Capitolo XLI

Oggi è mercoledì ovvero l'ultimo giorno degli esami.

Lo studio col biondo è stato estremamente utile e credo di essermela cavata piuttosto bene in tutte le materie.

In più, come speravo, Adam non ha più detto ne fatto cose strane.

Dopo la prima sera ha pure smesso di cenare da noi.

Probabilmente temeva un altro attacco da parte di mamma orsa Elise.

Quando poi ho raccontato a Josy e alle altre della situazione quasi stavano per sbranare tutte il biondo.

Dai.. dopotutto era preoccupazione ingiustificata.

È andato tutto bene, no?

Tutto perfetto.

Pure con Pierre che mi ha invitata al ballo.

Ovviamente stavolta non avevo nemmeno mezzo motivo per rifiutare.

Non vedo l'ora che sia sabato.

Per lo studio ho trascurato molto Pierre e me ne pento.

Mi sono davvero ripromessa di provarci.

Voglio innamorarmi di lui.

Basta lacrime.

Basta pensieri depressivi.

E soprattutto basta pensieri su Adam o peggio ancora batticuore a causa sua.

Avendolo accanto ogni giorno ho cercato di testare la mia volontà e devo dire di aver fatto progressi.

Ho smesso di pensare a lui come al mio ex.

Non è niente se non Adam.

Il ragazzo che conosco fin da piccola e migliore amico di mio fratello.

Niente di più niente di meno.

No, forse in più è solo colui che m'impedirà di abbassarmi tutta la media.

Ironico che proprio colui che ha causato l'abbassamento sia anche la causa della mia salita.

No.. stop!

Lui è solo Adam!

Cambiamo discorso va..

Per festeggiare la fine degli esami torno a casa tardi.

Io e le ragazze ci siamo strafogate di dolci e ora mi sento piena e felice.

Appena entro in camera mi butto sul letto a pancia in giù - Scoppio! - espiro allegra.

- Ce ne hai messo di tempo per arrivare! -

Scatto a sedermi sgranando gli occhi - A-Adam?! -

- Credo di si, l'ultima volta che ho controllato ero Adam! - mi guarda divertito dalla sua postazione sul mio divanetto.

- Che ci fai qui? -

- Come sono andati gli esami? -

- Sei qui per questo? Potevi mandarmi un messaggio.. o chiedermelo domani a scuola! - lo fisso sconcertata.

Cavolo.

Non mi ero abituata a lui?

- Volevo chiedertelo oggi.. da solo con te.. -

Quella specificazione mi preoccupa.

- Devi.. dirmi altro? -

Si alza finendo per sedersi a bordo del letto.

No.. stai invadendo lo spazio sicuro!

- Si.. - sussurra.

- Di.. Dimmi.. - deglutisco il nulla.

Ho la gola secca.

Non va bene.

Mi sta guardando troppo intensamente.

- Avevo bisogno di vederti.. -

- Perché..? -

- Volevo vederti.. -

- Non è una risposta.. -

Avanza avvicinandosi.

Indietreggio.

- Mi ero abituato a vederti ogni giorno.. avevo davvero bisogno di vederti.. - continua a parlare a tono basso come fosse un segreto solo nostro.

- Dovresti dire certe cose solo alla ragazza che ami.. -

- Lo faccio, ma lei non mi crede.. e mi rimprovera.. -

Serro gli occhi per non guardarlo.

L'idea che dica certe cose a Grace è come un coltello che gira lento nella ferita che fingevo non esserci.

- Non sono la tua ruota di scorta.. non puoi venire da me ogni volta che Grace non ti da corda.. -

- Chi ha parlato di quella strega? -

- Non devi chiamare la tua fidanzata "strega"! - apro gli occhi e mi ritrovo a fare un urletto sorpreso.

Adam è vicinissimo.

- All..Allontanati.. -

- Non voglio.. ho sopportato tutta la settimana di stare ad una distanza di sicurezza! Tutto perché volevo davvero che gli esami ti andassero bene.. però.. ora sono al limite.. -

Cerco di spostarmi indietro, ma ahimè il letto è finito e per poco non cado.

A fermarmi è Adam che mi stringe a se con un braccio attorno ai fianchi.

- No.. no.. - sussurro sentendo la mia mente perdere lucidità.

- Non ne posso più Cecily.. - sospira poggiando la testa sulla mia spalla.

Rimango stranita - Non ne puoi più di cosa? -

- Di tutto questo.. -

- Allora lasciami! - sibilo cercando di liberarmi.

- Non questo "questo''.. -

- Non capisco, ma.. mollami! -

- Non ci penso nemmeno! -

- Adam.. non puoi fare così! - ringhio frustrata.

È davvero uno schifo il mio corpo.

È dannatamente traditore.

Non vuole ribellarsi a pieno da questa situazione.

Trova questo abbraccio troppo dolce e familiare.

Quasi lo desiderava.

No.. io mi ero promessa di impegnarmi ad amare Pierre!

Non posso cedere per un semplice abbraccio!

- Ti prego.. lasciati abbracciare.. - sussurra stringendomi ulteriormente.

- Adam! Sei ridicolo! - mi dimeno.

- Vai ad abbracciare la tua fidanzata! Io non sono un peluche da strapazzare quando vuoi! - faccio leva con le mani sulle sue spalle e riesco ad allontanarlo di poco.

Quel che basta per avere i nostri visi uno di fronte all'altro.

Il suo sguardo è così.. triste.

- Io non voglio abbracciare Grace.. - la sua voce è così.. disperata.

Rimango sconvolta e la resistenza che ero riuscita a fare crolla.

Lui però non torna a stringermi.

Mi sta ancora guardando.

- Adam.. -

- Mm..? - chiude gli occhi come ad assaporare la mia voce che lo nomina.

È così strano.

- Tu.. ami Grace? - le parole mi escono a fatica.

Davvero voglio una risposta?

E se non fosse quella che voglio?

Adam sbarra gli occhi guardandomi allucinato.

Indietreggiando scende dal letto - Io.. devo andare! - si guarda intorno agitato.

Lo fisso confusa - Adam? -

- Cecily scusa, devo davvero andare! - prende la giacca che aveva poggiato sul divano.

Voltandosi si dirige alla porta.

- Adam! - urlo straziata.

Si blocca con la mano sulla maniglia.

- Abbi il coraggio di rispondere! - ringhio.

- Io devo andare! - e prima che possa fermarlo corre fuori.

Rimango a fissare la porta come una cretina.

Che cazzo gli è preso?

Guardandomi le mani le trovo a tremare.

Non so però se di rabbia o frustrazione.

Per non assistere a quella vista stringo le coperte.

Non può fare così.

È deleterio per il mio cervello.

E pure per il mio cuore.

Però la colpa è pure mia che lo lascio fare.

Che diavolo vuole?

C'è qualcosa di così strano..

Più lo guardo con Grace più mi sembra che non riesca a sopportarla.

Ma allora.. perché stare con lei?

Forse questa storia di non reggerla è solo una stupida scenetta dovuta all'imbarazzo.

Dopotutto Adam non è il tipo da amoreggiare apertamente in pubblico.

Beh.. non che io sappia.

Non ha mai avuto una ragazza fissa.

Solo qualche flirt credo..

Come Marissa, in prima media, gli stava sempre intorno poi ha smesso dopo un paio di settimane.

O Catrine, seconda media, una settimana.

E molte altre di cui ho scordato pure i nomi per quanto poco sono durate.

A quanto pare io finirò tra la massa.

Chi l'avrebbe mai detto.

Loro però hanno la fortuna di non doverci convivere così spesso come me.

Luise doveva proprio diventare il suo migliore amico?!

Anche se..

Da quando si è fidanzato con Grace ha ridotto drasticamente le visite a casa nostra.

Che sia per rispetto verso di me?

Ridicolo!

Rispetto verso di me sarebbe evitare di abbracciarmi e parlarmi come se fossi io quella che ama.

"E se fossi davvero tu?!"

Agitando le mani in aria come una pazza mando via la stupida vocina nella mia testa.

È ridicola e senza solide fondamenta.

Eppure è da quando tutto questo è iniziato che continua a ripetere cose senza senso.

Come dirmi che c'è qualcosa di strano.

Che tutto questo non quadra.

Che Adam non prova nulla per la bionda.

O che è innamorato in realtà di me.

Tutte stupide autonvinzioni perché non voglio accettare a pieno ciò che è successo.

Basta!

Adam mi ha usata.

È così e basta.

Perché trovare per forza un senso a ciò?

Perché mi fidavo di lui forse?

Eh.. capita di riporre la propria fiducia nelle persone sbagliate.

È andata così, devo solo accettarlo e andare avanti per la mia strada.

Come un segno divino mi squilla il cellulare e leggendo il display scopro essere Pierre.

Sorrido istintivamente mentre rispondo alla chiamata.

- Ciao, come ti sono andati gli esami? - rispondiamo in coro.

Scoppiando a ridere con lui torno in me.

È così che deve andare.

Piccole cose che mi fanno felice.

Non importa se per ora non sono innamorata di Pierre.

Imparerò ad amarlo.

- Alla grande, a te? - ridacchio ancora.

- Pure a me.. mi chiedevo.. domani, ti va di uscire? Ho trovato un paio di posti di Saron che mi piacerebbe visitare! -

Allargando il sorriso confermo ancora una volta ciò che già pensavo.

Pierre è quello giusto.

Con lui sarò felice.

Contenta come non mai cancello il ricordo di ciò che è successo poco fa col biondo e rispondo - Sì, non vedo l'ora! -

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