, tutti i professori sanno quanto lui vada bene nelle loro materie.

Beh, io e Alex abbiamo dei migliori amici bravi a scuola che, apparentemente, non possono aiutarci. Può andare peggio di così?

Ah, sfiga! Non prenderla come se fosse una sfida.

« Alex, non m'importa niente dei momenti rilassanti del professore. Io mi ero dimenticata totalmente di questo test. La tua scusa qual è? » gli chiedo, sbuffando.
Lui alza gli occhi e poi arriccia il naso.

« Pensavo fosse domenica, fino al momento in cui mia madre mi ha buttato fuori dal letto, comunque. » fa una smorfia e Jack ride. Faccio per ribattere, ma lui alza una mano per stopparmi.

« Ed è per questo che metterò un lassativo nel suo caffè, così starà più al cesso che in classe e noi potremo copiare » dice con un sorriso radiante.

Oh, il suo cervello si è svegliato dopo il lungo letargo. Dovrebbe toccare anche al mio al più presto.
Tecnicamente la sua è un'idea intelligente. Ha ragione, il professore manda sempre qualcuno a prendergli il caffè prima della lezione, quindi il gioco sarà fatto.

A mali estremi, estremi rimedi. Dio, perdonami. Spero di non finire all'inferno con un libro di matematica in mano. Questa materia è davvero la materia del diavolo.

« Maddie! » grida qualcuno in lontananza. Mi giro e vedo Harry correre verso di me a braccia spalancate. « Sono Rose e sto volando, prendimi » dice e mi alzo in piedi.
Lo guardo, sgranando gli occhi, e corre come un idiota verso di me, finché non mi salta in braccio, letteralmente.

Cadiamo e scoppiamo entrambi a ridere e sentiamo i gemiti degli altri.
Sono una ragazza, mica posso tenere Harry in braccio.

« Scusa Rose. Lo sai che se affondi tu, affondo anche io. Ora levati di dosso » lo spingo dal petto e l'idiota del mio migliore amico continua a ridere. Mi alzo da terra e pulisco i miei jeans. Harry saluta gli altri e poi si siede sulla panchina, attirandomi dal braccio, facendomi sedere sulle sue gambe.

« Quindi, di cosa stavate parlando? » chiede, mordicchiandosi il labbro inferiore. Gioca con le mie dita, mentre Alex gli spiega il nostro piano. Come sempre, mi ha lanciato un'occhiata di rimprovero per non aver studiato, ma gli ho spiegato com'è andata. Annabelle e Jack ci hanno dato ragione. E, parliamone, loro sono due secchioni.

Se sono d'accordo loro, allora è perfetto. Beh, loro due non sono nella nostra classe, quindi farò affidamento sulla mente malvagia di Alex. Mancano cinque minuti all'inizio della lezione e Harry non fa altro che ridere, nascondendo la faccia nei miei capelli.

Io e Harry ci alziamo e ci allontaniamo da loro, stabilendo di vederci direttamente in classe, così Alex ha tempo per spiegare in breve il piano a Shane. Lui e Harry dovranno darci le risposte.

Harry sposta i miei capelli sulla spalla sinistra e mi sorride, mostrandomi le sue adorabili fossette.

« Quindi, con Jolene? Tutto bene? » chiede, mentre sorpassiamo alcuni studenti. La pausa sta finendo e io sto per morire.

Beh, con Jolene ora va bene. Certo, non siamo migliori amiche, ma cerchiamo di andare d'accordo. Forse è troppo fredda, non ama molto parlare di se stessa, però è stata felice quando i miei genitori l'hanno accolta con piacere da noi.
Inizialmente era nervosa, probabilmente si aspettava il peggio.
Ora ha capito anche lei quanto la mia famiglia sia stramba. Dopo aver scoperto il suo piccolo "segreto", Alex ci aveva accompagnati a casa di Jolene per prendere la sua roba. Purtroppo, ha dovuto lasciare Paperino a casa.
Stamattina siamo venute insieme a scuola, ma non ci siamo parlate più di tanto. Sta cercando di essere gentile con me, ma vedo quanto non sia a suo agio.
Probabilmente è la prima volta che si trova in una situazione del genere, inoltre ho dovuto dire ai miei genitori la verità.

« Jolene, lei è Agente Mamma, lavora per il dipartimento delle mamme disagiate » è stato proprio così che le ho presentato mia madre. D'altro canto, la mia mammina ha fatto finta di non sentirmi, come la maggior parte delle volte, e ha iniziato a parlarle, come se l'avesse adottata. Devo ancora capire perché non è così tenera anche con me.

Stamattina Jolene è rimasta leggermente traumatizzata, per due motivi: il primo, perché ha visto la mia esibizione mattutina davanti allo specchio; secondo, perché Nemo le ha rubato il reggiseno.

« Maddie, il tuo gatto è senza cuore » mi aveva detto, indicandolo, come se fosse un mostro orribile.

« Quindi è un vampiro, se è senza cuore? Nemo Salvatore, non suona male, vero? » le avevo risposto.

Beh, finalmente ha conosciuto Nemo e penso sia rimasta senza parole.

Il mio adorabile pesciolino con la pelliccia.

Per fortuna, eh già, non abbiamo nessuna lezione in comune. Sarebbe imbarazzante averla anche in classe.
Mentre finisco di raccontare a Harry, entriamo in classe e andiamo a sederci, prima che arrivi il professore.

« Pss, cupcake!» mi chiama e mi giro verso di lui.
« Mi dispiace per tutto, sai? Non ti nasconderò più niente, prometto. » fa un sorriso timido e annuisco, ricambiando il sorriso.
A volte Harry tende a chiamarmi cupcake, soprattutto quando faccio la faccia da cucciolo abbandonato.

Beh, tra Mallow e cupcake, diventerò sicuramente obesa.

Mi è mancato il mio migliore amico e so che abbiamo tempo per recuperare tutto il tempo perso.
Shane e Alex entrano nell'aula, spintonandosi a vicenda come due cretini e appena mi vede, viene verso di me.

Oh, porca puzzola.

Si abbassa sulle ginocchia, davanti a me, e mi sorride. Ricambio il sorriso, nonostante sia in imbarazzo, e lui si morde il labbro. Alex alza gli occhi al cielo, facendo finta di vomitare e va a sedersi.

« Ciao, Mallow » continua a sorridere e, maledizione, mi fa arrossire.

« Ciao, Wayland » rispondo, schiarendomi la gola. Da quando è diventato così imbarazzante parlare con lui? Lo conosco da una vita.
Si alza e si sporge verso di me, avvicinando la bocca al mio orecchio e lo sento ispirare.

« Buon profumo...» mormora e sento il suo respiro caldo contro il mio collo. Ma che cazzo? Ma io non metto il profumo, forse si riferisce ai miei capelli.
« Garnier » rispondo e lo sento ridacchiare. Mi lascia un bacio sulla guancia e ghigna.

« Non arrossire troppo, piccola » sussurra e lo guardo male. « Dopo scuola, parliamo » afferma e poi va a sedersi al suo posto. Sento Harry gemere dietro di me e mi viene da ridere. So come la pensa il mio migliore amico.
Ho l'ansia. Shane non è il solito amico. Si comporta come se gli piacessi.
E poi mi ha baciata due volte, inoltre, è geloso di tutti. Non sono così idiota, so che non vorrà mai essere di nuovo il mio migliore amico, ma farò finta di crederci, se sarà ciò che mi dirà.

Beh, menomale che odio i film d'amore e libri d'amore non ne leggo mai. Inoltre, odio le favole e, oddio, che adolescente sono? Però, almeno, non ho alte aspettative per il mio futuro ragazzo. Voglio dire, non sto mica aspettando il principe azzurro.

Però, se il principe dovesse essere Dylan O'Brien, allora aspetterei volentieri. Potrei non farlo?

Il professore entra in classe e saluta, borbottando poi qualcosa a bassa voce. Si sistema alla cattedra e, come d'abitudine, chiude gli occhi e mormora qualcosa. A volte penso che sia un po' fuori di testa, ma è comprensibile. Anche io impazzirei con degli alunni del genere.

« Qualcuno mi vada a prendere il caffè » dice, come se fosse il re e noi i suoi schiavi. Non cambierà mai.
Alex si alza e come un razzo di precipita verso la porta, offrendosi volontariato.
Vai Alex, siamo tutti con te.

« Consegnate i cellulari, libri, quaderni, gli altri cellulari che avete nascosto nelle mutande o nei reggiseni, chiudete gli zaini » ordina, severamente. Beh, qualcuno a volte ha cercato di fare il furbo, portandosi due cellulari. Un ragazzo lo aveva nascosto dentro le mutande, davvero. Peccato che, quando si è alzato e il cellulare ha iniziato a vibrare, il professore l'ha notato.

« Dubito che il tuo organo riproduttivo abbia la vibrazione » è stato questo il commento del professore e, automaticamente, gli ha annullato il test.

Per non parlare della ragazza che, quando si è abbassata, le è caduto il cellulare dal reggiseno.

Alex ritorna con il bicchiere di caffè e il professore inizia a distribuire i test, senza dire niente. La sua faccia seria mi fa venire i brividi sempre.

Alex mi fa l'occhiolino, trattenendo una risata e va a sedersi.

« Avete quaranta minuti. Se vi becco copiare, vi metto zero » ci minaccia. Spero tanto che il piano funzioni, altrimenti mi bocciano già da dicembre.
Guardo il professore, che sorseggiare beatamente il caffè, e poi guardo il foglio.

Ma questo è greco antico, aramaico e arabo messi insieme.

Accidenti, non so neanche una risposta.
Mi giro verso Harry, ma il professore è più veloce di me.

« Edwards, spostati più in là » dice. Fanculo, cagasotto.
Il professore finisce di bere il caffè e intanto mordo il tappo della penna.

Cazzo, sono nei guai. Prendo la scatoletta dallo zaino e sento il professore gridare.

« Jones, cosa sono quelle? » chiede e deglutisco. Cosa potrebbero mai essere?

« Ecstasy » dico, ridendo.
« So che sono le tic tac. Ora, continua il test, per piacere. O vuoi finire il presidenza? » chiede, inarcando un sopracciglio. Ma quando gli viene da fare la cacca?
Lancio uno sguardo minaccioso ad Alex, che fa spallucce e gemo, prendendomi la testa fra le mani.

Due punti a risposta. Non so nemmeno una. Prenderò zero punti, oddio.

Non ho mai preso uno zero in vita mia e neanche ci tengo, se devo essere onesta. Ma lo zero è bello, rotondo, perfetto, sembra una patata.

Sto delirando e sto per avere un attacco di panico.

« Jones, qualche problema? » chiede, guardandomi con un cipiglio.

« Ehm...uhm..Mmh » oddio, non so più parlare.
« Stai facendo yoga? » chiede, ma scuoto la testa.

« Je ne sais pas l'Anglais » ( Non so l'inglese) dico e lo guardo con occhi sgranati. So parlare il francese?

« Jones, per caso vuoi una punizione? » chiede e scuoto la testa. Ho i superpoteri e so parlare il francese?

« Sei per caso impreparata? » chiede e assottiglia lo sguardo.
« Non, je suis un fromage » ( sono un formaggio). Va bene, ora basta. Torna in te Maddie.

Prima che il professore possa ribattere, si porta le mani sulla pancia e si piega in due.
Fa una smorfia strana, di dolore, e alza una mano verso di noi.
« Torno subito » si precipita verso la porta e Harry mi passa subito il suo foglio.

« Grazie, baby » dico e mi affretto a copiare qualcosa, non tutto.
Shane passa il suo compito ad Alex e battono il cinque. Menomale che è a risposta multipla.
Finisco di copiare alcune risposte e poi passo il compito al mio migliore amico. Mi fa l'occhiolino e ghigna, guardandomi in un modo intenso. È bello anche quando ghigna, infatti la ragazza dietro di me si sta per sciogliere.

Il professore ritorna in classe, sempre con la mano sulla pancia e geme dal dolore.

« Un'altra professoressa vi assisterà fino alla fine dell'ora, ho un problema a casa » dice, prendendo le sue cose. Certo, problema a casa. E noi ci crediamo anche.

****

Dopo il test, ci precipitiamo fuori dall'aula, ridendo e Alex imita la camminata di una gallina, non so per quale stupido motivo.

« L'abbraccio hot dog? » chiede Alex, spalancando le braccia. Aggrotto le sopracciglia, guardandolo in modo strambo e stessa cosa fanno Harry e Shane. Che diavolo?

« Harry, abbraccia Maddie » dice e mi abbraccia da un lato e Harry dall'altro. « Noi siamo il panino, Maddie è il wurstel, Shane fai la senape, spalmati su di lei » dice e poi scoppia a ridere. Perché deve fare queste assurdità in pubblico? Shane si avvicina a me, leccandosi le labbra, e poi mette le sue mani sui miei fianchi, attirandomi verso di lui. Bene, tre ragazzi mi stanno abbracciando, e questo dovrebbe sembrare un hot dog?

« Non respiro » dico e si staccano da me. Bravi, ridete pure.
Alex si allontana da noi, correndo verso una ragazza e Shane resta a guardarmi.
Harry si appoggia all'armadietto e mi guarda, come se fosse infastidito.

« Ti porto a casa io, dobbiamo parlare, lo sai? » ha la voce roca, ma mai quanto quella del mio migliore amico. Oh Gesù, a cosa sto pensando? Un sorriso impertinente si fa spazio sul suo viso e una ragazza ci passa accanto, fermandosi poi accanto a Shane.

« Ehi, ci vediamo stasera? » gli tocca il bicipite e sospiro.

« Scusate se esisto » dico, alzando le braccia in aria. Se le troie fossero degli aerei, questa scuola sarebbe un aeroporto.

Harry guarda la scena, scuotendo la testa e mi avvicino a lui.
Shane declina l'invito e Harry mette un braccio intorno alla mia vita. Ha la mascella tesa, gli occhi ridotti in due fessure e sta squadrando Shane.

« Va bene, Edwards. Ora puoi levarti dalle palle » dice Shane, sorridendo falsamente. No, non è simpatico.

« Wayland, andrò dritto al punto. Lei è la mia migliore amica, falla soffrire, e mi assicurerò di nascondere bene il tuo cadavere » dice, con voce profonda. L'ho già detto che ha un accento che potrebbe essere stuprato? Nemo la pensa come me.
« E io ti aiuterò » dico, ridacchiando. Shane mi guarda male e faccio spallucce.
« Va bene, ti aspetto in macchina, non metterci troppo » dice, guardando Harry e si allontana, con le mani dentro le tasche dei jeans.
Harry sospira e per poco non tira un pugno nell'armadietto. Poco incazzato, vedo.

« Ti vuole » dice, a denti stretti. Sto per aprire bocca, ma lui mi ferma.
« No, ora ascolta me. So che lo conosci da una vita, so che ci tieni a lui, anche se dici che lo odi e bla bla » alza gli occhi al cielo, ma poi mi guarda di nuovo in faccia. « So anche com'è fatto lui. Si scopa una ragazza diversa quasi ogni sera, quindi prima che lui inizi a raccontarti le cose, voglio che tu apra bene gli occhi, Mads. Ci tengo a te, sei la persona più importante della mia vita, e non mi piacerebbe vederti come la prossima sulla sua lista, va bene? Non sei un cazzo di trofeo da mostrare in giro. E mi auguro che non faccia cazzate anche con te. » stringe i pugni, contraendo la mascella e annuisco.

Lo so, dannazione. Harry ha ragione, come sempre. Ma non sono davvero così idiota. Certo, ce l'ho ancora con Shane, ma devo davvero sentire ciò che ha da dire, se vuole avvicinarsi nuovamente a me. Ma in che senso ha fatto cazzate?

« È la tua vita, non ti dirò cosa fare e cosa non fare, ma ti dico soltanto di stare attenta, va bene? Non è più il ragazzino che si arrampicava sull'albero per entrare nella tua stanza. Ora al massimo si vuole aggrappare alle tue mutande, e giuro che se ti fa soffrire, lo distruggo » afferma, guardandomi seriamente. I suoi occhi sembrano più scuri, più profondi, così belli. Abbozzo un sorriso e gli circondo il busto con le braccia, attirandolo verso di me.

« Hai il diritto di spaccargli la faccia, se mi fa soffrire ancora. » dico, affondando la testa nel suo petto, respirando il suo profumo. Oh, quanto amo il profumo maschile.

« Dai, vai da lui » dice, mettendo le mani sulle mie spalle. Mi stacco da lui, amareggiata e annuisco. Perché ci resto male?
Lui accenna un sorriso, ma senza le fossette.

« Sai, Harry... » dico, leccandomi le labbra « Fortunata la ragazza che starà insieme a te. Insomma, so che sei così buono, stronzo, gentile. » sospiro «So che vai a letto con le ragazze, ma senza impegno. So che non sei un puttaniere e che rispetti le ragazze, per questo sei davvero un angelo. Penso che sarò gelosa quando avrai una ragazza » rido, tristemente.

Già, non potrà essere single a vita. So che l'ha detto più e più volte, ma la vita avanti.

« Cupcake, non sono un angelo e lo sai. Sono il tuo migliore amico e mi basta » mi strizza la guancia e rido.
Mi avvicino di nuovo a lui e premo le labbra contro la sua guancia, proprio dove di solito gli spunta la fossetta.

« Ricordati che ho mostrato la vera me soltanto a te. Grazie, Harry. » lo guardo negli occhi e lui piega leggermente la testa, confuso.
« Per cosa, Mads? » chiede, dolcemente.
Faccio dei passi indietro, allontanandomi da lui e sorrido.

« Per avermi aiutata a farmi dei nuovi ricordi » dico, prima di dargli le spalle e andare da Shane.

Grazie, soprattutto, per avermi insegnata a farmi valere.

L'altro giorno ho sognato uno squalo che voleva sposarsi. Penso di essere più disagiata di Maddie. 😂😂

Spero di avervi fatto ridere! Nel prossimo capitolo Shane e Maddie chiariranno! Se vi è piaciuto, stellinate il disagio di questo capitolo 😂

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