capitolo 14

Io e Harry camminiamo fianco a fianco, e lui sorride di continuo, a causa del mio troppo entusiasmo.
Saltello, a volte batto le mani, e puntualmente lui fa finta di non conoscermi e si allontana da me. Insomma, so che può essere imbarazzante, ma sono davvero felice.
Finalmente farò il mio primo tatuaggio, e ovviamente i miei genitori non lo scopriranno, o almeno non per ora.

Harry circonda il mio polso con le sue dita affusolate e l'espressione felice sul suo viso mi mette decisamente di buon umore.

Shane ha tatuaggi, Harry ha tatuaggi, e ora anche io avrei avuto un tatuaggio.

Beccati questa, Wayland! Diventerò una ragazza cattiva.

« Togliti dal viso quel sorriso malefico » dice all'improvviso e giro la testa verso di lui.
« Sì, scusa. Stavo immaginando » rido e lui fa finta di capirmi.
Quando ci fermiamo davanti allo studio,  afferro un lembo della sua maglietta nera e lo tiro. Lui mi guarda, inarcando un sopracciglio e io gli indico il posto con un  cenno del capo. Se prima ero entusiasta, ora sono nervosa.
E se farà male? Oddio, scappo su Marte.

Harry fa scivolare il palmo della sua mano sul mio, e mi stringe la mano. Fa un passo avanti, trascinandomi con lui,  e non appena apre la porta di vetro, un campanellino suona.

Mi guardo intorno e noto un sacco di disegni  appesi al muro, un divanetto rosso di pelle, una scrivania color mogano, dietro alla quale c'è una ragazza mora, forse di qualche anno più grande di me.
Fa scattare il suo mento all'insù e ci guarda in modo curioso. Non appena incontra lo sguardo di Harry, si alza da dietro la scrivania e si sistema i vestiti.
Avanza verso di noi e Harry si schiarisce la gola.

« Harry, è da un  po' che non ti vedo » dice, con voce sensuale. Si avvicina di più a lui, e gli sfiora il braccio, facendo scorrere le unghie, lunghe come quelle delle streghe cattive e tinte di rosso, sulla sua pelle. Arriccio il naso e la guardo in malo modo. Sta sbavando davanti al mio migliore amico, accidenti.

« Ciao anche a te » dico, alzando gli occhi al cielo.

« Oh, scusami! Non ti avevo vista » ridacchia, portandosi la mano davanti alla bocca, nascondendo un sorriso insolente.
Le sue labbra sono tinte di colore prugna, indossa una maglietta bianca piuttosto aderente e una gonnellina di jeans. Oh, ma andiamo!

« Come diavolo fai a non vedere una persona alta un metro e sessanta, davanti ai tuoi fottuti occhi? » ribatto prontamente e lei corruga la fronte, decisamente confusa.
Harry lascia la mia mano e si morde il labbro, trattenendo a stento una risata.

« Ciao, Margaret » dice Harry, squadrandola dalla testa ai piedi. Oh, dannazione.

Accoppiamento in corso. Capitano, qui abbiamo bisogno di rinforzi.

« Una gallina non si può accoppiare con un toro » dico all'improvviso, ed entrambi si girano verso di me, scioccati.

Forse dovrei smetterla di pensare ad alta voce.
Le sue labbra carnose si increspano in un sorriso perfido, e Harry alza gli occhi al cielo, infastidito. Dal suo comportamento sembra così. Sono quasi sicura che questi due abbiano scopato. Non posso assistere alle sue frecciatine.

« Scusami? » chiede, con voce acuta. Harry mi afferra il braccio e gira lo sguardo verso di me. Mi sta pregando di fare la brava, così decido di restare in silenzio e lasciare fare a lui. Non sono brava a conversare con le persone, e ne ho avuto la prova un milione di volte.

Stupida Maddie, controllati.

« Siamo venuti a trovare Jason, vogliamo farci un tatuaggio. » spiega il mio migliore amico. Alzo un sopracciglio, guardandola con sfida.

« Per te questo e altro, tesoro. » gli accarezza nuovamente il petto e sto per vomitare.

Fingo dei conati di vomito e Harry mi dà una gomitata.

Margaret, gallina alpha, ci fa segno di seguirla. Cioè, fa segno a Harry di seguirla, perché io non vengo considerata minimamente. Per caso il mantello dell'invisibilità è finito addosso a me? Perché mi sembra tanto di passare fin troppo inosservata.

Ci guida verso una porta di legno, color ciliegio, e poi bussa. Perfino il suo tocco sembra delicato.
Harry si gratta il mento e sbuffa, dopodiché inizia a bussare lui, più forte.

La porta si spalanca all'improvviso e davanti a  noi appare la figura di un ragazzo che sembra parecchio annoiato.
Occhi neri, corpo tatuato, capelli castani. Tutto sommato non è male. Harry mi prende la mano e Margaret sbuffa, girando la testa dall'altra parte.

« Siamo venuti a farci un tatuaggio, c'è anche lui? » domanda il mio migliore amico e il ragazzo davanti a noi posa il suo sguardo su di me. Alza un sopracciglio, mentre le sue labbra si incurvano in un sorriso, poi spalanca la porta e ci fa segno di entrare dentro.
Osservo lo studio e vedo un altro ragazzo girato di spalle, armeggiare con qualcosa.

« Certo, accomodatevi » ci invita e Margaret è costretta a chiudere la porta e uscire fuori.

Beccati questa, stronzetta.

« Potete tatuarci nello stesso momento? » chiede Harry, e finalmente anche l'altro ragazzo si gira verso di noi.

È un maledetto scherzo. Cosa diavolo ci fa lui qui?

« Oh, sarà un piacere tatuare la piccola Maddie » ridacchia e faccio una smorfia, stringendo i pugni.

« Alex, smettila di infastidirla » ribatte Jason, ridendo. Alzo gli occhi al cielo e vado a sedermi su una sedia a caso, mentre loro si mettono d'accordo.

« Maddie, cosa vuoi tatuarti? » domanda Alex, venendo verso di me. Accidenti, se lo dirà a Shane, io lo ucciderò.

« Oh, ho scelto io per lei. Mads, ti fidi di me, vero? » Harry mi guarda intensamente e deglutisco. Certo che mi fido di lui, infatti non sapevo neanche cosa tatuarmi di preciso.
Alex va verso Harry e lui gli sussurra qualcosa all'orecchio, dopodiché tira fuori dalla tasca il cellulare e gli mostra qualcosa, dandogli spiegazioni.
Alex annuisce e poi viene verso di me.

« Togliti la maglietta » dice e va a prendere il necessario.

« Chi diavolo pensi di essere? Christian Grey? Non mi spoglio per te » incrocio le braccia al petto, alzando il mento all'insù, e lui scoppia a ridere.

« Pensi che sia possibile tatuarti da sopra la maglietta, Maddie? » domanda, inarcando un sopracciglio.

« Ah, vero » vero un cazzo, non posso stare in reggiseno davanti a tre maledetti maschi. Alex mi indica il lettino, così gli do le spalle, mi sfilo velocemente la maglietta e mi sdraio a pancia in giù.

« Diamine, sei veloce » ridacchia e gli mostro il dito medio. Sento qualcuno accarezzarmi la spalla e poi vedo la testa di Harry quasi vicina alla mia. Si è abbassato sulle ginocchia per guardarmi.

« Stai tranquilla, okay? Non farà molto male » mi dà un bacio tra i capelli e annuisco.

I due ragazzi vanno a lavarsi le mani e poi Alex si avvicina a me. Sento il suo tocco sulla mia spalla e aggrotto le sopracciglia​. È qui che vuole farmi il tatuaggio? Sento qualcosa di bagnato, quindi suppongo che stia disinfettando la zona dove mi farà il tatuaggio.
Vorrei girare la testa e  guardare Harry, ma mi è praticamente impossibile. Non ho idea di cosa mi ritroverò addosso, ma mi fido delle scelte di Harry.

Insomma, sicuramente non mi ritroverò un pene tatuato sulla spalla.

« Harry, mica mi deve tatuare un pene? » chiedo, preoccupata.
Sento i ragazzi scoppiare a ridere e ringhio.
Alex prende la macchinetta elettrica e nel momento in cui sento la punta dell'ago sulla mia pelle, per poco non salto in aria.

« Santa la Madonna » grido, e Alex ridacchia.

« E Gesù bambino » continuo, ma dopo un po' mi calmo. Inizio ad abituarmi al suo tocco, quindi non è così terribile come sembrava all'inizio. Sono curiosa di sapere cosa si è tatuato Harry.

Per un paio d'ore non ho fatto altro che pensare a tutta la mia vita, ho immaginato unicorni svolazzare in questo studio, ho immaginato il mio gatto che balla, e per poco non mi addormentavo.
Una volta finito il tatuaggio, Alex mi dice di alzarmi, ma ancora una volta, muoio dall'imbarazzo.

« Non dovresti avere il privilegio di guardarmi le tette, maledetto » borbotto e lui mi fa l'occhiolino.

« Non lo dirò a Shane, tranquilla »

Tenta di scherzare, ma inutilmente. Io odio lui, odio Shane e compagnia bella.

Però sono tutti fighi. E questa cosa è a loro vantaggio.

« Tienilo fasciato almeno ventiquattro are, non grattarti, ricordati di mettere la crema antibatterica, e applica del ghiaccio se vedi la pelle arrossata » mi spiega e annuisco. Prende il suo cellulare e mi dice di stare girata, mentre scatta la foto.

« No, aspetta! » grida Harry e lo guardo male. Mi infilo la maglietta e poi mi avvicino a lui e resto a bocca aperta.
Il mio migliore amico si è fatto il tatuaggio che gli avevo detto io.

Una fenice spiega le sue ali lungo i pettorali di Harry, come un'aquila, la testa rivolta verso l'alto, e c'è una frase sotto l'ala sinistra.

" La speranza risorge come una fenice dalle ceneri dei sogni infranti. "

Ho voglia di tracciare il contorno del suo tatuaggio, ma rimango soltanto incantata della bellezza dinanzi ai miei occhi.

« Tu non vuoi vedere il tuo? » mi chiede Alex e annuisco, eccitata.
Ha già fasciato il mio tatuaggio, per cui mi accontenterò di vedere la foto. Si avvicina a me e sblocca lo schermo del suo telefono, mentre lo gira verso di me.
Gli prendo il cellulare dalle mani e osservo ogni minimo dettaglio, ma la mia testa scatta subito verso Harry.

« Stai scherzando? » gli chiedo e lui fa spallucce, sorridendo.

« Harry, è meraviglioso! » esclamo, andando ad abbracciarlo, con ancora il cellulare stretto fra le dita.

Ci siamo tatuati quasi la stessa cosa, la mia fenice ovviamente è più piccola, e c'è una frase sotto di essa, esattamente lungo la lunghezza della sua coda.

" Come una fenice risorgerò dalle mie ceneri, tutto ciò che mi colpisce un giorno mi fortificherà. "

La frase è scritta benissimo, con una bella calligrafia, oserei dire elegante, e non occupa neanche tanto spazio, ma coincide perfettamente con il resto del tatuaggio.

« Ora abbiamo un tatuaggio che è simbolo della nostra amicizia » mi fa l'occhiolino e indossa la sua maglietta.

« Mi devi un favore, Maddie » Alex incrocia le braccia al petto e lo scimmiotto. Gli ridò il cellulare e poi esco fuori dallo studio, mentre loro continuano a parlare. Mi dirigo verso la porta e passo accanto alla scrivania di Margaret.

« Pecora » sibilo e lei alza lo sguardo verso di me.

« Scusami? » domanda, smettendo di fare ciò che stava facendo.

« No, non ti scuso » faccio spallucce e quando Harry viene verso di me, sorrido a trentadue denti.

Mi aggrappo al suo braccio e lui in cambio mi scompiglia i capelli. Solitamente odio quando le persone lo fanno, ma Harry può fare anche le cose che odio di più.

Dopo un paio di minuti, Harry mi lascia davanti a casa mia, così decido di prendermi un minuto prima di entrare dentro casa.
Faccio avanti e indietro nel cortile, e vedo Shane uscire di casa, avvicinandosi alla staccionata.

Alza una mano, facendomi segno di avvicinarmi a lui, e lo guardo con un cipiglio.

Ha per caso fumato della roba?

Nel momento in cui sto per avvicinarmi a lui, per non so quale stupido motivo, Nemo passa tra le mie gambe, inciampo e cado di faccia.

Porco schifo, gatto imbecille.

Alzo la testa e vedo Shane sbellicarsi dalle risate, e nel frattempo io mi alzo da terra e mi pulisco i jeans.

Nemo è poco più in là e si sta leccando le zampe, come se niente fosse.

« Maledetto mostriciattolo, ti do in pasto ai cinesi! » grido, procurando a Shane una risata ancora più forte.
Dovrei essere incazzata con lui, certo, ma la sua risata è bella. In ogni caso, decido di avvicinarmi a lui e metto le mani sui fianchi.

« Ciao, Mallow » si schiarisce la gola e smette di ridere, anzi, mi guarda intensamente. Come fa a cambiare in meno di un minuto?

« Ciao, coso » rispondo, distogliendo lo sguardo. In una frazione di secondo, Shane scavalca la staccionata e me lo ritrovo davanti, troppo vicino.

« Ti sembro un oggetto, cosa? » mi provoca e gli faccio la linguaccia.
Mi allontano da lui, ma mi afferra il polso e allunga la mano verso il mio viso.

Sorride in modo malizioso, e le sue dita mi accarezzano i capelli, continuando a guardarmi negli occhi.

« Avevi un filo d'erba » afferma, ridendo.
Metto le mani sul suo petto per spingerlo via, ma lui mi prende le mani e le stringe.

« Posso farti un po' di compagnia? So che tua madre non c'è » lascia le mie mani e aspetta una risposta da parte mia, peccato che io mi sia bloccata.

Sventola una mano davanti ai miei occhi e arriccio il naso, schiaffeggiandogli il bicipite. Scuoto la testa e vado dritta verso la porta d'ingresso.
Con mia sorpresa lo trovo dietro di me.
Ma io non gli ho detto che può venire.

« Non ho bisogno di compagnia, Shane. » ribatto, aprendo la porta. Prima di chiuderla, lui la blocca con una mano e sorride malizioso.
La spinge, aprendola del tutto ed entra dentro, non curandosi minimamente delle mie lamentele.
Si guarda intorno e il suo sguardo si posa sulla foto incorniciata, appesa al muro.

È una mia foto di quando avevo tre anni.

Sbuffo, alzando gli occhi al cielo e lui sorride, come se fosse malinconico.

« Eri tenera » dice, indicando la foto.

« Lo so, me l'hai detto un milione di volte, quando noi due ancora eravamo migliori amici » ribatto, allontanandomi da lui. Vado verso la cucina, e lui mi segue.

« Smettila di fare il segugio» alzo la voce e lui sospira, ma non intende mollare la presa.

« Ascolta, non me ne fotte un cazzo di quello che dici, va bene? Tua madre mi ha detto di stare con te, visto che i tuoi stasera sono ad una cena di lavoro, e non ti vogliono lasciare sola. » mi giro verso di lui spalancando la bocca, e per poco non afferro una mela per lanciargliela in faccia.

« Avrei potuto chiamare Harry! È sempre rimasto con me anche a dormire, non vedo il motivo per il quale dovresti romperti le palle stando qui » grido e lui avanza verso di me. Indietreggio verso il tavolo, ma Shane appoggia i palmi delle mani su di esso e rimango incastrata fra il suo corpo e la stupida superficie di legno.

« La smetti di tirare in ballo sempre il tuo cazzo di migliore amico? » ringhia contro il mio viso, e scuoto la testa.

« Levati, maniaco. Hai una brutta influenza su Nemo » lo spingo, ma le sue mani si posano sui miei fianchi, stringendoli.

« Che diavolo c'entra il tuo gatto ora? » mormora, guardandomi negli occhi.

« Lui c'entra sempre » rispondo, guardandomi i piedi. Che belle scarpe, dovrei comprarne un paio nuove.

Due dita si posano sotto il mio mento e mi costringono ad alzare la testa.

« Non sei più verginella, dunque, uhm? » guardo le sue sopracciglia aggrottate, i suoi capelli ribelli, e i suoi occhi azzurri che mi guardano, ma senza malizia. Sembra frustrato.

« Se sei frustrato sessualmente, non farmene una colpa » faccio spallucce, ma lui preme il suo fisico contro il mio.

« Ma che diavolo stai facendo, Shane? » grido, ma la sua mano mi stringe il fianco, e i suoi capelli solleticano il mio collo, mentre il suo respiro accarezza la mia pelle.
Sto morendo. Fa decisamente troppo caldo, ho bisogno d'aria.

« Sei vergine, Mallow? » chiede in un sussurro al mio orecchio. Deglutisco, incapace di muovermi.
I suoi denti mordono piano il lobo del mio orecchio e strabuzzo gli occhi.

« Che c'è, Mallow? Il tuo ex migliore amico ti eccita? » ridacchia, e il mio ginocchio scatta in alto, colpendolo dritto nei suoi gioielli. Indietreggia, portandosi le mani sul cavallo dei suoi jeans e si piega in due, gemendo di dolore.

« Dai, fatti sotto! Razza di maniaco » saltello come i pugili sul ring, e lui mi rivolge uno sguardo omicida, prima di avventarsi su di me, sollevandomi di peso.
Squittisco e inizio a tirargli pugni nella schiena, ma lui non intende mettermi giù.

« L'hai voluto tu, Mallow » dice, salendo le scale. Che cosa vuole fare?

Mi trasporta così tranquillamente, come se fossi una piuma,, che fa pensare di essere magra. Una gioia nella mia vita.

Si ferma davanti alla porta del bagno e la apre di scatto, avanzando verso la doccia.

« Shane, fermati! Per favore, faccio la brava » piagnucolo.

Lui non ascolta le mie lamentele, ma fa ciò che gli dice la testa. Mi mette giù dentro il box doccia e un getto d'acqua freddo colpisce il mio corpo.
Strillo come una pazza e cerco di andare via, ma Shane mi tiene ferma, con un braccio allungato verso di me.

Menomale che non ho il cellulare con me.

I miei vestiti sono quasi tutti bagnati, i capelli si sono appiccicati al viso e poi mi ricordo del tatuaggio.

« Cazzo! Maledizione, il tatuaggio, Shane! » grido e lui si sposta, ed esco velocemente dalla doccia.
Mi tolgo in fretta la maglietta e Shane si avvicina a me, osservando la mia spalla.
Prende un asciugamano e preme su quella zona, mentre un suo braccio mi circonda la vita.

Anche se il tatuaggio è coperto, ho paura che sia diventato uno schifo. La mano di Shane si posa sulla mia pancia, mentre la mia schiena preme contro il suo petto.

« È a posto » dice, sfiorando con le dita la pellicola. Sospiro e mi allontano da lui.
Il suo sguardo è insistente, mi guarda quasi scioccato, non sa cosa dire.

Poi mi ricordo di essere in reggiseno.

« Smettila di guardarmi le tette! » ruggisco e lui distoglie lo sguardo. Prende un accappatoio e me lo lancia addosso, dopodiché esce dal bagno e mi lascia da sola. Brutto idiota.
Mi tolgo i leggings e l'intimo bagnato, metto l'accappatoio e poi vado nella mia stanza a mettermi addosso qualcosa di asciutto.
Prendo l'intimo pulito, una maglietta lunga e un altro paio di leggings.
Mi vesto velocemente e raccolgo i capelli umidi in uno chignon, dato che non ho voglia​ di asciugarli.

Merda, il mio cellulare è rimasto da Harry.

Andare in giro con la sua maglietta e i leggings che sua madre usa per andare a correre, non è una delle cose migliori.
Ma ovviamente non potevo andare in giro con il vestitino.

Scendo lentamente le scale e mi fermo, prima di entrare nel salotto. Shane è seduto sul divano di pelle, con le ginocchia rannicchiate al petto e guarda un film. Sembra totalmente preso, e forse è meglio se me ne torno nella mia stanza.

So per certo che se dovessi entrare in questa stanza ora, la calma finirebbe e finiremmo per ammazzarci.
Sospiro e faccio un passo indietro.

« Non osare andartene » la sua voce roca risuona in tutta la stanza, ma neanche mi guarda. Continua a fissare la televisione, così mi faccio coraggio e vado a sedermi sul divano, lontano da lui.
Prendo un cuscinetto e lo stringo al petto,  e lui nel frattempo continua a fare zapping.

« Fermo qui! » gli dico, mentre in tv trasmettono Orange is the new Black.
Lui obbedisce senza ribattere, e cerca di allungare le gambe sul divano, ma significherebbe poggiare le gambe sulle mie.

Sospira e si mette a sedere normalmente, passandosi la mano tra i capelli.
Il sole fuori sta calando, sono stanca e vorrei tanto guardare un film da sola, in santa pace.

« Te ne puoi andare quando vuoi, eh » dico, sperando che colga la mia richiesta indiretta.
Allungo la mano verso di lui e gli prendo il telecomando. Alzo di poco il volume e continuo a stringere il cuscino tra le mani.

« Vuoi qualcosa da mangiare? » mi chiede, alzandosi in piedi.

« Uhm, no grazie » rispondo, cercando di non divagare troppo.

« Okay, io ordino qualcosa per me » dice e  va in cucina, con il cellulare in mano.
Lo stomaco mi brontola, dentro si sta svolgendo la terza guerra mondiale.

Beh, potrei sempre farmi un panino, no? Tanto sono a casa mia, ho un intero frigo a mia disposizione.
Shane torna da me e si siede, facendo finta di niente.

Passano velocemente i quindici minuti trascorsi in silenzio. Non mi ha rivolto neanche lo sguardo. Quando suonano alla porta, lui si alza e va ad aprire.

Lo sento mentre ringrazia il fattorino e preferirei che andasse a casa sua a ingozzarsi.

Quando rientra nel salotto, si siede sul divano e mette la scatola sulle sue cosce. Oh Gesù. Sento odore di pizza.

Deglutisco e distolgo lo sguardo, maledetto lui e maledetta me.

« Ehi, piccolo marshmallow » mi chiama, ma non gli rispondo.
Si avvicina a me, finché non me lo ritrovo a pochi centimetri di distanza.

« Mangia, Mallow. L'ho presa metà con salame, come piace a te, e l'altra metà con i funghi è la mia. » dice e lo guardo sbalordita. Lo ha fatto davvero?

Shane ha fatto davvero una cosa carina per me?

Annuisco e neanche lo ringrazio, ma inizio subito a mangiare. Continuiamo a guardare la TV  e a mangiare in silenzio, e Dio, non succede una cosa del genere da quando avevamo tredici anni.

Una volta finito di mangiare, Shane non intende spostarsi più in là, e il sonno si fa sempre più presente.
Il suo braccio scivola lungo il mio fianco e poi decide di circondarmi la vita. Faccio per alzarmi, ma lui mi tiene stretta.

« Sta' zitta e riposati » mormora, sempre con la solita gentilezza. Sospiro e decido di lasciare perdere.
La mia testa scivola verso la sua spalla e dopo un paio di minuti le mie palpebre si chiudono da sole.

Non so esattamente quanti minuti o ore siano passate, ma sento qualcuno che mi trasporta in braccio. Apro gli occhi, e riconoscerei ovunque il suo profumo.

« Che diavolo...» brontolo, ma lui mi stringe a sé, e poi apre una porta.
Entra dentro e mi posa delicatamente sul letto.

« Che ore sono? » mormoro ad occhi chiusi.

« Dormi, Mallow » forse sono troppo stordita o troppo addormentata, ma le sue dita tra i miei capelli è un vero paradiso. Mi rende ancora più tonta, è pura droga.

« Che cosa ti è successo, Shane? Che cosa ci è successo? » chiedo, ma l'unica cosa che riesco a sentire prima di crollare in un sonno profondo, è soltanto lui che dice: « Buonanotte, Maddie » e un tocco caldo sulla mia fronte. Che sia un bacio? Sono in dormiveglia e sto sognando?

Se vi è piaciuto il capitolo, fatemi sapere con un commento o una stellina.😘

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