Capitolo XXII

Siamo tornati da una settimana dalla gita al lago Frolten e ancora non sono riuscita a discutere con Adam.

Durante quell'ultimo giorno al lago, dopo il lavoro per la prova di coraggio, le coppie sono state estratte a sorte.

Sono finita in coppia con uno sconosciuto di terza che ha avuto talmente tanta paura da scappare a metà percorso piantandomi sola.

Dopo una figura del genere ammetto che non ho più temuto nulla e sono andata spedita.

Il falò finale fatto poco prima della partenza è stato magnifico peccato che Adam fosse magicamente sparito.

Non ho potuto cercarlo perché Pierre mi è stato addosso quasi tutto il tempo.

Mai avrei creduto di trovare Pierre irritante.

Anche se, povero, era in buona fede.

Poi anche dopo il ritorno è stato comunque impossibile parlare a quattr'occhi con Adam benché più di una volta gli avessi detto che volevo discutere da soli.

In più dopo che Eli si è proclamata giustiziera dei soprusi ho dovuto trovare un modo per farla desistere.

Non credo che riproveranno a farmi qualcosa del genere perciò penso che tutti possiamo stare tranquilli.

E ora eccoci qui.

Pieni come non mai con i preparativi per la festa d'autunno.

Ogni anno si organizza un ballo e un ricevimento in grande.

Anche se ci sono molti studenti c'è comunque talmente tanto da fare che ho appena il tempo di respirare.

Tanto più che spesso devo pure aiutare il consiglio.

Penso sarei già scoppiata se avessi avuto tutto il loro lavoro.

È irritante stare così spesso nella stessa stanza con Adam, ma non potergli parlare.

La festa si terrà tra sole due settimane e abbiamo ancora da fare una vagonate di addobbi, occuparci del catering per il cibo, musica, intrattenimento e evento della serata.

Verranno anche eletti un re e una regina del ballo, anche se i risultati sono già piuttosto scontati.

In più c'è un'altra condizione al ballo che mi lascia leggermente irritata.

Bisogna andare in coppia.

Lu, che odia queste cose tanto quanto Josy, ha chiesto proprio a lei di accompagnarlo.

Facendo così ha creato una marea di cuori infrati.

Molte altre si aspettavano di vedere Adam chiederlo ad Eli, ma sono rimasta stupita pure io a scoprire che mia sorella andrà con Lor.

Grace gira attorno ad Adam da tutta la settimana sperando che lui la inviti mentre io cerco di evitare Pierre.

Ho intuito che mi vuole invitare e io odio feste come queste perciò sarei una pessima scelta.

Forse dovrei dirglielo chiaramente.

Rischio che creda che ce l'ho con lui.

- Cecy ci sei? -

Alzando la testa di scatto trovo gli occhioni di giada di Josy fissarmi.

- Eh? Dicevi? -

Ora è uno dei miei pochi momenti di libertà.

La pausa pranzo.

Sono sola sul terrazzo del tetto con Josy.

- Ti ho chiesto con chi andrai al ballo! Adam o Pierre? -

- Ohi! Lo sai che odio le feste! Chi ti dice che andrò proprio al ballo! -

- Certo che lo so, ma dopo l'incidente nel bosco ti sei avvicinata molto ad Eli! Sono certa che sarebbe contenta d'averti accanto! -

Dopo l'atto di bullismo erano tutti così preoccupati che ho vietato di chiamarlo così sostituendolo con incidente.

- Interessante! Usi i sensi di colpa per convincermi! -

- Funziona? - sorride allegra.

- Sì.. stronza! -

- Allora? -

- Allora cosa? -

- Chi? Chiiii??? -

- Adam non mi chiederà di andare con lui! -

- Ooooh! Quindi in pratica stai dicendo che vorresti andare con lui! -

Avvampo - Come.. come puoi girarla così?! La mia frase era solo una constatazione! -

- Mm.. eppure ora sei rossa come un peperone! Ti costa così tanto ammettere che ti piace Adam? -

Mugugnando affondo la testa nelle ginocchia.

Ormai lo so.

Mi è impossibile negarlo ancora.

Ma se solo provassi a dire o pensare quelle parole sento che sarebbe come la goccia che fa traboccare il vaso.

E ho davvero paura di non riuscire a riassorbire tutta l'acqua che dispenderò.

Mi chiedo però come sia successo.

No.. quando semmai.

Più ci penso più credo di esserlo sempre stata.

Forse nel profondo sono una masochista?

Ah!

Devo parlare con Adam!!

- Lo penso anche io! Se serve bloccalo all'angolo, per una volta invertire le parte potrebbe essere interessante! - mi fa l'occhiolino Josy.

- Oddio.. ho pensato ad alta voce, vero? -

- Sì! -

- Solo che devo parlare con Adam, vero?! -

- Uh! A che altro pensavi?! - scatta curiosa.

Vengo salvata dal suono della campanella.

Quel pomeriggio rifletto su come poter parlare con Adam da soli e come una manna dal cielo scopro che lui e Lor dormiranno a casa nostra.

Peccato però che passino tutto il tempo prendendosi avanti col lavoro.

Anche dopo cena subito a lavorare e l'unica cosa che riesco a dire al biondo è un misero saluto.

Depressa mi trovo a guardare il soffitto della mia camera.

Non ho sonno.

Alle due di notte circa sento dei passi fuori dalla porta e scatto come una molla.

Spiando fuori vedo Adam avviarsi verso la cucina.

Con passo felpato lo seguo.

Stavolta non mi scappa.

Dopo un piccolo discorso con una guardia entra in cucina e inizia a prepararsi un caffè sbadigliando.

- Un caffè?! Sei fuori? Hai intenzione di lavorare tutta la notte? -

Stavolta è lui a sussultare rovesciando un po' della polvere di caffè.

- Cecy.. che colpo! -

- Da che pulpito viene la predica! Davvero vuoi bere un caffè? - proseguo.

Sono più agitata di quel che sembro.

Solo che cerco di non darlo a vedere.

Non so se ci sto riuscendo.

Per il momento sono anche irritata.

Mi parla continuando a darmi le spalle.

- Mm.. c'è ancora un sacco da fare! -

- Non fa bene perdere il sonno! Lu e Lor? -

- Sono crollati un'ora fa! -

- Perché non li segui a ruota? -

- Ti ho già detto.. -

Mi affianco a lui levandogli di mano il caffè.

- Un latte caldo altro che caffè! -

- Uff! Sei così testarda quando ti ci metti! -

- Che ne dici di una cioccolata calda con i marshmallow? -

- Vuoi farmi ingrassare, scricciolo? -

- Sei tutto pelle e ossa! Rischi di spezzarti un osso la prossima volta che tiri un pugno! - lo prendo in giro.

Adam si volta di scatto e afferrandomi per la vita mi alza come fossi fatta di piume.

- Tutto pelle e.. è la mia maglia quella che indossi? - mi osserva divertito.

Avvampo sentendomi tanto imbarazzata quanto nella merda.

Che scusa uso?!

Idiota che non sono altro!!

Prima ero così depressa che l'ho indossata.

Non è stato lo stesso di quando me l'ha prestata perché l'ho precedentemente lavata per restituirgliela.

Eppure era comunque rassicurante.

Poi quando ho seguito Adam non ci ho nemmeno pensato.

Me n'ero anche dimenticata!

- A-Adam.. m-mettimi giù.. -

- È la mia maglia? - ripete allargando il sorriso.

- Avevo finito i pigiami!! -

Sì, come no!

Balla più balla non potevo trovare dato che avrò quasi venti pigiami diversi.

Alcuni probabilmente non li ho nemmeno mai usati.

Adam infatti non mi crede e inizia a ridacchiare.

Sollevandomi ancora un poco mi fa sedere sul bancone della cucina.

Sento che sto per essere messa all'angolo.
Divaricandomi le gambe le fa aggrappare ai suoi fianchi.

Le sue mani ai lati delle mie e il viso ad un palmo dal mio.

Adesso si che mi sta guardando.

Forse preferivo che mi desse le spalle.

- Finito i pigiami, eh? -

- S-Si! Non si può? -

- Oh, per carità! Di certo non può essere che tu abbia voluto mettere qualcosa di mio per sentirmi più vicino! Scommetto che sei stata a sniffare la T-shirt come una maniaca ogni notte! -

- N-Non è vero!! Anche perché l'ho lavata, quindi non ha più il tuo profumo!! - scatto.

Cazzo..

Ho detto troppo..

Il suo sorriso raggiante e beffardo allo stesso tempo mi fa venir voglia di prenderlo a schiaffi.

- Il mio profumo, uhm? -

- A-Adam..!! - lo chiamo quando avanza ulteriormente per diminuire la distanza dei nostri volti.

- Mm..? -

- D-Dobbiamo parlare! -

Abbracciandomi la vita m'avvicina facendo combaciare i nostri petti.

Sbilanciata a causa della posizione sono costretta a reggermi a lui.

- E di cosa? - sussurra suadente.

- Di cosa.. secondo.. te? -

Perfetto la lucidità sta già andando a farsi benedire.

Aveva ragione Josy.

Dovevo parlargli tenendolo a distanza.

- Non lo so! Per questo ti ho chiesto! -

- Adam.. dai.. sono seria! È tutta la settimana che tento di parlarti! - chiudo gli occhi perché ho davvero bisogno di recuperare la ragione.
- Sono qui, di cosa vuoi parlare? - la voce è meno lasciva.

Più accondiscendente e pronta davvero a parlare.

Piano apro gli occhi e lo trovo che mi fissa divertito.

Ok, lo sguardo divertito credo di poterlo gestire anche se è ancora troppo vicino.

- Io cosa sono per te? - sputo tutto d'un fiato.

Se non lo chiedo ora non lo farò mai.

- Cosa pensi di essere per me? -

- Non puoi rigirarmi la domanda!! -

Sospira.

Come se fossi io a non capire.

L'istante dopo le sue labbra sono sulle mie.

Cerco di spingerlo via, voglio parlare.

Lui però mi tiene ben salda.

La sua lingua inizia ad esplorare la mia bocca fino a quando non comincio a cedere sotto quel bacio in cui ormai mi sono persa.

Allenta a poco a poco la presa, ma ormai sono davvero soggiogata da questo momento.

Sciolti solo per prendere fiato - A..Adam.. ascolt.. -

Nuovo bacio.

Ancora più passionale sempre che sia possibile.

Sono a corto di fiato ed energie.

Non ci sono abituata.

È tutto così nuovo.

Lui invece sembra così abile.

Non riesco davvero a credere che il bacio che mi ha rubato fosse pure il suo primo.

- Secondo te.. -

Mi bacia.

- ..cosa sei.. -

Altro bacio.

- ..per me..? -

Sì allontana di poco guardandomi dritto negli occhi.

Così seri.

Così sinceri.

Lucidi probabilmente quanto i miei.

Gote arrossate e labbra leggermente gonfie.

È una visione così sexy al quale è difficile resistere.

Sono tentata di baciarlo a mia volta invece di rispondere.

- Faresti.. tutto questo.. con un'altra? -

Mi da un bacio a stampo - No.. -

- Davvero..? -

- Davvero.. -

- Ti sei pentito.. di aver rubato il mio primo bacio? -

- Solo di averlo rubato.. -

- Elise.. mi ha detto che era.. anche il tuo primo bacio.. è vero? -

Sciocca la lingua infastidito - Elise.. non pensavo fosse una pettegola spifferona! -

- Quindi è vero?! - lo fisso sconvolta.

- È un male forse?! - arrossisce parlando secco.

- No, ovvio che no.. -

- Bene.. -

Sono il suo primo bacio.

- Tu.. dici che sono tua.. ma metterla così.. non potrei dire io a mia volta.. che tu sei mio? -

- Fallo! -

Mi bacia di nuovo.

- Basta con le domande ora! - cerca di baciarmi nuovamente, ma lo fermo coprendo le labbra con la mano.

- L'ul-ultima! -

- Shentiamo.. - sbiascica attraverso le mie dita.

- Io.. ti piaccio..?! -

Levando la mia mano sorride davvero molto divertito avvicinando i nostri visi.

- Incredibile che tu te lo chieda ancora! -

- A-Adam! Rispondi! Ti piaccio? -

- Ovvio che si, idiota! - e senza aggiungere altro torna sulle mie labbra mordendole, succhiandole prima di divorare la mia bocca per intero.

Non so quanto rimaniamo intrecciati a baciarci, ma finito siamo davvero a corto di fiato.

- Questo è meglio della cioccolata coi marshmallow! - sorride facendo combaciare le nostre fronti.

Non pensavo potesse essere così.

È tutto così.. wow..

Io e Adam?

Chi l'avrebbe mai detto?

Eppure mi sembra così naturale.

Così giusto.

Come se fin dall'inizio fosse questo ciò che doveva essere.

Facendomi scendere delicatamente mi sistema i capelli che lui stesso ha scompigliato.

- Penso che andrò davvero a dormire! Ora che ho ancora un po' di lucidità! -

Oh..

Quindi non sono l'unica che perde la ragione.

Ammetto che la cosa mi fa stare meglio.

- Quindi non la vuoi la cioccolata? - guardo il pavimento.

È troppo imbarazzante guardarlo dopo tutto questo.

Anche se per la prima volta è andata nel modo in cui doveva andare.

- Nah.. è già tardi! Dovresti andare anche tu, hai gli occhi arrossati dal sonno! - mi accarezza lo zigomo.

Arrivati, mano nella mano, di fronte alla mia camera sono riluttante a lasciarlo.

- Ehi scricciolo! Mi molli la mano? Altrimenti basta dirlo e dormo volentieri con te! - il suo sorriso malizioso nasconde molto più di una semplice dormita.

Cose che il mio cuore ora come ora non potrebbe reggere.

Mollo di scatto la mano.

- Che velocità! Così mi ferisci! -

- A-Adam.. -

- Va a dormire Cecy! È tardi! - mi accarezza la testa.

- Adam.. la maglia.. la rilavo e te la restit.. -

- Tienila pure! Ne ho molte! Una in meno non fa differenza, ma.. vedi di farla diventare il tuo pigiama preferito! -

Nascondendo il viso nel colletto largo arrossisco.

Il biondo si avvicina con le labbra alle mie orecchie - Mi raccomando, ogni volta che la usi pensa alle mie braccia che ti stringono! Alle mie labbra sulla tua pelle e a noi intrecciati! - sussurra suadente.

Caldo.

Cazzo, ho un caldo bestiale!

È come se il mio sangue stesse bollendo.

- C-Così non riuscirei a dormire!! -

- Mi preoccuperei del contrario! - ridacchia.

- Adam.. sei davvero dispettoso.. - borbotto.

Dandomi un ultimo bacio - Mica credevi che avrei smesso di prenderti in giro solo per la dichiarazione, vero?! Sei troppo interessante perché possa smettere! Ora va a dormire, buonanotte! -

Buttata sul letto non riesco a levare uno stupido sorriso sulla faccia.

Piaccio ad Adam.

Oddio..!!

Non mi pare vero!

Scatto rendendomi conto di una cosa molto importante.

Noi stiamo insieme ora?

Giusto?

O no?

Si, vero?!

Affondando la testa nel cuscino sospiro.

Va beh.. glielo chiederò domani.

E ancora sorridendo mi addormento beata.

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