Qualche parola su... ALLIEVE

TRAMA (🚨ATTENZIONE SPOILER!🚨)

Gennaio 2017. Federica, detta Kikka, è una spadista tredicenne che tira per un piccolo circolo schermistico di Castiglione, nonostante abbia iniziato quasi per gioco, è diventata con il tempo, una delle spadiste più forti del panorama nazionale, grazie soprattutto alla costanza. Anita, sua compagna di sala, molto più esuberante, "maschiaccio" e umorale, ha iniziato dopo di lei ma ha avuto una rapida crescita. Le due sono diventate praticamente indivisibili.

Gli ormoni però iniziano a farsi sentire, Kikka ha una tremenda cotta per Edoardo detto Edo, anch'esso schermidore ma di un anno più grande. Ma Kikka non si espone, e così, al ritorno da una influenza, ritrova Edo e Anita insieme, a ridosso della prova nazionale a squadre, prevista a Treviso. Qui inizia il dramma tra le due ragazze, costrette a tirare nella medesima squadra assieme a Costanza, di un anno più giovane, inizialmente schernita dalle altre due per la madre appariscente e molto social.

Il torneo, scandito dagli assalti del circolo schermistico e dall'inaspettata altalena di prestazioni sia di Kikka che di Anita, giunge fino a uno snodo fondamentale quando Vincenzo, il maestro di scherma, decide di cambiare l'ordine di salita in pedana per la finale: l'ultima tiratrice non sarà Kikka ma Anita. Quest'ultima vive come un'onta la decisione, decide che al termine del torneo smetterà con la scherma, ma affronta con dignità e determinazione l'assalto, lasciando alla compagna un certo vantaggio. Anita dilapida tutto, Kikka si torce in panchina arrivando a sperare che la compagna perda il prima possibile, come giusto "premio" per averle rubato il ragazzo e forse anche il posto in pedana. Qui subentra Costanza, che dimostra una inaspettata maturità analizzando la prestazione isterica delle due compagne e l'atteggiamento di superiorità che hanno tenuto nei suoi confronti nonostante il suo evidente impegno e la sua "professionalità", concludendo con «remare contro, no, remare contro è troppo. È da stronze».

Il racconto si interrompe bruscamente, si salta alla finale nazionale della Spada Femminile singolare Allieve a Riccione, dove Kikka vince il titolo italiano, ammettendo che in effetti aveva smesso ma aveva ricominciato, giusto in tempo per presentarsi in pedana e arrivare a un traguardo insperato contro "La Giorgetti". Poco dopo si scopre che anche a Treviso la squadra di Kikka ha vinto, grazie al maestro Vincenzo che, venendo a meno alle proprie convinzioni, ha ordinato a Anita l'esatta sequenza dei colpi per affondare proprio la Giorgetti. E si scopre che in realtà Kikka ha ricominciato proprio grazie a Anita, che si è presentata a casa sua a capo chino, spiegando la sua voglia di essere "meglio di te". e scusandosene.

Il racconto si chiude con le due ragazze che sono a un passo dalla maturità, desiderose di proseguire gli studi assieme, non si sa bene come, mentre Costanza è alle prese con la sua carriera da spadista di ottimo livello.

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FINE DELLA TRAMA (🚨FINE DELLO SPOILER!🚨)


DETTAGLI

🍒 La storia, pur facendo riferimento in alcuni punti a momenti precedenti e successivi, si svolge tra gennaio e maggio 2017, tra la prova interregionale a Faenza (6/1) e il campionato individuale giovanile di Riccione (17/5), e nello specifico gran parte di essa si svolge il 22 gennaio a Treviso

🍒 La quasi totalità della storia è ambientata tra l'impianto della Scherma Castiglione (inventata), l'impianto di Treviso dove si svolge il campionato nazionale a squadre, e l'impianto di Riccione dove si svolge il campionato nazionale individuale.

🍒 Anche in questo caso, i personaggi sono tutti ex-novo, e attualmente non hanno grandi legami con altri personaggi, le due protagoniste Kikka e Anita sono delle classe 2003, e frequentano la stessa scuola dei ragazzi di "Fifth" e delle ragazze di "Tagliami", di cui diremo più avanti.

🍒 Il racconto è narrato in prima persona dal punto di vista di Kikka, che è il personaggio più coinvolto emotivamente da questo racconto. Cercare di immedesimare chi legge nel suo punto di vista, per cogliere i suoi sbalzi emotivi, mi sembrava la scelta migliore a livello narrativo. Tuttavia per preparare al meglio gli eventi finali, la prima persona mi ha dato qualche grattacapo. Nel caso in cui la narrazione non funzioni, fatemelo sapere!

🍒 Lo spunto è venuto da mio figlio, spadista, e dalle dinamiche della gara a squadre che ho trovato molto interessanti, perché le azioni di uno possono in pochissimo tempo determinare il destino dell'intera squadra, e nello stesso tempo il desiderio di mettersi in mostra singolarmente può avere sia effetti positivi che effetti negativi. Mi serviva un motivo scatenante, e un triangolo amoroso è un cliché perfetto. Spero non sia stato troppo cliché.

🍒 La costruzione dei personaggi e la scelta delle scene doveva ricalcare un dualismo che si reggeva essenzialmente sulla coscienziosità del terzo elemento, e sulla capacità di leggere il momento del Maestro, altrimenti sarebbe andato a puttane nel giro di mezz'ora. Costanza è l'elemento di maturità che di volta in volta manca alle altre due, mentre Vincenzo sceglie deliberatamente di venire a meno alla sua convinzione etica per cui chi è in pedana sceglie il colpo da portare, pur di mettere un tampone a una situazione che avrebbe portato solo elementi negativi nella vita delle ragazze.

🍒 P.S.: non è un giudizio estetico, ma le ragazze che tirano di scherma sono veramente una cosa meravigliosa: Kikka, Anita e Costanza, più di molti altri personaggi, sono perfettamente stampate nella mia mente mentre, pensose o corrucciate, fanno gesti banali come mettersi un guanto o allacciare un passante, o piegare il ferro della spada per raddrizzarlo. Dentro la mia testa è stato un racconto molto cinematico.


PERSONAGGI RICORRENTI

Per ora nessuno, ma mai dire mai.

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