Capitolo XX

Sono dannatamente furbe.

Per scappare hanno spento la luce così che non potessi seguirne il fascio.

In più dicendomi che era in pericolo Lu non ho prestato attenzione alla strada per l'agitazione.

Sono una deficiente.

Ora che diavolo faccio?!

Se mi muovo rischio di ficcarmi ancor di più nei meandri del bosco.

Se sto ferma.. impazzirò.

Ho freddo..

Ero vestita piuttosto leggera visto che all'appuntamento con Pierre non faceva così freddo.

Però è pur sempre autunno.

In un bosco e pure di notte.

Che io poi sia completamente bagnata rende il tutto davvero gelido.

Che dovrei fare?

Il cellulare!

La mia speranza subito evapora quando noto la scritta "assenza di segnale".

Fanculo.

Perché non ho ragionato prima di seguirle?

Luise non sarebbe mai entrato in un bosco da solo.

Non a quest'ora almeno.

Era così ovvio che fosse una menzogna.

Eppure ero accecata dalla paura per mio fratello.

Poi.. che discorsi del cavolo.

Parlavano come un gruppo mafioso.

Io non posso stare con loro perché non sono degna?!

Idiozie!

Nemmeno se morissi di ipotermia qui accetterei la loro richiesta.

Devo reagire.

Cecily.. lo so che hai paura, ma rimaner ferma non è..

Un rumore di qualcosa tra le foglie mi fa interrompere il mio incoraggiamento mentale.

Che cazzo era?

Un cinghiale?

Un lupo?

Un orso?

Oddio.. oddio..

Sono morta!

Accucciandomi a terra inizio a tremare e stavolta non per il freddo.

Un attimo dopo il rumore si fa più forte e ritmato.

Tap.. tap.. tap..

Come dei saltelli.

Aprendo pianissimo gli occhi cerco di individuare la fonte del suono.

Una massa scura poco distante sta saltando.

Facendo luce col cellulare acceco un povero coniglietto che terrorizzato scappa via.

Io però tiro un enorme sospiro di sollievo.

Col cellulare ancora con la pila ci arrivo.

Cacchio! Ho una pila!!

Nemmeno il tempo di dirlo che questa inizia a lampeggiare.

- No.. cazzo no.. non ora maledetto! -

Troppo tardi.

Il telefono mi muore scarico tra le mani.

Dopo che ieri sono andata a dormire ero così confusa e in crisi che non ho pensato di caricarlo.

E oggi occupata con la caccia al tesoro non c'ho nemmeno fatto caso.

Maledetti smartphone dalla batteria così fottutamente troppo scaricabile!

Un altro rumore mi fa gelare il sangue.

Stavolta non posso nemmeno vedere che diavolo sia.

Un rumore rapido e leggero.

Oh Dio grazie.. non può essere né un lupo né un orso.

Direi.. uno scoiattolo?

Ma anche se per ora me la sono cavata non vuol dire che bestie peggiori non possano arrivare.

Cerco di alzarmi.

Devo fare qualcosa.

Purtroppo le gambe non collaborano.

Merda!

Un attacco di panico!

Ora!

Il petto inizia ad alzarsi e abbassarsi a scatti e subito dopo arriva il pianto.

Ho freddo.

Davvero molto.

Ho paura.

Tantissima.

Non riesco a muovermi.

E sto piangendo come una fontana.

Per favore..

Che qualcuno venga a salvarmi.

Ho sempre odiato l'idea della Principessa che ha bisogno di essere tratta in salvo, ma ora come ora non potrebbe fregarmene di meno del mio orgoglio.

Voglio solo uscire da questo bosco.

È come quando ero piccola e mi ci sono persa.

Stavolta però è quasi peggio.

Dopotutto sono stata portata di proposito qui.

Mentre ancora singhiozzo mi pare di sentire una voce che mi chiama.

Mi zittisco un attimo e lo sento forte e chiaro.

- CECILY???? -

- A-Adam?! - alzo la testa dalle ginocchia.

Una luce mi colpisce gli occhi prima di individuarlo.

Con le gambe che ancora tremano mi alzo facendo un passo avanti.

L'attimo dopo le braccia di Adam m'investono e piena di sollievo ricomincio a piangere come una fontana stringendolo a mia volta.

- Oddio.. grazie Dio.. grazie al cielo stai bene.. - mi stringe più forte.

- Adam, Adam.. Adam!! - singhiozzo il suo nome col volto affondato nel suo petto.

Mi hanno trovata.

Sono stata davvero salvata.

Adam mi ha trovata.

Dopo qualche minuto realizzo che sono completamente bagnata.

Cerco di sgattaiolare via dalla stretta di Adam.

- Adam.. lasciami.. sono bagnata! - ribatto con voce un po' impastata.

Lui però non si muove di un millimetro.

Affonda il viso nell'incavo del mio collo.

- Chi se.. ne frega.. se sei bagnata? -

La sua voce sta.. tremando?!

- Adam.. la febbre.. ti salirà di nuovo.. -

- Al diavolo la febbre.. -

Inizia a fare dei profondi respiri come cercando di calmarsi.

Ora mi sembra che sia agitato più lui di me.

- Perché sei qui Adam..? -

- Dove dovrei essere? -

- Intendevo.. come facevi a sapere che ero qui..? -

- Non sapevo il punto preciso.. ho visto però quelle tre portarti nel bosco.. tu hai il terrore dei boschi bui.. -

- Già.. -

Inspiro profondamente il suo profumo.

È rassicurante.

È familiare.

È caldo.

Improvvisamente però rabbrividisco quando scioglie l'abbraccio.

Fa per levarsi la giacca, ma lo fermo.

- No, la febbre..! -

- Ti ho detto.. -

- Forse a te non importa, ma a me si! Non voglio che ti salga la febbre!! - sbotto.

- E a me importa di te! - ringhia contrario.

Lo guardo crucciata.

Nessuno dei due vuole mollare.

Quando parte un nuovo brivido, causato da una folata di vento, Adam sbuffa.

- Bene, allora facciamo così! -

Con una mano sulla schiena e una sotto le gambe mi solleva di peso.

- Adam.. non intendevo.. questo.. -

- Zitta, o così o la mia giacca! -

Mordendomi un labbro cedo.

- Aggrappati al mio collo! -

E cingendogli le braccia al collo inizia a camminare.

Una decina di minuti dopo siamo fuori dal bosco.

- Adam.. ora puoi anche mettermi giù! -

- No! -

- A-Adam! -

- Ho detto no! -

E continuando in silenzio mi porta dentro alla locanda.

- Cielo! Che è successo? - scatta la receptionist.

- Ha preso una leggera storta! La porto in camera! -

- Oh.. ok.. - risponde confusa dalla sua serietà.

- Adam.. io non ho preso nessuna storta.. - sussurro quando ricomincia a camminare.

- Dove stiamo andando?! - scatto quando invece di percorrere il corridoio che porta alla mia stanza, imbocca le scale.

- Alla mia camera! -

- Che?!?! - mi salta il cuore in gola.

- È perfetto! Presa la febbre mi hanno trasferito in una camera singola per evitare di contagiare i miei compagni! Li potrai cambiarti, non puoi tornare in queste condizioni alla tua stanza! Ti farebbero troppe domande e se non sbaglio non sei solo con le tue amiche! -

Il suo ragionamento non fa una piega, ma..

In una camera da letto sola con Adam?!

E dovrei anche cambiarmi?!

Con che vestiti poi?!

Entrati nella sua stanza mi posa delicatamente a terra ed inizia a cercare qualcosa in una sacca.

- Tieni! - mi butta in mano una sua maglia bianca e dei pantaloncini corti.

- Va a farti una doccia, dovrebbe esserci pure un asciugacapelli per dopo! - inizia a spingermi verso il bagno.

- Adam.. io.. -

- Cecily sono piuttosto incazzato quindi te lo chiederò solo un ultima volta.. per favore va a farti un bagno e cambiati! Rischi di beccarti tu l'influenza se non ti muovi! -

- Adam non mi sono persa di proposito! Mi avevano detto di aver sentito Lu urlare! -

Sento montare nuovamente le lacrime.

Non starà davvero pensando che io l'abbia fatto di proposito.

Lui mi fissa serissimo.

- Ho forse detto di essere incazzato con te? No! Solo non ho voglia di discutere, va a farti una doccia calda! -

E con un ultimo leggero spintone mi fa entrare in bagno.

Leggermente incerta sul da farsi mi guardo attorno, ma dopo uno starnuto mi decido.

Ho davvero bisogno di un bagno.

Sotto il getto d'acqua caldo mi sento rinvigorire.

- Dove saranno il bagno doccia e lo shampoo? - chiedo tra me e me.

Appena apro il bagno doccia arrossisco di botto riconoscendo il profumo di Adam.

Ah!!!

Sembro una maniaca!!

Cercando di togliere dalla testa immagini più che indescrivibili faccio una super rapida doccia.

Avvolta in uno degli enormi asciugamani della locanda levo con una mano la condensa sullo specchio.

In quel momento lo vedo..

- Che diavolo?! -

La mia mano scatta sulla superficie riflettente nel punto dove sta il mio seno.

Nella parte superiore, dove solitamente c'è il limite della coppa del reggiseno, ho una macchia scura.

La mano passa dallo specchio alla pelle.

Oddio..

È davvero ciò che credo?!

È.. un succhiotto?!

Come diavolo.. Adam!!

Ieri!

È l'unica spiegazione!

Stamattina devo averlo ignorato per il sonno, ma ora sono decisamente sveglia.

Cielo.. lo sapevo che non era una buona idea stare in una stanza sola con lui.

Ormai però il danno è fatto.

Chiudendo gli occhi faccio un grande respiro.

L'immagine di Adam in panico per me torna a far capolino e la rabbia per il succhiotto evapora.

Rimane solo una leggera irritazione.

Asciugati i capelli passo a controllare i vestiti.

- Uhm.. - mugugno fissando la maglia di Adam.

È troppo..

Non posso indossare i suoi vestiti, ma controllando i miei scopro che a salvarsi sono solo gli slip.

Il resto è tutto fradicio.

Sospirando faccio ciò che va fatto.

Il risultato finale è da classica fantasia maschile.

La T-shirt è così lunga che copre i pantaloni e sembra che io non porti nulla sotto.

Chi ha il coraggio di uscire dal bagno in queste condizioni?!

Rischio uno stupro!!

- Cecy hai finito? - sussulto quando bussa.

- S-Si.. -

Titubante esco dalla stanza.

Adam si è seduto sul letto e con i gomiti puntellati sulle gambe regge il mento con le nocche.

Mi lancia appena un'occhiata e forse la cosa mi sciocca più se mi fosse davvero saltato addosso.

Credo di star davvero ad impazzire.

- Raccontami cosa è successo! - esordisce dal nulla.

La sua posa rigida e seria mi fa capire che è ancora incazzato nero.

Forse addirittura più di prima.

Esposto tutto fin dal principio aspetto un suo commento.

- Capisco.. - risponde gelido.

Nel suo sguardo c'è una rabbia che credo non avergli mai visto prima.

- Adam.. -

- Credo sia meglio che tu torni alla tua stanza! Di alle tue compagne che ti sei bagnata e ti ho prestato un cambio o ciò che vuoi! -

Mi sta mandando via?

Forse è stanco..

Dopotutto pur essendo ancora convalescente mi ha cercata come un pazzo.

Fino ad oggi credo di non aver mai realizzato a pieno la cosa.

Sono importante per lui.

- Sì.. semmai dirò la verità a Josy e le altre! Ma quelle della 1 B non.. non c'è feeling! -

- Bene.. -

- Adam? -

- Mm..? -

- Grazie.. -

Alza lo sguardo confuso.

- Di cosa? -

- Di avermi cercata, di esserti preoccupato e di avermi trovata! -

Finalmente gli vedo aleggiare un sorriso prima che si alzi raggiungendomi.

Delicatamente una sua mano si posa sulla mia guancia.

- Sei uno scricciolo! Hai bisogno di qualcuno che ti protegga! -

La domanda di sfugge diretta - Sei tu quel qualcuno? -

Si china e sorprendendomi bacia la mia fronte esattamente dove sta la cicatrice - Io ti proteggerò sempre! -

- Ora va a dormire, ne hai bisogno! Hai ancora gli occhi tutti rossi! - mi sfrega gli zigomi.

È così dolce.

Così premuroso..

Dove diavolo è Adam?!?!

Un alieno ha preso le sue sembianze, ma ha toppato alla grande il carattere!

È l'unica spiegazione!

- Cecily? Ci sei? - mi fissa con un sopracciglio alzato.

- Ah? Ehm.. si! Vado! -

- Buonanotte scricciolo! -

- Buonanotte Adam! -

Wow..

Che robe.

Forse non è stato totalmente un male l'atto di bullismo di quelle ragazze.

Come si dice?

Tutto il male non vien per nuocere.

Davanti alla porta della mia stanza mi preparo psicologicamente.

Si inizia con le spiegazioni!

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