19

Pv Ashton

È tardi, per colpa della ruota bucata si è fatto maledettamente tardi. Sono le 7pm spero solo che l'orario di visite non sia già finito.

Parcheggio la macchina fuori dall'ospedale e subito dopo mi precipito dentro.

Sono in ansia e non so neppure perché. Voglio solo vederla star bene.

Attraverso il piccolo corridoio dell'altra volta e cerco la stanza numero 116.
Prendo un respiro profondo come il giorno prima ed entro dentro, ma la stanza è vuota, terribilmente vuota. Non può essersene già andata. Magari chi lo sa, le hanno cambiato stanza o reparto.. decido di uscire e di andare a cercare qualcuno che mi possa informare.

Mentre sto per uscire dalla stanza mi passa davanti il dottore che aveva in cura bell, decido di fermarlo per chiedergli spiegazioni.

-scusi dottore- l'uomo intento a leggere dei fogli alza la testa e mi guarda
-oh salve-
-mie scusi ma bell ?- chiedo io ansioso
-non glie l'ha detto? È stata rimessa oggi alle 2pm...-
-ok grazie, arrivederci- mi volto e me ne vado con un peso nel petto in meno.

PV Annabell

É tardi, sono le 9 pm è  Reby ancora non è tornata. Prima le ho inviato un messaggio e mi ha detto che non è neanche a metà per la sua ricerca, da una parte mi sento in colpa per averla trattenuta tutto il pomeriggio, dall'altra meno perché non sapevo che avesse questa ricerca da fare.

Mi sto annoiando a morte, ho già fatto :la doccia,ho asciugato i capelli e poi mi sono rimessa la maglia di Ashton, non so perché ma mi piace sentire il suo odore sulla mia pelle.

Sto sistemando i libri per domani quando ad un certo punto  sento bussare alla porta.

Lascio perdere i libri e incuriosita vado ad'aprire la porta e per poco non cado per terra.
Alla porte c'è ASHTON.
Ma cosa ci fa qui? cos'è venuto a fare?

É appoggiato alla porta con le braccia incrociate e con un sorrisetto malizioso stampato in volto.

-se ogni volta che apri la porta sei vestita così allora dovrei venire più spesso. - dice ridacchiando assumendo un ghigno da perfetto stronzo.

-se ogni volta che apro la porto mi dovessi ritrovare un'idiota del genere allora la prossima volta non aprirò- dico alzando le spalle e per poi chiudere la porta, quando prima che questo possa accadere essa viene bloccata da uno stupido piede.
Ma dico non poteva nascere con un solo piede??

Spinge la porta ed io perdo l'equilibrio, chiudo gli occhi per paura di schiantarmi col pavimento quando sento due braccia afferrarmi.

Apro gli occhi e mi ritrovo fra le braccia di Ashton e a due centimetri di distanza dalle sue labbra.
Sento le guance andar a fuoco e sono sicura che sono diventata rossa come un peperone
-e con questa è la terza volta che ti salvo, non pensi che dovresti sdebitarti?- mi chiede con una faccia maliziosa ancora tenendomi in quella posizione.

Lo spingo via, shoccata dalla frase che ha appena detto, lo sapevo io, è un'idiota come tutti gli altri.

-scordatelo, non verrò a letto con te solamente perché mi hai salvato -
Gli dico con una faccia abbastanza schifata. 
Faccio un passo indietro,cosí d'allontanarmi da lui e dal suo fottuto profumo.

-bellezza non fare quella faccia schifata, quando vorresti solamente saltarmi addosso- dice mantenendo sempre quella sua posizione da: sonofigofaccioquellochevoglio.

-1.faccio la faccia che mi pare e tu non sei nessuno per dirmi quello che devo o non devo fare.
2. credi troppo in te stesso.
3. C'è molto di meglio sul mercato-
Dico per poi girami e continuare a prendere i libri per domani mattina.

Non sento nessuna risposta da parte sua, ma in compenso sento due braccia stringermi da dietro con forza. A quel gesto trattengo il fiato.
-come stai?- chiede con voce più dolce,sembra che l'ashton di due secondi fa sia scomparso.

-bene,grazie.- rispondo rimanendo sempre molto rigida
-sono passato in ospedale e tu non c'eri, potevi anche avvisare non credi?-
-non c'era nessun motivo per qui lo facessi. E poi non ho il tuo numero quindi..- dico alzando le spalle per poi staccarmi da lui
-é una scusa per farti dare il mio numero?-chiede ritornando lo stronzo di prima, mi sto davvero chiedendo se sia bipolare o meno.

-non mi interessa avere il tuo numero ashton- dico ignorando il suo ghigno divertito.
-io penso proprio di si- dice lui riattacandosi a me. Che cazzo é un post-it ?
-basta essere convinti delle cose - dico facendogli un occhiolino per poi andarmi a sdraiare sul letto.

-hai mangiato?- chiede interrompendo il silenzio che si era creato.
-no e non ho fame-dico continuando a guardare il soffitto
-non se ne parla tu adesso vieni a mangiare- dice più serio che mai
-no-
Finisco di dire no quando ad un certo punto mi sento presa in braccio e poi caricata sulle spalle come un sacco di patate.

-IDIOTA FAMMI SCENDERE- Dico urlando, comincio a tirare pugni e calci per  fargli male ma ottengo l'effetto opposto,lo sento ridere ,che ingiustizia.

-fermati tanto non mi fai niente - dice per poi darmi una pacca sul sedere.

-IDIOTA IO TI CASTRO APPENA SCENDO DI QUI, TIENI A BADA QUELLE FOTTUTE MANI O TE LE FACCIO MANGIARE PER COLAZIONE- Dico urlando, lui continua a ridere e poi apre la porta per uscire dalla stanza.

-idiota non lo fare, sono solo con una maglia.-dico con più calma,sembra pensarci su e poi ritorna indietro e mi ributta sul letto, dio come lo ammazzo.

-vestiti e vieni con me- dice nella posizione in cui stanno i buttafuori nelle discoteche.
Gli rivolgo un'occhiata assassina e poi mi alzo e prendo un pantaloncino di jeans corto con una maglia con lo scollo a cuore senza maniche.

Sto per andare in bagno quando lui mi ferma -no no qui, non voglio rischiare che tu scappa dalla finestra- lo guardo shoccata, questo ragazzo non c'è tutto.
-sei serio?-annuisce
-girati- gli dico guardando con uno sguardo di fuoco
Si gira ed io gli do le spalle per poi togliermi la maglietta è il reggiseno siccome quella maglia non vuole il reggiseno.
Mi infilo i pantaloncini e poi subìto dopo la maglietta, mi giro e mi ritrovo  Ashton seduto sul letto che mi guarda con uno sguardo a dir poco eccitato.

Ora l'ammazzo.

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