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Che diamine ci fa Ashton qui? Vicino a me? Nella stessa panchina?
-dimmi che non stai pensando di uccidermi o di seppellirmi viva o semplicemente di buttarmi nel lago.- dico io non distogliendo lo sguardo dal lago.
Sento una profonda risata - ed io che volevo strozzarti per poi buttarti nel lago-
-oh no ti prego-. Dico facendo la melo drammatica
-mm ci penserò -
-quindi vuol dire che mi penserai- dico io con un sorrisetto malvagio sulla faccia.
-ho solo detto che penserò un modo per ucciderti,non che penserò a te-
-come se ti dispiacesse- rispondo io con un ghigno sul volto.
-poco modesta, come posso notare-
-nessuno ti ha chiedo di notare qualcosa-
Dico io alzando le spalle, con fare ovvio.
- nessuno ti ha chiesto di parlare-
Dice lui con fare ovvio, non rispondo,resto semplicemente in silenzio a finire quel che rimane della mia sigaretta.
Ispiro l'ultimo tiro, per poi alzarmi,riprendere in mano il mio drink bevendone un lungo sorso per poi incamminandomi per tornare alla festa.
Sento afferarmi e so per certo che è Ashton a toccarmi, mi volto ma ad'afferrarmi il polso non è Ashton...
É un ragazzo della mia età credo ed è anche abbastanza ubriaco.
-Lasciami- dico guardandolo dritto negli occhi, certo di strattonare il mio polso dalla sua presa ma lui anziché mollarlo lo stringe ancor di più.
-Lasciami- dico alzando la voce, ma lui mi fa un sorrisino diabolico e mi risponde -eh no bellezza, adesso ci divertiamo un pò - dice per poi fiondarsi sul mio collo ed io cerco di spingerlo via, di allontanarlo da me, di lottare contro quello che vuole farmi ma non ci riesco, non riesco a spostarlo neanche di un millimetro,sono troppo debole per spostarlo. Allora decido di urlare -AIUTOOO,LASCIAMIII, PER FAVORE LASCIAMI- ma lui continua, anzi diventa sempre più aggressivo, mi morde il collo con forza, mi tiene stretti i polsi e credo che lì si formeranno dei lividi.. ho paura sto avendo davvero tanta paura, sento tremare il mio corpo dalla paura ,sento la testa che gira e il fiato pian pianino diventa più corto.
Trovo il coraggio per urlare un ultima volta -AIUTO- ma nessuno viene in mio soccorso, nessuno caccia via questo ammasso di carne sopra di me,nessuno c'è a salvarmi.
Mentre sta per alzarmi la maglia, sento d'un tratto qualcuno che lo sposta da me, apro gli occhi, che non mi ero neppure accorta di tenere chiusi e vedo che Ashton sta picchiando quel ragazzo.
Lo sta davvero massacrando, gli sta tirando pugni, e calci - non permetterti di toccarla mai più hai capito? HAI CAPITO? - Il ragazzo annuisce piano e Ashton lo lascia andare ma poi si rigira e gli lascia un ultimo calcio in pancia.
Io intanto assisto alla scena inerme, senza muovermi un secondo.
Ashton viene da me e mi abbraccia, ma io mi sposto subito da quel gesto, ma poi ci ripenso e lo abbraccio forte.
Lo abbraccio davvero tanto forte tantoché che lui mette le mani sotto le mie gambe ed io le allaccio alla sua vita.
-shh stai tranquilla è tutto finito- mi incoraggia facendomi dei cerchi immaginari sulla schiena intanto continuo a tremare come una foglia, ma non ho piango. Non piango più da anni ormai, non piango perché sin da piccola mi hanno insegnato che piangere é solo per i deboli e se tu ti fai vedere così vulnerabile dagli altri loro se né approfitteranno e ti distruggeranno. Sempre a testa alta, sempre e comunque, qualunque cosa succeda.
Ashton cammina mentre mi tiene ancora in braccio.
-grazie- gli sussurro nell'incavo del suo collo, ma lui non dice nulla anzi si limita solo a stringermi di più.
Cerco di scendere dalle sue braccia ma lui mi blocca facendo un verso di disapprovazione.
-peso-dico guardandolo negli occhi
-non é vero- dice facendomi riappoggiare la testa nell' incavo del suo collo.
Sinceramente ha acquistato punti facendo così, poteva anche non aiutarmi, poteva far finta di nulla invece è qui, che mi abbraccia e mi porta in braccio, anche se peso.
Forse, e dico forse non è poi così male come credevo.
Stiamo per arrivare davanti a quella che credo sia casa sua,dove si svolge la festa.
-forse é meglio se scendo, davvero- dico in un sussurro
-no.- risponde lui, secco, freddo.
Entriamo dentro e sembra che molti ci guardino, cos'é non hanno mai visto una ragazza in braccio ad un ragazzo? Mi sento in imbarazzo, e cerco comunque di nascondere il mio viso nell'incavo del suo collo e lo stringo di più -mi vergogno- dico in un sussurro
-non devi. - risponde lui lanciando delle occhiatacce a tutti coloro che ci guardano.
Saliamo una rampa di scale, e poi subìto un'altra, fino ad'arrivare all'ultimo porta rimasta.
Prende la chiave dai suoi pantaloni e la apre,spalanca la porta e subito dopo la chiude dietro di sé.
Mi porta lentamente in bagno dove mi fa sedere su una specie di mobile, senza parlare prende qualcosa da un cassetto cosa che riconosco dopo qualche secondo come del disinfettante e subito dopo prende anche della crema e dei batuffoli.
Scuote un pò il disinfettante e lo mette un po' sui batuffoli e dopo afferra il mio braccio e lo tampona sopra ai graffi che ho.
Quando appoggia il batuffolo sulla mia pelle io sussulto un pò e lui stringe più il batuffolo fino a far diventare le nocche bianche. Dopo aver finito con il disinfettante prende della crema e la strofina sui polsi dove già si vedono dei lividi e poi pian pianino me la passa nel collo dove io chiudo gli occhi per contenere un pò il bruciore.
Dio che male.
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