Capitolo LV
Dopo che Adam torna a casa corro subito da Elise che rapisco chiudendola in camera con me.
- Cecy! Hai parlato con Adam? - tasta il terreno.
- Sì! -
- Che ti ha detto..? -
- Tutto! Di Grace e il ricatto.. che tu lo stai aiutando.. di quanto sia stato male.. -
Mia sorella si lascia cadere sul letto con un grande sospiro.
- Oh, cielo.. bene! Non ne potevo già più di tener segreta la cosa a te! -
- Eli.. io.. io non mi sono fidata di lui! -
Mia sorella mi guarda confusa.
- Sì, mi pare normale.. quindi? -
- No! Non è normale! Avrei dovuto capirlo! - sbuffo iniziando a camminare avanti e indietro.
- Cecily, eri sotto shock! -
- Non è una giustificazione! Dovevo fidarmi e realizzarlo! -
- Cecy.. -
- Ah, basta! Ormai non posso fare nulla per il passato! Posso però occuparmi del futuro! -
- Brava! Pensa positivo! - mi sorride.
- Che posso fare? - mi volto di scatto verso di lei.
- Come scusa? -
- Adam ha detto che hai un piano! Mi pare normale che io voglia aiutare! -
- Ah.. capisco! -
Battendo una mano sul letto m'invita a sedermi accanto a lei e inizia a spiegarmi il piano.
Più parla più realizzo quanto mia sorella sia un genio.
C'è solo un punto del piano dove potrò essere davvero utile, ma l'importante è che funzioni.
- La cosa fondamentale è che non si accorga che sappiamo tutto! - conclude Eli.
- Sì, lo so! -
L'attimo dopo si zittisce e sento la tensione crescere in lei.
- Cecily.. ho davvero bisogno di sapere che ti è successo alla guancia! -
- Oh.. ecco.. -
In breve le racconto l'accaduto e la vedo sbiancare sempre più.
- Cecy.. - mi salta addosso abbracciandomi.
- Eli.. sto bene! - ricambio l'abbraccio.
- Fortuna che Adam.. se lui non fosse.. no.. non voglio pensarci! -
- Va tutto bene! Dai.. -
- Cecily.. - inizia con tono minaccioso.
- Sì? -
- Giuro che la distruggo.. -
Un brivido mi scende lungo la colonna vertebrale.
Il suo tono era così gelido e irato che so per certo manterrà quel giuramento.
- Elise, ho deciso di lasciare Pierre! - esordisco di punto in bianco.
- Lo immaginavo.. - mi sorride dolce.
- Ma prima.. è meglio se riaccendo il cellulare! Gli ho scritto un misero messaggio per spiegare perché gli ho dato buca! Mi avrà di certo cercata! -
E appunto acceso il cellulare inizia a sclerare per le chiamate e i messaggi arrivati mentre era inattivo.
Eli gentilmente mi lascia sola quando selezionando il numero di Pierre lo chiamo.
Il giorno seguente, appena arrivo in classe vengo assalita dalle ragazze che notando il cerotto in volto si preoccupano.
Non ho però il tempo di raccontar loro cosa mi è successo che sento - Cecily, tesoro? -
Voltandomi trovo Pierre sulla soglia.
Uhm.. non sono pronta per affrontarlo di prima mattina.
Non posso comunque ignorarlo.
Incerta lo raggiungo.
- Ciao Pie.. - non finisco il saluto che mi abbraccia davanti a tutti.
- Non sai come mi sento in colpa! Se solo fossi arrivato in anticipo! -
- P-Pierre.. potresti lasciarmi? C-Ci stanno guardando! - mi agito.
Si stacca di scatto arrossendo.
- Mi.. dispiace.. -
- Tranquillo.. - sussurro in imbarazzo e pure colpevole.
- Pierre, finita scuola.. posso parlarti? - nemmeno riesco a guardarlo direttamente.
- Eh? Si, certo.. - mi guarda confuso.
Passo tutta la giornata in ansia.
Che gli dico?
Come si fa a lasciare una persona nel modo giusto?
A ricreazione comunico pure alle ragazze la mia decisione che prendono bene dicendomi che devo solo seguire il mio cuore.
Anche se a malincuore evito di raccontare loro il ricatto di Grace.
Non che non mi fidi, ma perché il piano riesca bisogna che quella vipera creda di avere ancora il coltello dalla parte del manico.
Perciò.. meno persone sanno meglio è.
Al termine delle lezioni non sono affatto pronta psicologicamente, però sono più che decisa.
Andare avanti sarebbe solo prenderlo in giro.
Non se lo merita.
Mentre stiamo passeggiando mi tengo bene dal non farmi tenere per mano.
- Dove vuoi andare? - mi chiede dato quanto sono taciturna.
- Pierre.. -
- Ah! Non dirmelo vuoi andare alla pasticceria dove dovevamo andare ieri! -
- No, Pierre.. -
- Ho capito! Vuoi andare al karaoke? -
- No, Pierre ascoltami! - sospiro.
Se non mi lascia parlare perderò il coraggio.
- Non dirlo.. - china il capo sospirando.
- Pierre io.. -
- Ho capito..! Andremo a vedere quel film di cui tanto parlavi! -
- Film? Ah! No.. Pierre devo dirti una cosa importante! -
Finalmente mi da attenzione.
- Dimmi.. - mi guarda confuso.
- Pierre io vorrei che ci lasciassimo! - dico tutto d'un fiato.
Lo vedo letteralmente bloccarsi incredulo.
- Oh.. - dice solo.
- Pierre.. non sai quanto mi dispiace.. ho confuso i miei sentimenti.. -
- Che intendi? -
- Pensavo di amarti, però.. sei solo un carissimo amico per me! La colpa è tutta mia! Se vuoi odiarmi.. non te ne vorrò! - sospiro pronta a tutto.
So che è più che probabile che si sentirà preso in giro.
Pure io credo di averlo preso in giro.
Beh.. più usato..
Mi stupisce però dicendo - Oh, beh.. dopotutto gli sbagli capitano! Ok, lasciamoci! -
Il suo tono è così calmo che non posso non sconcertarmi.
- Eh? - lo fisso perplessa.
- Lasciamoci! Poco da fare se non mi ami, però.. possiamo rimanere amici? - mi sorride.. allegro.
Ok..
Capiamoci.. non sono triste del fatto che abbia preso bene la cosa, solo.. è strano.
L'ho forse sconvolto a tal punto da renderlo asettico di sentimenti?
Però allora non mi avrebbe chiesto di rimanere amici, no?
- C-Certo.. se tu vuoi.. - rispondo.
- Non te lo avrei chiesto altrimenti! - mi poggia una mano sulla spalla.
- Ok.. io ci tengo alla tua amicizia! Ovvio che sono disposta a rimanere tua amica! -
- Perfetto! Possiamo continuare ad uscire insieme qualche volta, vero? -
- Certo! Ovvio! - scatto.
- Bene! Quindi.. già che ci siamo perché non andiamo a mangiare qualcosa? -
Anche se imbarazzata, a disagio e stranita accetto.
Non mi sembra corretto rifiutare dopo averlo lasciato.
Il pomeriggio passa tranquillo, come quasi non fosse successo nulla.
Tornata a casa sono leggermente confusa.
Forse più che leggermente.
Non è strano il suo comportamento?
È stato quasi come se la nostra storia fosse stata poco più di nulla.
Beh.. dopotutto nemmeno c'è mai stato un bacio.
Forse ha reagito così per non farmi sentire in colpa.
Riflettendoci mi convinco sempre più di questo, Pierre è un ragazzo così buono.
Ora mi sento il doppio in colpa.
Come può essere così perfida Grace avendo un fratello buono come Pierre?
Davvero.. forse quella bionda è stata scambiata in culla?
Sono così diversi.
Come il giorno e la notte.
No, meglio dire il bene e il male.
Può darsi che i loro genitori abbiano messo troppo bene in Pierre e arrivati a Grace non ci stava più nulla.
Sta di fatto che sorella o meno spodesteremo quell'oca maledetta.
Accantonando la rottura mi avvio in camera di Elise.
Devo farmi dire come sta procedendo il piano.
Coi suoi calcoli tempo tre giorni e quella stronza non avrà più alcun potere su Adam.
Ha scelto il tipo sbagliato con cui giocare.
Non gliela daremo vinta!
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top