1 - Sporca umana.

Credo di non aver valutato bene Cassidy del corso di scienze. Già. Mi sa che ho sbagliato qualche calcolo. Il che è incredibile! Voglio dire, sono un vampiro immortale e perfetto: come ho fatto a commettere un errore di valutazione del genere? Eppure è ciò che è successo.

«Justin?» mi chiama Cassidy del corso di scienze, facendomi gli occhi dolci e io sbuffo contrariato.

Sono un vampiro, quindi è normale che io attragga le femmine. Voglio dire, sono il predatore per eccellenza, è ovvio che le ragazze siano ammaliate dal sottoscritto. Però detesto quando questo succede. Odio le persone appiccicose. Preferirei non essere coinvolto in cose simili.

«Dai, so che sei molto bravo in scienze e-»

«È ovvio che io sia bravo.» le faccio notare, alzando un sopracciglio per rimarcare le mie parole.

Sono un vampiro, è normale che io conosca perfettamente l'anatomia delle mie prede. Ergo quel voto sulla mia pagella mi era praticamente dovuto.

«Ah... Sì! Esatto! Sei molto bravo quindi-»

«Quindi dovrei lavorare per una sporca umana come uno schiavo?» le domando, guardandola male.

Ecco cosa rende Cassidy del corso di scienze una pessima scelta come mia partner. Al momento la ragazza mi sta praticamente pregando di farle i compiti, perché altrimenti dovrà andare a dei corsi supplementari o prendere ripetizioni - non ho ben capito, non la stavo ascoltando più di tanto. In pratica mi sta facendo gli occhi dolci solo perché le conviene. Che schifo. Odio chi si approfitta degli altri come sta facendo lei. Credeva che sarei caduto tra le sue braccia solo perché mostra un po' di scollatura? Che tipo di ragazzo pensava che fossi? Santo cielo! Io sono un vampiro! Un essere perfetto ed elegante, non un morto di figa.

«E dire che mi piacevano i tuoi occhi azzurri.» mi lamento, sbuffando sonoramente.

Già, sono stato poco elegante ma - ehi! - lei è una sporca umana che non può essere assolutamente la mia partner, quindi non importa più.

Lei sbatte le palpebre, come per imprimere quelle parole nel suo cervello, poi ghigna. Si mette le mani sui fianchi e scuote la testa, facendo ondeggiare i capelli rossi.

«Se ti piaccio non dovresti farmi questo piccolo favore?» mi chiede.

«Anche il naso all'insù e le lentiggini non erano male.» faccio spallucce.
«Ma l'unica cosa che mi piaceva alla fine era il tuo viso. Ti avevo preso in simpatia, ma una sporca umana come te non merita di stare al mio cospetto.»

Mi passo una mano tra i capelli, scocciato. Spero che se ne vada presto, così potrò cercare una nuova potenziale partner.

«Sporca umana? Parli come il protagonista di un film di serie b.» mi dice ridendo.

«Già. Adesso te ne potresti andare? Mi blocchi l'anta dell'armadietto.»

In effetti è da prima che si è posizionata lì. Stavo andando a posare il mio libro di storia - che sto ancora tenendo in mano - quando ho incrociato il suo sguardo. Pensavo fosse un segno del destino e che fosse lì perché aveva capito che sarebbe stata la partner perfetta per me o qualcosa del genere. Dopotutto gli umani sono attratti dai vampiri per ovvi motivi. Credevo che avesse notato che l'avevo puntata come preda e che si fosse fatta avanti per quello. Peccato. Un vero peccato.

«Certo che me ne vado!» sbotta, lasciando finemente libero il passaggio.
«Devi essere proprio un idiota per rifiutare la proposta di una ragazza come me, visto che sei così impopolare.»

Ma che sta dicendo? I vampiri sono popolarissimi. Deve avere qualcosa che non va per fare una simile affermazione. Menomale che alla fine non le ho chiesto di donarmi il sangue, altrimenti me la sarei dovuta sorbire in eterno.

«Perché mi guardi con pietà?» urla ancora.

Ma sa fare altro? E poi perché dovrebbe essere infastidita dal mio sguardo. Dovrebbe sapere che una sporca umana merita tutta la pietà del mondo. Come si aspettava che reagissi?

«Ehi! Smettila!»

Pesta pure i piedi, sembra proprio una bambina. Sbuffo ancora una volta, aprendo lo sportello del mio armadietto anche se lei è ancora qui e potrebbe ficcanasare. Non mi importa se la vede. Nessuno crederebbe a una simile pazza.

«Crema solare? Passato di pomodoro? Perché sono nel tuo armadietto, ragazzo impopolare?»

«Non sono impopolare.» commento semplicemente, posando il libro.

«Invece sì! Sei sempre da solo perché nessuno ti calcola!» mi prende in giro.

Ma è ovvio che lo sia. Voglio dire, sono un pericoloso essere della notte, non posso mica permettere che qualcuno mi stia vicino. Rischierei di rivelare la mia identità all'intero pianeta e sarebbe controproducente. Perché non ci arriva?

«Mi chiedevo il perché. Voglio dire, sei pure un bel ragazzo, ma hai un carattere orribile per questo tutti ti detestano e ti stanno alla larga!»

«No, è per i canini.» ribatto, facendole poi un sorriso, per mostrarle i denti.

Visto che non capisce potrei metterle paura. Se scappa non dovrò più preoccuparmi di lei. È semplice logica.

«Per i can-» scuote la testa, di nuovo, come se non capisse quello che dico.

Wow, deve essere proprio stupida. Mi dispiace per lei. Deve essere dura essere una forma di vita non intelligente. Poverina...

«Stai zitto, stramboide! E dimmi che ci fai a scuola con quelli!» insiste, indicando il mio armadietto.

«Ti stai contraddicendo.» la avviso, per poi sospirare.

Povera forma di vita non intelligente... Non si rende nemmeno conto delle sue parole. Che pena.

«Quelli sono-»

«Miei!» mi interrompe bruscamente una voce femminile.

Al mio fianco è comparsa la ragazza di ieri, Angel Williams. Per quanto sia carina è banale e anemica, il che non la rende per niente la mia partner ideale. Anche se ho dovuto chiederglielo per correttezza, visto che mi aveva già scoperto.

«Tuoi?» domanda Cassidy del corso di scienze strabuzzando gli occhi.

«Sì, perché? C'è qualche problema?» le chiede cordialmente Angel.

«Tu sei molto popolare...» commenta titubante Cassidy del corso di scienze.

«Sì, quindi?» ribatte ancora Angel.

«Ecco... Che ci fai con lui?»

Oh, adesso le dirà il mio segreto. Dannazione. Avrei dovuto cucirle la bocca facendola diventare la mia partner, anche se non è il mio tipo. Maledizione!

«Stiamo uscendo insieme!» esclama contro ogni mia aspettativa Angel, prendendomi a braccetto.
Poi mi rivolge uno sguardo radioso. Perfino i suoi banali occhi marroni brillano.

«Ma...» fa Cassidy del corso di scienze, sconvolta.

«Noi non-»

«Amore, sono venuta a prenderti! Adesso andiamo.» non mi dà alcuna possibilità di negare.

Mi lascia andare si avvicina al mio armadietto, prende la crema solare, lo chiude e mi riprende a braccetto. Lo fa velocemente, come se non avesse altro tempo da perdere.

«Ci vediamo, Cassidy!» la saluta, guardandola appena, per poi trascinarmi via.

Cassidy del corso di scienze non ribatte e io mi limito a seguire Angel, perché ha la mia crema solare e mi serve se non voglio morire carbonizzato.

«Questo è l'accordo.» mi dice sottovoce, mentre camminiamo nel corridoio e gli studenti che incontriamo ci fissano scioccati.

Forse è la mia essenza di vampiro che li porta a farlo? Magari il loro istinto fa intendere a tutti che sono pericoloso e non osano intervenire, perché ho in ostaggio la loro amata studentessa modello. Quindi non possono far altro che guardarmi con quelle espressioni imbambolate, come se stessero assistendo a un evento paranormale. Dannazione, non volevo attirare così tanta attenzione!

«Quale accordo?» domando.

«Tu sarai il mio ragazzo.» dichiara.

Sbadiglio, piuttosto annoiato da una tale richiesta. Era ovvio che il mio fascino di vampiro avrebbe attirato delle fan, ma non posso fidanzarmi.

«Sono un essere pericoloso.» le ricordo, deciso a farla desistere.

«Senti, bello, tu vuoi che io mantenga il tuo segreto e io voglio che tu sia mio.» sorride.
«Insomma ci sfrutteremo a vicenda.»

Capisco. Vorrebbe un vampiro come una sorta di perversione stupida. Questi maledetti e sporchi umani sono esseri così viscidi. Che schifo.

«Non verrò a letto con te per il tuo piacere, sporca umana.» le dico.

«Non ti sto chiedendo nulla del genere!» esclama arrossendo.

«Quindi cosa vuoi che faccia? Non posso bere il tuo sangue visto che sei anemica e-»

«Non devi farlo!» mi interrompe, diventando ancora più rossa.

Non lo credevo possibile. Questa sporca umana è una sorpresa.

«Io voglio solo passare un po' di tempo con te.» ammette, lasciandomi il braccio per poi lanciarmi una timida occhiata.

«Che c'è?» domando.

Giuro che non capisco dove voglia arrivare. Questa donna è strana. Forse perfino pazza.

«Ecco... È da quando mi hai detto di essere un vampiro che ci penso...» mormora impacciata.
«Quando me l'hai confessato, ho pensato che avrei potuto sfruttare questa cosa.» fa spallucce.

«Dici delle cose parecchio arroganti per arrossire in questo modo, sporca umana.» detto questo allungo una mano, accarezzandole una guancia per mostrarle che sto dicendo la verità.

Infatti diventa bordeaux sotto il mio tocco, proprio come previsto. Sono un vampiro e si sa che i vampiri fanno un certo effetto alle giovani fanciulle. Poverina, è già caduta sotto il mio incantesimo. Che essere patetico.

«Non posso darti il mio sangue.» balbetta.
«Ma se non sarai il mio fidanzato lo dirò a tutti quindi-»

«Che strega.» la interrompo, guardandola male e allontando la mano.
«Osi ricattare un vampiro? Va bene, ci sto, ma ti renderò la vita un inferno.»

Il mio tono è ovviamente schifato. Odio chi sfrutta il prossimo ed è avaro. Quelli come lei e Cassidy del corso di scienze mi fanno venire il voltastomaco.
Adesso mi aspetto che Angel faccia un'espressione malefica o comunque degna della persona orribile che evidentemente è, invece mi stupisce. La ragazza sorride. Un sorriso splendente. Le sue guance sono ancora rosse. I suoi occhi brillano. Insomma, sembra perfino bella.

«Mi prenderò cura di te! Il tuo segreto è al sicuro!» mi promette.

«È ovvio. Mi stai ricattando, è il minimo che tu tenga la bocca chiusa.» le ricordo.

Lei si allontana da me di un passo, indietreggiando con un saltello, ma non perde il suo sorriso. E continua a guardarmi con quei suoi occhi banali e splendenti.

«Allora ci vediamo dopo, Justin!» mi saluta, per poi voltarsi e correre via.

«Quella sporca umana non ha alcun rispetto.» sbuffo.

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