capitolo 20

Sono passati tre giorni e la situazione a scuola è peggiorata.
Tutti sono sempre più convinti che io sia lesbica, anche se Harry aveva provato a smentire.
Non pensavo che mi sarei cacciata in un guaio simile, soprattutto dopo aver tirato un pugno ad Alexis, dopo avermi chiamato lesbica.
Per fortuna è stato fuori dalla scuola, ma il preside ci ha viste, e ha dovuto chiamare mia madre.
Non per sospendermi o cose del genere, ma si è semplicemente limitato a informarla del mio atteggiamento poco consono.
E beh, mia madre ha iniziato a tartassarmi con domande, alle quali non avevo una risposta precisa.

Insomma, le ho detto ciò che dicono su di me a scuola, ma si è messa a ridere in modo totalmente isterico, per poi svenire davanti a me.

Quando si è risvegliata, le ho detto chiaramente di non essere lesbica, mentre si è messa ad urlare frasi strane.

« Ecco perché non hai nessun fidanzato, o mio Dio! » sono state queste le sue parole.

Non faceva altro che camminare come una pazza nel salotto, facendo avanti e indietro.
Tre giorni da quando penso a ciò che stava per fare Shane. Non l'ho detto neanche a Harry, e non so neanche io il perché.

Lui è sempre così socievole con tutti, si fa subito un sacco di amici, ha iniziato perfino a parlare anche con Jolene, e non posso dire di non essere gelosa, dato che le vorrei spaccare la faccia.

All'inizio mi sembrava simpatica, strana come me, magari una futura amica.
E invece, ogni volta che sono con Harry, lei puntualmente ci interrompe.
Lei lo fa apposta, e l'ho capito nel momento in cui mi ha lanciato sguardi di sfida.

Non so cosa pretende da me, ma lei non porterà via il mio Harry.

Shane non mi ha più guardato, probabilmente imbarazzato anche lui, o forse ha deciso di ignorarmi e basta.
Perché mi stava per baciare? E lo avrebbe fatto davvero, se Alex non avesse aperto lo sportello?

Da cinque minuti aspetto davanti al cancello della scuola, con la speranza che Harry si faccia vivo. Poco più in là vedo Alexis, la solita gallina, insieme a Shane. Lei sta appoggiata al muretto, lui tiene un braccio sopra la sua testa ed è piegato leggermente, i loro visi sono troppo vicini. E io dovrei lasciarmi baciare da uno come lui?

No, grazie, prego. Me ne vado.

Finalmente vedo Harry venire verso di me, tutto assonnato, con i capelli al solito  all'indietro, e di lato i suoi riccioli sono tutti arruffati, e lo rendono dannatamente carino.
Indossa una maglietta bianca di sotto e una camicia scozzese di sopra, verde, lo stesso colore dei suoi occhi.
I skinny jeans neri, a vita bassa, e le converse nere, a tinta unita.
Si passa una mano tra i capelli, e non appena mi vede, mi sorride, e sembra che gli sia passato il cattivo umore.

« Ehi, nanerottola! » spalanca le braccia per accogliermi, e mi dà il solito abbraccio mattutino.

« Dovresti essere tu quello ad aspettarmi, Harry » alzo gli occhi al cielo, e lui inizia a scimmiottarmi.
Mette un braccio sulle mie spalle, ma qualcuno per poco non gli salta sulla schiena. Due braccia gli circondano il collo da dietro, e già so chi è.

« Oh.. ehi, Jolene » la saluta, impacciato. Metto il broncio e la fulmino con lo sguardo. Un gruppo di ragazze passano accanto a me, e ridacchiano.
So esattamente il motivo, e ne ho le scatole piene.
Ora so cosa mi aspetterebbe, se fossi veramente lesbica.

« Com'è la vita da lesbica, Maddie? » mi chiede una, facendo gesti volgari con la lingua.

« La tua lingua ormai parte da sola, prima che il tuo cervello si svegli. Ammirevole, tizia! Fai meno pompini » dico, dopodiché alzo il dito medio, e le sue amiche ammutoliscono.

« Certo, ecco perché non ti abbiamo mai vista baciare con un ragazzo. Ti fa schifo, vero? » domanda, giocando con una ciocca di capelli.

« Ma chi ti ha mai calcolata? Fino a questo momento neanche sapevo della tua esistenza » ribatto, e Harry mi circonda la vita con un braccio.

« Beh, lei non è lesbica, e ve lo posso garantire io, dato che l'ho vista baciarsi con un ragazzo! E se volete una dimostrazione, non c'è che da chiedere » si intromette Jolene.
Mi giro di scatto verso di lei, che mi fa l'occhiolino.

« Ovvio, vogliamo proprio vedere come vomiterà dopo aver baciato un ragazzo » ribatte la tizia, della quale non so il nome.

« Maddie, bacia Harry, ora » mi ordina, Jolene.
Io e Harry ci guardiamo spaventati, e lui inizia a scuotere la testa, e ad indietreggiare.
Va bene, so che siamo migliori amici, ma dovrebbe aiutarmi dato che mi ha messo in questo guaio lui.

« Non mi sembra il caso, davvero » dico, guardandola male.

« Dai, Maddie. O hai paura? » mi deride la tizia.
Jolene spinge Harry verso di me e gli lancia un'occhiata omicida. Non so se esserle grata, perché ha preso le mie parti, o odiarla perché mi sta costringendo a baciare il mio migliore amico.

Harry batte nervosamente il piede a terra, e sbuffa continuamente. Si avvicina a me, riluttante, e fa una smorfia.

« Un secondo basta? » mi chiede, con sguardo supplichevole.

« Non ti voglio baciare, Harry, ma non mi sto comportando come se dovessi baciare la merda » lo fulmino con lo sguardo, e lui alza le mani in aria e mi guarda mortificato.

Si avvicina  a me, trasmettendomi la sua ansia, come se io non ne avessi già abbastanza in questo momento.
Jolene si mette in disparte e inizia ad armeggiare con il cellulare. Sembra piuttosto presa da ciò che fa, anche se ci guarda da sotto le sue ciglia piene di mascara, e mi sprona ad avvicinarmi a Harry.

Emetto un gemito di frustrazione, ma Harry si piega verso di me, e sento il cuore smettere di battere. Sento lo sguardo di tutti puntati su di noi, e ciò mi mette ancora di più in imbarazzo.

« Va bene, chiudi gli occhi, sarà breve » sussurra contro il mio viso.
Posa le mani ai lati del mio viso, stringendomi piano le guance, e avvicina la sua bocca alla mia.
Nel momento in cui sento il tocco morbido delle sue labbra sulle mie, penso di essere finita direttamente aldilà.
Mi bacia con  dolcezza e i suoi pollici mi accarezzano le guance, con movimenti delicati.
Penso che, la dolcezza del suo bacio prosciughi il nervosismo dentro di me, lasciando spazio alla sensazione piacevole della sua bocca sulla mia. La mia mano, quasi inconsapevolmente, si posa all'altezza del suo cuore.
Batte così veloce, e mi immagino il mio orecchio posarsi proprio lì, e ascoltare i suoi battiti.

È strano perché, il suo cuore, batte alla stessa velocità del mio. Se entrambi fossero degli stereo, probabilmente il suono dei nostri battiti, in questo momento, sarebbe la musica più bella.
Le sue labbra si muovono delicatamente, decisamente molto più esperte delle mie, mi sembra ovvio, e dolcemente allo stesso tempo. Forse la sua dolcezza è dovuta al fatto che io sia la sua migliore amica, e che ha sempre desiderato che il mio primo bacio fosse indimenticabile.
Le sue labbra stuzzicano le mie, e riesco a sentire ancora il sapore del dentifricio, il che mi fa sorridere.

È tutto sbagliato, ma in un modo bello.

Se un bacio è dato bene, può considerarsi un'esperienza da dimenticare?

« Mi posso staccare ora? » mi chiede, interrompendo i miei pensieri. Mi mordo il labbro per non scoppiare a ridere e lui fa la stessa cosa.

« Con tanto di lingua, così non siete credibili! » urla qualcuno.

Sto per rimboccarmi le maniche come fanno i cattivi ragazzi, staccarmi da Harry e andare da quella persona e farle il culo, ma lui mi afferra nuovamente da dietro la nuca e mi attira di più verso di lui.

« Cerca di non fare Dora l'esploratrice nella mia bocca » sussurro, ridacchiando.

Si lascia sfuggire una piccola risata, e posa nuovamente le sue labbra sulle mie, muovendole lentamente, e sento la sua lingua picchiettare contro di esse, chiedendomi il permesso di farsi spazio dentro la mia bocca.
Sto andando in iperventilazione, o mio Dio.
La sua lingua scivola lentamente dentro la mia bocca, e se non svengo ora, sverrò dopo.
Sto baciando il mio fottuto migliore amico.
Ed è fottutamente imbarazzante. Ma bacia bene. Oh, se bacia bene!
Una mia mano si posa sul suo collo e l'altra sul suo viso. Lo sento trasalire, e la sua presa sul mio viso si fa più decisa.

« Va bene! Ci avete convinti » dice ridendo, quella stupida. Harry si stacca lentamente da me, e non appena le nostre labbra si separano, mi sento morire.

« Fai finta che ti sia piaciuto » mormora, al mio orecchio.

Fare finta? È stato maledettamente bello!

Merda. Non posso pensarlo davvero.

No, che schifo. Ho baciato il mio migliore amico.

Jolene si avvicina a noi, e dà una pacca sulla schiena a Harry.

« Grande, penso che abbiano abboccato tutti! Ringraziatemi dopo. » dice, ridacchiando. Harry abbassa la testa, imbarazzato, e si gratta la nuca.
È stato il mio primo bacio, e lui questo lo sa. E so a quello che sta pensando, si sta facendo mille paranoie.

Mi ha sempre detto che il primo bacio non si dimentica mai, così come la prima volta, e cazzate varie.

Probabilmente pensa che, al suo posto sarebbe dovuto essere il ragazzo del quale sono innamorata. E da dove avrei dovuto tirarlo fuori? Da un libro?
Ma forse è meglio così.

« Okay, ragazzi! Non c'è niente da guardare. È stata colpa mia se Maddie si è ficcata in questo pasticcio. Sono stato io a dare il suo numero ad una ragazza, la quale aveva chiesto il mio, ma non la volevo e basta. Potete credermi, questa volta? » domanda, quasi rassegnato. I ragazzi intorno a noi annuiscono e alcuni già si allontanano da noi, come se non fosse successo niente.

« Mads...» dice, girandosi verso di me, passandosi la mano tra i capelli ribelli.
« Harry... » lo interrompo, sospirando.
« Okay, prima tu » mi dice, ridendo.

« È stato un primo bacio con i fiocchi! Cazzo, batti il cinque! » dico, alzando la mano. Lui rimane perplesso, dopodiché batte il cinque e continua a ridere.

« Merda, pensavo che mi avresti spaccato la faccia » dice e Jolene resta in silenzio, mentre ascolta la nostra conversazione.
Appena la guardo, lei sorride in modo malizioso, e sento subito di stare morire di caldo.

« Mads, ti ricordi cosa c'è ogni venerdì, giusto? Il corso di ballo, quindi ti voglio carica » mi punta il dito contro, ma la mia mia voglia di ballare, è andata a suicidarsi insieme alla mia autostima.

La campanella suona e Harry mi prende dal braccio e mi trascina con lui verso l'entrata. Beh, almeno sono felice che non sia cambiato niente tra di noi.
Jolene cammina per i fatti suoi insieme ad una ragazza, probabilmente sua compagna, e non bada più a noi.

Forse grazie a lei hanno smesso di spettegolare.
Shane mi passa accanto, dandomi una spallata, e per poco non lo insulto.
Ha visto il mio bacio con Harry? Non so neanche perché mi preoccupo.

Io e Harry camminiamo fino ad arrivare davanti all'aula, e andiamo a sederci ai nostri posti.
Al solito si siede accanto a me. Tiriamo fuori dallo zaino i libri di biologia e la professoressa entra subito in classe, salutandoci, come se fosse ad un funerale.

Tutti vanno a sedersi ai propri posti e la professoressa inizia a fare l'appello, dopodiché resta un minuto ferma a fissarci, e trovo questa cosa un po' inquietante.

« Secondo me si è bloccato il disco e ora non parte più » bisbiglia Harry. Gli colpisco il braccio, ridendo, e la prof si schiarisce la gola.

« Oh, è viva, per fortuna » mormora ancora.

La professoressa ci dice di aprire i libri, dato che è carica per la nuova spiegazione, e io sono carica per una bella dormita.

Sono sempre più convinta che il diploma lo vedrò con il cannocchiale.

Mentre la professoressa inizia a spiegare, presto attenzione, o almeno ci provo.
Prendo appunti, scarabocchio il foglio, le mie frasi si trasformano in disegni strani.
Harry mi lancia palline di carta e fa il suono delle zanzare, mentre gli lancio contro la mia penna, facendogli segno di smetterla.

Guardo la professoressa mentre spiega, ma il mio sguardo resta ferma su di lei, e la mia mente si fa le pippe all'angolo della strada. Immagino che la prof abbia come aiutante un pappagallo, come quello dei pirati, che fa da spia o che l'aiuta a spiegare la lezione.
Inizio a ridere e mi mordo subito la lingua.

« Jones, trovi divertente la mia lezione? » domanda, con un cipiglio.
Scuoto la testa, e punto lo sguardo sul libro.

« Ripeti ciò che ho spiegato » appoggia i palmi delle mani sulla cattedra e Harry mi fa segno di voltare pagina. Gesticola cose strane, non capisco niente.

Guardo la pagina e apro la bocca, sconvolta. È ciò che ha spiegato?

« Che tipo...i leoni possono scopare cinquanta volte al giorno? » tento, guardandola con timore.

« Sbagliato! » tuona, battendo la mano sulla superficie di legno. Okay, una camomilla.

« Ha ragione, volevo dire che possono riprodursi! » mi correggo, e lei alza gli occhi al cielo, esasperata.

Do un altro sguardo sul libro, ma ci sono scritte un sacco di cose strane. Insomma,  mica ho sbagliato pagina?

« Che i cammelli hanno tre sopracciglia...» leggo e poi inizio a ridere. « Beh, beati loro, lei a momenti rimane senza quelle che ha dalla nascita...» mormoro, e sento Harry sbellicarsi dalle risate accanto a me. Lo guardo male e gli do una spinta.

« Penso di aver sbagliato pagina, mi perdoni » dico, in fretta, prima che mi mandi in presidenza.

« Mi hai detto la pagina sbagliata, Harry? » sibilo e lui si morde il labbro, trattenendo una risata.

« Piccolo escremente di elefante » dico, a bassa voce.
Harry mette il broncio e gli mostro il dito medio, mentre la professoressa riprende a spiegare.

Le lezioni passano in fretta, e Harry non sta più nella pelle di andare al corso di ballo.

Se non fosse per il fatto che io mi muova come una scimmia, che si è appena fatta di crack, probabilmente amerei anche io ballare.

Harry mi fa segno di seguirlo, e già inizia a muoversi a ritmo di musica, lungo il corridoio. Mi prende la mano e mi fa fare una piroette, mentre alcuni ci sorridono e altri battono le mani. Harry continua a ballare finché non arriviamo davanti alla porta.

« Vai, scimmietta. Ora sei nel tuo habitat, scatenati. Evita la riproduzione, però. » gli dico, spingendolo da dietro.

« Ti dovrei far ubriacare ogni volta che veniamo al corso? Perché soltanto da ubriaca ti metti a ballare » brontola, come un bambino.
Come al solito, non appena entriamo, le ragazze puntano i loro occhi su Harry.

Grazie, ora fingerò di avere il mantello dell'invisibilità addosso, e andrà tutto bene.

« Ah, Mads! Mi sono dimenticato di dirti che sto andando anche al corso di canto » dice, con un sorriso, uccidendomi con le sue fossette.

« Davvero? » chiedo, emozionata. Sapevo che avesse una bella voce, ma non avrei mai immaginato che si sarebbe spinto a tanto.

« Sì, mia madre mi voleva mandare a quello dove si imparano a suonare gli strumenti, ma per fortuna mi bastano la chitarra e il pianoforte, che so già suonare » dice, per poi sospirare.

C'è qualcosa in cui non è bravo? Questo è il momento in cui la mia autostima mi abbandona e va a suicidarsi nuovamente. Forse dovrei darmi da fare, altrimenti sembrerò davvero scema a vita.

« Potresti, ecco, insegnarmi a suonare il piano... » dico, arricciando il naso, mentre aspetto la sua risposta.
I suoi smeraldi brillano ancora di più nel sentire la mia proposta e un largo sorriso si fa spazio sul suo viso.

« Diamine, sì che lo farò! Però, ora sistemiamoci, inizia » dice, indicando l'insegnante di ballo.
Annuisco e mentre inizia la canzone Albatraoz, seguiamo la coreografia dell'insegnante, anche se in modo piuttosto goffo.

Harry trova tutto questo divertente, perciò prende tutto alla leggera. Ovviamente, non mi lascia mai morire dall'imbarazzo da sola, quindi puntualmente inizia a fare smorfie e gesti strani.

Già, non sappiamo come e neanche perché, ma stiamo ballando come i robot, e ridiamo senza motivo.

Quando finisce la canzone battiamo il cinque e poi riprendiamo a ballare, seguendo l'insegnante.
Shane entra nell'aula, con il suo atteggiamento da arrogante, non curandosi di interrompere la lezione di ballo.
Si sfila la giacca di pelle e la lancia sulla sedia, dopodiché alza le braccia all'insù e si stiracchia.
Non appena la sua maglietta si alza, mettendo in mostra la sua V ben delineata, alcune ragazze iniziano a muoversi in modo davvero impacciato, e la loro attenzione è totalmente  rapita dal suo fisico.

Sì, ma io non posso stare qui con Harry e Shane, mentre le ragazze sbavano alla loro vista.
Shane si sistema il cappellino nero al contrario, e infila il pollice nel passante della cintura, mentre si appoggia al muro e guarda nella nostra direzione.

Lui non esiste, Maddie. È soltanto nella tua immaginazione.

Ovviamente. E per non fare una figuraccia, me lo immagino con un costume a forma di zucchina addosso, forse è meno imbarazzante.

« Perché ho la vaga impressione che lui sia venuto qui per te? » mi chiede il mio migliore amico, mentre continuiamo a ballare a caso. Lui sorride e io faccio spallucce.
Shane si avvicina a me e distolgo subito lo sguardo, facendo finta di niente.
Picchietta il dito sulla mia spalla e mi giro verso di lui, guardandolo come se fosse appena arrivato.

« Shane, che sorpresa! Non ti avevo proprio visto » dico, con finto entusiasmo.
« Fai proprio schifo a fingere. Balla con me, Mallow » non me lo sta chiedendo, me lo sta ordinando.
Non faccio neanche in tempo di rispondere, perché lui già mi ha afferrata dai fianchi e mi ha attirata verso di lui.
Harry mi fa l'occhiolino e si allontana da me, dato che una ragazza già ha messo gli artigli su di lui.
Inizio a muovermi come meglio mi riesce, anche se, si sa, non sono un'ottima ballerina.
Molto probabilmente calpesterò i piedi a Shane, ma pazienza, ha deciso lui di ballare con me, mica io.

È troppo imbarazzante ballare con lui, anche se non dovrebbe essere così. Lui era il mio migliore amico, la vergogna e la paura di sbagliare non esistevano tra di noi.
Gli angoli della sua bocca si alzano in un sorriso tenero, e abbasso lo sguardo.

« Balla con me, come ballavi con Harry, Mallow. Sentiti libera di fare ciò che vuoi » sussurra, mentre la sua mano stringe il mio fianco.

« Tu non fai mai cose imbarazzanti, Shane. E io ti metterei in ridicolo, quindi stai zitto » metto le mani sul suo petto e sospiro.

« Dopo il corso, ti porto a casa io. Dobbiamo parlare di un bacio che ho visto stamattina. » il suo tono di voce roco, fa sembrare la sua affermazione come un rimprovero. Davvero devo dare spiegazioni a lui? Sa benissimo com'era la mia situazione e dell'interessamento di tutti riguardo la mia sessualità.
Non mi oppongo, perché so che sarebbe totalmente inutile, dato che mi porterebbe via con la forza.

Dopo il corso, ho informato Harry della proposta di Shane di portarmi a casa, e per fortuna mi ha detto semplicemente di non fare cazzate. Ma io le cazzate non le faccio mai di proposito, sono gli altri a spingermi a farle.
Mentre io e Shane varchiamo il cancello, vedo Jolene che armeggia con un camera fotografica, insieme a Harry, mentre gli mostra, probabilmente, delle foto. So che a Harry piace un sacco fare foto, soprattutto a caso, quindi è un punto a favore di Jolene.
Per quanto lui ami la fotografia, odia farsi foto. Infatti, non abbiamo molte foto insieme, ed è un peccato.
Harry è il genere di persona alla quale piace fotografare ciò che c'è in giro.
Shane mi fa segno verso la sua macchina, e resto in silenzio, mentre cammino dietro di lui.
Saliamo in macchina e metto la cintura di sicurezza.
Mette la macchina in moto e usciamo dal parcheggio della scuola.

Mi giro per guardarlo e lui mi guarda per una frazione di secondo, sorridendomi: « Taco Bell? » domanda, riportando l'attenzione sulla strada.

Mi mordo il labbro, trattenendo un sorriso, e scuoto la testa. Ci potevo scommettere che non mi avrebbe portata direttamente a casa.

« Okay, Taco Bell » confermo e lui mi fa l'occhiolino. Quando eravamo piccoli, i nostri genitori ci portavano sempre da Taco Bell a mangiare, e sono felice che se lo ricordi ancora.
È da tanto che non ci vado, e non vedo l'ora di mangiare i burritos e i tacos.

Questa gentilezza da parte sua mi spaventa sempre, perché non so mai cosa aspettarmi dopo.
Sembra che ad ogni sua aziona buona, ci sia una conseguenza cattiva.
Beh, in tal caso, mi assicurerò di staccargli le palle e darle a Nemo per giocare.

Dopo una quindicina di minuti, siamo seduti ad un tavolo, mentre ordiniamo da mangiare. Riesco a notare il modo in cui sbircia verso di me, ma faccio finta di niente.
La cameriera viene a ritirare le nostre ordinazioni e Shane appoggia i gomiti sul tavolo, guardandomi in faccia.

Per caso mi è caduto un dente, oppure ho della merda sul viso?

« Non sai quanto impegno ci ho messo per trattenermi dal non spaccare la faccia al tuo migliore amico. » dice, passandosi la lingua sulle labbra.

« E perché mai? » il mio tono di voce, anziché farmi sembrare tranquilla, mi fa sembrare preoccupata e pronta a spaccargli la faccia.

« Perché ti ha baciato? Davanti a tutta la scuola » picchietta le dita sul tavolo, impaziente, mentre aspetta la mia risposta.

« Perché volevano che dimostrassi di non essere lesbica. È vero che per colpa di Harry è iniziato tutto, ma Shane, la verità è che la colpa è tutta tua. Se non lo avessi urlato nel corridoio della scuola, nessuno lo avrebbe scoperto! » lo fulmino con lo sguardo e lui sospira, alzando lo sguardo al cielo.

« Con te non ne combino una buona. » mormora, sbuffando.

La cameriera mette sul tavolo il nostro cibo e mi si illuminano gli occhi.
Mangiare insieme a Shane, senza insultarci, è davvero una cosa stranissima. Dovrei scriverlo sul calendario.

« Sono cambiate un sacco di cose da quando me ne sono andato, lo so. E so che ti ho reso gli ultimi anni un inferno. Ma indovina un po', Mallow » si sporge verso di me, spostando di poco il piatto.

« Intendo recuperare il tempo perso » dice. Sto per aprire bocca e rispondergli, ma sento qualcosa che si strofina sulla mia gamba. Tengo lo sguardo puntato su Shane, mentre cerco di scansare qualunque cosa essa sia, sotto il tavolo, ma è inutile.

« Tobias, vieni qui! » grida una signora dal tavolo accanto.

Guardo sotto il tavolo e vedo un piccolo chihuahua che si strofina sulla mia gamba, facendo certi movimenti, che non dovrebbe fare.

« Porca puttana, questo topo mi sta scopando la gamba » dico, sconvolta.

Shane scoppia a ridere, nascondendo il suo bellissimo sorriso dietro la mano, e non posso fare a meno di sorridere anche io.
La signora accanto continua a chiamare il suo cane, che finalmente decide di darle ascolto e andare via.
Gli animali dovrebbero essere proibiti qui.

« Ascolta, Shane... Vorrei dirti che sarà facile, che mi va bene, ma in realtà non è così. Scusami, ma non mi fido di te. » afferro il tacos e inizio a mangiarlo. Lui sospira, ma annuisce, perché sa che ho ragione. Mando giù il boccone e mi pulisco la bocca.

« Per me Shane Wayland resta il ragazzo che qualche anno fa mi difendeva e passava del tempo con me. Il nuovo Shane non lo riconosco. Non posso dimenticare ciò che mi hai fatto, non ho un minimo di fiducia nei tuoi confronti, e cazzo, mi dispiace davvero dirlo, dato che eri tutto per me, ma ora non è più così. Ogni volta che cerco di parlarti di noi, della nostra amicizia, cambi argomento, mi zittisci. » faccio una pausa e lui mi guarda attentamente, completamente rapito dalle mie parole.
Questo discorso mi ha fatto passare la fame. Faccio segno alla cameriera di avvicinarsi, dicendole di mettere il cibo in un sacchetto da portare via. Il cibo non si butta, tenendo conto che ho ancora mezzo tacos e un burrito da mandare giù.
Shane impreca a bassa voce, passandosi la mano sulla fronte, come per asciugarsi il sudore, e si morde nervosamente il labbro.
Dopo un paio di minuti la cameriera mi porta il sacchetto e mi alzo, mentre Shane lascia i soldi sul tavolo e mi segue fuori.

« Lo so che sono un bastardo la maggior parte del tempo, e so di aver sbagliato, ma lasciami essere tuo amico di nuovo » mi afferra il braccio, e mi guarda mortificato. Perché non riesco a mandare giù questa sua bontà?

« Sono così abituata alla tua cattiveria, che non riesco proprio a vedere del buono in te ora. Non prendertela con me, se non riesco a fidarmi. Hai fatto tutto tu e...»

« E tu mi fai impazzire, letteralmente » dice, prima di spostare la sua mano dietro il mio collo, attirandomi verso di lui.
E in un secondo le sue labbra sono sulle mie, cogliendomi totalmente impreparata a tutto questo.
Ho un sciame di api dentro lo stomaco, che corrode le mie budella.
Le mani mi sudano, il cuore martella furioso e incontrollabile dentro il mio petto.
E in questa situazione non posso fare altro che paragonare il suo bacio a quello di Harry.
Harry è stato delicato, come se avesse avuto paura di spezzarmi, di rovinare la nostra amicizia.
Shane, invece, mi sta baciando in modo quasi rude, possessivo, ed è strano.
Non dura tanto, e non so neanche perché ha preso questa iniziativa.

Si stacca da me, tenendo ancora gli occhi chiusi, ma sembra arrabbiato.
Si tira uno schiaffo sulla fronte, ridendo sarcasticamente, e mi sembra di assistere ad una scena di un pazzo appena scappato dal manicomio.

« Non dovevo farlo, lo so, mi dispiace. Di nuovo..  » tira un calcio nella ruota della macchina e alzo gli occhi al cielo.

Baciare il mio ex migliore amico e il mio attuale migliore amico nello stesso giorno. Karma, che cavolo ti ho fatto di male?

« Non chiederò cosa ti frulla nella testa, perché onestamente mi sembri una donna con il ciclo, e le donne con il ciclo vanno lasciate stare. » brontolo, stringendo il sacchetto nelle mani.

Non riesco ancora ad analizzare questa situazione assurda. Per caso sto dormendo durante l'ora di geografia, e ho sognato Shane che mi bacia?

« Scusa, è che pensavo a Harry che l'ha fatto, e... » si morde la lingua, e poi mi dà le spalle, appoggiandosi alla macchina.

« Wow... Quindi oggi è il giorno del " Facciamo a gara a chi bacia meglio Maddie? »  domando, ridendo per questa assurdità. Non riesco a credere che l'abbia detto davvero.

« Sai Shane, il tuo problema, e dico davvero, è che non riesci mai a darmi una spiegazione convincente, o che abbia un senso logico. » mi avvicino a lui, ma la mia presenza ravvicinata lo fa girare di scatto.

« No, hai ragione. Dovrei starti lontano » dice, sicuro di sé.

Dovrebbe starmi lontano? Mi ha baciato per un suo maledetto capriccio, si lamenta peggio di un bambino, continua a scusarsi, senza darmi spiegazioni, e ora ha il coraggio di dirmi una cosa del genere? Cosa diavolo sono io? Il suo giocattolo personale?

Mi avvicino di più a lui, tenendo lo sguardo basso, con una mano stringo il sacchetto e l'altra è stretta a pugno.
Alzo lo sguardo verso di lui, che ha già sfoggiato il suo solito sorriso da coglione, e scuoto la testa, delusa.

Gli sorrido e subito dopo alzo il pugno e lo colpisco dritto nel naso.

« Beccati questa, Wayland! La prossima volta che mi baci, ti ficco un palo su per il culo » gli dico con tono minaccioso e mi allontano da lui. Mi guarda con occhi sgranati, sconvolto da questo mio gesto, e si porta la mano sul naso.

Non mi chiama e non mi segue.

Ma chi se ne frega! Ho appena tirato un pugno in faccia a Shane Wayland! Dopo anni di torture.

Mi viene da fare i salti di gioia, anche se mentalmente sto ballando l'Harlem Shake, per quanto sono felice.

Quando il gioco si fa duro...Maddie spacca a tutti il culo.

Va bene, questo dovrebbe essere il mio motto.

Votate e commentate!
Ora voglio sapere le vostre opinioni 😂❤ C'è un motivo, se è successo tutto questo. Ci metto tutto il cuore a scrivere questa storia, perché senza di voi non riuscirei ad andare avanti! Al prossimo capitolo 😘

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