capitolo 11

« Ma tu davvero fai finta di essere in punizione? » domanda il mio migliore amico, mentre fruga dentro il suo zaino.

« Fa così schifo obbedire? »

« Detto da te, sì » mi guarda per un secondo, e poi inizia a tirare fuori gli appunti di matematica.

« Sei il mio salvatore, ma lo sai che non capirò niente, vero? » gli do una pacca sulla schiena e lui si sdraia sul mio letto, guardando il soffitto.

« Mads, hai mai pensato a cosa vorresti fare da grande? » mi chiede talmente piano, che se non fosse per il fatto che io mi sia avvicinata a lui come una sanguisuga, sicuramente non avrei sentito.

« Certo che ci ho pensato... Andrò ad insegnare ad Hogwarts » scherzo, sdraiandomi accanto a lui.
Lui sorride lievemente e fa schioccare la lingua contro il palato.

« Con la media che ti ritrovi, non saresti brava ad insegnare neanche al McDonald's. »

« Dovrei insegnare a fare panini?  Comunque grazie, sei molto gentile » metto il broncio e lui mi prende la guancia e me la tira. Gli do uno schiaffo sulla mano e poi lui si gira su un fianco.

« Mads, è l'ultimo anno e io... » si morde il labbro, abbassando lo sguardo.

« Vuoi andare al college, lo so. » gli sorrido tristemente e lui mi prende la mano.

« Non voglio andarci semplicemente al college, voglio andarci con te » mi stringe la mano e sospira.

« Harry, ognuno segue i propri sogni... Al momento non ne ho. Ma tu sei un grande, farai il culo a molti » gli do una spinta in modo scherzoso, ma lui non sorride.

« Non voglio lasciarti sola. Magari sceglierò un college qui vicino, cosicché io possa restare nelle vicinanze »  dice con entusiasmo. Come faccio a non volergli bene? Non so chi ringraziare per averlo messo nel mio cammino quel giorno.

Certo, per poco non era finito sotto le ruote della macchina, ma è stato comunque un incontro bellissimo. Non dimenticherò mai quel giorno.
Lui è la cosa più bella che ho, sono talmente legata a lui, che sicuramente se lui dovesse andare via, probabilmente starei malissimo.

Solitamente, dopo ciò che è successo con Shane, odio dipendere dalle persone.

Odio illudermi e sperare che l'amicizia duri per sempre.

Si sa che al liceo, la maggior parte delle persone, si dimenticano.
Ognuno va per la propria strada, college diversi, stati diversi, città diverse.

Shane andrà via, ma lui non è un problema per me. Se fosse per me, gli darei il diploma ora, e lo manderei il più lontano possibile.

Ma il mio migliore amico no. Certo, detto così sembra che io sia egoista, ma lui mi ha aiutato nei momenti peggiori, e non saprei come fare senza di lui.

« Non lasciare che io sia un ostacolo nella tua vita. Magari sarò io a trasferirmi e trovarmi un lavoro dove ci sei tu, e saremo lo stesso vicini. »  lui sorride amabilmente, e poi mi attira tra le sue braccia e mi stringe forte.

« Sei la migliore, Mads. E voglio dimostrartelo » dice, alzandosi dal letto.
Preme due dita sulla mascella e mi guarda imbarazzato, poi sospira e si porta le mani sull'orlo della maglietta.
La solleva e quando se la toglie, distolgo automaticamente lo sguardo.

« Sì, va bene che siamo migliori amici, però caro, non di letto! » alzo gli occhi al cielo e lui ridacchia.

« Alzi troppe volte gli occhi al cielo. Diventeranno due palline da ping pong, che gireranno continuamente » ride, mostrandomi il movimento, roteando la testa.

Mi dà la schiena e resto a bocca aperta.
Harry si è fatto un tatuaggio. E non è un semplice tatuaggio, ma sono i Doni della morte con all'interno le nostre iniziali, o almeno penso sia così.

« Harry, dimmi che non è quello che penso » dico, portandomi le mani sulle guance.

« Sei il mio Horcrux, Mads. Una parte di te vive in me, e non mi importa come andrà a finire, ma sei la persona più buona e simpatica di questo mondo, e meriti di essere ricordata per sempre. Ti imprimo sulla mia pelle, perché così sarai sempre con me, ovunque io vada » sfioro il tatuaggio con le dita e poi appoggio la guancia, ormai bagnata dalle lacrime, sulla sua schiena.

Gli circondo il busto con le mie braccia e lo stringo forte. Se ci penso che Harry Potter è la ragione per cui oggi siamo amici, non potei fare a meno di ringraziare la Rowling.

Magari un anno può sembrare poco per conoscere una persona, ma ormai per lui sono come un libro aperto. Sa ogni minima cosa di me, e io so tutto di lui.
E mi piace dannatamente tanto il rapporto che abbiamo.

« Harry, sei così...» tiro su col naso e lui si gira verso di me, prendendomi le mani « Dolce » singhiozzo e lui mi asciuga teneramente le lacrime.

« Devo misurarmi la glicemia » affermo, procurandogli una risata.

« Certo, sfotti pure, migliore amica » le nostre spalle si toccano e poi mi stampa un bacio tra i capelli.

« Lo vuoi fare un giro con me, Mads? » domanda, sogghignando.
Prende la maglietta, infilandosela e poi balza giù dal letto.
Va davanti allo specchio che c'è attaccato al muro e si passa la mano tra i capelli, sistemandoseli all'insù.
Nuovo taglio, tatuaggio, il mio migliore amico sta diventando un figo pazzesco.

« Harry, quando l'hai fatto quel tatuaggio? »  gli chiedo e lui si gira verso di me, assumendo un'espressione pensierosa.

« Qualche giorno fa » risponde e poi prende le sue scarpe e le indossa.

Sospiro e inizio a fare versi strani. Mi metto un cuscino sul viso e urlo.

« Sei per caso impazzita il triplo? » domanda, togliendomi il cuscino dalla faccia.

« Perché la pubertà non colpisce anche me? Siete tutti fighi, mio Dio » mormoro, appoggiandomi alla testiera del letto.

« Per caso hai mangiato il cibo di Nemo e ti ha fatto male? » chiede, preoccupato.

« Non sei simpatico, Harry » metto il broncio e poi sorrido « Cioè sì, sei simpatico, però..» lui sospira rumorosamente e poi si siede accanto a me.

« Hai questo brutto vizio di sminuirti sempre... » mi dà un bacio sulla fronte e sorrido.

« Harry, tu hai dei bellissimi occhi verdi smeraldo, i capelli sono morbidi tra le mie dita, ogni​ volta che li tocco, e poi tu mangi sano, hai un fisico asciutto » mi lamento, anche se so che è stupido da parte mia, dato che non farò mai diete e non andrò mai in palestra.

« Sono tutti belli intorno a me » dico. Lui apre la bocca per replicare, ma gliela tappo con una mano.

« Io ho gli occhi color cacca, i miei capelli non sono né biondi e né castani, sono alta un metro e un pene » brontolo e lui scoppia a ridere, cadendo giù dal letto.

« Mads, non puoi averlo detto sul serio » batte la mano sul materasso e continua a ridere.
Non appena smette, si tira su, e si siede nuovamente accanto a me, cercando di sembrare serio.

« Sei tipo un nano da giardino, ma sei tenerissima così. E poi i tuoi occhi color cacca sono bellissimi, anche se assomigliano più al cioccolato non alla merda » spiega, facendo una smorfia.

« Ah, e sei magra, quindi non lamentarti » sbuffa e mi tira una ciocca di capelli.
Gli do uno spintone e poi scendo dal letto e mi metto le scarpe.
Sono in punizione, certo.
Mia madre tratta Harry con i guanti, sempre disponibile, sempre gentile, e con lui mi lascia uscire sempre. Harry è come se fosse il loro figlio maschio.
Non so cosa ho fatto di male per essere emarginata in questo modo.

Prendo il telefono e poi scendiamo le scale, ma ovviamente veniamo fermati dall'agente FBI.

« Dove pensi di andare, signorina?» chiede, mettendosi le mani sui fianchi.

« Andiamo a farci un giro, possiamo? » chiede dolcemente, Harry.
Mia madre mi guarda strizzando gli occhi, arriccia il naso, mi studia con attenzione e io faccio una smorfia.

« Tu stai male, donna » mormoro a bassa voce.

« Cosa hai detto? » mi guarda ancora più male e Harry mi dà una gomitata.

« Ho detto che questa maglietta ti sta male, donna » Harry geme accanto a me e poi scuote la testa.

« Harry, caro » mia madre gli sorride amabilmente « Tienila a bada, mi raccomando » gli accarezza il braccio e la scimmiotto, guadagnandomi un'altra gomitata da parte di Harry.
Salutiamo mia madre, dopo averci fatto mille raccomandazioni, come se stessimo andando in guerra.

Ci dirigiamo verso la macchina, e mi porto la mano davanti agli occhi, dato che il sole oggi è abbagliante.
Anche se indosso un semplice paio di jeans verde militare, un maglietta bianca e le mie converse bianche, sembro comunque una barbona.

I raggi del sole trafiggono le soffici nuvole, che sembrano fatte di zucchero filato, dato che sono così bianche. Il cielo è di un azzurro chiaro, e dannazione, sembra estate. Odio il clima che c'è qui.
Io voglio la neve, grandi e soffici fiocchi di neve che si depositano tra i miei capelli, voglio il freddo e la cioccolata calda con i marshmallow, voglio fare pupazzi di neve, nonostante la mia età.
Voglio indossare un cappotto pesante, i guanti e la sciarpa, avere le guance rosse per il freddo e sentire veramente la vera aria natalizia.

Durante il tragitto Harry non ha spiccicato parola.
Non so neanche dove diamine stiamo andando, so solo che devo assolutamente andare in bagno.

«  Harry, devo fare la pipì » mi lamento, accavallando le gambe.

«Fermo la macchina e vai a farla dietro il cespuglio »

« Ma non sono mica un cane » piagnucolo e lui sghignazza, divertito. Fa spallucce, guardando la strada e si morde il labbro.

« Beh, fai finta di esserlo » mormora.

« Quindi dovrò alzare una gamba? »
« Perché​? Tu di solito quando fai la pipì, fai le acrobazie in bagno? » chiede, scoppiando a ridere subito dopo.

« Sei veramente un cretino » incrocio le braccia al petto e dopo poco ferma la macchina nel parcheggio di un locale.

« Dai piccola, scendi » mi dà un pizzicotto e in cambio gli colpisco il bicipite.
Odio quando mi trattano come se fossi una bambina, ma quando lo fa lui, mi piace, glielo permetto.

Scendiamo dalla macchina entrambi e noto che poco più in là, ci sono gruppi di ragazzi seduti sui cofani delle loro macchine, e scherzano facendo un grande trambusto.
Cerco di tranquillizzare il mio stomaco, che in questo momento si trova sottosopra, e sento due mani posarsi sulle mie spalle.

« Ehi, ragazza! Mica vuoi stare qui a fare la statua della libertà? » domanda il mio migliore amico e mi giro verso di lui, facendogli la linguaccia.

Non appena i ragazzi si accorgono di noi smettono subito​ di parlare e ci guardano.
Io odio essere guardata. Mi sento come se fossi la nuova arrivata in una nuova scuola, quando non appena varchi il cancello, tutto gli sguardi sono puntati su di te, come se fossi un alieno.

Ehi ciao, io sono la sorella di E.T, piacere.

Mi mordo il labbro e Harry fa scivolare il braccio intorno alla mia vita, facendomi segno di proseguire avanti e fregarmi di loro.
Tiro indietro le spalle, cercando di darmi un'aria sicura, ma si sa che ogni volta fallisco.

Tra il gruppo di ragazzi intravedo Alex, l'amico di Shane. Non appena i nostri occhi si incrociano, lui sogghigna e alza una mano in alto, per salutarmi.
In realtà ho paura di ricambiare il saluto. E se non salutasse me, ma Harry?
Sbuffo e mi porto una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

« Ehi, Maddie! Non si saluta più? » grida, e alcuni dei ragazzi iniziano a fischiare e farmi complimenti per non so cosa.
Harry si gira verso di loro e poi sorride. Ma da che parte sta?

« Ehi, Alex! » Harry alza la mano per salutarlo e poi mi prende la mano e mi trascina verso di loro.

No, no, no. Ma si è fumato qualcosa?

Più ci avviciniamo, più voglio indietreggiare, levando dietro di me un polverone, e sparire magicamente.

Maddie modalità genio della lampada.

Non voglio stare con gli amici di Shane. Dove ci sono loro, ci deve essere anche lui. Dio mio, non voglio assolutamente vederlo, soprattutto non dopo avergli mollato uno schiaffo.
Anni fa non avrei mai immaginato che sarei arrivata a questo: evitare la persona con la quale sono cresciuta.

Shane sa un sacco di cose di me, mi conosce come le sue tasche.
O almeno, lui conosceva Mallow. Certo, posso sparare qualche cazzata a volte, però Maddie oggi è in grado di spaccargli la faccia, non curandosi di ciò che potrebbe accaderle.

E Shane è un grande bastardo, perché ha sempre saputo farmela pagare.

Harry si stacca da me e inizia a salutare i ragazzi uno ad uno, evidentemente il mio migliore amico conosce tutti.
Mi rendo conto di quanto io mi sia isolata.

« Ciao, Maddie » dice un ragazzo in tono malizioso. Ed ecco un esemplare di scimmia arrapata.
Beh, forse faccio bene a stare per i fatti miei.

« No, amico. Lei non si tocca, altrimenti lui ci fa il culo » afferma Alex, puntando il dito verso il suo amico. Fare il culo? E chi?
Mi sento come un pesce fuori dall'acqua. Voglio andare via, perché diavolo il mio migliore amico si è fermato qui? Pensavo volesse passare del tempo solo con me.

Ma la cosa importante, è che mi sto veramente pisciando addosso.

I ragazzi si girano non appena il rombo di una macchina attira la loro attenzione, inclusa quella di Harry.
Così, mi giro anche io. Una macchina nera parcheggia proprio vicino a quelle dei ragazzi e distolgo subito lo sguardo.
No, maledizione, no. Con la coda dell'occhio sbircio e vedo Shane scendere dalla macchina, seguito dalla spilungona.

Eh, ti pareva se non si portava il cane.

Inizio a mordicchiarmi l'unghia del pollice e Harry mi guarda in modo insistente.

Fai qualcosa, idiota!

« Vi va di unirvi a noi? Stiamo andando a mangiare proprio qui » propone Alex e io scuoto nervosamente la testa.
No, non posso farcela.  Harry capisce e apre la bocca per ribattere, ma qualcuno lo precede.

« Sarebbe grandioso » esulta la giraffa. Le rivolgo uno sguardo omicida e lei sorride in modo perfido.

Metto la mano dentro la tasca dei jeans e tiro fuori delle monetine, dopodiché mi avvicino a lei e le prendo la mano, mettendole sul suo palmo.

«Ti prego, dannazione, vai a comprarti una personalità » le dico, facendole chiudere la mano a pugno.

I ragazzi scoppiano a ridere e addirittura uno di loro si avvicina a me per darmi il cinque.
Shane si schiarisce la gola, e il ragazzo fa un passo indietro, smettendola di ridere.

« Maddie, sono sicuro che tu abbia di meglio da fare. Non è così? » mi domanda il mio peggior nemico.
È un modo carino per dirmi che questo non è il mio posto?
Grazie, Shane. Questo lo sapevo già. Non sono la benvenuta nel suo gruppo di amici, e non lo sarò mai. E so che probabilmente anche ora mi sta odiando a morte.
Deglutisco, incapace di alzare lo sguardo verso di lui, ma Harry mi affianca.

« Veramente lei è con me. Ci hanno invitato a pranzo, e lei verrà con noi. Se ti crea qualche problema, puoi benissimo andare a scoparti la spilungona in qualche bagno pubblico e non rompere le palle a noi, soprattutto a Maddie. » puntualizza il mio migliore amico, così mi aggrappo al suo braccio e lo guardo con ammirazione.

« Hai sentito cosetto? Io vengo dove mi pare! » dico, mettendo le mani sui fianchi.

« Sul serio, Mallow? » sghignazza « Potrei farti venire io, ovunque » dice e lo guardo in modo strano. Ma che cazzo sta blaterando?
Sento Harry imprecare accanto a me e Alex viene verso di noi.

« Noi andiamo a mangiare, venite? » chiede, e Harry mi prende la mano e mi trascina verso il locale. Ah, il mio migliore amico e il mio ex migliore amico non vanno d'accordo a quanto pare.
Mi fa davvero piacere, Harry deve essere soltanto dalla mia parte.
Gli amici in comune vanno bene, basta che lui non diventi amico di quel coso.

E vedo la spilungona appiccicarsi a Shane, di nuovo. Lo abbraccia, strofina il suo viso sul suo collo, gli lascia dei baci, lo stringe forte, lui sorride.

Non so se mi fanno ridere o mi fanno vomitare. Nel dubbio rido mentre vomito.

Inevitabilmente penso agli abbracci di Shane. Una volta erano i miei preferiti, ora neanche me li ricordo più. Non so come ci sente a ricevere un suo abbraccio.

Tempo fa mi aggrappavo a lui come un koala, e lui girava su se stesso con me in braccio.
E io posavo delicatamente la testa sulla sua spalla e ridevo per la nostra stupidità.
Ricordo che quando stavamo separati per un paio di giorni, quando lo rivedevo, gli saltavo in braccio e gli tempestavo la guancia di baci.
E lui mi faceva sempre dei regali, anche se semplici.
Quando andava in vacanza con i suoi, e io restavo a casa, mi portava sempre qualche souvenir.

Li ho conservati tutti in uno scatolone, anche se ho detto a tutti di averli buttati via.
Gettarli è come se dimenticassi metà della mia vita.

Il mio sguardo cade su di lui, ancora una volta.

La bandana rossa legata tra i capelli biondi, la maglietta nera che aderisce perfettamente al suo fisico, mettendo in risalto i suoi muscoli, e i suoi due zaffiri che mi scrutano divertiti.

No, non c'è niente di divertente, Shane.

« Ehi, vai e ordina qualcosa anche per me, mi fido delle tue scelte. Io resto un minuto fuori, ho bisogno di una boccata d'aria » sussurro a Harry, e lui non fa domande. Capisce, e quindi mi lascia stare.
Si allontanano tutti, compreso lui e la sua ragazza, suppongo.
Resto appoggiata al muro dell'edificio e chiudo gli occhi.

Non devo mostrarmi debole, non posso.

Le mani mi sudano e il cuore batte sempre più forte.

« Entra, Mallow! » sussulto e apro gli occhi, ritrovandomelo davanti.
Certo, quando siamo soli mi chiama Mallow.

« Ho bisogno di un minuto, vai via » mi porto le mani sulle guance e chiudo gli occhi. Sento un fruscio e quando riapro gli occhi, lui è più vicino a me.

« Ho detto entra, e non fare la bambina » si può odiare così tanto una persona? Lui non è nessuno per darmi degli ordini!

« Senti, cavernicolo! » inizio a dire, gesticolando « Levati dalle palle » dico, sospirando.

« Non mi piace quando usi questo tono con me » reclama, assottigliando le labbra.

« Chi sei, mio padre? Sul serio, dovresti smetterla » gli do una spinta sul petto, ma lui afferra la mia mano e la stringe.

« Piccoletta, pensi che me ne sia dimenticato dello schiaffo? » chiede, alzando un sopracciglio. Dal tono di voce capisco quanto è grande la sua voglia di riaprire l'argomento e dire qualcosa per umiliarmi.
Dannazione, Shane. Perché devi farlo sempre?

« Io non volevo colpirti, ma avevi una zanzara sulla guancia! » dico, distogliendo lo sguardo.
Lui non intende mollare la mia mano, neanche quando cerco di tirarla via.

« Stai cercando di salvarti la pelle, Mallow? » chiede, con voce suadente.
Non la smetterà mai di chiamarmi così, a quanto pare.
È sempre il solito testardo.

« Comunque quei biscotti erano deliziosi, sai? » si lecca le labbra e mi accarezza il dorso della mano.

« Il bipolarismo mica è contagioso? Non vorrei soffrire di questi disturbi anche io, amico » dico, dandogli una pacca sulla spalla, commiserandolo.
Non posso davvero stare allo stesso tavolo con lui. Questo è troppo! Mi dispiace per Harry, dovrà cavarsela senza di me, io scappo in Groenlandia!
A passo veloce mi allontano da Shane e vado...non so dove vado.
Cammino dritto, ma all'improvviso qualcuno mi solleva da dietro, mi fa girare e mi mette sulla spalla.

« Mi spieghi che problemi hai? » grido, divincolandomi.

« Per una fottuta volta, sta' zitta, Mallow! » il suo tono è serio e mi fa rabbrividire. Perché diavolo sembra incazzato con me? Quando arriviamo nuovamente davanti alla porta del locale, mi mette giù e mi fa segno di entrare.
Non mi giro più verso di lui, non lo voglio guardare.

Ma chi pensa di essere? Un sollevatore di persone?

Mi avvicino al loro tavolo e prendo posto accanto a Harry, che non tarda a farmi la radiografia.

« È tutto a posto, smettila di guardarmi così » ribatto, infastidita.
Lui appoggia la testa sulla mia spalla e annuisce.
Posso scherzare, fare la scema, ma non sono veramente così idiota. Non lascerò che lui giochi con me come diavolo gli pare.
Si siede accanto alla sua spilungona, che ovviamente gli si mette quasi in braccio, e appoggia la mano sul suo addome, facendola scendere sempre di più.

Ridacchia, mordendogli poi il lobo dell'orecchio e alzo gli occhi al cielo.
Non si può mangiare in santa pace con questi due.

Mangiamo i nostri panini in silenzio, o meglio dire, io sto in silenzio, mentre i ragazzi scherzano come al solito tra di loro.
Ovviamente non intervengo, anche perché non saprei cosa diavolo dire.
Soprattutto quando aprono l'argomento sesso. Oh, qui sono proprio impedita.

« Scommetto che tu sei vergine » ridacchia la spilungona, e Shane fa un piccolo sorriso, dopodiché si porta la lattina di Coca alle labbra.

« Beh, ti sbagli! Non lo sono, e di certo non devo dare spiegazioni a te » rispondo alla sua provocazione e Shane per poco non sputa la coca. Inizia a tossire e lei gli dà qualche pacca sulla schiena. I ragazzi smettono di parlare e Harry mi stringe il braccio. Mi giro verso di lui, che mi guarda malissimo, e mi mordo il labbro, dispiaciuta.

« Stupida, sei una stupida » sussurra al mio orecchio.
Merda. Devo imparare a tenere la bocca chiusa.

Shane si alza dal tavolo e fa alzare anche la sua amichetta.
La prende dal braccio e si allontanano da noi, andando verso il bagno.

« Beh, questo quando c'ha voglia, non ci pensa due volte e lei di certo non si lascia pregare » Alex tenta di scherzare, così finisco di mangiare il mio panino, facendo finta di niente.
Quando io e Harry finiamo di mangiare, mi circonda la vita con un braccio e io gli do un bacio sulla guancia.

« Pago io, se prometti di non farmi la predica » lo prego, ma lui ride come impazzito.

« Per favore, Mads. Stai zitta, almeno ora. Ti metti nei guai da sola, dannazione » si alza e lo seguo. Gli prendo la mano e gliela stringo.
Odio quando si incazza con me. Noi non abbiamo mai litigato. La presenza di Shane rovina sempre tutto.

« Non tenermi il muso, nanetta... Vieni, ti offro un gelato » dice, attirandomi tra le sue braccia. Sorrido, godendomi questo abbraccio e poi andiamo a pagare.

« Harry mi sono dimenticata di fare la pipì » dico, staccandomi da lui.

« Una cosa del genere non si dimentica, Mads » alza gli occhi al cielo, e sorride.

« Va bene, ma io ora devo davvero fare la pipì... » mi lamento, tenendo le gambe unite.

« Hai preso in considerazione il cespuglio? » sghignazza e gli colpisco il braccio.

« No, ho preso in considerazione il bagno di questo locale, coglione! » dico, e mi allontano velocemente da lui, sperando di non incontrare Shane e la sua giraffa.

Ecco il nuovo capitolo 😊❤ vi avviso che nel prossimo forse perderete qualche polmone. Gli Haddie colpiranno ancora 😂❤

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