Capitolo XVI

Cerco di rimanere lucida.

- Adam.. non ho tempo per i tuoi giochi! -

- Quante volte devo dirtelo che non sto giocando? - mi sibila all'orecchio.

Il calore del suo corpo si fa sempre più intenso.

Impossibile far finta che non mi sia addosso.

In più dirmi che non sta giocando mi manda ulteriormente in tilt.

- Adam.. ho da fare.. -

- Cosa? -

- Io.. non sono affari tuoi! -

Dannazione!

Mi sembra che il mondo stia girando.

Ho il cuore che martella come un pazzo e il respiro affannato.

Il poco contatto pelle contro pelle è il colpo di grazia.

La mia schiena percepisce la sua temperatura come le Adam scottasse.

- Perché no? Mi sembra di averti già detto che sei mia! -

- Io non sono tua! -

- Ah, si? - abbassa il tono di voce.

- Sì.. -

Maledizione!

Sembrava più un gemito che una risposta che doveva essere irremovibile.

Perché mi sento così?

Adam mi sta solo abbracciando!

Se Pierre facesse lo stesso come reagirebbe il mio corpo?

Oddio..

Forse è questo che intendeva Josy con attrazione?

Eppure io sto cercando di respingerlo, benché il mio corpo non collabori.

Mentre sto cercando di analizzare tutto questo intreccio incasinato di emozioni faccio scattare una mano alla bocca per impedirmi di urlare.

Adam mi sta baciando il collo.

Baci piccoli, leggeri e soffici.

- A..Adam.. -

- Sì, Cecy? - si ferma per un attimo.

Riprende troppo presto l'attacco al mio collo.

- Sme.. smettila.. -

Oh, grande Cecily!

Sei riuscita a fare una voce tipo "si scrive smettila, ma si legge continua!"

Infatti il biondo prosegue tranquillo.

Non sono normale.

La sua presa non è così stretta.

Basterebbe un minimo di forza e potrei andarmene eppure..

È come se non avessi l'energia necessaria nemmeno per alzare una piuma.

Pierre mi starà aspettando.

Devo andare..

- Adam, devo andare! - ripeto schiarendo leggermente la voce.

- Dove? - sussurra sfiorando la mia mascella con le labbra.

- Adam, sul serio! Mi sta aspettando! -

Finalmente si ferma allontanandosi di poco.

- Uhm? Devi andare da Pierre? -

- Si! - riesco a dire convincente in un momento di lucidità.

- Beh, mi spiace, ma non ti lascerò andare! - afferma stringendomi a se più forte.

- Adam, dannazione! -

Ignorandomi infila una mano nelle tasche dei miei pantaloncini.

- Adam!! Che diamine fai?! - mi lamento cercando di liberarmi.

Ora si che ho ritrovato la forza, peccato che lui lo sia più di me.

Trovato ciò che cercava apre il mio cellulare.

- Come diavolo facevi a sapere la password? -

- È sempre la stessa, adori il numero sette! -

Cerco inutilmente di riprendere il mio telefono mentre va nei messaggi e seleziona la conversazione con Pierre.

Allontana il cellulare per tenerlo lontano dalle mie mani e dopo aver scritto chissà cosa lo rimette in tasca.

- Ecco qui! Ora non devi più andarci! - comunica soddisfatto.

Con una spinta lo levo di dosso.

- Ma cosa ti dice il cervello?! Glielo avevo promesso! -

- Tranquilla, gli ho detto che stavi male e avevi bisogno di riposare! -

- Dannazione! La vuoi piantare?! Pierre è un bravo ragazzo e non si merita questo! -

- Pierre di qua! Pierre di là! Hai rotto e ti ho già detto che sei mia! - sibila avvicinandosi.

- E io ti ripeto che non lo sono! -

- Tu dici? - sorride malizioso chiudendomi col suo corpo.

- D-Dico! - tentenno.

Troppo incerta..

- Eppure non sei ancora scappata! Lo sai anche tu che non sei imprigionata qui! -

- Ti ricordo che sono bloccata come in gabbia! -

- Ti sarebbe bastato poco per liberarti ed andartene eppure sei ancora qui! -

Infastidita cerco di spingerlo via, ma si poggia di peso a me.

- E questo sarebbe il tuo massimo? -

- Adam.. perché fai tutto questo? - inizio a sentirmi davvero amareggiata.

Non lo capisco.

Perché tutto ciò?

- Perché mi da davvero sui nervi vedere come sorridi a Pierre! -

- Cosa?! Che c'entra con quello che stai facendo? Non ha senso! -

- Sì invece! Con me non hai mai sorriso così! - mette il broncio.

- Ma senti quello che dici?! Che senso ha baciarmi e trattarmi come se fossi la tua ragazza solo perché Pierre mi fa sorridere? Tanto più che.. come diavolo fai a comportarti così con qualcuno che non ami? Ti andrebbe bene chiunque? -

- Stai dicendo tutto tu come se capissi ogni cosa! Invece non comprendi nulla! -

- Perché non mi spieghi allora? -

- Non pentirti dopo, l'hai chiesto tu! -

Mi afferra per un fianco con una mano, mentre l'altra mi tira leggermente i capelli per far piegare il collo.

- A-Adam..!! -

In momenti come questi non dovrebbe gelarsi il sangue?

Perché a me sembra bollire?

È di temperatura più bassa solo del corpo del biondo.

Adam inizia a giocare col mio collo.

Soffici baci, la lingua che sfiora la mia pelle come fosse un cibo prelibato e leggeri morsi che mi provocano scosse da brivido.

Passa tutta la superficie scoperta del mio collo e quando passa alla parte superiore del petto non riesco a trattenere un ansito.

Troppo sorpresa da quel suono che nemmeno sembra uscire da me riprendo la lucidità necessaria per analizzare la situazione.

Le mie dita sono scattate da sole e senza che me ne accorgessi tra i suoi capelli.

Le nostre gambe sono intrecciate e ho le dita dei piedi che si arricciano per tutte queste sensazioni.

È tutto sbagliato!

Per quanto eccitante e coinvolgente non è corretto.

Io non voglio essere un giocattolo e nemmeno la ragazza su cui sfogare certe tensioni.

Non voglio fare certe cose con qualcuno che non mi ama.

Con tutta la forza che riesco a trovare lo spingo via e corro fino alla mia stanza.

Quando entro le ragazze mi guardano confuse, ma non potrebbe fregarmene di meno.

Mi butto sotto le coperte con l'accortezza di levare solo le scarpe.

Chiusa fino alla testa cerco di riprendere il controllo di me.

Dannazione!

È successo di nuovo!

Sembra che ormai ogni volta che sto sola con Adam debba andare con me bloccata da lui che mi fa ciò che vuole, io che non mi oppongo e quasi lo apprezzo, per poi finire con la mia fuga.

- Cecy tutto bene? - sento Josy sedersi sul letto.

- Scusate, ho un mal di testa pazzesco! Io.. mi metto già a dormire! - mugugno da sotto il mio rifugio.

Josy accarezza le coperte a livello della mia testa prima di alzarsi - Ok, buonanotte! -

- Anche a voi.. -

"Perché mi da davvero sui nervi vedere come sorridi a Pierre!"

Che voleva dire?

È forse.. no.

Non può essere geloso.

Però davvero potrebbe fare tutte quelle cose anche ad un'altra?

Sono io che sono troppo poco importante o lui che considera tutte le donne uguali?

Ho pure dato buca a Pierre per colpa sua.

Chissà quanto c'è rimasto male.

Non è giusto.

Ancor meno giusto è che io mi sia così persa nel suo tocco.

Fanculo!

Ha ragione..

Se avessi voluto avrei potuto andarmene, ma il mio corpo lavorava contro di me.

Perché?

Anche se ci sta attrazione fisica non dovrei essere così fuori di me.

Voglio la mia lucidità.

Non mi piace perdere il senno in questa maniera.

Mi sento sporca.

Come se fossi una facile.

Il trillo dell'arrivo di un messaggio mi fa sussultare.

Inizialmente volevo ignorarlo, ma in fine guardo il cellulare.

È di Pierre.

"Mi spiace molto, spero ti passi in fretta! Riposati, possiamo guardare anche un'altra volta quel tramonto! Dopotutto il sole non scappa mica! Buonanotte!"

Con i sensi di colpa a mille metto via il telefono.

Non ho il coraggio di rispondere alle sue premure sapendo che è tutta una balla la storia che sto male.

Però domani comunque dovrò mentire..

Mica posso dire che sono stata rapita da Adam.

Anche perché tanto rapimento non può definirsi visto che avrei potuto andarmene subito.

Se mi piace Pierre perché lascio Adam fare?

Non è che..

Oddio..

Forse mi piace anche Adam?

Non sono così facile da farmi soggiogare così facilmente.

Il mio cuore forse prova qualcosa per il biondo.

A questo punto inizio davvero a credere che Adam non provi nulla per mia sorella.

Altrimenti non farebbe certe cose.

Non ce la faccio più!

Sento che a breve scoppierò!

Sono ad un punto di svolta.

Cosa succederà però è un mistero.

Con la testa che davvero finisce per farmi male crollo a dormire.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top